06/12/2017 - 16:25

“Il cambio di rotta nei confronti degli italiani all’estero, negli ultimi quattro anni a guida PD, è evidente. Basta guardare alle risorse già stanziate dal nostro Governo nella stesura iniziale della Legge di Bilancio, successivamente corrette al rialzo dagli  interventi parlamentari del PD. Il Governo Gentiloni, in continuità con quello Renzi, conferma una grande sensibilità e attenzione, a cominciare dal rafforzamento delle politiche linguistico-culturali e all’incremento di risorse per gli enti gestori (2,1 milioni + 1), per le scuole statali all’estero (50 docenti in più) e paritarie, per gli Istituti di cultura (3,5 milioni), per i lettorati (2,9 milioni), per la formazione dei docenti (0,17) e per la Dante Alighieri (2,6 milioni)”.

"L’impegno del Partito Democratico per gli italiani nel mondo si vede anche nell‘incremento del personale presso i Consolati. Dopo anni di chiusure, di congelamento dei concorsi e di blocco del turn over, con questa legge di Bilancio il nostro Governo dà il via a nuove assunzioni rivolte sia a contrattisti che a funzionari di ruolo. Una vera boccata di ossigeno per la rete consolare nel mondo, che crea le basi per migliori servizi ai cittadini. Stanziate anche risorse per la rete delle Camere di Commercio Italiane all‘estero (+1 milione), per il funzionamento del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (+0,4) e per gli organi di informazione nel mondo (+0,9)".

"Indipendentemente dal fatto che ci riesca o meno di integrare ulteriormente questi capitoli, nel passaggio alla Camera della legge di Bilancio, gli stanziamenti sin qui previsti sono già oggi il segno di come i nostri Governi a guida PD abbiano profondamente a cuore le politiche degli italiani all‘estero”. Lo dichiara Laura Garavini, deputata PD eletta nella circoscrizione Estero-Europa, dell’ufficio Presidenza PD alla Camera, intervenuta all’annuale riunione delle rappresentanze di base presso l’Ambasciata italiana a Parigi.

06/12/2017 - 16:16

“Sono i fatti che dicono la verità, le chiacchiere sono chiacchiere. E sono penosamente colpevoli  quando riguardano argomenti delicati che vengono usati per biechi scopi elettorali. Ed è questo il caso di  Berlusconi  che oggi accusa la sottosegretaria Boschi di non aver fatto nulla dalla parte delle donne.
L’uomo del fare - come  gli piace autodefinirsi  -  che, però, quando gli fa comodo, non guarda ai fatti.
E allora ricordiamo a Berlusconi quanto è stato importante e fondamentale il lavoro svolto dal Partito democratico  durante questa legislatura: le dimissioni in bianco al Piano antiviolenza, la legge contro il femminicidio, l'aumento dei fondi per i  centri , l’istituzione del Codice Rosa negli ospedali, la  ratifica della Convenzione di Istanbul. Dal 2013 al 2016 sono stati   investiti 60 milioni di euro e per il 2018 la sottosegretaria Boschi  ha fatto inserire 37 milioni di euro per il nuovo Piano nazionale.
Il Partito democratico, in questi anni, sia dentro che  fuori le aule parlamentari si è attivato per diffondere la cultura del rispetto dei diritti delle donne, avviato programmi di sostegno concreto, si è impegnato per un radicale mutamento culturale, punto di partenza indispensabile per un cambiamento concreto dei rapporti.
Quella di Berlusconi di oggi è soltanto una grande e brutta bugia, e lui lo sa”. Così la deputata Pd Simona Malpezzi. 

