04/02/2019 - 18:57

“Se l’Italia uscisse unilateralmente dal progetto Tav gli altri attori coinvolti potrebbero chiedere il risarcimento dei costi già sostenuti. E il conto dei danni per l'Italia ammonterebbe a molto più di due miliardi di euro”. Lo dichiarano Piero De Luca e Raffaella Paita, deputati del Partito democratico, a proposito dell’Alta Velocità Torino-Lione.

“Al riguardo – continuano - ricordiamo che sono stati spesi finora circa 1,2 miliardi di euro per le opere preliminari. Di questi 523 milioni provengono dall'Unione europea e 350 milioni dalla Francia. In caso di blocco dell’opera per una decisione dell’Italia, chi ha impegnato tali risorse potrebbe evidentemente chiederne la restituzione in danno. Oltre a questi eventuali risarcimenti, ci sarebbero però anche altri danni economici da considerare. In particolare, l'Italia perderebbe sia le risorse appostate per il periodo 2016-2020, ma ad oggi non ancora erogate, pari a 694,56 milioni di Euro, che gli 813,8 milioni di finanziamento europeo per il 2014-2019, già stanziati, che dovrebbero restituiti all'Unione a causa di un chiaro vincolo di destinazione. Questo senza contare, infine, un terzo capitolo di spese a cui si dovrebbe far fronte. Pensiamo ai costi per la chiusura dei cantieri esistenti e per la messa in sicurezza degli scavi, oltre a possibili contenziosi con le imprese che hanno già ottenuto l’incarico per i lavori. Insomma, il conto dei danni per l'Italia derivanti dall'interruzione della TAV ammonterebbe a molto più di due miliardi di euro”.

“Se consideriamo che, allo stato attuale, per realizzare l'opera l'Italia deve stanziare e impegnare solo ulteriori 366 milioni di euro - in quanto il resto è già tutto previsto nel bilancio nazionale o in arrivo dall'Unione europea - ci si rende conto dell'assoluta follia ideologica di chi pensa di interrompere la realizzazione di questa infrastruttura strategica per il nostro Paese”, conclude.

04/02/2019 - 18:19

“Sarebbe utile che prima di partire il ministro si presentasse in Parlamento a riferire quale posizione terrà alla riunione. Non è accettabile presentarsi a un vertice internazionale di tale importanza senza dissipare l'ambiguità del Governo”. Lo scrive su Twitter Marco Di Maio, deputato del Partito democratico, a proposito della crisi venezuelana.

04/02/2019 - 17:33

“Essere premiata ‘per l’impegno che ininterrottamente ha profuso per la sua città e per tutti i territori terremotati dal 6 aprile 2009 e poi nel post terremoto 2016/17’, come recita la motivazione, ovviamente mi inorgoglisce. Da sempre mi sono impegnata con tutte le mie forze, con tutta me stessa, per migliorare il nostro Paese e per il riscatto delle sue popolazioni, attraverso la valorizzazione, il sostegno e la promozione delle nostre eccellenze territoriali. L’Italia è seduta su una miniera di conoscenze, culture, storie, tradizioni, che ne fanno un unicum al mondo. Dobbiamo sempre più prendere coscienza di questi valori e opportunità. Non mi stancherò mai di dirlo e di battermi in questa direzione. Un plauso particolare va anche ad Assotutela, al suo fondatore e presidente Michel Emi Maritato, per il ruolo che l’associazione ha assunto negli anni nella protezione dei cittadini e dei consumatori. Potrà sempre contare sulla mia collaborazione”.

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, a margine della cerimonia oggi al Senato che l’ha vista tra le personalità che hanno ricevuto il Premio Assotutela 2018/2019 per le Eccellenze italiane.

04/02/2019 - 17:28

“Questo governo sembra non voglia neanche ascoltare il grido di dolore dei nostri corregionali in Venezuela”. Lo dichiara Alberto Losacco, deputato del Partito democratico, a proposito della crisi venezuelana.

“Non resta – continua - che fare appello a un altro pugliese che ricopre un ruolo apicale grazie a questa compagine di Governo. Perché se dobbiamo dare per buone le analisi geopolitiche di Di Battista, tanto vale appellarsi alla sensibilità di Lino Banfi. Parli con Conte e da pugliese lo convinca a prendere la posizione che i tanti nostri emigrati in Venezuela attendono da settimane e che in queste ore sono sgomenti per l’atteggiamento italiano. In questa situazione così grottesca vai a vedere che Banfi non possa essere la persona giusta al posto giusto”.

“Faccia un tentativo, parli con Conte, gli ricordi il suo dovere da Presidente del Consiglio, da Presidente del Consiglio pugliese”, conclude.

