“I dati di oggi del ministero del Lavoro e dalla Coldiretti che registrano come in agricoltura ci sia un incremento del numero di occupati, nonostante la crisi sull’occupazione del Paese, è la conferma che la nostra richiesta di riduzione del cuneo fiscale anche per l’agricoltura, riduzione che avevamo chiesto alla Camera con un emendamento che non è passato all’articolo 12 della Legge di stabilità, è assolutamente prioritaria e necessaria. Chiediamo, quindi, che sia il Senato ora a lavorare per apportare questa modifica”.
Lo ha dichiarato il presidente della commissione Agricoltura Luca Sani
“No a criterio altimetrico per revisione Imu per gli agricoltori delle aree interne, quelle collinari e quelle montane. Revisione che penalizzerebbe questi territori già svantaggiati per la loro posizione naturale”. Lo chiede il deputato Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in commissione Agricoltura, in un’interrogazione al ministro delle Finanze, condivisa da tutto il gruppo Pd, sulla presunta bozza di decreto interministeriale secondo cui sarebbe applicato un criterio di esenzione dell’IMU per i terreni agricoli dei comuni montani basato su tre fasce altimetriche.
Oliverio spiega: “Secondo questa bozza di decreto rimarrebbero tutelati totalmente solo i comuni con un’altitudine superiore ai 600 metri, mentre l’esenzione parziale comprenderebbe i comuni tra i 281 e i 600 metri di altitudine e gli altri, i non montani, dovrebbero pagare un IMU completa su tutti i terreni. Sembra che nelle intenzioni del Governo sarebbero esentati solo 1.578 comuni, altri 2.568 avrebbero un’esenzione parziale, limitata ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali. Negli altri comuni, invece, pagherebbero tutti. Se questo è vero si darebbe un segnale contradditorio e incomprensibile, oltre che nei confronti dell’articolo 44 della Costituzione, anche rispetto ai principi sulla tutela delle aree interne previsti dal diritto europeo oltre che agli obiettivi che lo stesso Governo sta perseguendo con la propria azione politica, soprattutto per quanto riguarda l’equità fiscale, la certezza della quantificazione delle imposte, la lotta al dissesto idrogeologico ed il rafforzamento della coesione sociale.
L’eventuale cambiamento in corso d’opera e alla fine dell’anno delle regole fiscali riguardanti l’agricoltura, per altro in modo retroattivo, in quanto l’IMU in questione dovrebbe essere versata entro il 16 dicembre 2014, e contro lo Statuto del Contribuente, costringerebbe i contribuenti ad una corsa contro il tempo per versare un’imposta mai pagata in precedenza per inconfutabili previsioni normative”.
“Chiedo quindi di al Governo – conclude il deputato Pd - di intraprendere iniziative, anche di natura normativa, volte a prevedere misure alternative rispetto a quelle previste”.
"A Giuliano Pisapia, uomo e sindaco straordinario, va tutta la solidarietà e la vicinanza di ognuno di noi". - Lo dichiara Gennaro Migliore, deputato del Partito Democratico - "La sinistra ha bisogno di uomini come Pisapia e oggi più che mai vanno respinte le minacce e le intimidazioni di chi vigliaccamente vuole turbare la miglior stagione amministrativa di Milano da decenni a questa parte. Giuliano Pisapia - spiega il deputato Pd - è un esempio per un'intera generazione di come si possa coniugare serietà amministrativa e passione per il cambiamento". "Non si sottovaluti questa mefitica recrudescenza in questo clima. Dobbiamo reagire - conclude Migliore - con la passione e l'impegno dimostrati proprio dall'esempio di Pisapia".
“La notizia del blocco del vaccino antinfluenzale FLUAD, in seguito al sospetto di aver provocato tre morti, è un segnale molto grave ed anche preoccupante perché rischia di allontanare la cittadinanza dal ricorso alla vaccinazione. Bene dunque l’Agenzia del farmaco (Aifa) che ha dimostrato tempestività e attenzione, speriamo vivamente che al più presto si chiarisca la vicenda”.
Lo dice la capogruppo del Partito Democratico in Commissione Affari sociali, Donata Lenzi.
“Criteri più stringenti per le sovvenzioni alle associazioni combattentistiche e d’arma”. Lo prevede il parere votato oggi in commissione Difesa sulla base della relazione presentata da Paolo Bolognesi, deputato del Pd. Bolognesi spiega che “i soldi pubblici vengono distribuiti tra le associazioni che presentano un programma di lavoro e del suo valore sociale. Per evitare che i soldi vadano agli organismi che non hanno i dovuti requisiti, tutte le associazioni dovranno presentare lo statuto, i bilanci e le rendicontazioni delle cifre ricevute. Inoltre, per evitare una moltiplicazione di organismi, abbiamo chiesto regole per indurre le associazioni a riunirsi in uno spirito di interforze. Tutto questo per garantire trasparenza e correttezza”, ha concluso Bolognesi.