06/12/2017 - 15:49

"Le affermazioni di Silvio Berlusconi sono irricevibili e, soprattutto, sorprendenti. Diremmo che si è lanciato su un terreno poco conosciuto da parte sua. In questa Legislatura, del resto, i fatti parlano da soli. Abbiamo fatto un gran lavoro per sostenere le donne vittima di violenza: approvazione della Convenzione di Istanbul; legge sul femminicidio e sulla violenza domestica; istituzione del Codice Rosa; via libera alla Camera della legge sugli orfani dei crimini domestici, ferma al Senato perché il centro destra si è messo di traverso. Per non parlare del Piano Antiviolenza, che ha previsto per la prima volta sostegno alle case rifugio e ai centri antiviolenza, della formazione specifica per le forze dell'ordine per l'accoglienza delle vittime di violenza di genere, del congedo gratuito per tre mesi per le vittime di violenza, del ripristino del divieto delle dimissioni in bianco reintrodotte da Berlusconi, dell’introduzione del  gratuito patrocinio delle donne che hanno subito violenza, della tutela della testimonianza delle vittime vulnerabili. Maria Elena Boschi è stata sempre un punto di riferimento per tutto questo, attivando per la prima volta presso il dipartimento delle Pari opportunità una cabina di regia ed un osservatorio che coinvolge tutte le istituzioni e le associazioni impegnate sul fronte del contrasto alla violenza. Berlusconi farebbe bene, perciò, a scusarsi con la sottosegretaria Boschi perchè la lotta politica e la ricerca del consenso  non può arrivare a negare la realtà e l’ etica politica non dovrebbe mai venire meno”.
Così Marilena Fabbri, deputata del Partito democratico.
 

06/12/2017 - 15:49

“La Commissione Affari sociali della Camera ha approvato gli emendamenti alla manovra da presentare in Commissione Bilancio”. Ne dà notizia Donata Lenzi, capogruppo Pd in Commissione Affari sociali e relatrice della proposta emendativa.

“Tra gli emendamenti approvati – spiega – ci sono, tra gli altri, quello relativo al finanziamento di 5 milioni per il registro delle Dat (testamento biologico), alla stabilizzazione per i precari degli Irccs (Istituti di ricovero a carattere scientifico), al rifinanziamento per 604 milioni del Fondo sanitario nazionale con la tassa sui tabacchi”.

“A proposito di quest’ultimo, voglio ricordare che il taglio per 604 milioni di euro, è dovuto dovuto al mancato accordo con le Regioni a statuto speciale. Non comprendo, tuttavia, perché un mancato accordo tra regioni debba essere pagato dalla sanita delle regioni a statuto ordinario”, conclude.

06/12/2017 - 15:48

 “Comprendiamo che Silvio Berlusconi in questi anni sia stato distratto da altro, ma arrivare ad attaccare la sottosegretaria Maria Elena Boschi e i governi di centrosinistra per la scarsa attenzione al tema della parità di genere e delle misure di contrasto alla violenza sulle donne è inaccettabile. Infatti, ribalta totalmente la realtà. I governi di centrosinistra sul terreno del contrasto alla violenza hanno fatto tanto, forse come mai prima d’ora. Basterebbe farsi un giro in qualche centro antiviolenza, in una delle case rifugio esistenti o parlare con qualche responsabile di una delle tante realtà che da anni lavora su questo terreno, per rendersene conto. I numeri, nello specifico, li ha elencati la stessa sottosegretaria Boschi e dovrebbero bastare quelli a rendere evidente la totale strumentalità, la faziosità e la falsità delle dichiarazioni del presidente Berlusconi. Forse è necessario aggiungere la voce e lo sdegno di tante di noi sul fatto che su questo terreno una persona come Berlusconi, che sul tema potrebbe avere più di un qualche problema di credibilità, tenti di avviare una campagna elettorale. A Berlusconi non abbiamo in passato consentito di giocare sulla pelle e la dignità delle donne chiedendo e pretendendo stili sobri e rigorosi nell’esercizio delle sue funzioni pubbliche e oggi non gli consentiremo di certo di fare propaganda elettorale, provando a giocare ancora su di noi. Non glielo consentiremo noi e ci auguriamo non glielo consentiranno le tante donne del suo schieramento che sanno quanto sia prezioso lavorare tutte insieme per continuare a ottenere risultati significati e concreti per la vita di tante”.
Così Valeria Valente, deputata del Pd. 

