30/01/2019 - 11:21

“Se Salvini viene al cantiere di Chiomonte della Tav per fare la solita passerella elettorale e indossare un’altra divisa di circostanza rimanga pure al ministero, dove purtroppo, tra criminalità e salvaguardia dell’ordine pubblico, ha ancora molto da fare. I lavoratori, il mondo economico e imprenditoriale e gli enti locali seri, sono stanchi di questo giochetto quotidiano che contrappone Lega e M5s sulla Tav, dove ad una dichiarazione di apertura ne segue subito una di chiusura. Questa settimana si sarebbe dovuta votare la mozione del Pd sulla ripresa dei lavori della Torino-Lione, ma il governo e la maggioranza hanno rimandato tutto a data da definire. E’ quindi evidente che ci sia un accordo tra Salvini e Di Maio per perdere ancora tempo”.

Così Davide Gariglio, deputato Pd in commissione Trasporti.

29/01/2019 - 20:11

“Le dichiarazioni di Di Battista fanno il paio con quelle di Salvini: barattano e scambiano tra di loro favori, salvataggi che neanche la Prima Repubblica conosceva”. Lo dichiara Walter Verini, deputato e componente Pd in Commissione Giustizia alla Camera, a proposito delle dichiarazioni di Alessandro Di Battista contro il processo al ministro dell’Interno Matteo Salvini.

“Sono dichiarazioni sfacciate ma l’Italia, lo diciamo a Di Battista, non è un regime come quello di Maduro”, conclude.

29/01/2019 - 19:42

“Di Battista, ovvero il Torquemada della scorsa legislatura, l’angelo sterminatore del Movimento 5 Stelle, il moralista manettaro dei grillini, ha appena dichiarato che ‘non è giusto processare Salvini’. Il potere – e la paura di perderlo – hanno mangiato l’anima ai 5 Stelle”. Lo scrive su Twitter Enrico Borghi, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito delle parole di Alessandro Di Battista sul voto del Senato circa l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini per la vicenda della nave Diciotti.

29/01/2019 - 19:40

“L’attaccamento al potere dei 5 stelle non conosce limiti. Oggi ci dicono per bocca di Di Battista che la legge non è uguale per tutti e salveranno dal processo il fido alleato Salvini. Una volta sdoganata la vergogna si può fare qualsiasi cosa”.

Lo dichiara la vice presidente del Gruppo Pd della Camera Chiara Gribaudo.

29/01/2019 - 17:04

“Il ministro dell’Interno e vicepremier Salvini è in Abruzzo a giorni alterni. E con la stessa ritmica alternata aizza coloro che lo vanno ad ascoltare una volta contro i diversi e l’altra contro i migranti. Mai una discussione, una proposta, un’idea, un suggerimento, su come affrontare i problemi del territorio. Durante il suo comizio a Sulmona, dove ha dedicato più tempo ai selfie che all’intervento dal palco, un’avvocata, Teresa Nannarone, ha esposto alla finestra uno striscione con una frase dell’illustre concittadino Ovidio: ‘Empio è colui che non accoglie lo straniero’. Parole nobili che hanno invece scatenato l’odio delle truppe salviniane, che l’hanno insultata fino all’augurio di essere stuprata dagli immigrati. Stessa sorte è toccata anche alla giornalista Lilli Mandata, che aveva letto e denunciato quanto avvenuto. Ormai è evidente a tutte e tutti: Salvini si è tramutato nel messaggero dell’odio e dell’intolleranza. Ovunque va spezza armonia sociale e spirito di tolleranza. Un pericolo grave, da cui se ne esce solo con un di più di solidarietà e di rifiuto della violenza. A cominciare oggi da Teresa e Lilli”.

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

29/01/2019 - 16:11

Fico trasmetta verbale seduta a Procura Repubblica Siracusa

“Voglio denunciare pubblicamente dei reati di abuso d’ufficio, di cui sono testimone, commessi a danno di alcuni parlamentari del Partito democratico”. Lo ha dichiarato Carmelo Miceli, deputato del Partito democratico, a proposito della vicenda della nave Sea Watch.

