28/12/2018 - 17:27

E Durigon sbugiarda Conte su raddoppio Ires 

“È grave che il governo per voce del sottosegretario Durigon con Delega del Terzo Settore non sappia ancora in quale provvedimento e quando verrà cancellato il raddoppio dell’Ires. Il 2019 sarà ricordato come un anno da incubo per il terzo settore”.

Così la democratica Elena Carnevali che sottolinea: “Serve sterilizzare il prima possibile il raddoppio delle tasse che diventerà legge tra poche ore, in caso contrario sara’ comunque incertezza per più di 340 organizzazioni, 800 mila lavoratori e l’aumento dei costi dei servizi. E a nulla servono le dichiarazioni del sottosegretario Durigon che, non conoscendo la materia, annuncia di aver fatto leggi quadro e riforme che nessuno ha  visto mentre   il suo ministero è in forte ritardo con  i decreti attuativi - come quello fiscale - perché la riforma del terzo settore fatta dal centro sinistra sia pienamente in vigore. Durigon una cosa giusta però la dice: la manovra è stata scritta a Bruxelles con buona pace del presidente Conte che ancora oggi in conferenza stampa ha cercato di negarlo , mentre non è certo per volontà di Bruxelles che si è deciso di aumentare l’IRES sugli Enti di terzo settore, ma una follia di questo governo”.

28/12/2018 - 17:10

"Nonostante le tante parole, come quelle pronunciate ancora oggi dal presidente Conte, questo è un governo nemico delle opere strategiche che servono al Paese per modernizzare le sue infrastrutture, per favorire lo sviluppo delle aziende e la mobilità delle persone, per abbattere l’inquinamento. Ne sono testimonianza le dimissioni del commissario straordinario per le opere di accesso al tunnel del Brennero Ezio Facchin motivate, a quanto si legge, proprio dal disinteresse del governo verso la realizzazione di questi progetti. E’ molto grave che si metta a rischio un’opera importantissima per tutta l’area procedendo di rinvio in rinvio, rinunciando a prendere decisioni e di fatto ritardando pesantemente i lavori: la realizzazione del tunnel del Brennero così come delle aree di accesso consentirebbe tra l’altro di liberare la circolazione dell’intera regione di milioni di Tir ogni anno. Al presidente Conte andrebbe ricordato che non serve rimandare ad un nuovo grande piano di infrastrutture da scrivere chissà quando perché basta mandare avanti le opere già in corso e procedere con il piano già pronto e finanziato per oltre 100 miliardi dai governi che l’hanno preceduto".

Lo ha dichiarato il presidente dei deputati Pd Graziano Delrio.

28/12/2018 - 15:27

“Osservare in questi giorni su diverse reti televisive nazionali, e anche sulle reti RAI, uno spot pubblicitario di una società commerciale attiva nel settore del risarcimento del danno in ambito sanitario che sembra invogliare i cittadini a chiedere un risarcimento per un presunto errore medico non fa bene al nostro SSN. Il messaggio ha un effetto molto pericoloso perché farà aumentare sempre di più la medicina difensiva, ma soprattutto determinerà un conflitto tra medico e paziente”.

Lo dichiarano con una nota congiunta Paolo Siani e Luca Rizzo Nervo deputati del Pd in commissione Affari sociali della Camera.

“L’alleanza tra medico e paziente – proseguono gli esponenti dem - è la base di una buona medicina ed è il pilastro su cui poggia il nostro SSN. Fare il medico è difficile, perché spesso è difficile fare una diagnosi corretta e perché è difficile anche saper comunicare bene con i pazienti. Per fare bene il medico c’è bisogno di serenità e di fiducia. Se si rompe il patto di fiducia con i pazienti il medico attua la medicina difensiva che non è la migliore per i pazienti e neanche per SSN, perché è anche molto più costosa.

“E allora come non ricordare che si stima che siano oltre tremila i casi di aggressione a medici e infermieri ogni anno, e i più esposti al rischio sono gli addetti al pronto soccorso, con 456 casi nell'ultimo anno. E le aggressioni a medici e a infermieri, che lavorano in corsia, quindi non in un reparto di pronto soccorso, sono state circa 400, e 320 negli ambulatori. C’è bisogno di ristabilire il patto di alleanza tra medici e pazienti e non piuttosto aumentare la conflittualità. Ogni medico fa di tutto per aiutare i propri pazienti, lo fa sempre in qualsiasi condizione, perché così è stato formato sin dai primi anni universitari. Certo anche il medico può sbagliare ma l’errore non è quasi mai del singolo medico ma del sistema che non ha funzionato al meglio”.

