07/03/2019 - 16:20

“Il vicepremier non è un passante. Salvini la smetta con le chiacchiere e s’impegni per la realizzazione di un’opera fondamentale per la crescita del Paese, ha tutti gli strumenti per farlo” così il capogruppo democratico alla Camera, Graziano Delrio che aggiunge: “sulla Tav o si è favorevoli o si è contrari non esistono altre posizioni: Salvini e il Governo la smettano di prendere in giro gli italiani e inizino a prendere decisioni nell’interesse del Paese”.

07/03/2019 - 15:37

“È vergognoso come questo governo e questa maggioranza demoliscano tutte le norme antimafia approvate nella scorsa legislatura. Oggi hanno continuato abbattendo la legge che colpisce il voto di scambio politico-mafioso. Una legge che funzionava, promossa e condivisa da tutto il mondo che lotta contro le mafie, per introdurre un pasticcio che non passerà il vaglio Costituzionale, perché equipara pene a reati diversi (416 bis, delitto di associazione a delinquere di stampo mafioso e 416 ter, voto di scambio politico-mafioso). Il risultato sarà impedire l’applicazione di una legge che era efficace. Qualche tempo fa avevano cambiato la riforma del Codice antimafia e dei beni confiscati, col rischio di permettere alle mafie di rientrare in possesso, con prestanome, dei beni sequestrati. Per l’ennesima volta, dopo l’affossamento del nuovo ordinamento penitenziario e la legge sulla legittima difesa, Cinque Stelle e Salvini colpiscono il Paese e i grilli i vendono l’anima”.

Così il deputato Dem, Walter Verini, dopo l’approvazione alla Camera del provvedimento e a commento delle parole del sottosegretario Di Stefano (M5s) che accusa incredibilmente il Pd di lavorare a un nuovo Nazareno.

07/03/2019 - 14:30

“Al ministro Salvini che continua a dire che il Pd non ha fatto nulla sulla sicurezza, abbiamo risposto più volte con precisi dati e norme. Ma se vuole proprio sfidarci anziché continuare a fare propagande e spacciare fake news, accetti un confronto vero, senza eli. Vediamo se ne ha il coraggio e chi ha la ragione dalla sua parte”. Lo dichiara il deputato dem Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo.

07/03/2019 - 14:22

“Governo ancora una volta in confusione sulle vaccinazioni. Da un lato, il ministro dell’Interno chiede un decreto legge d’urgenza, per far slittare ancora la piena attuazione dell’obbligo vaccinale e far restare a scuola i bambini non vaccinati, poi dichiara che c’è un eccesso di vaccinazioni in Italia, ma che comunque i suoi figli sono vaccinati. Dall’altro la ministra della Salute dichiara che sta per essere approvata una nuova legge che supera la legge Lorenzin. Infine, nel nuovo piano nazionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia 2019-2023, si introduce una norma che inserisce tra i criteri di esclusione dal concorso per le forze dell’ordine e dei vigili del fuoco l’assenza della vaccinazione antimorbillo e antirosolia. Una politica responsabile ascolta e si fida della scienza. E poi il ministro dell’Interno dovrebbe avere ben altre preoccupazioni e dovrebbe intervenire su altri argomenti. Davvero non si comprende perché interviene su una materia che non conosce”.

Così Paolo Siani, pediatra e parlamentare Pd, replica alle affermazioni del ministro dell’interno Salvini.

“La scienza - spiega Paolo Siani - ci dice in modo unanime che, perché un vaccino risulti efficace, è necessario raggiungere una copertura di almeno il 95% della popolazione. Poiché non abbiamo ancora raggiunto questa percentuale, è molto pericoloso in questo momento sospendere l’obbligo vaccinale e rilasciare dichiarazioni poco chiare. Non siamo in condizione di sospendere l’obbligo finché tutto il sistema vaccinazioni non viene implementato e non viene attivata un'anagrafe vaccinale funzionante su tutto il territorio nazionale e in ogni Asl, in modo da poter verificare lo stato di copertura vaccinale effettivo di ogni bambino. Nello stesso tempo, c’è da affrontare il problema dell’immunizzazione degli operatori sanitari come sollecitato dalle società scientifiche, le quali individuano come obiettivo prioritario la vaccinazione degli stessi operatori per evitare la diffusione di malattie infettive in ambito ospedaliero che vadano ad aggravare il quadro complessivo di pazienti già in condizioni cliniche compromesse. Finché - conclude il deputato Dem - non sarà chiaro alla politica che i vaccini devono essere considerati strumenti di prevenzione primaria nella lotta a numerose infezioni e malattie di forte impatto sanitario, sociale ed economico per l’intera collettività, non riusciremo a fare grandi passi in avanti”.