06/12/2017 - 15:47

"Per dare lo stop ai cotton fioc non biodegradabili presenterò  un  emendamento alla legge di Bilancio per vietare nel nostro Paese, dal 2019,  la produzione e la vendita dei bastoncini per la pulizia delle orecchie con supporti in plastica. Sarà obbligatorio l’utilizzo di bastoncini in materiale biodegradabile e compostabile, come tra l’altro prescrivono le norme comunitarie. Bisognerà inoltre indicare sulle loro confezioni informazioni chiare sul corretto smaltimento dei bastoncini stessi, citando in maniera esplicita il divieto di gettarli nei servizi igienici e negli scarichi. L’emendamento, concordato  con il Ministro Galletti e sottoscritto dal relatore Enrico Borghi e da parlamentari di maggioranza e opposizione, prevede  anche uno specifico finanziamento per le campagne di sostegno del Ministero dell’Ambiente a tale scopo.

La norma riprende la mia proposta di legge in materia (A.C. 4646), che è ispirata alle iniziative delle associazioni Legambiente e MareVivo e contribuirà a ridurre l’inquinamento da  plastica dei nostri mari. I bastoncini per le orecchie in materiale non biodegradabile sono altamente inquinanti e, secondo un recente monitoraggio effettuato da Legambiente su 46 spiagge italiane, il 91% dei rifiuti trovati sarebbe costituito proprio da cotton-fioc.

Allo stesso tempo, questa disposizione aiuterà l’industria italiana a orientarsi su prodotti più green e di qualità.  Uno stimolo per le nostre imprese ad essere più innovative e competitive sul terreno della sostenibilità ambientale”. Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, annunciando la presentazione di un emendamento a sua prima firma alla legge Bilancio per  la messa al bando dei cotton-fioc in plastica. 

 

06/12/2017 - 15:46

“ A 10 anni dal terribile incidente della Thyssen Krupp, tre operai sono rimasti ustionati  in una fabbrica chimica alle porte di Torino. Ancora una volta siamo costretti a ribadire che per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro non bisogna mai abbassare la guardia”. Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera.
“Sappiamo da fonte INAIL, e quanto accaduto in queste ore lo dimostra, che nell’ultimo anno – spiega - gli incidenti sul lavoro  che hanno causato feriti sono cresciuti dell’1,3%, al quale si aggiungono i  591 incidenti mortali, con una crescita del 5,2%, in totale, 29 in più rispetto ai 562 degli stessi mesi del 2016”.
“Tutto questo non è accettabile e sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro l’attenzione anche da parte della politica non può venire meno. Bisogna trovare il modo per far passare la cultura della sicurezza come investimento e prevenzione”, conclude.

06/12/2017 - 15:46

Esprimiamo la nostra piena solidarietà al ministro Roberta Pinotti per la violenza degli attacchi subiti su Facebook, dopo la sua ferma condanna all'esposizione di una bandiera neonazista nella caserma Baldissera di Firenze. Difronte all'ennesima manifestazione di fanatismo, siamo sempre più convinti di quanto sia giusta e necessaria la scelta del Partito democratico di una mobilitazione popolare contro ogni forma di intolleranza, che organizzeremo  sabatoprossimo a Como.

Lo afferma Marco Di Maio, componente dell’ufficio di presidenza del Gruppo Pd della Camera.

06/12/2017 - 15:45

“Nel tentativo di far dimenticare la sua desolante disattenzione nei confronti dei problemi delle donne, Berlusconi prova come suo solito a ribaltare la realtà dei fatti e attribuisce alla sottosegretaria Boschi i propri comportamenti: ne vien fuori la più grossolana delle fake news”. Lo dichiara Stefania Covello, deputata del Partito democratico, in risposta alle parole di Silvio Berlusconi sulla difesa delle donne.

“Purtroppo per il Cavaliere – continua – per questo governo e Maria Elena Boschi parlano i fatti. E i fatti parlano chiaro. In questa legislatura sono stati approvati: una legge sul femminicidio, il Piano Antiviolenza (a cui la sottosegretaria Boschi ha dato un contributo fondamentale), il Codice Rosa ed è stata attuata la Convenzione di Istanbul. Com’è possibile sintetizzare tutto questo lavoro con un ‘nulla’?”.
“E’ chiaro che quelle di Berlusconi sono le parole di chi, per necessità elettorali, cerca di rimediare a una brutta dimenticanza con una scorrettezza. E’ altrettanto chiaro, però, che l’unica cosa che è riuscito a fare per le donne è raffazzonare qualche luogo comune. Cosa che, rispetto al tanto fatto in questa legislatura, è peggio che nulla”, conclude.