“Chiediamo al Ministro di tutelare il nostro SSN – concludono Siani e Rizzo Nervo-  e di tutelare i medici e gli infermieri che ogni giorno, in qualsiasi giorno dell’anno e ogni notte si dedicano con competenza e umanità a tutelare la salute di tutti i cittadini e le chiediamo di restituire a tutta classe medica la serenità indispensabile per effettuare le scelte terapeutiche giuste in favore dei pazienti. E chiediamo, anche attraverso la commissione di Vigilanza parlamentare, che la Rai monitori perché il servizio televisivo pubblico contribuisca a rafforzare questi rapporto di fiducia, imprescindibile per la qualità della sanità italiana”.

28/12/2018 - 15:14

“Conte dice che gli appalti sono bloccati, mentre i dati dimostrano che negli ultimi mesi c’è stata una ripresa importante dell’attività amministrativa sia sul fronte delle progettazioni che dell’affidamento di opere. Dall’entrata in vigore del codice appalti ad oggi il mercato della progettazione di opere pubbliche ha registrato incrementi del 58% nel numero dei bandi di gara e del 206% in valore; anche i lavori aggiudicati sono risultati in aumento del 75% negli ultimi sei mesi”, lo dichiara Chiara Braga, capogruppo Pd in commissione Ambiente.

“Nella Legge di Bilancio il governo del cambiamento ha fatto un gravissimo passo indietro sul fronte della trasparenza e della legalità, cancellando l’obbligo di gara e di procedure a evidenza pubblica fino a 350.000 euro. Non solo – prosegue l’esponente dem - fino a 150.000 euro sarà possibile procedere con l’affidamento diretto, riproponendo la logica del “caro amico” che tanti danni ha fatto nel settore degli appalti pubblici e in tutto il Paese, e cancellando così ogni obbligo di verifica della normativa antimafia”.

“Cosa risponde Conte di fronte alle preoccupazioni espresse in questi giorni non solo dal Partito Democratico ma anche dal Presidente dell’Anac Cantone, da Associazioni come Libera, dal mondo delle imprese e dei professionisti? I 5stelle, un tempo autoproclamati paladini della legalità e della trasparenza, si sono rimangiati tutte le loro belle parole e la Lega – conclude Braga - ha mostrato ancora una volta la sua insofferenza totale di fronte al rispetto delle regole minime di trasparenza e legalità”.

28/12/2018 - 15:12

"Ormai il Parlamento è esautorato. La legge di Bilancio sarà approvata con voto di fiducia senza che sia stato votato, alla Camera e al Senato, un solo emendamento in Commissione". Lo dichiara Stefano Lepri, della presidenza del gruppo Pd della Camera dei deputati, a proposito della legge di Bilancio.

"Non era mai capitato. A questo siamo giunti. Non esagero: la democrazia rappresentativa è in pericolo", conclude.

28/12/2018 - 15:08

"'Lei non finisce l’Aula'. Sarà l’imbarazzo di condurre la Camera calpestando le regole democratiche o la vergogna per una manovra devastante che tradisce tutte le promesse elettorali, ma la minaccia di Roberto Fico a Enrico Borghi è inammissibile per la terza carica dello Stato". Lo scrive su Twitter Luciano Nobili, deputato del Partito democratico,  a proposito delle polemiche scoppiate in Aula durante la discussione della legge di Bilancio.

28/12/2018 - 13:46

"Sulla Tav il Presidente Conte decide di non decidere, rimandando tutto alle elezioni europee della prossima primavera, che rappresentano ormai l'orizzonte politico di un governo allo sbando che sta distruggendo il Paese”.

Lo dichiara Davide Gariglio, componente del Partito Democratico nella Commissione Trasporti della Camera dei Deputati

“Ancora una volta saranno gli italiani a pagare i costi delle contraddizioni tra Lega e M5S causati dal blocco dei cantieri della Torino - Lione e dalle penali sul mancato avanzamento dei lavori".

