“Bene l’apertura delle scuole, ma per un reale contrasto alla povertà educativa abbiamo bisogno di costruire la partecipazione dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze alle politiche che li riguardano. La partecipazione non è solo merito ma contenuto: come possiamo fare a costruire politiche serie se non parliamo con i diretti interessati? Eppure con tutte le altre categorie ci sembra scontato farlo, consultarle. Io ritengo che la battaglia sulla partecipazione debba accompagnare ogni azione che facciamo. Come Intergruppo Parlamentare Infanzia e Adolescenza ci abbiamo messo un anno a mettere al centro del dibattito pubblico questo tema, attraverso anche un grande lavoro con il Terzo Settore. Abbiamo creato una mobilitazione culturale ma la battaglia non è ancora vinta. L’apertura delle scuole in zona rossa è un importante risultato ma la partita sull'infanzia deve essere giocata a 360 gradi. Riguarda tutte le stagioni dell’anno, riguarda già da ora l'estate di tanti bambini e bambine che non hanno la possibilità di andare in vacanza. Riguarda chi vive in case troppo piccole, chi non ha Device, chi ha genitori assenti. Dobbiamo lavorare su quel bambino marginale che rischia di rimanere indietro. Fino a che non avremo migliorato le condizioni di vita ed ampliato le garanzie di tutti i bambini e le bambine, mettendo le basi per recuperare i gap educativi che la pandemia sta creando, non potremo dire di essere tranquilli con la nostra coscienza e con il nostro mandato politico”.
Così in una nota il parlamentare del Pd Paolo Lattanzio, componente della Commissione Cultura e coordinatore dell’Intergruppo Parlamentare Infanzia e Adolescenza.
Martedì in Senato, con l’approvazione della legge che introduce l’assegno unico universale, sanciremo un passaggio fondamentale nella storia del welfare del nostro Paese. Un meccanismo trasparente, semplice, immediato, che metterà più risorse a vantaggio delle famiglie. Non bonus una tantum, ma una misura strutturale. Per sempre. Un provvedimento che ricalca quanto previsto, come primo atto di questa legislatura, dal Partito democratico. Una legge firmata da tutto il gruppo del PD, accanto a Stefano Lepri, l'ideatore, e Graziano Delrio, nostro capogruppo.
Con questo strumento, già a luglio, saremo in grado di rispondere in maniera più diretta ed equa a quelli che sono i reali bisogni degli Italiani, mettendo finalmente la famiglia al centro, secondo quanto voluto da un gruppo consistente di parlamentari cattolici riformisti del Pd fin dalla scorsa legislatura.
Una misura che va a vantaggio di chi ha maggiormente sofferto in questi anni di crisi. La rimodulazione del sistema di detrazioni ed assegni tuttora esistenti, produrrà due vantaggi: da una parte una semplificazione di tutte le misure che oggi sono disperse e che non sempre riescono a centrare l'obiettivo preposto, dall'altra, per la prima volta, un concreto sostegno alle famiglie con figli.
Grazie all'amico deputato Stefano Lepri che ha avuto per primo l'inntuizione e che ha sostenuto questo difficile percorso con i vari governi che si sono succeduti in questi anni con determinazione e coraggio.
Lo afferma la deputata del Pd Rosa Maria Di Giorgi.
Solidarietà alla collega Azzolina, vittima anche lei di offese, insulti e minacce ancora più gravi perché provenienti da un insegnante che per anni si è dedicato a perseguitare una deputata e ministro della Repubblica. Pare che questo professore ora sia stato portato nella segreteria del sottosegretario della Lega Sasso. La trovo una cosa assurda e chiedo a Salvini se intenda occuparsi di questa penosa vicenda. È necessario l’intervento del ministro Bianchi per eliminare questa grave anomalia. Il professore che ha insultato la Meloni è stato giustamente sospeso e stigmatizzato, quello che insulta la Azzolina viene invece premiato in uno staff ministeriale? Pretendiamo serietà dalle istituzioni che devono essere le prime a isolare i protagonisti di questi ignobili atti intimidatori e di vera e propria molestia.
