30/05/2019 - 15:12

“Il senso di questa proposta di legge sta anzitutto nel bisogno di individuare queste malattie quando il bambino non ha ancora contratto infezioni, evitando così sofferenza, complicanze e in alcuni casi anche la morte. La nostra idea è stata quella di proporre una legge che permetta di individuarle alla nascita attraverso lo screening e questa proposta di legge mira a dare lo strumento a tutte le Regioni per poter introdurre questa misura. Un’altra ragione che sta dietro questa proposta è la volontà di mettere in rete tutti i servizi che servono per le immunodeficienze e di includere nel percorso la fase di transizione dall’età pediatrica a quella adulta facendo in modo che, attraverso la rete che proponiamo, non si interrompa l’assistenza. Inoltre vanno inseriti nella rete non solo i presidi ospedalieri, ma anche i servizi di sostegno psicologico ai pazienti e alle famiglie. In particolare, ai fratelli dei bambini affetti da immunodeficienza”.

Così Paolo Siani, pediatra, deputato Pd della commissione Affari sociali e primo firmatario della proposta di legge presentata oggi con una conferenza stampa alla Camera. La Pdl ‘Diagnosi, assistenza e cura delle immunodeficienze congenite (Idc)’ è firmata anche dai deputati Pd Ubaldo Pagano e Vito De Filippo, capogruppo Dem della commissione Affari sociali, e mira in modo particolare a garantire un’applicazione uniforme delle misure su tutto il territorio nazionale dando idonei strumenti alle Regioni.

“Questa pdl - ha aggiunto Ubaldo Pagano - intende fornire una risposta di sistema ai pazienti.  L’obiettivo è arrivare a identificare il prima possibile queste malattie, fornire le terapie e l’assistenza necessarie, inclusa la riabilitazione e il sostegno psicologico, al fine di sostenere i pazienti e le loro famiglie nel percorso di cura  La legge, in sintesi, vuole istituire una disciplina organica delle necessità connesse alla patologia e assicurare omogeneità di trattamento su tutto il territorio nazionale, fornendo alle Regioni una serie di strumenti necessari allo scopo, sostenendo la ricerca e gettando le fondamenta per la creazione di reti integrate di assistenza capaci di accompagnare il paziente per il corso dell’intera vita, nell’ottica di una reale continuità assistenziale”. All’iniziativa hanno partecipato autorevoli rappresentanti del mondo medico scientifico, rappresentanti delle associazioni pazienti e alcuni rappresentanti della sanità locale.

30/05/2019 - 13:28

“Il dato fornito oggi dall’Istat relativo al fatturato dei servizi è molto negativo. Lo è anche al di là del dato in sé perché dà atto di un ulteriore peggioramento tendenziale della situazione economica italiana. I dati pur registrando il buon andamento dei settori legati al turismo evidenziano la forte difficoltà relativa all'attività di altri settori a più alto valore aggiunto, dalle telecomunicazioni ai servizi professionali. Appare sempre più evidente l’incapacità di questo governo di dare risposte concrete ed efficaci in campo economico. D’altra parte i dati negativi relativi alla situazione economica italiana sono la fotografia del Paese”.

Lo dichiara il deputato Pd, vicepresidente della commissione Attività produttive di Montecitorio, Gianluca Benamati.

30/05/2019 - 13:27

 Assenza del governo ingiustificabile

"Non c'è alcuna giustificazione per la sottovalutazione prima, e l'assenza di vigilanza poi, sulla crisi di Mercatone Uno. Il Mise avrebbe dovuto verificare che quanto promesso dalle società acquirenti fosse fatto".  Così la deputata Sara Moretto, Capogruppo Pd in Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera, firmataria di un'interrogazione presentata oggi in Commissione Lavoro.

"1800 i lavoratori lasciati a casa dall'oggi al domani attraverso i social. Di questi, 150 solo in Veneto - sottolinea la deputata -. Sono trascorsi mesi di totale silenzio del Governo, mesi durante i quali avrebbero dovuto essere aperti necessari tavoli di crisi, che invece sono stati convocati solo la scorsa settimana dopo un accumulo di 90 milioni di euro di debito da parte dell'azienda rilevata lo scorso anno da Shernon Holding e Cosmo".