04/02/2019 - 17:02

“L’autonomia differenziata, su cui il governo ha annunciato un decreto per il 15 febbraio, rischia di essere un disastro per il Sud, Abruzzo compreso”. Così Gennaro Migliore, capogruppo Dem in commissione Affari costituzionali, dove sta seguendo la discussione sul percorso legislativo scaturito dai referendum promossi in Lombardia e Veneto, lancia l’allarme in conferenza stampa all’Aquila, con la collega Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, e i candidati al Consiglio regionale Pierpaolo Pietrucci e Patrizia Masciovecchio.

“Sul decreto del governo - spiega Stefania Pezzopane - abbiamo un problema politico che riguarda beni e diritti fondamentali. Che farà il prossimo presidente della Giunta abruzzese quando si troverà a discutere l’autonomia differenziata? Ci vuole un presidente autonomo e autorevole come Legnini per difendere gli interessi dell’Abruzzo. E non abbiamo alcun bisogno di personaggi sbiaditi, succubi dei referenti nazionali e del governo Lega-M5s come Marsilio e Marcozzi. Ci vogliono consiglieri regionali finti o chi invece si batterà per la propria terra, come ha dimostrato di sapere fare Pietrucci?”.

“La richiesta di residuo fiscale sui territori - aggiunge Gennaro Migliore - è una baggianata. Ci sono aziende abruzzesi che pur essendo sul territorio hanno la sede al Nord, e quindi gli introiti delle tasse che pagano rimarrebbero là. C’è il pericolo concreto di un taglio di servizi che andrebbe a penalizzare le regioni del Mezzogiorno, Abruzzo compreso. Una cosa è parlare di competenze, come si è fatto inizialmente, un altro di soldi, perché i soldi servono a garantire i servizi, come la sanità e l’istruzione. Così si affossano le regioni del Sud e si affossa tutto il Paese”.

04/02/2019 - 16:29

“Sulla Tav dal governo arrivano solo bugie. Contrariamente a quanto hanno continuato a raccontare Toninelli e gli altri ministri pentastellati, il tira e molla tra Lega e Movimento Stelle arrecherà gravi danni per il Paese e la conferma arriva dall’Europa”.

Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Trasporti alla Camera

“La Commissione europea ha confermato quanto diciamo da tempo: in caso di ulteriori ritardi – spiega la deputata Dem - verranno richiesti all'Italia i contributi già versati e i fondi non impiegati saranno allocati ad altri progetti europei. È un governo di incompetenti – conclude Paita - che, pur di continuare la campagna elettorale, sta creando danni infrastrutturali ed economici. Prima se ne vanno, meglio sarà per il futuro dell’Italia”

04/02/2019 - 16:28

"Si possono contrastare le idee ed è giusto opporsi ad eventuali ipotesi di negazione della storia. Io l’ho fatto per primo sull’episodio delle Foibe e delle dichiarazioni dell’Anpi di Rovigo. Ma chiedere di soffocare la voce dell’ANPI ha un’altro significato, è un significato politico. Chi chiede di tagliare i finanziamenti all’Anpi vuole spegnere la voce di chi rappresenta la guerra di liberazione partigiana. Ed in democrazia chi vuole spegnere una voce di libertà, di chi rappresenta coloro che regalarono la libertà a questo Paese, è sempre dalla parte opposta alla mia. Non lo permetteremo".

Lo afferma Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo Pd della Camera.

04/02/2019 - 16:27

“Ogni occasione è buona per il #M5S per minacciare i giornalisti e invocare la chiusura dei #giornali. Oggi tocca al ministro a sua insaputa #Toninelli che cerca di mascherare la sua incompetenza con il bavaglio alla #stampalibera”

Lo scrive in un tweet Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, commentando le parole del ministro delle Infrastrutture che auspica la chiusura dei giornali che affermano che lui abbia fatto una gaffe sulla A22.

04/02/2019 - 16:24

“Per l’Italia, per i suoi valori e la sua storia non può esserci alcuna incertezza tra un popolo che chiede democrazia e un tiranno che reprime quella richiesta con la violenza e la sopraffazione”. Lo dichiara Luciano Nobili, deputato del Partito democratico, a proposito della crisi in Venezuela.

“Grazie davvero al Presidente Mattarella che, ribadendolo, ha salvato l’onore del nostro Paese di fronte al mondo dopo l’esecrabile posizione pilatesca del nostro governo le parole indegne di Di Maio e Fico sul Venezuela”, conclude.