Lo afferma Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
“Finalmente l’Italia si dota di uno strumento concreto e universale di sostegno per le famiglie. Grazie all’assegno unico, le giovani coppie avranno la sicurezza di non essere lasciate sole dallo Stato, con un aiuto economico importante, continuativo, che ridurrà le disuguaglianze e la povertà minorile, favorendo anche la libera scelta delle donne fra lavoro e accudimento dei bambini. In un Paese che ha sempre scaricato sulle famiglie il peso dei figli, siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione.” Lo dichiara Chiara Gribaudo, della segreteria nazionale PD, con delega Missione Giovani. “Questa è una conquista del Partito Democratico, che ha costruito il percorso per l’assegno unico in anni e anni di lavoro. Di fronte al calo della natalità e all’invecchiamento del nostro Paese, c’era bisogno non di slogan e di negare i diritti delle donne, ma di un aiuto concreto ai genitori e ai giovani che vogliono mettere su famiglia, senza distinzione fra lavoratori dipendenti e autonomi. È un segnale di attenzione che può davvero invertire la rotta demografica del nostro Paese. Non fermiamoci qui: ora costruiamo il potenziamento degli asili nido in tutta Italia e il congedo di paternità di 5 mesi.”
A fine giugno, quando scadranno le moratorie su quasi 300 miliardi di euro di prestiti bancari, c’è il rischio che 2,7 milioni di imprese e famiglie italiane si trovino sull’orlo di un sostanziale dissesto finanziario e, in base alle nuove norme europee sui crediti deteriorati, vengano classificati in posizione di default.
Si tratta di regole che rischiano di pesare enormemente sui bilanci degli istituti rendendo più complicata l'erogazione di nuovi finanziamenti e per cui sarebbe non solo urgente, ma indispensabile, una revisione della normativa e un rinvio dell'entrata in vigore. Su questo l'Unione Europea, fra cui l'Eba, dovrà dare un segnale immediato. Mi auguro pertanto che il governo, con la guida autorevole del premier Draghi, e Bankitalia facciano sentire la propria voce.
Stiamo ancora attraversando un momento drammatico e anche se vediamo la luce in fondo al tunnel dobbiamo fare in modo che imprese e famiglie ci arrivino. Per questo, serve accompagnarle verso l'uscita dalla crisi e le moratorie sono uno strumento indispensabile per guadagnare tempo. L'emergenza non è ancora finita: la stessa vigilanza che fa capo alla BCE ha lanciato l'allarme sui rischi di gravi shock improvvisi con il venir meno del sostegno pubblico. Va impedito con ogni mezzo che i problemi di liquidità si trasformino in problemi di solvibilità. Sarebbe una tragedia.
“È molto grave che chi ha insultato e minacciato Lucia Azzolina adesso lavori all'istruzione come collaboratore del sottosegretario della Lega. Il Ministro Bianchi intervenga subito per cancellare questa vergogna. Chi insulta e minaccia non può essere premiato. È inaccettabile”.
Così il vicepresidente dei deputati del Pd, Michele Bordo.
Ci sono rivoluzioni attese da tempo che possono cambiare la vita delle famiglie e che portano l'Italia in linea con molti Paesi europei. Questo rappresenta l’assegno unico universale, progetto di legge del Pd che finalmente vedrà definitivamente la luce nei prossimi giorni. È uno strumento semplice, robusto, certo, continuativo, equo che sostiene le famiglie negli impegni di cura e di crescita dei figli, superando le attuali frammentazioni e le esclusioni delle famiglie incapienti o di lavoratori autonomi.
Il riconoscimento delle famiglie come valore sociale ed economico. Un traguardo che rafforza la credibilità del Parlamento, che sul progetto di legge del Pd ha già visto unanimità e convergenza di tutte forze politiche proprio per la sua valenza storica e tangibile potenza a sostegno dei figli. Uno strumento che, insieme ad altri traguardi ancora da raggiungere di servizi flessibili e di qualità, aiuterà le famiglie ad affrontare e superare una crisi pandemica durissima.
Lo afferma Elena Carnevali, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera.
“Per la Giornata del Teatro ho voluto dare anche io il mio contributo con una Risoluzione che riportasse all interno delle istituzioni il dibattito sul Teatro, sul suo ruolo nella società e sulla necessità di sostenerlo in tutti i modi possibili”. Così in una nota il deputato del Pd in Commissione Cultura Michele Nitti.
“Oltre alla necessità di promuovere il "Teatro per ragazzi" e di creare nuovi Circuiti Multidisciplinari in Regioni che ne sono attualmente sprovviste per garantire una circuitazione più capillare e diffusa e recuperare il gap pedagogico, formativo, culturale ed emozionale determinato dalla pandemia - prosegue Nitti - è fondamentale che i numerosi teatri pubblici attualmente disabitati siano dati in gestione a compagnie che non hanno una sede stabile.
