21/01/2019 - 15:03

"Se la vicenda della deputata del M5S Celeste D'Arrando, riportata oggi da alcuni organi di informazione, venisse confermata si tratterebbe di un fatto gravissimo non solo penalmente ma anche eticamente. Siamo di fronte ad una 'portavoce' dei cittadini, la stessa che recentemente si è addirittura vantata di aver schedato per orientamento politico e su indicazione del ministro Grillo i componenti del Consiglio Superiore della Sanità, che si è però 'dimenticata' di aggiornare il proprio reddito per pagare meno affitto in una casa popolare gestita dal comune di Torino, ricevendo per questo soltanto una multa. E tutto accade nel silenzio assoluto del sindaco Chiara Appendino che qualche mese fa non riuscì però a trovare un alloggio ad una coppia con tre figli piccoli che vivevano in una auto".

Lo afferma Silvia Fregolent, deputata del Pd, sul caso della parlamentare grillina eletto in Piemonte nel collegio di Collegno.

21/01/2019 - 14:28

“Anche quando il governo sembra favorevole ad una infrastruttura, come nel caso della autostrada Asti-Cuneo, rinuncia però agli attuali finanziamenti senza indicare con quale risorse e quindi con quale tempistica intende realizzarla”. Lo afferma Davide Gariglio, deputato del Pd in Commissione Trasporti della Camera, commentando le parole del vicepremier Di Maio che ha annunciato di essere contrario all’accordo, negoziato dal precedente ministro delle Infrastrutture Delrio con la Commissione Europea, che prevedeva una breve proroga ai concessionari sulla Torino-Milano per finanziare con quei ricavi il completamento dell’Asti -Cuneo.

“Ancora una volta - prosegue Davide Gariglio - la propaganda populista non ha portato nessun fatto concreto. Il governo gialloverde sembra contrario alle concessionarie autostradali ma nei fatti, come per il Ponte di Genova, nessun profitto derivato dalle tariffe contribuirà a modernizzare la viabilità nazionale”.

21/01/2019 - 12:03

“Gli esponenti della maggioranza mistificano la realtà e propongono interpretazioni libere dei fatti. Questa volta nel mirino ci sono i posti di lavoro stabili in Veneto, che nel 2018 crescono grazie ai provvedimenti dei governi Pd e di certo non per un decreto entrato in vigore a due mesi dalla fine dell’anno. È il quarto anno consecutivo che aumentano le posizioni di lavoro dipendente in Veneto, ma il sottosegretario alla Presidenza Buffagni e l’assessora al lavoro Donazzan sembrano scoprirlo solo ora”.
Lo dichiara la deputata veneta Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico
“Dal 2014 i posti di lavoro in Veneto sono aumentati di 125mila unità - spiega la deputata Dem - i dati del 2018 confermano, dunque, una tendenza ormai consolidata. Era il 3 dicembre quando Donazzan commentava sul sito di Veneto Lavoro che “La ripresa dei contratti a tempo indeterminato appare effetto prevalente della stabilizzazione dei contatti a termine stipulati lo scorso anno” o che il Decreto Dignità “ancora non ha avuto impatto sulle dinamiche occupazionali”. Oggi l’assessora ci ripensa e plaude agli effetti del decreto, dimenticando di dire, però, che - sottolinea- nell’ultimo trimestre il saldo tra assunzioni e cessazioni è negativo, con una diminuzione di 59mila unità”.
“Dalla maggioranza sognano ad occhi aperti e giocano a chi la spara più grossa. Invece di prendere in giro i cittadini - conclude Rotta - ammettano i propri limiti e i danni che stanno facendo al Paese”

21/01/2019 - 10:39

Il centrosinistra vince a #Cagliari con un candidato serio e credibile. Dimaio e Salvini perdono con condoni, promesse mancate e la loro decrescita felice. Benvenuto in Parlamento a Andrea Frailis

Lo ha scritto su Twitter il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato.

18/01/2019 - 18:23

“La denuncia fatta di Asr sulla situazione di Askanews fa pensare che il confronto tra editore e presidenza del consiglio sia ormai uscito dai binari fisiologici di una normale vertenza per imboccare una strada di una forzatura giuridica tentata da Abete per aggirare le norme del diritto del lavoro a protezione dei lavoratori”. Lo dichiara Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, a proposito della nota dell’Associazione stampa romana sulla trattativa tra l’editore di Askanews Abete e la presidenza del Consiglio.

“La fretta con cui l’editore – spiega – cerchi di arrivare al concordato preventivo svela quale potrebbe essere il vero obiettivo di Abete: non trovare un compromesso che tenga conto delle esigenze dei lavoratori ma una violenta ‘ristrutturazione aziendale’ ritagliata sulle esigenze economiche dell’editore. In questo caso, saremmo davanti a un escamotage che aggira le norme del diritto del lavoro e come tale non può essere che inaccettabile”.

 “E’ per questo indispensabile che della questione si occupi anche il ministro del Lavoro. A questo scopo presenterò una interrogazione perché Di Maio faccia chiarezza sulla situazione e, eventualmente, impedisca l’aggiramento delle norme a protezione dei lavoratori”, conclude.

