19/02/2015 - 15:01

“Le riforme collegano il Paese alla crescita e all’aumento dei posti di lavoro. Se qualcuno aveva ancora dubbi sull’utilità del progetto di profondo rinnovamento avviato dal governo Renzi, i dati dell’Ocse li fugano tutti”. Lo afferma il deputato del Pd, Roger De Menech, che si dice “dispiaciuto per l’infantilismo con cui alcuni politici di opposizione annaspino ora nel tentativo di negare persino l’evidenza”.

 

19/02/2015 - 14:25

"Oggi non verrà affrontato in Aula il dibattito sulla politica estera e sul riconoscimento dello Stato di Palestina perché le opposizioni non hanno concesso la deroga alla sospensione dei lavori prevista durante il voto di fiducia. Dunque, non si rinvia il dibattito per problemi interni al Pd, che anche ieri nella conferenza dei Capigruppo ha chiesto con insistenza che la seduta si tenesse. Come sempre nel Pd si discute e l’emergere di visioni differenti è spunto di confronto e miglioramento dei provvedimenti. Del resto la stessa calendarizzazione in queste ore era stata programmata in base alla normativa che riserva alle opposizioni la possibilità di presentare e chiedere la discussione su argomenti da essa prescelti". Lo ha dichiarato l’on. Enzo Amendola, capogruppo Commissione Esteri, Camera dei Deputati, e responsabile Esteri Partito Democratico.

"Quando il tema verrà nuovamente all’ordine dei lavori, il gruppo del Partito Democratico presenterà sulla base di un’ampia discussione una mozione che terrà conto della situazione internazionale e delle sensibilità diverse che si sono espresse in Parlamento e che possa essere sostenuta dal più ampio schieramento possibile: oggi più che mai la sicurezza e la pace in Medio oriente sono obiettivi da perseguire con ogni strumento diplomatico che rilanci dialogo, negoziati e una soluzione duratura per due popoli e due Stati".

 

19/02/2015 - 14:23

Ora serve riforma innovativa

“La sentenza del Consiglio di Stato sull'equo compenso rende merito all'impegno del PD e del Ministro Franceschini a tutela del diritto d'autore anche nell'era del digitale. Questa è la vera grande sfida culturale di una buona politica nei confronti di autori ed editori”. Lo dichiara Roberto Rampi, deputato del Partito Democratico e componente della Commissione Cultura Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati.

“Si tratta di distribuire equamente i profitti generati dalle opere con tutta la filiera creativa che li realizza, cancellando sacche di sfruttamento del lavoro intellettuale. Non si tratta di tasse, come molti vogliono far credere, né di una guerra tra i cittadini, fruitori di musica e arte, e chi questi contenuti li crea e li produce. Anzi. Una buona regolamentazione – spiega il deputato Pd - significa più contenuti, più accessibili, a prezzi più equi. Si tratta di chiedere a tutti di riconoscere quanto dovuto a chi crea, anche nella rete, anche nell'era digitale”.

“Da oggi aumentano le risorse a disposizione. Ora è fondamentale che vadano a sostegno dei giovani autori, delle opere prime, dei festival e delle piattaforme che valorizzano i talenti. È la scommessa per il futuro culturale del nostro Paese. Questo motiva ancora di più l'azione, cui il PD, la Commissione Cultura, il Ministro stanno da tempo lavorando, per una riforma innovativa del diritto d'autore che – conclude Rampi - favorisca lo spettacolo dal vivo, gli esordienti, e veda una sempre più equa distribuzione dei diritti generati anche dai flussi di traffico nella rete.”

 

19/02/2015 - 13:06

“Ho ascoltato ieri ore e ore di interventi dei colleghi del M5S e temo che, ancora nei prossimi giorni, dopo il voto di fiducia, i parlamentari di Grillo si apprestino a proseguire con l’ostruzionismo. Come sempre, è tra le facoltà dell’opposizione scegliere gli strumenti e i mezzi che ritiene più idonei per far valere le proprie idee. Tuttavia è difficile negare che c’è una sproporzione evidente tra il merito del provvedimento in discussione – durante l’esame del quale sono state accolte molte proposte emendative anche con il contributo dei gruppi di minoranza – e le forme della battaglia parlamentare del M5S. Vogliono forse far decadere un decreto che dà una risposta alle partite IVA, alle famiglie toccate dagli sfratti, ai territori colpiti dalle calamità naturali, al personale precario della Protezione Civile? L’elenco potrebbe continuare: stiamo parlando di tante misure di proroga di termini che riguardano molte categorie di cittadini e molte comunità locali. Si può essere contro il Governo, ma perché scegliere un’opposizione distruttiva di fronte a misure utili a tanti cittadini? Spero che i colleghi del M5S ci ripensino e scelgano di utilizzare meglio il loro tempo”.