"L'intervento proposto dal Ministro Di Maio è tardivo e non offre alcuna garanzia per il futuro - aggiunge -. Grazie al precedente governo esiste oggi una clausola di salvaguardia che permette la riapertura della procedura di amministrazione straordinaria: chiediamo al Ministro del Lavoro di prenderla urgentemente in considerazione invece di promettere tavoli di confronto che non danno nessuna certezza".

"Il Comitato di sorveglianza del Ministero aveva il dovere di vigilare sul rilancio promesso dagli acquirenti e sui 25 milioni di investimenti per assicurare la continuità aziendale e la salvaguardia di oltre 2mila posti di lavoro - conclude -; da una settimana invece i dipendenti presidiano fuori dai punti vendita chiusi, denunciando la mancanza di comunicazione ufficiale da parte dell'azienda e la totale assenza di certezze per il futuro. A pagare l’incompetenza del Ministro Di Maio nella gestione delle crisi sul suo tavolo saranno ancora una volta i lavoratori lasciati a casa e le imprese creditrici”.

30/05/2019 - 13:25

“Mentre il team euroscettico della Lega detta la lettera per la Ue a #Tria, nel M5S prosegue lo psicodramma sulla leadership di #DiMaio. Non contano più nulla. Salvini ha commissariato Conte. Il Parlamento è bloccato. La nave Italia viaggia veloce contro l’iceberg”.

Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico.

30/05/2019 - 13:24

“La fuga di Virginia Raggi dal confronto con le lavoratrici  e i lavoratori delle mense scolastiche è vergognosa. La sindaca scappa da una porta secondaria, del Campidoglio, di fronte alla protesta per il bando di gara che toglie diritti ai lavoratori e mette a rischio la qualità dei pasti offerti ai bambini romani. Evidentemente è consapevole di essere nel torto. La Raggi ritiri subito il bando e si sieda al tavolo con le organizzazioni sindacali.”

Lo dichiarano la vice capogruppo del PD alla Camera Chiara Gribaudo e il deputato democratico Claudio Mancini.

30/05/2019 - 11:23

Occorrono misure di sostegno e strategie di lungo termine su cambiamenti climatici

“L’apicoltura italiana è in ginocchio. L’effetto dei cambiamenti climatici, mostra il suo impatto più devastante in agricoltura dove gelate, alluvioni, siccità e diffusione di malattie, distruggono intere produzioni”.

Così Maria Chiara Gadda, capogruppo Pd in commissione Agricoltura, interrogando il governo alla Camera in merito alle enormi difficoltà in cui versa il comparto apistico nazionale.

“Si stimano perdite di produzione del miele di acacia e di tutti gli altri mieli primaverili (tarassaco, ciliegio, arancio, millefiori) tra il 50% e il 70%, il fenomeno riguarda le regioni del nord Italia come Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto e Piemonte così come del sud, in particolare Abruzzo, Basilicata e Puglia. Nella mia provincia, Varese, la situazione è drammatica e colpisce addirittura prodotti a denominazione come la Dop di acacia varesina”, prosegue la deputata dem. “Per fronteggiare questa vera e propria emergenza - spiega Maria Chiara Gadda - servono risposte immediate per il ristoro ai produttori danneggiati ma soprattutto è necessario mettere in campo politiche di medio e lungo termine. Il Pd ha sostenuto gli emendamenti a sostegno del settore nella legge di bilancio 2019, e apprezzo che il governo intenda proseguire il programma nazionale di sostegno al settore apistico 2017-2019 avviato dal precedente governo grazie alle risorse assicurate dai fondi della Politica Agricola Comune. Le incertezze legate alla nuova Pac devono però vedere il governo impegnato maggiormente su questo fronte. È necessario inoltre agevolare l’accesso a strumenti assicurativi per i produttori, ma soprattutto perseguire con maggiore concretezza gli obiettivi definiti dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Altrimenti - conclude la parlamentare varesina - dovremo sempre inseguire emergenze, in un contesto di risorse finanziarie sempre più scarse”.

