09/01/2019 - 11:45

“In Commissione alla Camera la relatrice Fabian Dadone (M5s) approva l’emendamento del Pd sul referendum. Il quorum dei favorevoli al quesito dovrà essere perlomeno il 25% dell’elettorato complessivo. Il Quorum zero è morto. Vittoria della nostra proposta”.

Così Emanuele Fiano, della Presidenza del gruppo Pd alla Camera, su Twitter.

09/01/2019 - 11:01

“La manifestazione era ampiamente annunciata, Salvini spieghi cosa non ha funzionato nella gestione dell’ordine pubblico per cui circa dieci agenti di polizia, a cui va la nostra solidarietà, sono rimasti feriti la scorsa notte durante i festeggiamenti per i 119 anni della Lazio nel centro di Roma”. Così il democratico Emanuele Fiano che, nell’annunciare un’interrogazione parlamentare sul caso, sottolinea: “non è certo casuale che l’ala estrema delle tifoserie italiane abbia alzato la testa dopo che il ministro, incontrando alcuni suoi esponenti, si è definito un ‘indagato tra gli indagati’. Il tifoso ucciso a Milano prima di Inter Napoli, gli scontri tra tifoserie a Roma prima della partita di Europa League Lazio-Enitracht, le violenze e le sassaiole nell’area di servizio dell’Autostrada A1 tra i tifosi del Torino e quelli del Bologna,  gli scontri di ieri sera a Roma sono tutti campanelli di allarme. Non ascoltarli è irresponsabile: Salvini – conclude Fiano - riferisca in parlamento su quanto che sta accadendo nel mondo delle tifoserie italiane”. 

08/01/2019 - 19:55

“Il Governo del cambiamento M5S e Lega fa la stessa cosa contestata ai Governi Renzi e Gentiloni, e cioè pone in essere le garanzie e le coperture a tutela di Banca Carige, dei suoi obbligazionisti e risparmiatori. E nessuno di quelli che in Commissione Banche ululava allo scandalo sui salvataggi dei governi Pd emette una sola parola contraria". Lo dichiara Franco Vazio, Vice Presidente della Commissione Giustizia della Camera, in merito al decreto del governo sulla banca Carige.

"Per mesi - ricorda l’esponente dem - ho combattuto in Commissione Banche contro Lega e M5S per affermare che l'azione dei governi Renzi e Gentiloni aveva evitato una vera e propria catastrofe, che erano stati scongiurati i potenziali effetti devastanti delle crisi bancarie, sia sotto il profilo occupazionale che riguardo al tessuto produttivo, e che erano stati rimborsati molti risparmiatori e obbligazionisti che, senza quegli interventi, sarebbero stati abbandonati al loro destino.

Viceversa, mentendo sapendo di mentire, Lega e M5S avevano in quel periodo posto in essere una vera e propria campagna di aggressione personale, condita di insulti e falsità, nei confronti di Matteo Renzi e Maria Elena Boschi. Dopo mesi di insulti e menzogne la relazione della Commissione Banche e la storia ci hanno consegnato un verdetto inoppugnabile: nessuna vicinanza 'benevola' e nessun conflitto di interesse vero o supposto.

Complimenti, dunque, per l’approvazione del provvedimento di 'salvataggio' della Banca, vergogna invece per la giravolta e l’odierna 'omertà'. Oggi però il conflitto di interessi del Presidente del Consiglio Conte con passati amministratori di Banca Carige, della Fondazione e delle società dalla stessa controllate, e con i soci della banca medesima, per quello che si legge dai giornali, parrebbe evidente, imbarazzante e tale per dimensione e rilievo da meritare spiegazioni immediate”.

“Fare finta di nulla è gravissimo - conclude Vazio - quasi come aver coperto di falsità e di insulti il Pd, Renzi e Boschi sapendoli assolutamente estranei ed anzi meritevoli di plauso. Tanto grave che quantomeno il Parlamento dovrà chiedere conto di queste azioni e di questi provvedimenti a questi signori”.

08/01/2019 - 18:54

“Oggi c’è stata la prima riunione al Mise per la vertenza relativa all’azienda Treofan. Centinaia di lavoratori rischiano il posto a causa di un’acquisizione da parte del gruppo Jindal che appare fortemente speculativa. All’incontro, cui ho partecipato per il Pd, erano presenti le parti sociali e il nuovo management. Il ministro Di Maio era ovviamente assente. Dopo la passerella natalizia in azienda, quando si tratta di difendere l’occupazione, il ministro scompare. Noi continueremo da soli, anche senza il sostegno del governo, la nostra battaglia a difesa della dignità dei nostri lavoratori. Valuterò al riguardo anche l’ipotesi di una specifica segnalazione all’Antitrust, per accertare eventuali violazioni delle regole italiane ed europee a tutela della concorrenza del mercato”.

Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee alla Camera.

08/01/2019 - 18:07

“Il comportamento della proprietà di Pernigotti conferma le peggiori aspettative. Toksoz vuole portare tutta la produzione in Turchia e tenersi il marchio per ingannare i consumatori e vendere un falso made in Italy: che non avrà nocciole italiane e non avrà più niente a che vedere con la città dove la Pernigotti è nata e alla quale appartiene, la città di Novi Ligure. Che il suo marchio finisca sui cioccolatini prodotti in Turchia è inaccettabile”.

Così Chiara Gribaudo, vice capogruppo del Pd alla Camera.

“Il ministro Di Maio e addirittura il premier Conte - aggiunge la deputata Dem - si erano impegnati a evitare una cosa del genere. Oggi si è preso altro tempo, ma con quale prospettiva? Toksoz non ha investito un euro a Novi in cinque anni. Non è possibile che si risolva tutto con la cassa per cessazione. Il governo mantenga le promesse e lavori con i soggetti italiani interessati all’azienda. In ballo - conclude Chiara Gribaudo - c’è il destino di centinaia di lavoratori e la storia, il cuore, di una città”.

08/01/2019 - 17:54

“Le accuse di Toninelli sulla corruzione fra imprese e politica sono un atto gravissimo ed eversivo con cui un ministro incompetente ed inconcludente cerca di distrarre l'opinione pubblica dai suoi fallimenti, dalla sua supponenza e dalle sue ridicole uscite pubbliche. Se è a conoscenza di condizionamenti di comitati di affari su opere pubbliche vada alla Procura, come fece a suo tempo il suo predecessore Delrio, altrimenti taccia e la smetta di inviare messaggi ambigui e di assumere comportamenti intimidatori e mafiosi”: è quanto dichiara Davide Gariglio, deputato Pd e membro della Commissione Trasporti della Camera sulle affermazioni rilasciate oggi dal ministro.

“Ancora una volta l'esponente del governo del Cambiamento parla di ciò che non sa: smentire Toninelli è ormai come sparare sulla Croce Rossa. Gli investimenti nelle infrastrutture sono bloccati come testimonia il tragico rallentamento nei cantieri delle grandi opere (non solo la Tav) e come confermano i pesantissimi tagli alle risorse di Anas e Ferrovie presenti nella Legge di Bilancio. Ed i costi italiani della Torino Lione – conclude Davide Gariglio – non sono né 8,6, né 11 miliardi di euro ma 4,8 miliardi suddivisi tra i 2,9 miliardi per il tunnel e gli 1,9 miliardi per le tratte di adduzione”.

08/01/2019 - 17:39

“Il vicepremier Di Maio vince il premio di arrampicata sugli specchi. In un surreale post su Facebook snocciola un decalogo  per cercare di dimostrare che i suoi aiuti alle banche sono differenti, ma riesce a mettere in luce solo la propria malafede. E con uno stile degno della satira social dà la sveglia ai suoi lettori!

Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico

“Di Maio invita la Camera a fare in fretta per approvare una Commissione d’inchiesta sulla banche, dimenticando che alla guida dei deputati c’è un esponente pentastellato.  Quello stesso Fico che, proprio per fare in fretta prima che si entrasse in esercizio provvisorio a causa dell’incompetenza di governo, ha impedito l’esame della Legge di Bilancio. Il vicepremier dice che ne vedrà delle belle, purtroppo - conclude Rotta - a vedersela brutta saranno gli italiani”.

08/01/2019 - 17:27

“L’incompetente #Toninelli getta fumo negli occhi. Nomina #corruzione e comitati di affari su #infrastrutture, se sa qualcosa la smetta di blaterare e vada in procura, se invece è la solita boutade allora si ricordi di essere un ministro della Repubblica e non un giullare di corte”

Lo scrive su Twitter Emanuele Fiano, della presidenza dei deputati del Partito Democratico, in merito alle dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture.

08/01/2019 - 16:41

“#M5s senza vergogna! All’opposizione erano i novelli tribuni del popolo, al governo con decreto salvano #Carige con soldi pubblici. Se hanno capito che salvare le banche vuol dire salvare l’economia locale chiedano scusa e la smettano di fare i rivoluzionari a giorni alterni”.

Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, postando il video in cui Alessandro Di Battista arringava l’Aula di Montecitorio parlando di bancocrazia e di regali dello stato alle banche private

08/01/2019 - 13:41

Una domanda semplice. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è stato socio di Guido Alpa, a lungo consigliere di Carige e della sua Fondazione. Conte stesso è stato consulente di Raffaele Mincione, banchiere socio Carige. La domanda è molto semplice: quando il Consiglio dei ministri ieri sera ha votato il Salva Carige, il presidente Conte è uscito dalla sala, come si dovrebbe fare quando vi è fondato sospetto di possibile conflitto di interesse? Gradita risposta. Se non arriva, provvederemo a inviare la domanda per vie ufficiali”.