Ho chiesto, inoltre, che venga attivato un confronto con l'ANCI nella previsione di un trasferimento straordinario da parte dello Stato ai Comuni di fondi vincolati alla spesa per attività di spettacolo dal vivo e di produzioni delle compagnie private da tenersi nei Teatri Comunali.
Il riequilibrio territoriale, infine, va ulteriormente sostenuto con progetti, anche di residenze artistiche, che favoriscano l'interazione fra centro e periferie e la distribuzione in aree meno servite del Paese.
A reclamare legittimamente la riapertura dei Teatri non siano solo coloro che ci lavorano o che li frequentano abitualmente.
Dobbiamo impegnarci, adesso più che mai, perché questo desiderio, questa bramosia, invada i cuori anche di coloro che non ha mai messo piede in un Teatro” conclude Nitti.
La crisi delle nascita, la povertà educativa, la povertà materiale dovrebbero spingere il governo a investire sull’infanzia. Investire sull’infanzia è altamente produttivo. Martedì diventa legge l’assegno unico per i figli dal settimo mese di gravidanza e fino a 21 anni.
Per incentivare la natalità; sostenere la genitorialità; ridurre le disuguaglianze; tutelare i servizi di welfare ed educativi.
E poi subito i servizi. Asili nido per tutti i bambini a Cosenza come a Bolzano.
Lo afferma Paolo Siani, capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia.
“Finalmente! Il 4 giugno 2018 era una proposta di legge dei Deputati del Pd. Il 30 marzo 2021 sarà legge approvata da tutti. Assegno unico per i figli: il presente delle famiglie per ricostruire il futuro del Paese.” Così sul suo profilo Twitter il deputato Antonio Viscomi, capogruppo Pd in commissione Lavoro a proposito dell’imminente approvazione al Senato della legge sull’assegno unico per i figli.
La legge che istituisce l’assegno unico per ogni figlio, che sarà approvata in via definitiva dal Senato martedì, rappresenta una vittoria di tutto il Parlamento, ma scritta, voluta e guidata dal Pd. Grazie a Stefano Lepri che ne curo’ la prima stesura nel 2014, e a Graziano Delrio prima firma del testo base in questa legislatura. È una riforma storica che viene incontro alle esigenze delle famiglie, specie di quelle a basso reddito, e mette in campo operativamente un provvedimento che contrasta la drammatica denatalità nel nostro Paese. Il PD si conferma forza realmente rinnovatrice e in grado di interpretare le istanze delle famiglie, oggi più che mai alle prese con le difficoltà acuite dalla crisi Covid.
Lo afferma il deputato del Pd Andrea Frailis
“Gli insulti sessisti, le offese, la violenza verbale non possono avere alcuna cittadinanza nel dibattito pubblico. Che il sottosegretario Rossano Sasso abbia chiamato nel suo staff Pasquale Vespa, imputato in un procedimento penale per diffamazione reiterata a mezzo stampa e minacce gravi nei confronti dell'ex ministra Azzolina, è una scelta che lascia stupefatti. Qui non si tratta di libertà di espressione, né tantomeno di satira, ma di gravi e reiterate minacce sessiste. Troviamo inaccettabile che all'interno delle istituzioni possa trovare spazio chi ha dimostrato con comportamenti deprecabili di non sapere dove finisce il dissenso politico e inizia l'ingiuria e la violenza verbale. Chiediamo al sottosegretario Sasso di chiarire immediatamente le motivazioni della sua scelta e di prendere provvedimenti. Nelle istituzioni democratiche non c'è posto per chi offende le donne e le minaccia”.
Lo dichiarano i componenti del Partito democratico in commissione Cultura della Camera.
"L’Assegno unico per i figli è una proposta del PD. Leggo tentativi di acquisire la sua paternità, ma i fatti sono fatti. Il disegno di legge PD a mia prima firma, praticamente identico a quella approvato, è del 2014. La proposta è stata messa ai primi posti del programma elettorale PD del 2018 e poi ripresentata. Martedì sarà approvata la norma che poggia sul testo base del PD a prima firma Delrio. Sono i tempi e gli autori delle proposte di legge che danno la paternità a un provvedimento, non alcune buone idee di una convention di fine 2019".