30/05/2019 - 10:53

Botta e risposta in commissione Lavoro tra la parlamentare del Pd Debora Serracchiani e il sottosegretario Claudio Durigon

“Sulla crisi  della Mercatone Uno, con  1800 dipendenti lasciati  per strada con un whatsapp , abbiamo assistito a una mancanza  di vigilanza da parte del governo e del ministro Di Maio.”  A denunciarlo l’on.  Debora Serracchiani, capogruppo del Pd in commissione Lavoro, che stamane ha avuto dal governo – rappresentato in commissione dal sottosegretario Claudio Durigon   una risposta “del tutto insoddisfacente” ad una propria interrogazione  urgente.  “I tavoli di cui parla il ministro Di Maio – ha aggiunto la parlamentare del Pd – andavano fatti prima. Negli ultimi nove mesi, mentre l’azienda accumulava oltre 90 milioni di debiti, di cui 10 di mancati oneri previdenziali,  dov’era il ministro dello Sviluppo Economico? Noi siamo ben consapevoli – ha proseguito Serracchiani rivolgendosi al sottosegretario Durigon -  che i tavoli di crisi sono complicati, ma ricordo  che  grazie al governo precedente esiste ora la clausola di salvaguardia che consente di riaprire la procedura di amministrazione straordinaria”. “Se c’è stata sottovalutazione da parte del Mise – ha concluso Serracchiani -  ora dobbiamo pensare a salvaguardare tutti i lavoratori che non vogliono assistenza ma reddito e lavoro. Quello che ci aspettiamo dal governo è che via sia, seriamente, l’intenzione di aprire una procedura di amministrazione straordinaria per mettere i conti in ordine, per continuare l’attività aziendale e per  garantire un futuro a 1800 persone e alle loro famiglie.”

29/05/2019 - 19:43

 “Inviare ispettori ministeriali a Corigliano Rossano per far pubblicare i risultati delle preferenze ottenute dai singoli candidati alle elezioni del 26 maggio, quale atto doveroso di trasparenza e rispetto del voto dei cittadini di Corigliano Rossano”. Lo chiede Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, con un’interrogazione al ministro dell’Interno.

“Il 26 maggio – spiega - sono svolte le elezioni per il Consiglio Comunale di Corigliano Rossano in provincia di Cosenza, una realtà amministrativa che per la prima volta si recava al voto dopo il referendum del 22 ottobre 2017 e la successiva istituzione del 31 marzo 2018 con cui si è sancita l’unificazione dei Comuni di Corigliano Calabro e Rossano. Tale comune è oggi la terza città della Calabria per numero di abitanti. A distanza di quasi tre giorni dalla chiusura dei seggi elettorali e di due dallo spoglio non risultano essere stati ancora pubblicati i dati relativi alle preferenze dei candidati a Consigliere Comunale. Addirittura vi sono foto diffuse anche via social di scatole del Ministero dell’Interno usate per le operazioni elettorali buttate letteralmente in strada. Vi è forte preoccupazione che verbali e schede e tutti i documenti dei seggi possano essere oggetto di manipolazione e di alterazione della libera espressione di voto. Si registrano anche esposti alle competenti autorità da parte di candidati consiglieri e forze politiche che chiedono al Prefetto di pubblicare i dati elettorali”

“È l’intera comunità di Corigliano Rossano a chiedere trasparenza anche in vista del secondo turno elettorale che si svolgerà il prossimo 9 giugno”, conclude.

29/05/2019 - 18:42

“L’art. 37 del decreto Crescita stabilisce che il prestito Alitalia non ha limite di rimborso e non è in prededuzione. In altre parole può non essere restituito per intero. Mentre vengono appostati 650 milioni a carico della Cassa per i servizi energetici e ambientali. Ergo delle bollette. Non è accettabile.

Anche per questa ragione oggi in commissione Attività produttive abbiamo votato contro il parere sul decreto Crescita, che si dovrebbe occupare dello sviluppo del Paese e che invece mette in conto agli italiani 650 milioni per Alitalia. Il governo del cambiamento, sapendo che non ci sarà nessuna operazione di mercato, nasconde tra le righe del provvedimento il salvataggio di Alitalia a spese degli italiani, senza designare un futuro industriale per la compagnia”.