 

18/02/2015 - 20:47

“Ciò che sta avvenendo a Malpensa è assolutamente inammissibile e le autorità dovranno spiegare questo trattamento del tutto irragionevole e non degno di un Paese civile”. Così Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico, commenta la notizia secondo cui la polizia di frontiera di Malpensa starebbe procedendo all’espulsione di un 26enne brasiliano, unitosi pochi giorni fa in matrimonio all’estero con un cittadino italiano di 24 anni, e respinto alla frontiera poiché l’unione matrimoniale non sarebbe trascritta nei registri di stato civile e dunque del tutto inesistente.

“Di fatto – spiega Zan – si stanno separando con la forza due persone che si amano e si sono unite in matrimonio e, come ha più volte affermato la giurisprudenza della Consulta e la stessa Cassazione, hanno il diritto inviolabile di vivere liberamente la propria condizione di coppia, senza limitazioni e discriminazioni da parte dei pubblici poteri”.

“Un fatto – prosegue il deputato democratico - per cui interpellerò il ministro dell’Interno e il ministro degli Esteri, affinché riferiscano al più presto in Parlamento sulla vicenda”.

“Del resto la totale assenza di una legge sulle unioni civili fa accadere anche questo: l’arbitraria violazione da parte dello Stato di diritti inviolabili come la libertà personale e il ricongiungimento familiare. Mi auguro che il giovane venga rilasciato al più presto, libero di soggiornare in Italia a fianco di suo marito”, conclude Alessandro Zan

 

18/02/2015 - 19:59

Volontà espressa dal Parlamento è il punto fermo

“Il budget per il programma di acquisto degli F35 va dimezzato, così come ha stabilito il Parlamento la cui volontà è vincolante per tutti. Questo è il punto fermo più importante. Aspettiamo di conoscere il documento di programmazione finanziaria del ministero della Difesa, previsto per la fine di marzo, dal quale conosceremo i dettagli della ripartizione delle risorse economiche che dovranno dunque rispettare il mandato delle Camere”.

Così il capogruppo del Pd nella commissione Difesa, Gian Piero Scanu.

 

18/02/2015 - 19:19

“Esprimo soddisfazione per l’inserimento nel Milleproroghe dell’emendamento da me presentato sui Comuni in pre-dissesto”. Lo afferma in una nota Franco Ribaudo, deputato del Partito Democratico e componente della Commissione Finanze della Camera.

“Con questo emendamento – spiega Ribaudo - si dà la possibilità agli Enti che hanno avuto il diniego d'approvazione da parte del consiglio comunale o della Corte dei Conti del piano di riequilibrio finanziario e che non abbiano, tuttavia, ancora dichiarato il dissesto finanziario, di riproporre la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale prevista dal TUEL entro il 30 giugno 2015”.

“E’ una opportunità molto importante che riguarda molti Comuni italiani: nella sola Sicilia riguarda circa 40 Comuni che hanno già presentato il piano di riequilibrio finanziario e tanti altri Comuni che, anziché essere costretti a dichiarare il dissesto, potranno presentare tale piano. Così, questi Comuni potranno presentare il piano di riequilibrio entro il 30 giugno 2015 e dopo avere approvato il bilancio consuntivo del 2014”, conclude Franco Ribaudo.

 

18/02/2015 - 19:12

“L’Italtel, storico gruppo italiano del settore delle telecomunicazioni, potrà beneficiare del sostegno della Spa ‘salva imprese’ prevista dal decreto legge ‘Investment compact, viste le prospettive di crescita dell’azienda e gli sforzi di riqualificazione finora fatti?”. E’quanto chiedono al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, i deputati Vinicio Peluffo (Pd) e Daniele Farina (Sel), e il senatore Luis Alberto Orellana (gruppo Misto), all’indomani dell’approvazione da parte dei lavoratori dell’ipotesi di accordo raggiunta lo scorso 12 febbraio al Mise dopo mesi di mobilitazione, con un’interrogazione, a risposta orale, depositata oggi rispettivamente alla Camera e al Senato.

