22/12/2018 - 19:05

"A pochi giorni dalla chiusura dell’anno il governo per totale sua responsabilità non è in grado di presentare la legge di bilancio e cioè i provvedimenti utili al paese alle famiglie ai giovani all’impresa. I litigi continui e le divisioni della maggioranza impediscono al momento di avere notizie certe sui provvedimenti che già si annunciano pericolosi e sbagliati stante, in ogni caso, un sicuro aumento delle tasse e un taglio ai servizi pubblici come sanità e trasporti. Non capiamo se sia solo incapacità e incompetenza o se vi sia invece la volontà di mandare il paese in esercizio provvisorio cioè determinare da subito aumento dell’Iva e di altre misure fiscali. Per senso di responsabilità noi continueremo a cercare di modificare i provvedimenti dannosi per il paese quando finalmente,dopo tante inutili perdite di tempo,ci verrà consegnato almeno un testo. L’umiliazione del parlamento non è tollerabile e i presidenti delle Camere devono essere i primi a garantire che l’incapacità del governo non impedisca a maggioranza e opposizione di svolgere il proprio lavoro nelle aule".

Lo ha dichiarato il presidente dei deputati PD Graziano Delrio

21/12/2018 - 19:46

“Un Natale amaro per tutte le realtà che operano nel campo del no-profit: assistenza sociale, sanità, beneficenza, istruzione, alloggio sociale, Terzo settore”. Lo scrive su Facebook Marco Di Maio, deputato del Partito democratico, a proposito della legge di Bilancio.

“Il Governo e la maggioranza parlamentare composta da Lega e Movimento 5 Stelle hanno deciso di raddoppiare le tasse: l'Ires, l'imposta sul reddito, sale dal 12 al 24%. Una carneficina, perché l'aumento si tradurrà in minori servizi, posti di lavoro che saltano, assistenza ridotta. Il tutto senza che al parlamento sia data la possibilità di discutere nemmeno un emendamento”, conclude.

21/12/2018 - 19:44

“Quanto sta accadendo in aula al Senato è drammatico. Daniele Pesco, Presidente della commissione Bilancio, a nome della maggioranza 5Stelle/Lega ha appena annunciato che ‘i lavori sulla manovra non sono ultimati, di lavoro ce n'è ancora tanto da fare... Non siamo riusciti a votare gli emendamenti. Chiedo al presidente del Senato cosa dobbiamo fare?’ Tutto ciò è pazzesco! Siamo oltre l’immaginabile”. Lo scrive su Facebook Carmelo Miceli, deputato del Partito democratico, a proposito della legge di Bilancio.

“Mancano – continua - 10 giorni alla fine dell’anno e ancora non esiste una bozza di legge di Bilancio. Lega e 5 Stelle sono nel pallone ma continuano a non farsi aiutare! E l’Italia è a un passo dall’esercizio provvisorio e, di conseguenza, dalla perdita totale della credibilità e affidabilità sul piano internazionale. A prescindere dalla politica, ve lo chiediamo con il cuore: Fermatevi! Lasciatevi aiutare! Qui la questione non è più se ha ragione la maggioranza o l’opposizione!”.

“Qui c’è in ballo la tenuta del nostro Paese! Dal profondo del cuore... FERMATEVI! FATEVI AIUTARE.  Per il bene dei nostri figli, siamo pronti a darvi una mano”, conclude.

21/12/2018 - 19:41

“E’ bene che si sappia esattamente che cosa sta accadendo e cosa è in gioco: in questo momento in Parlamento non è depositata nessuna legge di Bilancio. Noi non abbiamo in mano un pezzo di carta che attesti quello che il governo stia realmente facendo”. Lo dichiara Enrico Borghi, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, in un video su Facebook.