06/12/2017 - 15:43

“Silvio Berlusconi ha attaccato Maria Elena Boschi ed il Governo sul contrasto alla violenza di genere. Sembra incredibile e invece è accaduto davvero: l’ex premier prova goffamente a erigersi a difensore e garante dei diritti e della dignità delle donne. Gli italiani però hanno una buona memoria e sanno che Berlusconi ha governato per molti anni il Paese, ma i risultati e gli investimenti per le donne fatti in questa legislatura sono di gran lunga superiori e imparagonabili ai risultati di tutti governi di centrodestra. Inoltre, come è noto, il comportamento personale di Silvio Berlusconi nei confronti delle donne ha, in innumerevoli occasioni, messo in imbarazzo il nostro Paese anche davanti agli occhi del mondo.  Il contrasto alla violenza sulle donne e la protezione delle vittime sono state immediatamente tra le priorità di Governi e Parlamento in questi cinque anni: sono cresciuti in tutta Italia numerosi centri antiviolenza e case rifugio, sono aumentati i finanziamenti pubblici agli stessi, è stato approvato un nuovo piano triennale per il contrasto alla violenza di genere, approvata una legge per il contrasto al femminicidio e attivato un numero di emergenza nazionale attivo 24ore al giorno. Oltre a questi risultati sono innumerevoli poi gli aggiornamenti legislativi e l’adesione dell’Italia a programmi di tutele delle donne anche a livello internazionale, così come sono molti gli interventi sul territorio concordati con le regioni e le amministrazioni locali.
La politica dentro e fuori le aule parlamentari in questi anni ha costruito un piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere. Sono stati avviati e finanziati importanti programmi e progetti che erano attesi da diverso tempo, sono idee concrete di sostegno diretto alle donne, perché contro la violenza sulle donne troppo spesso le leggi non bastano. Serve un cambiamento culturale: un Paese moderno è anche un paese che parallelamente avvia programmi educativi e culturali che investono sulla prevenzione e sul rispetto delle donne. Non ci si deve permettere di strumentalizzare il tema del sostegno alle donne in campagna elettorale, questo dev’essere un tema condiviso trasversalmente tra le forze politiche e sempre prioritario nell’agenda di parlamento e Governo”. Così la deputata Pd Daniela Sbrollini, Vicepresidente XII Commissione Affari Sociali e Sanità
 

06/12/2017 - 15:08

Oggi mercoledì 6 dicembre, con Orlando, Rosato, Verini, Realacci, Menditto, modera Puca

Oggi mercoledì 6 dicembre alle ore 15, presso la Sala Berlinguer della Camera dei Deputati, il Gruppo del Partito democratico organizza un convegno dal titolo: “Manufatti abusivi, tra legalità e giustizia sociale”. Oltre al ministro della Giustizia Andrea Orlando, interverranno: Ettore Rosato, presidente dei deputati Pd, Walter Verini, capogruppo in commissione Giustizia,  Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente, Marco Di Lello, segretario della commissione Antimafia, Francesco Menditto, Procuratore Capo di Tivoli e  Stefano Mazzetti, Responsabile Ambiente del Pd. Modera Carlo Puca, giornalista di Panorama.