 

04/02/2019 - 13:42

“Sono tra i primi a sostenere l’esigenza di una misura di protezione sociale universale per tutti i cittadini europei. Ma deve andare a chi è povero. Non a tutti. E servono alleanze, non insulti quotidiani a questo o quell’altro Stato europeo”. Lo scrive su Twitter Marianna Madia, deputata del Pd, rispondendo al post di Grillo sul reddito universale europeo.

04/02/2019 - 13:40

“Chiara Appendino ha il dovere morale di dimettersi. Con la vicenda ambigua ed oscura del suo ex portavoce Luca Pasquaretta, che va oltre il disastro e la recessione economica in cui ha portato Torino in questi anni, si è definitivamente spezzato ogni tipo legame tra sindaco e cittadinanza. Appena eletta si presentò con queste parole: ‘Il nostro compito oggi è dimostrare che un’alternativa di buona amministrazione è possibile. Un’amministrazione onesta, trasparente, basata sulle competenze e sul merito’; mentre oggi veniamo a sapere che la stessa Appendino si è attivata in ogni modo per far assumere, in cambio di chissà quali silenzi, un suo collaboratore sfiduciato proprio in quelle istituzioni che avrebbe voluto cambiare. L’astuta mossa di presentarsi spontaneamente dai giudici non la salverà dal severo giudizio dei cittadini”.

Lo dichiara Silvia Fregolent, deputato Pd.

04/02/2019 - 12:52

"L'apertura sulla Tav di Matteo Salvini è soltanto a parole. I fatti dicono purtroppo il contrario: ormai da settimane la maggioranza, e quindi la Lega, stanno impedendo alla Camera di votare la mozione del Pd per la ripresa dei lavori sulla Torino–Lione. Il Presidente della commissione Trasporti Alessandro Morelli, esponente della Lega, da oltre dieci mesi sta addirittura negando ai membri della sua commissione il sopralluogo ai cantieri, nonostante il ministro dell'Interno durante la sua recente passerella a Chiomonte abbia dichiarato di volerci portare tutti i parlamentari". Lo afferma Davide Gariglio, deputato Pd in Commissione Trasporti da Montecitorio.

04/02/2019 - 12:42

Lega voti mozione Pd

“Il ministro Toninelli, con le sue gaffe e la confusione sull'Autostrada del Brennero, getta solo fumo negli occhi per mascherare le contraddizioni del governo sulla Tav. ancor più grave è che il ministro delle Infrastrutture stia nascondendo al Parlamento, da settimane, il documento di analisi costi benefici”.

- lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Trasporti alla Camera –

“Toninelii, come del resto tutto il Movimento 5 stelle, sta mostrando il suo volto antidemocratico e il tentativo di svuotare le istituzioni. La corda, però, sta per spezzarsi. La prossima settimana – spiega la deputata Dem - sarà in Aula la mozione del Partito Democratico sulla Tav. A quel punto dovranno esserci parole di chiarezza anche da parte della Lega, che finge di litigare nel tentativo di avere uno scambio sul voto per l’autorizzazione a procedere per Salvini”.

“Salvini e la Lega continuano a comiziare dicendo che non vogliono bloccare Tav. Se è così – conclude Paita - passino dalle parole ai fatti e voti la nostra mozione”.

04/02/2019 - 12:10

“Il Quirinale sul Venezuela richiama a "senso di responsabilità e chiarezza su una linea condivisa con tutti i nostri partner e alleati dell'Unione Europea e nella scelta non ci può essere né incertezza né esitazione". Ricreazione finita Giuseppe Conte”

Lo scrive in un Tweet Filippo Sensi, deputato del Partito Democratico, chiedendo il voto immediato della mozione Pd.

04/02/2019 - 12:04

“Dopo il riconoscimento di Guaidò, come presidente ad interim del Venezuela, da parte di Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Austria, Svezia, Danimarca, la posizione del governo italiano è diventata ormai insostenibile, come se non fosse già bastato il riconoscimento di fatto di Maduro. Oggi l’Italia, per colpa dell’esecutivo M5s-Lega, si è ridotta ad essere lontana dai modelli e dai sistemi democratici e più vicina ai dittatori. Chiediamo che il Parlamento possa votare il più rapidamente possibile la mozione del Partito democratico che sostiene l’assunzione di una linea di azione diplomatica comune con i nostri partner europei e di vicinanza alla comunità degli italiani che vivono in Venezuela. Ecco perché ci riconosciamo nelle parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che suonano come un monito e uno sprone alle forze politiche. Il silenzio pubblico del governo italiano e i suoi traffici sottobanco danneggiano invece il nostro ruolo nel contesto internazionale e a difesa degli stessi nostri concittadini”.

Così Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera.

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