07/03/2019 - 12:56

“Questo è un governo che predica bene ma razzola male se si tratta di lavoro e di crisi aziendali, come nel caso della Demm di Alto Reno Terme. Questa azienda, fino a poco tempo fa soprannominata la Fiat dell’Appennino bolognese, si trova ora in una situazione molto critica, con i suoi 175 dipendenti rimasti e nel disinteresse del  ministero dello Sviluppo economico.”  E’ quanto ha dichiarato l’on. del Pd Gianluca Benamati, vicepresidente della Commissione Attività Produttive della Camera.
“La Demm di Alto Reno Terme è una azienda metalmeccanica tra le più antiche e   importanti di questo territorio”  – ha aggiunto Benamati -  che ha presentato al ministro Di Maio  una interrogazione  con la quale gli chiede  “ di intervenire urgentemente per riattivare un tavolo di concertazione con la proprietà, le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali al fine di valutare e trovare tutte le soluzioni affinchè la crisi non degeneri”.
Nella sua interrogazione, Benamati ricorda al ministro Di Maio che “già nel gennaio scorso le organizzazioni sindacali avevano  chiesto la convocazione di un tavolo di confronto ministeriale per fare chiarezza sul mancato rispetto dei piani industriali sottoscritti all’atto di acquisizione da parte di Certina e sulla relativa riduzione dei volumi produttivi.  La fabbrica di Alto Reno Terme,inoltre,  è priva sia di un direttore di stabilimento, sia di un direttore commerciale.  A luglio – scrive ancora Benamati  -  scadranno gli ammortizzatori sociali previsti dall’accordo siglato la scorsa estate e in più situazioni i lavoratori rimasti e le organizzazioni sindacali hanno sollecitato il ministero per affrontare la loro situazione di crisi, senza però alcun esito. Si tratta – conclude il parlamentare del Pd – di un disinteresse ingiustificato. Mi attendo una riposta chiara alla nostra interrogazione e ancora di più la ripresa dei colloqui con le parti sociali .”

07/03/2019 - 12:54

“Salvini in questi mesi ha fatto di tutto, fuorché quello per cui è stato eletto. È in campagna elettorale da oltre un anno e, tra un comizio e l’altro, fa anche l’influencer con alterne fortune. Non ci sorprende quindi che mentre al Senato il suo collega di maggioranza Patuanelli, capogruppo del M5S, afferma che sulla Tav dovremo aspettare altre settimane e la Lega approvi la mozione che blocca la Torino – Lione, il vicepremier sia tranquillamente in Basilicata a cercare voti per le elezioni regionali. Sulla Tav non cadrà forse il governo, ma sarà lo spartiacque tra l’ascesa e la fine del sovranismo”. Lo afferma Davide Gariglio, deputato Pd in Commissione Trasporti della Camera.

07/03/2019 - 12:19

“Salvini rinuncia a trovare una soluzione che sblocchi la Tav e scappa da Roma per proseguire il tour della sua perenne campagna elettorale. La Lega, la cui classe dirigente è così appiattita sul suo capitano da rendere obbligata la presenza del ministro dell'Interno anche per le elezioni condominiali, condanna l'Italia all'arretratezza e cede su tutta la linea al M5S e al suo abbraccio mortale". Lo scrive su Facebook la deputata Pd Silvia Fregolent.

