“ Bene anche a Palermo le telecamere di sorveglianza davanti alle farmacie che permetteranno alla polizia, attraverso il collegamento diretto con le centrali operative, di intervenire immediatamente nel caso di rapina.
Troppo spesso le farmacie sono assalite da malviventi che mettono a serio repentaglio la sicurezza di operatori e cittadini. Il protocollo di sicurezza firmato alla Prefettura di Palermo è il riconoscimento del grande lavoro svolto da Roberto Tobia, presidente di Federfarma e dell’attenzione vigile del Prefetto di Palermo, dottoressa Antonella De Miro”. Lo dichiara Teresa Piccione, deputata palermitana del Partito democratico.
“Tra il ’69 e ’84 la storia del nostro Paese è stata segnata da gravissimi eventi. Parliamo di stragi che hanno insanguinato piazze, stazioni, treni. L’allora presidente del consiglio Renzi aveva disposto che tutte le amministrazioni dello Stato versassero all’Archivio centrale la documentazione in loro possesso e costituito un Comitato consultivo per il monitoraggio delle operazioni. Alcune associazioni delle vittime che siedono nel Comitato segnalano però alcune criticità nell’azione. Per questo chiediamo al governo di verificare l’attuazione della ‘Direttiva Renzi’, di indicare misure per rendere più efficace l’azione del Comitato. Parliamo di un provvedimento fondamentale per la trasparenza, l’accertamento della verità e la ricostruzione storica nel nostro Paese”.
Così il deputato Dem Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia, che ha presentato alla Camera una interrogazione rivolta alla Presidenza del Consiglio.
“Nell’interrogazione - aggiunge Walter Verini - si fa esplicito riferimento ai fatti di Piazza Fontana, Gioia Tauro, Peteano, Questura di Milano, Piazza della Loggia, Italicus, Ustica, stazione di Bologna, Rapido 904. Eventi gravissimi nei confronti dei quali la direttiva rappresenta una speranza dal punto di vista della trasparenza e del rispetto per la storia del nostro Paese. Una iniziativa che pare si stia confrontando con difficoltà per la mancanza o insufficienza di documentazione. Occorre intervenire - conclude il deputato Dem - per consentire l’effettivo funzionamento di tale importante provvedimento”.
“Berlusconi probabilmente non ha più memoria, o fa finta di non ricordare, che come primo atto il suo governo nel 2008 eliminò la norma contro le dimissioni in bianco. A cosa si riferisce, dunque, quando parla di difesa delle donne come priorità?”
- lo dichiara Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico -
“Ci son voluti 8 anni, la determinazione del Partito Democratico e la caparbietà di molte parlamentari per riconquistare una norma di civiltà varata contro la diffusa pratica ricattatoria nei confronti di donne che consisteva nel far firmare la lettera di dimissioni al momento dell'assunzione, dunque nel momento di massima debolezza. Non è con un ministero che si certifica l’attenzione ai diritti delle donne, ma - sottolinea la deputata Dem - con la volontà, una prospettiva volta a sanare abusi, disuguaglianze e combattere la violenza, con l’impegno per cambiare una cultura che ha visto troppo spesso discriminazioni di genere. Mai prima d’ora – sottolinea - erano stati portati avanti provvedimenti per sottrarre le donne ai ricatti e alla violenza. Basti pensare al Piano antiviolenza; alla legge contro il femminicidio, che non solo punisce ma previene; all’aumento dei fondi per i centri; all’istituzione del Codice Rosa negli ospedali. Ed è in questa legislatura che è stata ratificata la Convenzione di Istanbul”
“Ancora una volta Berlusconi e il centro destra – conclude Di Salvo - mostrano disinteresse nei confronti dei diritti e delle battaglie contro le discriminazioni di genere e fanno campagna elettorale sulla pelle delle donne”.
“Invece con Berlusconi e la Lega al Governo le aule del Parlamento si occuparono di questioni femminili votando il 22 aprile 2011 che Ruby era la nipote di Mubarak... Sì, in effetti la difesa dei diritti delle donne era proprio centrale nel dibattito pubblico. Ma per favore”.
Così la vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Alessia Morani, in un tweet sul suo profilo.