18/01/2019 - 16:53

“Bankitalia conferma che alla guida del paese ci sono degli scriteriati che rischiano di portare l’economia italiana al disastro”. Lo dichiara Luigi Marattin, capogruppo Pd in Commissione Bilancio della Camera, a proposito dei dati contenuti nel bollettino economico della Banca d’Italia.

“I dati – continua - confermano un crollo della crescita e la fuga degli investitori esteri dal nostro debito pubblico. A fronte di tutto ciò, ci troviamo una linea di politica economica che aumenta la pressione fiscale per finanziare alcuni pre-pensionamenti e il più grande programma di assistenzialismo che questa repubblica abbia mai visto”.

“Se la rotta non viene cambiata, l’economia italiana si troverà presto in guai molto seri”, conclude.

18/01/2019 - 15:57

Interrogazione al ministro su vicenda giudice Berardis

“Cosa risponde il ministro degli Esteri all’accusa rivoltagli da Guido Berardis, uno dei due giudici italiani presso il Tribunale Ue, di non aver sostenuto la sua riconferma per favorire personalità vicine all’esecutivo? Come intende replicare Enzo Moavero Milanesi alla denuncia del giudice italiano che segnala che questo sia avvenuto addirittura per una vendetta personale, dopo il rifiuto di assumere il figlio del ministro nel proprio gabinetto? Il governo intende sostituire anche l’altro giudice italiano presso il Tribunale Ue, Ezio Perillo, visto il bando apparso sulla Gazzetta ufficiale italiana per la presentazione di candidature per due posti di giudici?”.

Sono le domande alle quali intende dare una risposta l’interrogazione rivolta a Moavero dal deputato Dem della commissione Esteri, Ivan Scalfarotto.

“L’Italia - si precisa nell’interrogazione - conferma sempre i mandati dei giudici che lo desiderano. Per la prima volta non lo fa, nonostante l’appello alla stabilità dei giudici del presidente della Corte di giustizia dell’Ue, Jaeger. Secondo indiscrezioni della stampa lussemburghese, il governo italiano dovrebbe indicare come nuovi giudici il professore Roberto Mastroianni, che sarebbe vicino al presidente del Consiglio Conte, e Sergio Fiorentino, che sarebbe uno stretto collaboratore di Moavero. In previsione del voto per le elezioni europee, le forze di maggioranza del governo, hanno già cominciato a caratterizzare la campagna elettorale con una feroce propaganda di lotta agli sprechi che ha colpito per primi i commissari europei. La vicenda Berardis, se confermata - si legge ancora nel testo -  sarebbe un segno tangibile del fatto che i partiti di governo attaccano i commissari politici in Europa per distogliere l’attenzione dalle proprie manovre per avere giudici non indipendenti per le loro politiche ‘clientelari’”.

18/01/2019 - 15:37

"Un progressivo degrado della convivenza civile a cui porre argine", dimostrato da episodi di antisemitismo e di intolleranza, è stato denunciato dal premier Giuseppe Conte nel suo discorso ai vertici della Comunità ebraica al Tempio Maggiore. "L'impegno dell'Italia nella lotta a ogni forma di discriminazione e di intolleranza", è stato riaffermato da Conte. "Questo governo farà la sua parte anche sul fronte interno", ha detto il premier.

Bene #Premier #Conte, apprezzo le sue parole di oggi, veramente. Che ne dice a questo punto di approvare insieme la legge che presentammo nella scorsa legislatura a mia prima firma, per l’inasprimento della repressione di ogni forma di apologia di #fascismo#nazismo e #discriminazione? Le sarò grato se vorrà rispondermi.

Così in un post facebook il deputato dem Emanuele Fiano della presidenza del Gruppo.

18/01/2019 - 14:24

“Il ministro Salvini intervenga per chiarire l’esatta dinamica di quanto accaduto a Empoli e che ha portato alla morte di un uomo di 32 anni durante un controllo di polizia”.

Lo chiede Gennaro Migliore, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Affari Costituzionali della Camera, in una interrogazione al ministro dell’Interno.

“Questa notte Arafet Arfaoui è morto per un arresto cardiaco nel corso di un controllo di polizia in un money transfer, con le manette ai polsi e le gambe bloccate da una corda. Restiamo in attesa delle indagini degli organi inquirenti, ma - conclude Migliore - è necessario fare luce su quanto accaduto”

18/01/2019 - 13:26

"Se il ministro Bonafede avesse voluto tutelare la dignità delle persone che si trovano in carcere, non avrebbe affossato parti fondamentali della riforma dell'ordinamento penitenziario che prevedevano certezza della pena ma anche recupero e reinserimento sociale.

Se il ministro Bonafede volesse tutelare la dignità dei carcerati non avrebbe dato vita a quel vergognoso show, esibendo come un trofeo di caccia lo scalpo del terrorista Battisti. Il  ministro Bonafede ha fatto fare una pessima figura all'Italia e ai valori di civiltà umana e giuridica. Forse dovrebbe cominciare col chiedere scusa, e col togliere dalla rete quell'osceno filmato".