07/03/2019 - 12:12

“‘Oggi ci riproviamo’, dice Di Maio? Ritenta, sarai più fortunato! Su Tav siamo di fronte a un teatrino indecente. Governo e maggioranza divise e vittime delle loro irresponsabili promesse stanno mortificando la credibilità dell’Italia e bloccando la crescita del Paese”.

Così Chiara Braga, capogruppo Dem in commissione Ambiente alla Camera, sul suo profilo twitter.

07/03/2019 - 12:09

“Luigi Di Maio obbliga Anpal Servizi a pubblicare il bando per il quizzone dei navigator. Senza intesa con le Regioni quella norma è incostituzionale. Il povero Mimmo Parisi dal Mississippi lo sa che rischia di pagare 500 milioni di danno erariale?”.

Così Chiara Gribaudo, vice capogruppo del Pd alla Camera, sul suo profilo twitter.

07/03/2019 - 12:08

“Perché Salvini tace, non si indigna a beneficio Tv, non indossa felpe d’occasione per l’orribile episodio di violenza avvenuto ai danni di una ragazza su una stazione della Circumvesuviana? Ho l’impressione che se gli autori della violenza fossero stati immigrati e non italiani, sarebbe già piombato sul posto e invaso social e mezzi di comunicazione con il suo cinismo propagandistico. Questo comportamento somiglia ad una cosa che ha un nome e un cognome: razzismo”. Lo dichiara il deputato dem Walter Verini.

07/03/2019 - 11:33

“La vicenda dei lavori di bonifica delle aree industriali di Bussi sul Tirino sta assumendo contorni paradossali. La gara d’appalto è stata regolarmente effettuata, l’Associazione Temporanea di Imprese (Ati) che dovrà eseguire i lavori è stata individuata, le risorse ci sono. Ma se questo è lo stato dell’arte, cosa aspetta il ministero dell’Ambiente a sottoscrivere il contratto di inizio lavori? Perché il ministro Costa, al quale si sono rivolti con una lettera tutti i sindaci dell’intera vallata del Pescara, dopo le solite passerelle pre-elettorali, non interviene con un atto in grado di chiudere definitivamente questo triste capitolo? Questi ritardi rischiano di scaricare su Bussi sul Tirino gli oneri per la tenuta in sicurezza dei siti, avendoli acquisiti dalla Solvay andata definitivamente via dal sito. Ancora una volta la maggioranza gialloverde parla con ‘lingua biforcuta’: nei territori annunciano mirabolanti soluzioni, a Roma fanno orecchie da mercante. Sull’intera vicenda ho presentato una interrogazione parlamentare. Costa concluda questa procedura subito, il ritardo è inaccettabile e venga alla Camera a rispondere e a dare spiegazioni ai cittadini abruzzesi”.

07/03/2019 - 11:27

“L’attuale situazione in cui versa l’area di libero scambio di Torino denominata ‘il Barattolo’ non è più sostenibile. Ci sono ormai interi quartieri in cui regna la piena illegalità e dove Chiara Appendino non riesce nemmeno a far rispettare la legge e le ordinanze comunali. Per questi motivi ho presentato una interrogazione al ministro dell’Interno per sapere, se tra un selfie ed un comizio, riesca a trovare almeno il tempo di garantire l’ordine pubblico ed il decoro urbano dove il sindaco ha ormai rinunciato al proprio ruolo”.

Lo dichiara la deputata Dem, Silvia Fregolent.

“Le aree di libero scambio - spiega la parlamentare del Pd - nate come luogo dove i raccoglitori informali di merci usate destinate ai rifiuti possono cedere nella piena legalità gli oggetti che hanno raccolto, rivestono ancora oggi una opportunità per la promozione dell’economia circolare. Ma il mercato di Torino, che sotto la gestione del M5s è passata ad oltre mille venditori ambulanti, compromette il decoro e la sicurezza pubblica dell’area in cui si svolge. Ad ottobre 2017 una lite tra due venditori causò infatti una vittima e sono ancora continui i litigi tra gli ambulanti e frequenti le minacce ai residenti mentre rifiuti e sporcizia si accumulano nelle strade. Ma il fatto grave è che Appendino non riesce a far rispettare una delibera comunale approvata da mesi sullo spostamento del mercato in un altro luogo. E’ per questo - conclude Silvia Fregolent - che chiediamo un intervento urgente del ministro Salvini”.