“Accuse irricevibili e affermazioni strampalate: sulla lotta alla violenza contro le donne, Berlusconi si cimenta con un tema che dimostra di conoscere veramente poco. A conferma, basterebbe ricordare quale sia stato il nostro lavoro in questa legislatura: dal varo della Convenzione di Istanbul (il centrodestra, diviso, non ci riuscì), con l’approvazione della legge sul femminicidio e sulla violenza domestica, l’istituzione del Codice Rosa, il via libera alla Camera della legge sugli Orfani dei femminicidi, ferma al Senato ancora una volta proprio per responsabilità del centrodestra. Il Piano Antiviolenza, voluto proprio da Maria Elena Boschi, nel mirino di Berlusconi in modo inaccettabile, inoltre, è ora finanziato. Ecco, noi abbiamo fatto della protezione delle vittime, della prevenzione e della repressione della violenza contro le donne il cardine della nostra iniziativa. E su questi temi credo che il centrodestra non abbia di certo tutte le carte in regola per lanciare accuse evidentemente del tutto infondate”. Lo dichiara la deputata dem Fabrizia Giuliani.
“A Torino, 10 anni fa, proprio nella notte del 5 dicembre, avvenne la tragedia della Thyssen, che costò la vita a 7 persone: Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosarino Rodinò, Giuseppe Demasi”. Lo ha dichiarato Umberto D’Ottavio, deputato del Partito democratico, nel corso di un intervento nell’Aula della Camera.
“Si tratta di sette operai – ha continuato - uccisi dalla negligenza. E del nostro collega Antonio Boccuzzi, fortunatamente sopravvissuto alle fiamme e insieme con i familiari si è battuto per ottenere giustizia. Il Partito Democratico è vicino ai familiari che sono giustamente indignati perché, nonostante siano stati condannati con sentenza definitiva, due manager tedeschi sono ancora liberi e non stanno scontando nessuna pena. Un mese fa il nostro ministro della giustizia Andrea Orlando ha chiesto conto al suo omologo tedesco che aveva promesso impegno. Chiediamo di far giungere ai colleghi tedeschi la nostra protesta e la nostra richiesta di giustizia”.
“Così come crediamo che deve continuare il nostro impegno per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Solo così potremo provare a rendere onore agli operai della Thyssen morti 10 anni fa”, ha concluso.
"Con la calendarizzazione e l'immediato inizio dei lavori sul biotestamento il governo manda un messaggio molto chiaro al Paese. Manterremo l'impegno rilanciato di recente alla Leopolda dallo stesso segretario Renzi”. Lo dichiara Federico Gelli, deputato e responsabile Sanità del Partito democratico.
“Sui temi legati ai diritti civili – continua - il Pd c'è. Il testo già approvato dalla Camera garantisce un giusto equilibrio tra diritto alla salute e libertà personale senza prevedere nessun abbandono terapeutico del paziente. Respingo, poi, con forza, le strumentalizzazioni delle opposizioni: anche nei casi riguardanti la possibile scelta da parte dei pazienti di interrompere le proprie terapie, non siamo in presenza di un intervento eutanasico. Si prevede infatti solo la possibilità da parte del paziente di opporre il suo rifiuto a forme di accanimento terapeutico”.
“Siamo in presenza di un vuoto normativo che si trascina ormai da troppi anni su un tema così sensibile. E' ora che il Parlamento dia una risposta al Paese”, conclude.
“Approvata la mozione a mia prima firma sull’inclusione e la realizzazione di parchi giochi accessibili a tutti i bambini. Sono felice di essere in Aula a parlare di disabilità in modo positivo, rivolgendomi ai bimbi disabili e al loro diritto al gioco. Ci tengo però ancora a ribadire che non dobbiamo parlare di 'uguaglianza', bensì di pari opportunità per tutti. Voglio ringraziare il mio Partito, il PD, per aver portato in Aula questa mozione grazie al lavoro del mio capogruppo Rosato e della mia collega, onorevole Cinzia Maria Fontana. Voglio sottolineare, poi, che su disabilità e sociale i governi Renzi e Gentiloni hanno fatto tantissimo: dalla legge sul 'Dopo di noi' ai soldi messi sul Fondo per la non Autosufficienza. Ricordiamoci sempre che non è togliere un gradino che fa la differenza, bensì riconoscere a tutti i cittadini del nostro Paese la propria diversità. I disabili non appartengono a un mondo parallelo ma sono parte della comunità di questo”.
“Nella mia scuola – prosegue l’Onorevole Argentin - c’era un ascensore che m’impediva di andare in palestra perché era troppo stretto per la mia carrozzina e questo mi faceva male, ma ero invece felice al parco quando mia cugina pattinava ed io la guardavo condividendo con lei la sua allegria.