“E’ in corso in questo momento una maratona web per presentare l’appello inviato al Governo dalla Fondazione Pol.i.s. e da tante associazioni perché una quota del Recovery Fund sia riservata all’implementazione di uno strategico Piano Nazionale Infanzia. Oltre 100 personalità si stanno alternando in diretta sulle pagine social di Fondazione Polis, Radio Siani, VIvoaNapoli, Guida Editori e Il Mattino, per sollecitare le istituzioni nazionali a porre i bambini concretamente al centro dell’azione politica. Sono rappresentate realtà operative e scientifiche, di carattere laico e religioso, che si occupano e progettano, anche a livello sociosanitario, a favore della prima infanzia, dell’età scolare, nel contrasto alla dispersione scolastica, alla povertà educativa e materiale, nell’impegno per l’area del disagio e della disabilità, per la promozione dello sport, come educativo fattore di sviluppo di comportamenti pro-sociali, per la tutela ed il recupero di ragazzi con esperienze carcerarie.
Raccolgo, dunque, con favore questo appello lanciato da Napoli, dalla città con una delle più alte percentuali di evasione scolastica, di povertà educativa e di disagio sociale del nostro Paese e con un numero crescente di giovani adolescenti che compongono le cosiddette baby gang. Diamo un’opportunità e servizi a tutti i bambini, a cominciare dalla nascita, colmando, da subito, il gap di asili nido tra il Nord e il Sud dell'Italia”.
Così il pediatra e capogruppo dem in commissione parlamentare Infanzia, Paolo Siani.
“La priorità - aggiunge - è quella di iniziare a occuparsi di infanzia con un programma di accoglienza del neonato alla nascita, in maniera organica e strutturata. Perché, come dimostrano studi scientifici, investire un euro alla nascita di un bambino produce 11 euro quando quel bambino avrà 18 anni. E prima si investe, in particolar modo tra gli 0 e i 5 anni, più l’investimento sarà fruttuoso”.
“Mercoledì in Aula si discute la relazione finale del Parlamento sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) con la decisione di aggiungere 1 miliardo di euro al già cospicuo fondo di 1 miliardo e 780 milioni previsto nel testo del governo Conte bis. Ci arriviamo dopo riunioni, incontri, consultazioni. Quindi oltre ai fondi già previsti con la Legge di Bilancio per la ricostruzione e per lo sviluppo, avremo nei prossimi anni anche 2 miliardi e 780 milioni per il rilancio e la ripresa. Siamo dentro la Componente 5.3 Interventi speciali di coesione territoriale con uno specifico obiettivo: investimenti per la sostenibilità delle aree colpite dai terremoti. Sono risorse che ci permettono di inserire gli obiettivi dei singoli territori dentro una area vasta di riferimento”. Lo ha dichiarato la deputata abruzzese del Pd Stefania Pezzopane, durante una conferenza a Piazza Palazzo a L’Aquila.
“Quali sono - ha sottolineato la deputata dem - gli specifici interventi previsti? Innanzitutto l’ulteriore incentivazione della ricostruzione pubblica e privata (con particolare attenzione ai servizi sociali, asili, centri di formazione tecnica e scuole), l’efficientamento energetico e l’illuminazione ecosostenibile, il rafforzamento del sistema delle competenze e della formazione, il sostegno alle attività economiche locali, anche attraverso la valorizzazione delle risorse ambientali, agroalimentari, il turismo ed i beni culturali. Ma anche il miglioramento delle dotazione di infrastrutture di servizi e trasporto. L’idea di fondo è quella di un vero e proprio ‘cantiere Centro Italia’, cantiere dell’innovazione e della sostenibilità, recuperando la forza del progetto Appennino Parco d’Europa con un nuovo ruolo per L’Aquila che ha subito ben due terremoti a distanza di pochi anni e che deve recuperare centralità di progetto”.
“Con il Pnrr - ha concluso Pezzopane - si può guardare all’insieme delle aree terremotate del 2009 e del 2016 con una idea di area vasta, promuovendo un’azione complessiva di rigenerazione e di contrasto allo spopolamento e al declino sociale ed economico in corso, cui connettere un’incisiva iniziativa per rendere città e borghi delle aree del terremoto sicuri, accoglienti, attrezzati, connessi e sostenibili, anche con interventi specifici per una mobilità più efficiente e sostenibile, di recupero e riqualificazione energetica degli edifici, la realizzazione di servizi digitali, lo sviluppo di sistemi fotovoltaici, di un’illuminazione urbana ecocompatibile, di impianti e reti tecnologiche adeguate, di valorizzazione del territorio, in particolare delle risorse li, forestali e boschive, con il finanziamento aggiuntivo di almeno 1 miliardo di euro per un totale di due miliardi e 780 milioni. Occorre alzare il livello ed il confronto e coinvolgere amministrazioni locali, imprese, università e centri di ricerca, scuole, parti sociali per un progetto trainante che ci faccia superare la crisi conseguente ai terremoti ed alla pandemia”.