"Voglio esprimere tutta la solidarietà mia e della segreteria nazionale del Pd al sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, per le scritte minacciose di oggi. Il suo impegno per la legalità può disturbare qualcuno, ma interpreta il favore della maggioranza dei milanesi. Alla magistratura e alle forze dell’ordine chiediamo che possano far luce rapidamente sull’episodio assicurando al sindaco di poter continuare a lavorare serenamente".
Lo ha dichiarato l’on. Emanuele Fiano.
“Siamo molto soddisfatti per le risposte puntuali del sottosegretario alle politiche comunitarie Sandro Gozi e per l’approccio concreto e autorevole con cui l’Italia sta affrontando il tema dell’immigrazione a livello europeo, grazie alla credibilità che il nostro Paese è riuscito a riconquistare”. Lo affermano i deputati del Pd Giorgio Brandolin e Maria Chiara Gadda a nome della delegazione di parlamentari del Pd che ha partecipato all’audizione del sottosegretario Gozi presso il comitato Schengen.
“Chiediamo e stiamo lavorando – sottolineano i deputati – a una condivisione di responsabilità in Europa, che comporti una condivisione di decisioni e di modalità operative, oltre che di risorse. Innanzitutto, bisogna rendere più efficace il sistema di asilo Ue regolato dall’accordo di Dublino 3, entrato in vigore da gennaio 2014 ma concepito negli anni ‘90, in un contesto politico e sociale molto diverso e con una logica ormai obsoleta. Tuttavia, vi sono alcune norme dello stesso regolamento rimaste inapplicate come le clausola di salvaguardia all’articolo 17, quella umanitaria e quella di sovranità, che potrebbero risolvere alcuni problemi legati alla gestione dei richiedenti asilo e dei minori non accompagnati. Lo strumento c’è, serve la volontà politica di ciascuno stato nell’applicarlo” .
“È necessario inoltre rafforzare i partenariati tra l’Europa e i paesi africani, per verificare direttamente nei paesi di transito lo status degli immigrati e dei richiedenti asilo. Il governo italiano ha posto con forza questo tema in occasione degli ultimi consigli europei e nella conferenza tra Europa e Stati Nord Africani svoltasi oggi a Roma. E’ questa la strada da percorrere”.
Solo i funzionari che hanno visto e sanno possono contribuire alla verità: speriamo in un loro atto di coraggio
“L’ex Ispettore di Pubblica Sicurezza Enrico Rossi, che denunciò recentemente nuovi elementi relativi alla dinamica dei fatti di via Fani, è stato ascoltato oggi dalla Commissione d’inchiesta sul caso Moro. La testimonianza conferma una drammatica costante della vicenda: indagini interrotte e difficoltà di recuperare le prove a molti anni di distanza. Rossi ha messo in evidenza, tra le altre cose, un fatto importante: la Honda passò con certezza a via Fani – su questo sentiremo a breve il testimone chiave, Alessandro Marini - ma non fu mai trovata, diversamente dalle macchine utilizzate durante l’agguato. Se fosse stata rubata dai brigatisti sarebbe stata abbandonata invece nessuno ne denunciò il furto e chi la utilizzò – ormai è definitivamente sgomberato il campo dalle vecchie ipotesi che si trattenesse dei due autonomi romani chiamati Peppe e Peppa – sapeva già come farne, dove custodirla e tenerla lontano dalle indagini. Questa certezza conferma che la moto fu una presenza cruciale sulla quale non si volle indagare né a suo tempo né più recentemente come dimostra la vicenda Rossi. Speriamo che altri funzionari che videro o seppero abbiano il coraggio oggi di farsi avanti, come senz’altro lo ha avuto Enrico Rossi”.
Così il vice presidente dei deputati del Pd Gero Grassi, componente della Commissione d’inchiesta sull’assassinio di Aldo Moro.
Etichettatura degli alimenti, sementi, ogm, TTIP, sono quattro tra i settori fondamentali del nostro comparto agroalimentare su cui oggi si sono confrontati il presidente della commissione Agricoltura Luca Sani (Pd) e il Commissario Vytenis Andriukaitis, responsabile UE del portafoglio “salute e consumatori” .