Così Luigi Marattin, capogruppo Dem in commissione Bilancio alla Camera, in un post sul suo profilo Facebook.

08/01/2019 - 11:11

“Il goffo tentativo che sta facendo Salvini di ‘depistare’ sul decreto ‘salva banca Carige’ fa sorridere, per usare un eufemismo. Quello dell’attuale vicepremier, che insieme a Di Maio per anni hanno vomitato fango sul Partito democratico, appare come un’arrampicata sugli specchi. Nella notte, zitti-zitti, senza streaming o diretta Facebook, hanno approvato in Cdm un decreto legge che prevede la possibilità per Carige di accedere a forme di sostegno pubblico e a finanziamenti della Banca d’Italia. Quindi, hanno deciso di utilizzare il denaro dei cittadini italiani per salvare un istituto di credito. E noi, al contrario della loro propaganda e delle loro fake news, diciamo che hanno fatto bene ad intervenire. Del resto, è bene ricordare che già in Legge di Bilancio, nell’articolo 38 sui creditori truffati, M5s e Lega hanno proseguito nella strada da noi avviata nella scorsa legislatura. Anzi, se volessimo essere più precisi, anche in maniera meno adeguata ed efficace rispetto ai governi a guida Pd”.

Così Silvia Fregolent, capogruppo Dem in commissione Finanze della Camera.

08/01/2019 - 10:15

O grandi disagi economici e di circolazione per transfrontalieri

"Affrontare d’intesa con la Repubblica di San Marino l’evidente problema rappresentato dalla norma secondo cui i residenti in Italia con macchina con targa della Repubblica di San Marino debbono immatricolarla nuovamente o tenerla a San Marino con grandi costi e disagi". Lo chiedono i deputati del Partito democratico Alessia Morani e Marco Di Maio con un'interrogazione ai ministri degli interni, degli Esteri e dei Trasporti.

"Nella parte del decreto sicurezza - spiegano - concernente la circolazione in Italia di veicoli stranieri immatricolati in un Paese Ue o extra Ue, la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri della Repubblica di San Marino, che non é membro Ue, ha evidenziato che la normativa introdotta dalla legge prevede che 'se l’auto è guidata da persona residente in Italia da più di 60 giorni, non può circolare e deve essere immediatamente reimmatricolata oppure condotta fuori del territorio dello Stato con procedure particolari'. I veicoli con targa della Repubblica di San Marino guidati da persone residenti in Italia debbono essere reimmatricolati con targa italiana.

Si ha notizia che già da diversi giorni sul territorio comunale di Rimini sono scattate diverse multe avente per oggetto proprio tale fattispecie". "Numerosi veicoli, per ovvie ragioni considerata la geolocalizzaizone della Repubblica di San Marino, transitano quotidianamente e sistematicamente in territorio italiano e questo costituisce una evidente criticità. Se la questione non viene affrontata i proprietari di quei veicoli saranno costretti a spendere diverse migliaia di euro per poterli utilizzare", concludono.

08/01/2019 - 10:14

Lo hanno fatto di notte, è durato 10 minuti, non hanno fatto una conferenza stampa per spiegarlo dopo.
È il consiglio dei ministri che ha approvato il decreto salvabanche. Sì, proprio Salvini e Di Maio hanno fatto il decreto che “con i soldi degli italiani salvano le banche”, esattamente come dicevano di noi. Ma le banche non erano il nemico che bisognava far fallire?
Mi sa che oggi continueranno a parlare tutto il giorno dei 49 disgraziati sul barcone per sviare l’attenzione...

Lo ha scritto su Facebook il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato

08/01/2019 - 09:27

“#M5s senza vergogna! All’opposizione erano i novelli tribuni del popolo, al governo con decreto salvano #Carige con soldi pubblici. Se hanno capito che salvare le banche vuol dire salvare l’economia locale chiedano scusa e la smettano di fare i rivoluzionari a giorni alterni”.

Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, postando il video in cui Alessandro Di Battista arringava l’Aula di Montecitorio parlando di bancocrazia e di regali dello stato alle banche private

07/01/2019 - 20:08

“Solidarietà ai #giornalisti de @espressonline vittime di una vile aggressione fascista. Dopo mesi di attacchi e delegittimazione dei giornalisti e della stampa accade anche questo. Salvini riferisca in Parlamento e il #governo chieda scusa per il clima che ha contribuito a creare”

Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico 

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