Facciamo uno sforzo, quindi: parliamo di più delle barriere culturali e non temiamo di avere finalmente nei parchi giochi, anche delle scuole, uno scivolo con qualche riferimento strutturale in più per i bimbi non vedenti, o un tunnel dove un bambino autistico può trovare dei punti di riferimento, o un’altalena con pedana, dove i bimbi in carrozzina e normodotati possono dondolare insieme. Lavoriamo per soluzioni vere e liberiamo la disabilità dai camici bianchi: i bimbi sono bimbi, amano giocare, siano questi disabili o no. Basta con i buffetti sulle guance: passiamo ai fatti”, conclude l’Onorevole Argentin.
“Ancora una volta ci troviamo di fronte alla doppia morale del movimento stelle. Se da un lato invocano lo stop all’immunità parlamentare, dall’altro non vi rinunciano quando chiamati in causa. Vi ricordate la “lista dei cattivi” giornalisti che Di Maio divulgò qualche mese fa? Per la querela arrivata scopriamo oggi che il candidato presidente del consiglio non ha rinunciato all’immunità parlamentare e così il caso è stato archiviato”. Lo dichiara Alessia Morani, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico, alla notizia del decreto di archiviazione del procedimento a carico di Di Maio.
“Sono lontani i tempi in cui Di Maio affermava che il movimento 5 stelle non avrebbe mai usato l’immunità. Come al solito – conclude - gli esponenti pentastellati applicano il rigore solo per gli altri, ma si autoassolvono, sempre”.
La vice presidente della Camera e parlamentare umbra, prima firmataria della legge: felice per il risultato
“E’ con profonda soddisfazione che apprendo dell’approvazione definitiva da parte della Commissione Cultura riunita in sede deliberante al Senato, della ‘leggina’ che include Umbria Jazz nel novero dei festival che saranno finanziati ogni anno con un milione di euro. E’ una bella notizia per chi ama la musica, per la nostra Umbria e per l’Italia tutta che vive e cresce con la cultura. La legge che porta la mia prima firma, è stata sottoscritta dai colleghi eletti nella nostra Regione ed è stata approvata con l’aiuto di tutti. Un risultato importante anche per ricominciare dopo il dramma del terremoto.
Il jazz è ormai considerato musica classica nel senso che appartiene al grande patrimonio culturale e il jazz italiano è diventato importante in ogni angolo del pianeta grazie al nostro Festival. Un grande appuntamento che ha promosso i nostri musicisti fuori dall’Italia e che ha portato l’Umbria e il nostro Paese nel mondo.
Sono davvero felice per questo risultato! Grazie a tutti. Appuntamento dal 28 dicembre al 1 gennaio a Umbria Jazz Winter
Così la vice presidente della Camera e parlamentare umbra, Marina Sereni.
Domani il ministro dell’Ambiente Galletti risponderà ad una interrogazione del Pd sulle iniziative del Governo in relazione al problema del marine litter e del beach litter, cioè il problema dei rifiuti dispersi in mare e lungo le coste, che sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti.
“I cotton fioc sono il rifiuto che inquina di più le spiagge italiane - circa cento milioni di pezzi – mentre oltre l'80% dei rifiuti sulle spiagge è rappresentato da plastiche; la plastica costituisce il 97% dei rifiuti in mare e la cattiva gestione dei rifiuti a monte resta la principale causa del fenomeno: un’ indagine di ENEA ha identificato l’ 85-94% delle plastiche raccolte come polimeri termoplastici, in prevalenza Polipropilene (PP) e Polietilene (PE) a bassa ed alta densità, materiali che per semplice riscaldamento possono essere rimodellati e riciclati. Una situazione davvero drammatica sulla quale chiediamo di conoscere le strategie di contrasto del Governo”.
Inaccettabile attacco a Di Matteo da vertici Regione
“Già è stato un grave errore nominare un ex sindaco di un comune sciolto per infiltrazioni mafiose a capo di un assessorato regionale, per la prima volta nella storia della Sicilia. Oggi non metterlo fuori dalla giunta dopo le dichiarazioni contro il magistrato della DNA Nino di Matteo sarebbe un segnale devastante per una terra dove Cosa Nostra non è certo sconfitta, come dimostra anche l'operazione di oggi. Credo che il Presidente Musumeci sappia bene che screditare ed isolare i magistrati che hanno investigato e colpito le mafie non possa essere tollerato, soprattutto se l'opera di delegittimazione arriva dai vertici della Regione, e ne trarrà le conseguenze".