“Il decreto legge ‘Investment compact’ – spiegano i parlamentari – varato da Palazzo Ghigi il 24 gennaio scorso, al fine di sostenere aziende potenzialmente floride, ma in una momentanea fase di difficoltà, promuove la costituzione di una Società per azioni per la patrimonializzazione e la ristrutturazione di imprese italiane in temporaneo squilibrio patrimoniale e finanziario, ma con buone prospettive industriali ed economiche (dove cioè il problema chiave è quello di sopperire a temporanee crisi di liquidità, migliorarne i coefficienti patrimoniali e investire nei processi di ristrutturazione)”.

“Con queste finalità – proseguono Peluffo, Farina e Orellana - la Società (il cui capitale sarà interamente sottoscritto da investitori istituzionali e professionali attraverso l'emissione di azioni, alcune delle quali potranno godere anche della garanzia dello Stato) potrà investire capitale raccolto in proprio, compiere operazioni di finanziamento, acquisire o succedere in rapporti esistenti”.

“Purtroppo però la definizione dei criteri di concessione della garanzia pubblica e degli obblighi dei beneficiari della garanzia verso lo Stato, non sono specificati nel decreto legge ‘Investment compact’, ma rimessi a un successivo decreto del presidente del consiglio dei ministri, di cui a questo punto sollecitiamo l’emanazione”, concludono Vinicio Peluffo, Daniele Farina e Luis Alberto Orellana.

 

18/02/2015 - 18:18

“L'uso delle armi che rende possibile la guerriglia è all'origine della fibrillazione tanto in Ucraina quanto in Libia. Le armi non sono la risposta ma la causa della guerra, che è ripudiata dalla nostra Costituzione. Senza far venir meno la sicurezza interna, l'orientamento espresso del Parlamento per il dimezzamento della spesa per l'acquisto degli F35, aerei chiaramente a carattere offensivo, indica una volontà certa anche politicamente per il PD già dalla campagna elettorale del 2013. E' mia convinzione che l'abbandono del programma non sia stato perseguito dal Parlamento solo a tutela degli impegni economici e strutturali già assunti dal Paese. La strategia diplomatica delineata dal ministro Gentiloni nel corso dell'informativa di stamane è assolutamente coerente con le qualità e il profilo del nostro Paese nello scenario internazionale”.

Così Giorgio Zanin, deputato del Partito democratico, membro della commissione Difesa. 

 

18/02/2015 - 18:17

Governo confermi attenzione già dimostrata

“La notizia di un nuovo crollo di un solaio in una scuola di Pescara ci ferisce profondamente. Non è solo questione di risorse. I controlli se danno esito negativo devono portare alla chiusura totale o parziale degli edifici insicuri, ormai lo sappiamo che le soluzioni drastiche costano molto meno di un mattone sulla testa”.

- Lo dichiara Umberto D’Ottavio, deputato Pd e componente della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione, dopo il crollo all' Istituto Alberghiero "De Cecco" di Pescara -
“Per quanto riguarda le risorse – prosegue il deputato democratico - sono convinto che bisogna semplificare al massimo le procedure per spendere in fretta e bene. Dall'analisi sull'edilizia scolastica è emerso che la gran parte degli edifici ha problemi di messa a norma e di sicurezza”.

“Nel decreto Buona Scuola – conclude D’Ottavio - il Governo confermi l'attenzione già dimostrata con strumenti adeguati e con un piano nazionale guidato dall'Unità di missione presso Palazzo Chigi”.

 

18/02/2015 - 17:52

“La proroga dei rapporti di lavoro del personale precario che attualmente presta servizio presso i centri funzionali e le sale operative regionali del Servizio nazionale di Protezione civile garantisce la tutela del territorio e la salvaguardia delle persone in merito alla gestione di eventuali situazioni di emergenza o di calamità naturali.