Lo affermano Gianluca Benamati e Sara Moretto, rispettivamente vicepresidente e capogruppo del Pd in commissione Attività produttive della Camera.

29/05/2019 - 18:41

“Salvaguardare i quasi 25mila posti di lavoro coinvolti nell’acquisizione da parte di Conad della Auchan Retail Italia”. Lo chiedono i deputati del Partito democratico Alessia Morani, Ubaldo Pagano e Carmelo Miceli, con un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico.

“Il 14 maggio scorso – spiegano - abbiamo appreso la notizia dell’acquisizione, da parte di Conad, della Auchan Retail Italia Spa, società controllante della rete di ipermercati e supermercati Simply/Sma e Auchan: un complesso che conta nel nostro Paese quasi 18mila dipendenti diretti e circa 6.500 lavoratori nei network affiliati. Sapere che una grande società italiana come Conad acquisisca il controllo di altre società straniere, incrementando così il suo giro d’affari, è senz’altro un segnale positivo e in controtendenza rispetto alle più frequenti operazioni di segno opposto che abbiamo visto concludersi negli scorsi decenni. L’operazione, però, soprattutto a causa delle numerose incertezze legate alle modalità di acquisizione, ha generato uno stato di agitazione e preoccupazione per le rappresentanze sindacali e per tutti i lavoratori coinvolti, ai quali, ad oggi, non è stata fornita alcuna utile informazione in merito alle eventuali ricadute sul versante occupazionale. L’incontro al Mise tenuto nella giornata di ieri, martedì 28 maggio, tra i sindacati di categoria e i rappresentanti delle società coinvolte nell’acquisizione non è stata affatto utile a chiarire tutti i dubbi relative all’operazione: né i rappresentanti di Conad, né quelli delle società Auchan Spa e Sma Spa hanno dato le risposte richieste dalle organizzazioni sindacali in merito alla natura dell’operazione di acquisto e alla sorte delle migliaia di lavoratrici e lavoratori coinvolti. Ferma restando la nostra soddisfazione per un’operazione che vede protagonista un’importante azienda italiana, crediamo sia fondamentale che l’espansione del marchio Conad avvenga senza ricadute negative su tutte quelle persone attualmente occupate nelle società acquisite. Chiediamo quindi al governo di fornire, prima del tavolo fissato per il prossimo 20 giugno, una serie di informazioni indispensabili per comprendere le reali intenzioni della società acquirente rispetto alla gestione dei singoli punti vendita e al futuro di tutto il personale coinvolto”.

“Considerato che il Ministro Di Maio ritiene di essere pienamente in grado di gestire due Ministeri e ricoprire il ruolo di vice-Presidente del Consiglio in contemporanea, siamo certi che non avrà alcun problema a far sentire la sua autorevole voce anche in tale occasione”, conclude

29/05/2019 - 17:56

“Approfondire le circostanze in cui è avvenuta l’aggressione al giornalista di Repubblica Stefano Origone nel contesto degli scontri in occasione del comizio di Casapound a Genova”. Lo chiede Raffaelle Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, con un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell'interno.

“Quanto accaduto il 23 maggio – spiega - a Genova a un giornalista di Repubblica che stava seguendo il presidio antifascista convocato per contestare il comizio, indetto in città, da Casapound, è grave e inquietante. Stefano Origone, cronista di Repubblica che stava seguendo fin dall'inizio il presidio è stato colpito da un gruppo di poliziotti in tenuta antisommossa. Come riportano gli organi di informazione, sulla base della ricostruzione fornita dallo stesso giornalista, Origone è stato ripetutamente colpito con manganellate e a calci anche quando caduto a terra e ha urlato ‘Sono un giornalista’. Solo l'intervento di un ispettore della Questura di Genova ha interrotto il pestaggio nel quale avrebbe riportato, secondo le prime informazioni raccolte due dita rotte ad una mano, una costola e contusioni ed ecchimosi sulla testa e su tutto il corpo. Ci sarebbero altri feriti che hanno dovuto far ricorso a cure sanitarie. Era stata più volte manifestata nei giorni precedenti l'inopportunità di autorizzare il comizio di Casapound, movimento di chiara matrice fascista, nella città medaglia d'oro della resistenza. Si tratta di un episodio grave che purtroppo vede per la città riaprirsi ferite dolorose.