“Ieri – spiega - insieme ad altri deputati, ho preso parte a una lunghissima riunione, tenutasi nella prefettura di Siracusa, alla presenza del prefetto e del comandante della Capitaneria di porto. Avevamo chiesto a entrambe di indicarci le modalità per accedere alla nave Sea Watch 3 per esercitare le nostre prerogative parlamentari. Abbiamo ottenuto indicazioni da entrambe le autorità sulle modalità da seguire. Indicazioni e non solo, perché quelle autorità si sono attivate anche per trovarci la barca su cui raggiungere la Sea Watch 3. E grazie alla loro intercessione siano arrivati al porto, dove in 5 siamo saliti su una barca privata trovatavi dalla Capitaneria. Una volta in mare ci siamo fermati a poco più di mezzo miglio dalla Sea Watch e il capitano della nostra imbarcazione ha chiesto espressamente l’autorizzazione via radio a superare la distanza fissata nell’ordinanza della Capitaneria. Solo dopo aver ottenuto tale autorizzazione da parte della stessa Capitaneria – circostanza che posso dimostrare con un video in mio possesso – ci siamo avvicinata alla Sea Watch. Una volta al fianco della nave, solo dopo una nuova autorizzazione della capitaneria di porto a far accedere a bordo due persone, Maurizio Martina e Matteo Orfini, questi ultimi sono saliti sulla Sea Watch. Alla fine della visita sulla Sea Watch, Martina e Orfini hanno appreso di essere stati iscritti sul registro degli indagati e invitati a firmare un verbale di elezione di domicilio, che contiene una serie di omissioni. Perché se a superare la distanza del mezzo miglio siamo stati in più persone, sul registro degli indagati sono stati iscritti solo in due? Perché si tratta di un atto dimostrativo nei confronti del Partito democratico. Chiedo di trasmettere il verbale di questa seduta alla Procura della Repubblica di Siracusa perché il ministro Grillo sostiene, attraverso le agenzie, che la situazione sanitaria sulla Sea Watch è sotto controllo”.

“Si tratta di dichiarazioni assolutamente false. Mi assumo la responsabilità di quello che sto dicendo per aver visto personalmente le condizioni di salute dei migranti e invito il Presidente della Camera a trasmettere il verbale di questa seduta alla Procura di Siracusa affinché faccia chiarezza”.

29/01/2019 - 15:30

Dichiarazione on. Debora Serracchiani, capogruppo Pd commissione Lavoro.

“C’è una vistosa ingiustizia nel decretone del governo che introduce reddito di cittadinanza e quota 100: salta l’assegno di ricollocazione, sospeso fino al 31 dicembre 2021, per tutti coloro che percepiscono la Naspi. Per loro ci sarà  il reddito di cittadinanza . Ma c’è un problema, e non secondario: non tutte le persone   che oggi hanno la Naspi avranno i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza. Per loro , prevalentemente giovani e nuovi disoccupati che avranno un Isee non in linea con i limiti previsti dal reddito di cittadinanza  non ci sarà niente,  non è previsto nessun  intervento ”. 

A denunciarlo è la deputata Debora Serracchiani, capogruppo del Pd in commissione Lavoro. Per Serracchiani “la legge è fin troppo chiara: all’art. 9, comma 7,  del Decretone del governo si dice che  l’erogazione dell’assegno di ricollocazione è sospesa fino a tutto dicembre 2021. Norma chiara ma implacabile per molti disoccupati che sicuramente non avranno più né assegno di ricollocazione,  né redditto di cittadinanza. Chiediamo al governo di rivedere questa norma e di pensare a misure urgenti per sanare una situazione difficile per tutti coloro che senza assegno di ricollocazione avranno maggior difficoltà  a trovare nuova occupazione, con il rischio concreto di scivolare davvero in una condizione di povertà. Davvero un bel paradosso", conclude Serracchiani.