Lo afferma Walter Verini, responsabile Pd Giustizia e componente della Commissione Giustizia della Camera.

18/01/2019 - 13:25

“Con il testo definitivo del decretone licenziato dal Consiglio dei ministri, la truffa del governo giallo-verde ai danni delle persone con disabilità è ormai certificata: non ci sarà alcun aumento delle pensioni di invalidità, non ci sarà alcun fondo dedicato, la disabilità addirittura sarà sostanzialmente ignorata tra i criteri per attribuire il reddito o la pensione di cittadinanza. In altri termini, il governo nega quanto la vita di una persona con disabilità e della sua famiglia sia più onerosa, difficile e complicata e quanto la disabilità rappresenti spessissimo proprio un fattore di impoverimento delle famiglie. Ma oltre alle bugie, c’è anche la beffa:  le persone con disabilità, saranno escluse dai progetti di inclusione. Il ministro Di Maio rivendica come una conquista quello che suona come un incentivo alla segregazione: le persone con disabilità se ne stiano a casa e le loro famiglie si occupino di loro. Dopo la recita in commedia di questi giorni del vicepremier Salvini e del ministro Fontana, a questo punto la domanda è semplice: a cosa serve aver istituito un ministero delle Disabilità?”.

Così in una nota congiunta le deputate Dem Lisa Noja ed Elena Carnevali.

17/01/2019 - 20:34

“Anche oggi Salvini conferma di essere un campione nell’appropriazione indebita di misure non sue”. Lo dichiara Maria Chiara Gadda, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura della Camera, a proposito delle parole del ministro dell’Interno Matteo Salvini sulla reintroduzione dei dazi sul riso.

“La decisione della Commissione Ue – spiega – è stata infatti adottata su impulso del governo Gentiloni, infatti il dossier che ha avviato la procedura è stato inviato a Bruxelles dai ministri Martina e Calenda il 24 novembre 2017. Salvini era ancora all’opposizione. E altrettanto si può dire degli arresti di oggi di Latina, frutto del lavoro di inquirenti e forze dell’ordine e grazie a impianto della legge sul caporalato approvata, anche quella, nella scorsa legislatura a guida Pd”.

“Salvini la smetta di dedicarsi unicamente alla comunicazione e alle fake news, e cominci a fare il ministro degli interni. Di lavoro ne avrebbe parecchio da fare”, conclude.

17/01/2019 - 20:30

“Domani mattina presenteremo una mozione per impegnare il governo a eliminare o comunque modificare l’ecotassa”. Lo dichiarano i deputati piemontesi del Partito democratico Stefano Lepri, Chiara Gribaudo e Davide Gariglio.

“La volontà da parte di FCA – spiegano – di ridurre il piano di investimenti annunciato a seguito dell’ecotassa preoccupa i lavoratori e gli imprenditori impegnati in Italia nell’automotive. Il settore automobilistico, insieme alla sua componentistica e ai servizi correlati, è il primo settore manifatturiero in Italia. L’ecotassa, come anche confermato da analisti indipendenti, colpisce pesantemente le produzioni FCA e, in modo particolare, quelle realizzate nelle fabbriche italiane. Non esiste al mondo governo che fa leggi che danneggiano le proprie imprese e i propri lavoratori. La tassa è ancora più incomprensibile nella misura in cui le fabbriche italiane di FCA vedranno una rapida riconversione verso le alimentazioni ibride ed elettriche”.

“Il Partito democratico farà una dura battaglia in Parlamento per contrastare una tassa autolesionistica, voluta in modo scellerato dal governo gialloverde”, concludono.

17/01/2019 - 20:27

“Ennesima figuraccia di Toninelli, le cui affermazioni sono state sbugiardate dai factchecking della stampa”. Lo dichiara Silvia Fregolent, deputata del Partito democratico.

“E’ falso – spiega – sostenere, come ha fatto Toninelli, che prima del suo arrivo al Mit non c’erano controlli sui concessionari delle autostrade, dal momento che dal 2012 esiste una struttura interna al ministero che controlla i concessionari dei ministri e che in questi anni ha eseguito 4000 ispezioni”.

“Toninelli la smetta dunque una volta per tutte di dire stupidaggini e di inventarsi sgangherate motivazioni per giustificare i continui ritardi che, a parte le quotidiane gaffe, sono l’unica cosa di rilievo della sua gestione ministeriale. La finisca con la propaganda e inizi a fare il suo dovere di ministro”, conclude.

17/01/2019 - 19:12

“Il Conte che oggi dice di voler lavorare ‘fianco a fianco’ con i governatori per la ricostruzione solo un mese fa ha tolto agli stessi governatori molti poteri sulla gestione del terremoto. Le spiegazioni possibili sono due. O mente. O ha capito di aver sbagliato. #cambiamentoinpeggio”.

Lo scrive su Twitter Stefania Pezzopane, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito del tweet del premier Giuseppe Conte sul terremoto.

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