– lo dichiara Giampiero Giulietti, deputato Pd firmatario, insieme a Raffaella Mariani ed Emanuele Lodolini, degli emendamenti approvati durante l’esame in commissione del decreto Milleproroghe che prorogano al 31 dicembre i rapporti di lavoro nelle strutture regionali della Protezione Civile, misure che interessano da vicino anche la Regione Umbria, dove sono 7 i precari del servizio di Protezione civile. –

Quello svolto dalla Protezione Civile è un servizio che non può essere sospeso né ridimensionato perché da esso dipende l'integrità della vita delle persone. In attesa dell'espletamento delle procedure concorsuali per il reclutamento di personale a tempo indeterminato, - ha continuato Giulietti – si è quindi reso necessario provvedere alla proroga delle disposizioni di cui all'art. 14 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3891 del 4 agosto 2010, alfine di assicurare il proseguimento di un'attività fondamentale per la sicurezza del territorio e della popolazione come quella svolta quotidianamente dalla Protezione Civile”.

 

18/02/2015 - 17:50

“Vogliamo esprimere il nostro cordoglio alla famiglia della piccola Nicole nella speranza che un caso così terribile non abbia mai più a ripetersi nel nostro Paese. E’ perciò necessario mettere in sicurezza i punti nascita inserendo per l’accreditamento delle strutture l’obbligo della presenza dell’unità di terapia intensiva (Utin). Più in generale è indispensabile potenziare i posti letto attivi di Utin e di semi-intensiva neonatale perché, ad oggi, sono totalmente insufficienti anche nelle aree metropolitane per creare così un circolo virtuoso tra la terapia intensiva e quella semi-intensiva. Tutto ciò è possibile rendendo le strutture ospedaliere adeguate e aumentando il personale con nuovi concorsi. Apprezziamo che il Ministro della Salute abbia prontamente inviato degli ispettori a Catania ed è importante per questo non abbassare i riflettori su questa vicenda finché non verranno raggiunti standard sicuri per le partorienti”.

Lo ha detto il deputato del Partito Democratico, Giovanni Burtone, durante il question time di oggi a Montecitorio.

 

18/02/2015 - 17:18

Due persone sono ancora libere, quelle della Honda

“Il procuratore Antonio Marini, che si occupò negli anni ’90 del caso Moro, è stato ascoltato oggi dalla Commissione parlamentare in merito alle indagini svolte a suo tempo e sulle sue valutazioni relative ai fatti più recenti. Marini ha fornito molti dettagli interessanti ma ha soprattutto messo in evidenza che l’avocazione da parte della Procura Generale di Roma dell’ultima inchiesta sulla dinamica dei fatti di via Fani, nata dalle rivelazioni dell’ex Ispettore di PS Enrico Rossi, lo ha ‘offeso’, sottolineando che senz’altro la sua esperienza avrebbe potuto essere di qualche utilità. Le sue parole sono importanti e verranno attentamente vagliate dalla Commissione che tornerà ad ascoltare Marini la prossima settimana. Il Procuratore ha puntato il dito su un aspetto cruciale: almeno due persone che hanno partecipato all’assalto delle macchina di Moro e all’assassinio della sua scorta sono impunite, si tratta dei passeggeri della moto Honda”.

Così Gero Grassi, vicepresidente dei Deputati del Pd e componente della Commissione parlamentare d’inchiesta su via Fani.

 

18/02/2015 - 16:48

“Di fronte all’incredibile notizia di alcuni commenti assurdi e inaccettabili che sarebbero stati fatti in seguito al suicidio di un detenuto nel carcere di Opera, il gruppo del Pd alla Camera ha chiesto al ministro della Giustizia di fare piena luce su quanto comparso in un gruppo su Facebook riferito a un sindacato di agenti”.

Lo ha detto Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia alla Camera.

 

18/02/2015 - 16:03

“Siamo alle solite. Quando si tratta di costruire e dare un seguito al lavoro svolto, i 5 Stelle scappano sui tetti”. Lo dichiara Edoardo Fanucci, deputato del Partito Democratico e componente della Commissione Bilancio della Camera.

“Fanno ostruzionismo – continua Fanucci – con l’unico obiettivo di obbligare il governo a porre la fiducia sul Milleproroghe per poi però lamentarsi del fatto che non vengono ascoltati. A loro non interessa il regime dei minimi delle partite Iva, la riapertura della rateizzazione delle cartelle Equitalia, la proroga degli sfratti, gli incentivi per il rientro dei cervelli in fuga, le misure per le zone colpite dal terremoto del 2012. Il loro unico interesse è la polemica sui social network con relativi I like”.

“Oggi il M5S ha dimostrato ancora una volta che del Paese reale gli importa poco o nulla”, conclude Fanucci.

 

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