29/01/2019 - 15:23

“Dopo la notte brava in discoteca a Roma per festeggiare i sei mesi del ‘governo del cambiamento in peggio’, ora il fine settimana sulla neve in Abruzzo. I deputati grillini sembrano in preda alla ‘febbre del sabato sera’, più che a quella della sobrietà anti casta. A Prati di Tivo, località turistica e sciistica nel Gran Sasso teramano, si sarebbe dovuto tenere l’evento ‘Montagna a 5 Stelle’, ma a circolare sui media sono soltanto le foto sulle piste innevate dell’allegra brigata parlamentare guidata dagli onorevoli Michele Sodano, Davide Serritella, Angela Masi e Giovanni Curro. Nelle ore drammatiche dei migranti imbarcati sulla nave Sea Watch, con il governo che sembra intento solo ad aggredire i deputati saliti a bordo e mentre gli abruzzesi sono impegnati nei dibattiti sul futuro della Regione in vista delle elezioni regionali, i deputati pentastellati sembrano un mondo a parte. Non c’è uno scatto di una sala, di un incontro pubblico, per la ‘Montagna a 5 Stelle’. Sarebbe interessante sapere se tutto questo sia avvenuto grazie ai denari dei contribuenti italiani. E allora è lecito chiedersi, ma chi paga? Stavolta pubblicherete gli scontrini? Non sarà che con ‘Montagna a 5 Stelle’, ironicamente parlando, si intendeva solo indicare la presenza in quota di un gruppo di ‘pupazzi di neve’?”.

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

29/01/2019 - 15:07

“Altro che cambio di linea, qui siamo ad un vero e proprio ricatto. L’altro ieri Salvini, con il solito atteggiamento da bullo, aveva detto di voler essere processato. Oggi fa dietrofront, ricattando i suoi complici di governo. Ma quale interesse dell’Italia! Qualcuno deve avergli spiegato la gravità delle sue azioni e la solidità di quanto gli viene contestato dal Tribunale dei Ministri di Catania. Ecco perché il Ministro dell’Interno vuole scappare con la coda tra le gambe dal processo e ricatta i 5 Stelle: ha paura. Tutto questo è molto grave. È un uomo politico cinico, che calpesta principi elementari di umanità e anche costituzionali, che attacca i magistrati quando, giustamente, indagano anche su di lui. E che scappa davanti alle responsabilità, delle quali sará invece chiamato a rispondere”.

Così il deputato democratico, Walter Verini. 

29/01/2019 - 14:05

"Oggi siamo stati a Napoli, insieme al deputato Paolo Siani, a visitare la pizzeria di Gino Sorbillo. Abbiamo sentito il bisogno di essere lì non solo per esprimere solidarietà e l’auspicio che le indagini trovino i responsabili in tempi rapidi, ma per ribadire che chi si batte per legalità non va lasciato solo. È necessario contribuire a mantenere acceso un faro perché l’intimidazione di cui è stato vittima Sorbillo può essere un messaggio per tutti coloro che si battono contro la criminalità e per il rispetto delle leggi. La politica non può che stringersi  a queste persone. Oltre al contrasto alla mafia attraverso l’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, c’è bisogno di uno Stato che dia risposte sociali, culturali e crei opportunità di lavoro così da prevenire questi fenomeni che si espandono in tutto il Paese".

Lo affermano i deputati del Pd Nicola Pellicani e Walter Verini, componenti della Commissione parlamentare Antimafia.

29/01/2019 - 13:42

Per poter contestare la sua nomina in tutte le sedi, politiche e giudiziarie

“Ho ricevuto quest’oggi dalla Procura della Repubblica della Spezia la notifica della conclusione delle indagini preliminari per una querela per diffamazione aggravata presentata nei miei confronti della Senatrice Stefania Pucciarelli”, dichiara il deputato del Partito Democratico Ivan Scalfarotto.

“La Senatrice - continua il deputato democratico – mi ha querelato per un tweet con il quale avevo definito una vergogna il fatto che Lega e M5S avessero eletto una persona con un tale curriculum alla Presidenza della Commissione Diritti Umani del Senato. Per quanto mi riguarda confermo integralmente la mia valutazione totalmente negativa sulla nomina alla Presidenza di una Commissione preposta a tutelare i diritti delle minoranze, degli esclusi e dei più deboli di una persona con le opinioni espresse a più riprese dalla Pucciarelli; una nomina che conferma che l'attuale Governo si attesta sulle posizioni dell’estrema destra intollerante e xenofoba”.