Spiega Sani : “Sono molti gli ambiti di competenza della DG Sanco, la dirigenza generale per la Salute e i Consumatori, ad avere ripercussioni e relazioni dirette con il settore agroalimentare e, di riflesso, con le istituzioni UE responsabili per l’agricoltura. Per questo l’incontro con Andriukaitis è un momento importante di confronto e approfondimento su temi fondamentali. A cominciare da quello dell’etichettatura degli alimenti per il quale il commissario, che si è detto assolutamente favorevole a sostenere la nostra scelta di trasparenza, ci ha confermato che si attiverà per un monitoraggio sulle posizioni dei paesi membri con una serie di audizioni e con un sondaggio tra l’opinione pubblica. Il problema, ha spiegato, sono i costi dell’ operazione. Sugli Ogm Andriukaitis ha ribadito la necessità di tutelarci dal rischio della omologazione ma gli Stati, ha aggiunto, devono essere messi nella possibilità di decidere liberamente, senza posizioni ideologiche e pregiudiziali, tenendo anche presente che soprattutto l’Italia importa dosi massicce di mangimi con ogm. Infine, sul TTIP, è stato confermato ciò che già ha detto il ministro Martina e quindi c’è la certezza di partire dalla difesa degli standard di sicurezza, l’accordo commerciale con gli Usa esclude gli ogm.
“Il semestre di presidenza italiana – ha concluso Sani - ha portato grande contributo all’avvio di questa legislatura europea con una particolare attenzione su Ogm, etichettatura e TTIP, rafforzando il rapporto fondamentale tra parlamenti nazionali e commissione europea con particolare attenzione alle posizioni italiane”.
“La commissione Agricoltura alla Camera ha votato oggi all’unanimità l’importante risoluzione sul processo di revisione della direttiva in materia di inquinamento da nitrati (91/676/CEE)”. Ne dà notizia Giorgio Zanin, deputato del Partito Democratico e prima firmatario della risoluzione.
“Si tratta – spiega Zanin - di un atto, accolto pienamente dal Governo, che promuove un indirizzo di azione sia in sede europea che a livello nazionale, proprio mentre è riunito il tavolo con le Regioni. Gli impegni della risoluzione puntano, tra l’altro, al processo di revisione della direttiva europea, al completamento tramite lo studio ISPRA delle analisi delle fonti di inquinamento per ridefinire le responsabilità del mondo agricolo in generale e della zootecnia in particolare, alla revisione delle aree vulnerabili e alla modifica del decreto che impone il fermo per lo spandimento degli effluenti zootecnici, delle acque reflue, dei concimi azotati e degli ammendanti organici per centoventi giorni continuativi, mirando a suddividere il periodo in due fasi annuali opportunamente differenziate per fasce altimetriche e di latitudine, in ragione delle diverse condizioni agro-meteo climatologiche”.
“La risoluzione – continua Zanin - attesta chiaramente il contributo di merito offerto dal Parlamento su una questione molto delicata e che riveste un grande interesse anche economico per il mondo agricolo, in primis gli allevatori. Desidero ringraziare i colleghi Caon (Lega Nord), Gagnarli (M5S) e Bordo (Sel), che hanno collaborato attivamente con le loro risoluzioni alla stesura del testo finale. Da questa risoluzione si debbono ora trarre elementi fondamentali per ridefinire la questione della protezione delle acque in modo diverso e più equilibrato in termini di responsabilità. Il mondo degli allevatori dovrà esserne indubbiamente meno penalizzato”.
“La risoluzione è un grande passo avanti – dichiara il capogruppo Pd Oliverio – per cercare di offrire una soluzione ad un problema da troppo tempo in lista d’attesa, di cui finalmente si occupa anche il Governo insieme con le Regioni”.
“Il Ministero alle Infrastrutture e Trasporti ha assicurato il massimo dell'impegno per il completamento della linea C della metropolitana di Roma Capitale, considerata tra le opere prioritarie di interesse nazionale”. Lo afferma in una nota la deputata Ileana Piazzoni del Partito democratico.
“In risposta ad una mia interrogazione – prosegue la parlamentare romana – il Ministero ha confermato l'avvenuta erogazione del 44,9% dei fondi, e che fino alla stazione Colosseo l'opera risulta completamente finanziata. Inoltre ulteriori risorse sono state messe a disposizione, attraverso il decreto ‘sblocca Italia’, per una parte della tratta da Colosseo a Piazza Venezia. L'apertura della tratta Centocelle - Lodi è prevista per la prima metà del 2015, ed entro la fine di quest'anno sarà definito il progetto per la tratta Colosseo - Ottaviano".
"Occorre tenere alta l'attenzione affinché si arrivi ad una rapida ultimazione di un’opera di vitale importanza strategica per la città di Roma, soprattutto per quanto riguarda il collegamento tra il centro e quelle periferie così socialmente sofferenti anche a causa del loro isolamento logistico".