28/12/2018 - 13:43

"Le parole del Presidente del Consiglio Conte, che spostano ogni decisione sulla Tav alle elezioni europee, sconfessano palesemente l'autorevolezza e l'operato della Commissione Costi benefici voluta dal Ministro Toninelli”.

Lo dichiara Silvia Fregolent, deputata del Partito Democratico, commentando le dichiarazioni del premier durante la conferenza stampa di fine anno

“Lo studio, che sarebbe dovuto terminare prima ad ottobre e poi a dicembre, perde quindi non solo ogni attendibilità, se mai ne avesse avuta, ma ogni significato. Proprio come per la manovra di Bilancio – conclude - sarà l'Europa ad indicare a Lega e M5S come procedere sulla Torino - Lione, dimostrando ancora una volta l'insignificanza, il dilettantismo e l'incapacità di questo governo”.

28/12/2018 - 13:40

Manovra taglia risorse per trasporti e opere pubbliche

“Il premier Conte non sa di cosa parla. La Tav non è in una procedura istruttoria, come affermato dal presidente del consiglio nella conferenza stampa di fine anno, ma in fase pienamente operativa e certificata dai governi”.

Lo dichiara la deputata del Partito democratico Raffaella Paita, segretaria della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati

“Sono molti gli esponenti del governo che si impegnano per generare confusione e mettere in giro fake news in merito alla Torino-Lione, ma – sottolinea la deputata Dem -  che lo faccia il capo del governo è grave, oltre che imbarazzante. E dopo mesi di bugie del ministro Toninelli, che ha continuato a dire che la decisione sarebbe stata presa in breve tempo, oggi Conte ci comunica che la decisione su Tav avverrà entro le elezioni europee, mostrando che l’esecutivo userà quest’opera a scopo elettorale, facendoci perdere soldi e investimenti preziosi. Basta pantomime. È il momento della verità”.

“Purtroppo gli italiani si accorgeranno del cambiamento sì, ma in peggio, dopo il varo di questa manovra che – conclude Paita – taglia 600 milioni di risorse per Ferrovie, 300 milioni per il trasporto pubblico locale e cancella gli investimenti per le opere pubbliche, a tutto danno per le cittadine e i cittadini”

28/12/2018 - 13:37

“Il raddoppio dell’Ires al terzo settore, se non fosse drammatico, sarebbe una barzelletta. Ma è la dimostrazione plastica della confusione dell’esecutivo”.

Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito democratico

“Il sottosegretario Durigon si affretta a dire che questa norma l’ha voluta l’Europa. Il vicepremier Di Maio dice che è sbagliata e verrà cambiata nel primo provvedimento disponibile, ma – sottolinea la deputata Dem - dimentica di dire quale e come. La sottosegretaria Castelli ne rivendica la bontà e smentisce il suo leader. Basta prese in giro agli italiani”.

“Una manovra fatta a Bruxelles, come sostiene il sottosegretario al lavoro, o fatta in casa, come continua a ripetere Conte? Le smentite vicendevoli degli esponenti di governo sono imbarazzanti e mostrano che l’esecutivo gialloverde è allo sbando. Devono dire la verità – conclude Rotta - non a noi, a cui è persino impedito di esaminare la manovra, ma agli italiani, che vedranno tagliate le pensioni e pagheranno più tasse”.

 

28/12/2018 - 13:34

È ufficiale.

Nel 2019 la pressione fiscale, dopo essere scesa per 5 anni consecutivi, tornerà a salire. Il tutto senza ancora considerare i 52 miliardi di euro di maggiore IVA del 2020-2021 che pagheremo tutti. 

Ma nonostante questo, nonostante i tagli del governo su pensioni, investimenti, scuola, nonostante le maggiori tasse alle imprese... le promesse della campagna elettorale non saranno mantenute.

Lo ha scritto su Facebook il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato.