“Non posso a questo punto - conclude Scalfarotto - che esprimere la mia soddisfazione per l’opportunità di poter discutere prossimamente della questione con la Presidente Pucciarelli in tutte le sedi, ivi compresa quella giudiziaria. Per questo annuncio sin d’ora che - pur discutendosi di una valutazione tutta politica, e come tale parte essenziale del mio mandato di deputato della Repubblica - rinuncerò all’immunità prevista dalla Costituzione per le dichiarazioni espresse dai parlamentari e in tal senso ho già dato mandato all’avvocato Davide Steccanella del Foro di Milano”

29/01/2019 - 12:36

“Negazione dei diritti umani essenziali e enormi violazioni di legge: l’azione del governo sul caso Sea Watch ha queste chiare caratteristiche. La situazione assume aspetti sempre più drammatici di ora in ora e il governo si dimostra assolutamente incapace a gestire la vicenda. Lo stallo politico cui assistiamo è il risultato dell'isolamento dell'Italia in Europa creato in soli pochi mesi dall’esecutivo. A questo punto a Salvini non resta che ammettere il disastro delle politiche messe in campo sui tavoli europei, dichiarare il proprio fallimento e lasciare che a gestire l’emergenza siano le istituzioni, a cominciare dai presidenti delle Camere e del Parlamento europeo. Deve finire questa tragica prova di forza sulla pelle di donne e uomini portata avanti solo per convenienze elettorali e becera propaganda”.

Così Piero De Luca, capogruppo Dem in commissione Politiche europee alla Camera.

29/01/2019 - 12:32

“Quello del presidente della Camera è un silenzio inaccettabile. Noi riteniamo che Fico debba intervenire in difesa delle prerogative dei parlamentari, contro le minacce che subiscono e a difesa dagli attacchi che giungono anche via social; come, ad esempio, è avvenuto alla collega Prestigiacomo addirittura dal sito ufficiale della Lega. Il presidente, poiché rappresenta tutta l’Aula e non solo una fazione, deve a questo punto compiere non solo un’azione verbale, ma anche un gesto concreto e simbolico: salga sulla nave Sea Watch e metta fine a questa vicenda incresciosa che non rende onore al nostro Paese. Sarebbe la migliore risposta alle gravi dichiarazioni di Salvini e Toninelli contro i deputati della Repubblica che, salendo a bordo, avrebbero violato un divieto e andrebbero segnalati alla magistratura. Allora il governo ci denunci tutti. Perché i deputati e i senatori del Pd sono impegnati in una staffetta sulla Sea Watch per sollecitare una soluzione della vicenda. Fico ricordi anche che, nel rapporto tra Parlamento e governo, è il Parlamento che controlla l’esecutivo. Non il contrario”.

Così Enrico Borghi, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo in Aula.

29/01/2019 - 12:31

Il governo sovranista è spesso vittima della nostalgia. Ma si sa chi guarda al passato difficilmente fa passi avanti verso il futuro.
Sarà per questo che la trasmissione di ieri dedicata a Grillo è stata un vero flop (share del 4,3% sotto la media di rete). Sia perché dopo tanti anni non è detto che la comicità sia ancora attuale, poi perché lo sguardo verso il comico non è più quello di un tempo, disincanto e passione: oggi è un leader politico schierato e sprezzante. E non tutti apprezzano.
Insomma il tentativo di occupare “militarmente” la tv pubblica da parte del direttore Freccero ha fatto un buco nell’acqua. Ma quanto è costato a tutti noi?

Lo ha scritto su Facebook il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato.

29/01/2019 - 12:29

“Crescono gli infortuni, crescono le malattie professionali, ma Di Maio taglia 1,5 miliardi in tre anni all’INAIL e se ne vanta pure. Ma con che faccia? Si dovrebbe vergognare”. Lo dichiara Chiara Gribaudo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico, commentando i dati diffusi dall’INAIL di questa mattina.

“Meno di una settimana fa avevamo avvertito il Ministro Di Maio, durante il question time alla Camera, dei numeri preoccupanti in merito incidenti sul lavoro nel nostro Paese, chiedendogli di fare un passo indietro rispetto alle scellerate scelte della legge di bilancio. Oggi – sottolinea la deputata Dem - INAIL ci dà tristemente ragione: nel 2018 sono morte 1133 persone sul posto di lavoro, 104 in più del 2017”.

“inolter, come contropartita all’Istituto, Di Maio ha modificato il Testo unico INAIL andando a tagliare i risarcimenti ai lavoratori infortunati e a premiare ulteriormente i datori di lavoro responsabili degli incidenti, che godranno di un’inedita discrezionalità del giudice per le somme da pagare. Il Ministro, di fronte ai dati di questa mattina, dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza e conclude - fare marcia indietro il prima possibile, o non abbia più il coraggio di venirci a parlare di dignità del lavoro.”.

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