06/12/2017 - 14:33

Grazie ai vertici militari che hanno collaborato al nostro lavoro

“A venti mesi dalla sua prima seduta, la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte del militare Emanuele Scieri ha votato all’unanimità la relazione finale”. Lo rende noto la Presidente Sofia Amoddio del PD la quale spiega: “Un lavoro puntale ed approfondito – acquisite quasi seimila pagine di documenti e 45 audizione – che ha portato la Procura di Pisa a riaprire le indagini sul caso. Intrecciando quelli acquisiti nel 1999 dalla magistratura con nuovi elementi, la Commissione ha accertato che alla Gamerra avvenivano gravi atti di violenza, non riconducibili a semplice goliardia”. Amoddio evidenzia che “dall’amministrazione della Difesa sono state assicurate collaborazione e disponibilità, così come dagli attuali vertici militari della Caserma Gamerra di Pisa e della Brigata Folgore”. “ Gli elementi da noi riscontrati consentono di escludere categoricamente la tesi del suicidio o di una prova di forza alla quale si voleva sottoporre Emanuele  Scieri scalando la torretta, tesi  che nel ’99 la catena di comando della Folgore suggerìrono alla magistratura. La consulenza cinematica di tecnici specializzati ha accertato che  la presenza di una delle scarpe dello Scieri ritrovata troppo distante dal cadavere, la ferita sul dorso del piede sinistro e sul polpaccio sinistro sono del tutto incompatibili con una caduta dalla scala e mostrano chiaramente che Scieri é stato aggredito prima di salire sulla scaletta.  La commissione ha fatto emergere le falle e le distorsioni di un sistema disciplinare fuori controllo ed ha rintracciato elementi di responsabilità depositandoli presso la Procura della Repubblica di Pisa. Il quadro delle dinamiche all’interno della Caserma all’epoca della morte di Emanuele Scieri ha messo in evidenza una altissima, sorprendente tolleranza verso comportamenti di nonnismo, nettamente in contrasto con i regolamenti militari vigenti, il carattere diffuso e noto di comportamenti trasgressivi e l’esistenza di una sorta di disciplina parallela, legata non ai regolamenti formali ma ai concetti di consuetudine e tradizione. Errori grossolani e responsabilità evidenti riguardano il contrappello della sera del 13 agosto 1999 quando i militari addetti, pur avendo saputo da alcuni commilitoni dello scaglione di Scieri che Emanuele quella sera era rientrato in caserma, non annotarono le informazioni ricevute nel rapportino della sera e liquidarono l’assenza di Scieri consegnando all’ufficiale di picchetto il rapporto con la dicitura “mancato rientro” anziché “non presente al contrappello”. “Uno degli aspetti più clamorosi della vicenda, infine, riguarda la superficialità di molti aspetti delle indagini. I tabulati con le chiamate pervenute al telefono di Scieri dal 13 al 16 agosto 1999 non vennero mai acquisiti e pertanto non è possibile riscontrare se il 14 - 15 e 16 agosto1999 dalla caserma Gamerra furono effettuate ricerche telefoniche al cellulare di Scieri”. “Emergono anche numerose anomalie nell’effettuazione dei rilievi e dei sopralluoghi sulla scena del crimine”. “Dalle audizioni degli stessi carabinieri che effettuarono i rilievi, apprendiamo che intervennero tre nuclei diversi dell’Arma dei Carabinieri e che le operazioni di rilevamento presero avvio in assenza del PM e senza la presenza dei RIS. Il cadavere di Scieri fu manipolato per estrarre dal marsupio il telefono cellulare del ragazzo e risalire al suo numero di telefono. Tutto ciò che abbiamo acquisito è stato inviato alla Procura della Repubblica e speriamo che il nostro lavoro posso restituire verità e giustizia alla memoria di Emanuele, alla sua famiglia e alla democrazie del nostro Paese”.  

06/12/2017 - 14:31

Aumento buona occupazione e norme di contrasto alla povertà vanno in giusta direzione