28/12/2018 - 11:54

Lettera a premier perché impedisca sdoganamento violenti

"Davanti all'intenzione annunciata dal ministro dell'interno Salvini di voler trattare con i capi ultras, chiedo un suo autorevole intervento innanzitutto a difesa di quegli uomini e di quelle donne delle forze dell’ordine che tutte le giornate di campionato, coppa e manifestazioni varie sono impegnati a garantire la sicurezza negli stadi italiani". Lo scrive Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

"Lo scorso 26 dicembre - ricorda - in occasione della partita Inter-Napoli, fuori dallo stadio di San Siro a Milano si sono registrati violenti scontri tra opposte tifoserie con un morto. In uno dei soliti raptus 'comunicativi' di uno dei due vice-premier, non ha trovato di meglio che annunciare di voler incontrare, al Viminale, i capi ultras delle squadre di calcio. All’inizio poteva sembrare anche una fake news e, invece, è proprio così, il Ministro dell’interno, lo stesso che si fa intervistare e fotografare con le felpe e le magliette della Polizia di Stato, per affrontare il tema della violenza dentro e fuori gli stadi, vuole incontrare i capi del tifo organizzato. Come se la Thatcher, negli anni 80, per affrontare la violenza del tifo inglese avesse deciso di invitare a Buckingham Palace gli hooligan. Eppure, solo pochi giorni fa dopo la famosa foto che ritraeva il Ministro Salvini con un capo ultras del Milan condannato per droga aveva dichiarato di aver commesso un errore e che non sarebbe più accaduto..Ora non solo ricade ma invece di uno ne vuole incontrare 20, 40, 100. Per affrontare il tema della violenza nello sport la soluzione per il Ministro dell’Interno è parlare con i capi ultras che nella maggior parte dei casi hanno un curriculum segnato da condanne e 'daspo' e che magari dentro allo stadio non vi potrebbero neppure mettere piede.  Di fronte a tutto ciò la prospettiva è di farli entrare dal portone principale del Viminale. Quale potrebbe essere la loro reazione delle donne e degli uomini impegnati negli stadi di fronte a.una interlocuzione diretta che finirebbe per 'sdoganare' come interlocutori personaggi che praticano violenza? E la reazione di quei presidenti di calcio che sono sistematicamente sotto pressione da parte di gruppi di tifo organizzato e che sono addirittura minacciati perché non disponibili a compromessi?".

"Su questo che chiedo un suo autorevole intervento per ristabilire, in punta di diritto i confini dello Stato e conseguentemente 'confinare' la violenza fuori dalle interlocuzioni istituzionali", conclude.

27/12/2018 - 20:33

“Il Pd ha cose più importanti da fare che attaccare il ministro dell’Interno, specie in un momento del genere. Il giudizio sull’ennesima foto in cui Salvini mangia e ride parlando di una tragedia, spetta a tutti quei cittadini che, per la casa gravemente danneggiata, saranno costretti a passare la notte al gelo nell’incertezza su quello che accadrà nelle prossime ore alle loro abitazioni”. Lo scrive su Istagram Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, a proposito della foto scattata a Catania e pubblicata su Facebook in cui Salvini ride con un’arancina in mano.

“Ci sono momenti della vita in cui nessuno ha il diritto di scherzare sulle difficoltà altrui. Meno che meno se ha la fortuna di rappresentare il governo italiano”, conclude.

27/12/2018 - 20:18

“Salvini si trova a Catania dove c’è stato il terremoto. Io mi chiedo cosa avrà da ridere. Cosa avrà visto di così divertente tra le macerie e i feriti?”. Lo scrive su Twitter Alessia Morani, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito del post su Facebook in cui il ministro dell’Interno Matteo Salvini parla del terremoto nel Catanese con un’arancina in mano.

27/12/2018 - 18:57

“Gli italiani dall’anno prossimo pagheranno più tasse, è questo il cambiamento portato dal governo gialloverde”. Così Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, dopo l’audizione di Giuseppe Pisauro, presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio

“Con i governi a guida Dem la pressione fiscale è progressivamente diminuita, ora torna a crescere. Lo avevamo detto da tempo, ma adesso lo certifica anche l’ufficio parlamentare di Bilancio. Aumentano le tasse e – sottolinea - diminuiscono gli investimenti. Così la “manovra del popolo”, raccontata dalla macchina comunicativa dell’esecutivo, è in realtà una manovra contro il popolo”.

“Purtroppo – conclude Rotta - la propaganda elettorale di Di Maio e Salvini la pagano le cittadine e i cittadini italiani”.

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