“Apprezziamo la risposta alla mia interrogazione sullo stato di attuazione della carta acquisti ordinaria e della carta acquisti sperimentale. Ci auguriamo che sia il punto di partenza per implementare la risposta al problema della povertà”. Lo dice Donata Lenzi, capogruppo del Pd in commissione Affari sociali commentando la risposta del sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali, Franca Biondelli, alla sua interrogazione in commissione.
“Dai dati forniti dal governo – prosegue Lenzi – risulta che i beneficiari della social card sono in tutto 470mila di cui 250mila anziani con età superiore a 65 anni e circa 220mila bambini sotto i tre anni. Di questi, l’85% dei bambini e il 60% degli anziani risiedono nelle Regioni del Mezzogiorno. Per quanto riguarda invece il Sostegno per l’inclusione attiva in fase di sperimentazione, le famiglie che ne beneficiano sono 6500 per un totale di 27mila persone in povertà. Sollecitiamo il governo a rendere stabili queste forme di sostegno al reddito e costruire un sistema per la lotta alla povertà”.
“Con un emendamento alla Legge di stabilità, abbiamo cercato di continuare a garantire, seppur in un momento di riduzione della spesa pubblica, risorse e fondi per dare seguito agli interventi finalizzati a limitare i danni e i disagi provocati dal terremoto”. Così il deputato Diego Crivellari ha sottolineato la portata dell’emendamento a firma Pd, collegato alla Legge di Stabilità e approvato dalla Commissione Bilancio, riguardante le risorse e i fondi per i comuni colpiti dal sisma del maggio 2012.
“Sembra una goccia in un mare di questioni aperte – spiega Crivellari – ma, al contrario, una scelta in tal senso sarà un utile strumento e un valido aiuto per quello che hanno dovuto fare i Comuni interessati per ritornare alla normalità subito dopo le scosse”.
“Enti locali, cittadini, imprese non si sono arresi e hanno saputo mettere in campo le migliori risposte, ma questo ha lasciato dietro di se costi e sacrifici economici rilevanti. Garantire le risorse, oggi, non è facile tantomeno cercare di dare alle amministrazioni locali qualche soldo in più per interventi di carattere strutturale”.
“Con questo emendamento, si è cercato di smentire l’evidenza”, conclude Crivellari.
“Se ogni Parlamento ha il dovere di rappresentare gli interessi dei cittadini, oggi con la risoluzione sulla trasparenza e l’imparzialità dei motori di ricerca il Parlamento europeo ha svolto semplicemente il suo lavoro. Parlare di una guerra politica contro Google, come si è fatto in questi giorni, rischia di alterare il significato vero dell’atto di indirizzo: quello, cioè, di difendere principi essenziali come la trasparenza e la stessa concorrenza”. Lo dichiara in una nota il deputato Pd e Presidente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati, Michele Meta.
“Da un certo punto di vista – prosegue il deputato democratico – appare evidente la necessità di un ulteriore approfondimento, che la Commissione europea è chiamata a fare, sull’adozione di misure in grado di salvaguardare la concorrenza e di riconoscere contemporaneamente la particolare natura dei grandi motori di ricerca, che negli ultimi anni svolgono sempre più un compito di servizio pubblico conservando però la propria natura commerciale. Dall’altro, è sempre più necessario e urgente che i cittadini europei, utenti massicci della Rete, possano contare su garanzie minime di imparzialità e di trasparenza e su servizi di ricerca non discriminatori”.
“Da parte del Pd non solo non c’è alcun intento dilatorio, ma anzi c’è la volontà precisa di arrivare in tempi veloci a una riforma vera della prescrizione”. Walter Verini, capogruppo del Pd in commissione Giustizia alla Camera, respinge le accuse del movimento 5 Stelle replicando che “il termine del 16 dicembre, dato ai relatori dall’ufficio di presidenza della commissione per predisporre un testo base che tenga conto non solo delle tre proposte di legge (di cui una del Pd) sul tavolo ma anche delle numerose audizioni, è termine congruo e necessario per un argomento complesso come quello della prescrizione, su cui, peraltro, ci sono orientamenti diversi sia nel dibattito politico che in quello giuridico. Due settimane – sottolinea l’esponente dei democratici – si danno per prassi anche su temi molto meno impegnativi, tanto più che nel frattempo la prescrizione resterà all’ordine del giorno in commissione consentendo a tutti i gruppi di dare indicazioni ai relatori. Il Pd, d’intesa con il Governo, intende lavorare per una riforma – conclude Verini – che innanzitutto raggiunga l’obiettivo di una durata ragionevole del processo e di un diritto certo alla sentenza e per tempi di prescrizione che evitino di diventare, come troppo spesso è accaduto, da strumenti processuali a meccanismi per ottenere l'impunità”.