“Il Governo non ritiene che la manifestazione di Casapound non andasse autorizzata dalle competenti autorità per evidenti rischi di ordine pubblico? E come intende garantire la tutela del diritto di cronaca e la protezione dei giornalisti che svolgono il loro indispensabile lavoro di informazione?”, conclude.

29/05/2019 - 16:35

“Grazie alla lunga e cauta perifrasi di oggi sulla Tav, si è chiarito una volta per tutte quale sia il valore politico a cui Toninelli attribuisce in assoluto più importanza: la poltrona”. Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito della risposta di Toninelli sulla Tav durante il question time alla Camera.

“E’ bastato – spiega – che il risultato delle elezioni Europee abbia cambiato i rapporti di forza tra Lega e 5 Stelle, esponendo questi ultimi al pericolo del voto anticipato e quindi al rischio di dover dire addio alla poltrona, per far sì che Toninelli in poche ore abbia abbandonato i toni perentori e bellicosi dei giorni precedenti al voto, adottando ora toni molto più sfumati e ambigui. Dal ‘non la faremo mai’ il ministro delle Infrastrutture è ora passato ai giri di parole, al dire e non dire, alle sapienti ambiguità“.

“Una così rapido e profondo mutamento non può che esser effetto dell’azione di quella miracolosa forza trasformatrice chiamata ‘attaccamento alla poltrona’”, conclude.

29/05/2019 - 16:34

"La resa dei conti del M5S e il braccio di ferro con la Lega sul rimpasto di governo bloccano ancora le infrastrutture. Nessuna novità non solo sulla Tav, nonostante i bandi Telt siano scaduti ieri, ma anche sulle numerose opere ferme da mesi per colpa del governo”. Lo dichiara Davide Gariglio, componente Pd in Commissione Trasporti alla Camera.

“Il livello dello scontro è così elevato che anche sugli emendamenti del Decreto 'Sblocca Cantieri' non c'è accordo all'interno dell'esecutivo. Ormai è chiaro che il Ministro Toninelli, che torna oggi a parlare dopo il silenzio imposto dalle molteplici gaffe, sia stato sfiduciato dalla stessa maggioranza”, conclude.

29/05/2019 - 16:33

“’Se esagera farà la fine di Falcone’: le parole riferite al procuratore Gratteri sono agghiaccianti. Solidarietà a lui e alla sua battaglia per la legalità di cui l’intero Paese è orgoglioso”.

Lo ha scritto su Twitter il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato, a proposito delle minacce ricevute dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.

29/05/2019 - 14:40

“Ancora una promessa tradita. Nuova presa in giro per i cittadini abruzzesi. La bocciatura ieri in commissione al Senato dell’ennesima richiesta di proroga per l’avvio delle procedure di riscossione delle tasse sospese per le imprese del cratere, a seguito del sisma 2009, descrive meglio di tante parole il fallimento di M5s e Lega. Dovevano inserirla direttamente come governo nel Decreto almeno per un anno e invece? Bocciano gli emendamenti. Se manca la copertura non è un problema tecnico, ma politico. No espresso sull’emendamento al decreto Sblocca cantieri, perché privo di copertura economica, obbligherebbe una maggioranza al governo che si rispetti a dare spiegazioni, a trovare soluzioni alternative. Invece, la presidenza del Consiglio, i componenti del governo, i parlamentari, preferiscono nascondere la testa sotto la sabbia. Un triste silenzio anche da parte dei parlamentari abruzzesi di M5s e Lega. Con quale faccia questi presunti rappresentanti dei cittadini torneranno nei loro territori di elezione? Perché non si mettono al lavoro per superare ogni problema tecnico-finanziario? La risposta è purtroppo fatalmente semplice: perché M5s e Lega sanno solo fare promesse elettorali. Ancora in campagna elettorale, la scorsa settimana, avevano garantito di avere la soluzione. E invece la solita giostra. Trovate la copertura, perché in quel decreto avete fatto ciccia di porco su cento cose. Trovatela anche per le aziende aquilane”.

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

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