07/03/2019 - 11:26

“Stamattina in commissione federalismo l’audizione del presidente Bonaccini”

È terminata da pochi minuti l’audizione del presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, in commissione bicamerale sul Federalismo fiscale. «Bonaccini ha presentato l’autonomia buona», spiega il deputato veneto Roger De Menech, membro della commissione. «Un percorso approfondito che parte dal piano strategico con cui la regione individua l’ambito socio economico in cui si muove e la direzione da prendere per il futuro». In base alla propria programmazione l’Emilia Romagna chiede la gestione diretta di alcune funzioni e competenze che ritiene strategiche, mentre ne lascia altre allo Stato poiché non rientrano tra gli obiettivi di medio e lungo periodo.

«Bonaccini e tutti gli amministratori emiliani hanno fatto un lavoro molto serio», nota De Menech, «ribadendo la necessità di mantenere due principi cardine: la solidarietà nazionale e la sussidiarietà nei confronti dei territori perché, ha affermato il presidente, non ci sarebbe nulla di peggio che sostituire il centralismo statale con un nuovo centralismo regionale, meno efficace e meno efficiente».

«Desidero ricordare infine che l’autonomia serve ai territori e ai cittadini per accedere con più facilità ai servizi, non agli enti o a singoli amministratori per costruirsi il proprio feudo» chiude De Menech intervenuto durante l’audizione.

07/03/2019 - 11:25

“L’esecutivo pensa di giocare a Monopoli e ogni volta ripartire dal via, ma il governo dell’Italia non è un gioco di ruolo. Sulla Tav sono in stato confusionale”.

Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Trasporti alla Camera

“Il vertice, come è prevedibile, non ha prodotto nulla e ora chiedono più tempo. La loro incompetenza e le liti interne alla maggioranza mettono solo a rischio il Paese e a pagare saranno gli italiani. Le uniche preoccupazioni degli esponenti gialloverdi – sottolinea la deputata Dem - sono i loro posti. Invece di pensare alla crescita dell’Italia e ai rischi che si correrebbero con una ulteriore ridefinizione della Tav, pensano a mantenere ben salda la poltrona”.

“Per il bene del Paese, invece, di poltrone ne dovrebbero saltare molte e la prima, per manifesta incompetenza, è quella del ministro Toninelli. Se non ci pensano da soli – conclude Paita - saremo noi in Parlamento a sfiduciarlo. Il PD sarà alla testa del nord ovest che non si rassegna ad un governo che sta rubando il futuro ai nostri ragazzi”.

07/03/2019 - 11:24

“Vergognoso passo indietro del ministro Centinaio sugli interventi urgenti per dare risposta ai drammatici problemi della nostra agricoltura. Meno di un mese fa, il giorno di San Valentino, aveva promesso di portare in consiglio dei ministri un decreto che avrebbe permesso lo stanziamento immediato di risorse per alcuni settori che vivono un momento drammatico: da quello del latte in Sardegna a quello dell’olio in Puglia e degli agrumi in Sicilia. Un impegno solenne preso dal palco della protesta dei cosiddetti gilet arancioni a Roma e di fronte ai presidenti delle associazioni di rappresentanza e migliaia di agricoltori. A distanza di settimane, il decreto diventa un disegno di legge che chissà quando vedrà la luce. Questo significa una cosa semplice: gli imprenditori non avranno risposte e risorse in tempi certi. Il ministro Centinaio si comporta come un cattivo fidanzato, a San Valentino fa promesse che tradisce il giorno dopo. Lega e M5S governano da un anno, e non si sono ancora trovate misure serie per i numerosi comparti in seria difficoltà. Questo governo sta diventando una macchietta, anziché parlare di Made in Italy, pensino a sostenere davvero le imprese”. Lo dichiara la deputata dem Maria Chiara Gadda, capogruppo in commissione Agricoltura.

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