L'on. Laura Garavini (PD), componente della Commissione Antimafia, commenta così le dichiarazioni rilasciate oggi dall'assessore ai Beni Culturali, Vittorio Sgarbi, contro il dottor Di Matteo.
“Ha perfettamente ragione il presidente del consiglio Paolo Gentiloni quando dice che l'attenzione sui cambiamenti climatici deve crescere nel nostro paese e con essa la consapevolezza dei loro gravissimi impatti e delle enormi opportunità che si aprono con la riconversione ecologica dell'economia.
La nuova Strategia Energetica Nazionale porta 175 miliardi di investimenti in particolare su rinnovabili, efficienza energetica, reti, mobilità sostenibile. Ed è un buon passo nella direzione della de carbonizzazione, con una riduzione stimata della Co2 al 39 per cento al 2030 e al 63 per cento al 2050.
La Sen ci avvicina dunque agli obiettivi dell'accordo di Parigi che deve essere pienamente attuato e portarci dunque a zero emissioni nette al 2050, obiettivo assunto ormai negli scenari di definizione del rischio degli investimenti. La riconversione ecologica dell'economia è la migliore occasione di sviluppo per il nostro paese. È una transizione che crea posti di lavoro e mette l'Italia in condizione di giocare le sue carte migliori nella competizione internazionale”. Così la deputata Pd Stella Bianchi, componente commissione Ambiente, che ha partecipato al convegno di Enel "L'Italia e le energie rinnovabili", dove è intervenuto il presidente Gentiloni.
“Aumenta l’occupazione, diminuiscono i disoccupati e gli inattivi, cresce il Pil e rallenta l’inflazione: è la fotografia di un Paese in ripresa che cresce grazie a riforme coraggiose”.
- così Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico, commenta la Nota mensile sull'andamento dell'economia italiana diffusa dall’Istat -
“L’Istituto di statistica non descrive il paese dei balocchi, ma certifica che le scelte del governo Renzi prima e di Gentiloni ora stanno portando l’Italia fuori dalla crisi. Una ripresa che – sottolinea la deputata Dem - parte da nuova e buona occupazione anche per donne e giovani, passa per l’aumento degli investimenti e arriva alla crescita del Pil, che è un dato che non certifica la felicità ma di certo consegna una situazione economica che permette di continuare nel processo riformatore in favore di chi ancora non sente la ripresa, come già avvenuto con le misure di contrasto alla povertà come il Reddito di inclusione sociale”.
“Ora è il momento di andare avanti per consolidare questa tendenza e – conclude Di Salvo - dare certezze alle donne e agli uomini che hanno pagato i costi della crisi. Il Partito Democratico proseguirà nell’impegno per non lasciare indietro nessuno”.
“Partecipazione record è grande momento di democrazia per la città”
“E’ notizia ufficiale, Otello Dalla Rosa è risultato il vincitore delle primarie di coalizione del centro-sinistra ed è così il designato candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative. In molti abbiamo creduto nel progetto di Otello e dell’associazione Vinòva e il lavoro che abbiamo fatto nei quartieri per costruire una nuova proposta per la città ci ha impegnato fortemente ed è stato apprezzato. Un sentito ringraziamento al comitato della coalizione, a tutti i volontari che con passione e dedizione hanno reso possibile lo svolgimento di questo grande momento di democrazia ed a tutte quelle persone che credendo al progetto di Otello, sono venute a sostenerlo. Il dato più sorprendente è stata l’affluenza incredibile, oltre 6.000 persone, rendendoci tutti entusiasti di aver dato vita ad una sfida politica e democratica che ha destato un reale interesse e mobilitazione in città. Questo risultato di partecipazione si è ottenuto grazie all’impegno di tutti i partecipanti e quindi, oltre ad Otello Dalla Rosa, anche Giacomo Possamai e Jacopo Bulgarini che ringrazio per il fondamentale contributo in questo meraviglioso confronto di idee che fa onore al Partito Democratico. Adesso è fondamentale lanciare un guanto di sfida deciso alla destra e agli avversari politici che ci attendono al varco, attraverso l’unità del Partito e delle sue forze e con un’azione responsabile per la mobilitazione attorno ad Otello e al suo programma per Vicenza. Perché il futuro lo costruiamo, insieme”.
Così il deputato Dem del Veneto, Filippo Crimì.