“Abbiamo imboccato la strada giusta, ma c’è ancora tanto da fare per l’Italia, perché il lavoro del governo e del Partito Democratico per uscire dalla crisi non si arresterà fino a quando non avremo la certezza che nessuno è stato lasciato indietro”.
- lo dichiara Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico, commentando i dati Istat sulle Condizioni di vita, il reddito e il carico fiscale delle famiglie -
“Negli ultimi anni l’Italia è stata  attraversata da una crisi senza precedenti che ha coinvolto tutti, ma è chiaro che a pagare di più sono stati tutti quelli in situazione di fragilità. Il nostro obiettivo – spiega la deputata Dem - è proprio sovvertire lo stato di cose per ridurre le disuguaglianze e portare fuori dal rischio povertà o esclusione sociale tutte quelle famiglie che ancora non hanno sentito gli effetti della ripresa. Lo sforzo per aumentare la buona occupazione e le norme di contrasto alla povertà approvate in questa legislatura vanno proprio in questa direzione. Il reddito di inclusione attivo dal primo dicembre – sottolinea - andrà a sostenere chi è in difficoltà non solo economicamente, ma con una vera e propria presa in carico attraverso interventi personalizzati.
“E se da un lato ci sono ancora sofferenza, dall’altro i buoni risultati economici permettono maggiori investimenti per dare garanzie a chi aveva smesso di immaginare un futuro. Già da questa legge di Bilancio non mancherà il nostro impegno – conclude Di Salvo - per dare sicurezza alle famiglie, stabilizzare gli occupati, ridurre la precarietà e le disuguaglianze. Dalla crisi si esce tutti insieme”.
 

06/12/2017 - 13:44

“La proposta di legge sul pane mette l’accento sulla tipicità del pane italiano, che conta circa 200 specialità, di cui 95 già iscritte nell’elenco tenuto dal ministero delle Politiche Agricole; definisce il ‘pane fresco’ come il frutto di quell’insieme di competenze, pratiche e tradizioni che sono ‘patrimonio culturale nazionale’ da valorizzare per informare il consumatore e per tutelare produzioni artigianali. Inoltre, definisce ‘panificio’quell’impianto di produzione del pane che svolge l'intero ciclo di produzione e riserva la denominazione di ‘forno di qualità’  esclusivamente al panificio che produce e commercializza pane fresco”. Lo ha dichiarato in aula il deputato Pd Giuseppe Romanini, primo firmatario della pdl sulla produzione e vendita del pane, approvata oggi dall'Aula della Camera, con 331 voti a favore.

“Il provvedimento – ha spiegato Romanini -  è l’esito di un  approfondito confronto con le associazioni di categoria e dei consumatori, che si inserisce nel solco dell’impegno, di questi anni, di Parlamento e governo per la promozione delle produzioni tipiche dell’agroalimentare italiano, la cui promozione è stata il filo rosso di tutta la politica agricola ed agroalimentare della legislatura. La diffusione del sistema delle etichettature è parte integrante di questo impegno per offrire ai consumatori la possibilità di scegliere.  Il settore del pane vale diversi miliardi, con 140mila addetti in 25mila imprese, in gran parte di dimensioni familiari. Dalle liberalizzazioni del 2006, la produzione artigianale difetta di norme chiare e il provvedimento vuole ricomporre parte del quadro normativo. Inoltre, individua che cosa intendere con il termine ‘pane fresco’, distingue il prodotto finale sulla base del processo di lievitazione utilizzato e definisce che cosa si debba intendersi per lieviti, agenti lievitanti e pasta madre. Offre in sostanza un riconoscimento al ruolo che il pane e la panificazione hanno giocato e giocano nel quadro economico, occupazionale, culturale e storico italiano così come avvenuto per il vino. Qualità, competenza e trasparenza – ha concluso Romanini - sono i criteri che hanno ispirato questa iniziativa legislativa e il lavoro della commissione Agricoltura”.

06/12/2017 - 13:31

"Sui migranti in questi anni l'Unione europea non ha dato grande prova di sé, un po' perché non era attrezzata e un po' per mancanza di volontà. È mancata anche una vera e propria politica strutturale sul controllo dei flussi che deve andare di pari passo all'accoglienza. Proprio questa emergenza continua ha contribuito ad alimentare la paura dei cittadini. Fortunatamente ora, grazie anche all'impulso dato dall'Italia dopo le stragi nel Mediterraneo, stiamo assistendo a un cambiamento di prospettiva. Certo,  un vero cambio di rotta si avrà solo quando Bruxelles capirà che i problemi dell'Africa sono anche i problemi dell'Ue. Molto del ruolo che l'Europa svolgerà nel mondo dipenderà dagli atteggiamenti che avrà sul fenomeno migratorio, che durerà ancora anni". È quando affermato dal presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo durante l'intervento al panel di Eunews 'How can we govern Europe' in corso a Roma. 

Pagine