“E questo – continua – perché il governo sta continuamente procrastinando il deposito del maxi-emendamento. All’interno può inserire tutto quello che vuole, dopo aver blindato con la fiducia la discussione. Quello del Senato sarà quindi un voto blindato e al buio. Per il passaggio alla Camera hanno preparato un altro escamotage: convocare le commissioni della Camera domenica mattina, forse confidando che, trattandosi di una domenica prenatalizia, ci sia meno attenzione da parte dell’opinione pubblica. Noi vogliamo lanciare due messaggi molto chiari. Chi pensa che il generale Natale farà calare la nostra attenzione, si sbaglia di grosso. Noi presidieremo le nostre commissioni, vigileremo sul contenuto della manovra, ci saremo. Si tolgano quindi dalla testa l’idea che questa operazione possa andare in porto. La seconda questione è la responsabilità dei presidenti del Senato e della Camera. Potremmo infatti trovare in questa manovra misure straordinarie, provvedimenti ordinamentali rispetto alle quali non si potrà più intervenire. Se per esempio il governo decidesse di vendere il Colosseo, al Parlamento non resterebbe che accettare. Non ci sarebbe nessuna possibilità di interrompere una decisione così scellerata”.

“Noi vogliamo avere la garanzia da parte dei presidenti di Camera e Senato che vigileranno sulla normativa perché non si usi questa legge per fare dei blitz, operazioni sulla pelle degli italiani o tentativi di aggiramento del ruolo di controllo del Parlamento e della minoranza. Il Partito democratico sarà presente e richiamerà a rispettare fino in fondo le loro responsabilità e competenze”, conclude.

21/12/2018 - 19:37

“La decisione di medici, veterinari e operatori sanitari di indire uno sciopero contro la manovra è pienamente condivisibile: non si può restare in silenzio davanti alla cecità dimostrata dal governo per i problemi del sistema sanitario”. Lo dichiara Elena Carnevali, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito delle due giornate di sciopero nazionale annunciate dalle organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria contro la legge di Bilancio.

“La sanità è uno dei settori – spiega – che più stanno pagando la linea di pura demagogia del governo, che per approvare – o almeno farlo credere – le sue due misure bandiera, reddito di cittadinanza e Quota 100, sacrifica anche il funzionamento del sistema sanitario. Con i nostri emendamenti abbiamo provato ad aprire gli occhi al governo cercando di spingerlo a incrementare il Fondo sanitario, a garantire il rinnovo del contratto della dirigenza, ad aumentare, almeno per una parte del personale, la piena applicazione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza e di avviare un nuovo piano nazionale vaccinale. Nonostante i proclami della ministra Grillo questa manovra non stanzia infatti nemmeno un euro in più rispetto a quanto fatto nella scorsa legislatura dal governo Gentiloni”.

“Considerato l’impegno e la qualità del lavoro svolto ogni giorno, si tratta di una vera e propria offesa per migliaia di lavoratori di un comparto fondamentale. Lo sciopero è quindi inevitabile”, conclude.

21/12/2018 - 18:11

“Tengono in ostaggio il Senato sulla Manovra. Alla Camera non ci daranno il tempo di esaminare nemmeno un comma. Poi fissano il termine per emendamenti a riforma sulla democrazia diretta per venerdì 28 dicembre. Così Lega e M5s massacrano la democrazia parlamentare”. Lo scrive su Twitter Marco Di Maio, deputato del Partito democratico.

21/12/2018 - 16:10

“La ministra della Salute #Grillo ha perso un'occasione per tacere. Il #Pandoro fa parte della più alta tradizione dolciaria italiana di cui andiamo fieri. Se per lei "è come il Pd" allora siamo orgogliosi, come lo siamo di tutti quei lavoratori che hanno salvato la #Melegatti”

Lo scrive su Twitter la parlamentare veronese Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, commentando le parole di Giulia Grillo che ha definito il dolce veronese senz’anima.

“Mi aspetto che la ministra chieda scusa, anche alla luce di quanto è accaduto alla Melegatti, storico marchio che inventò il Pandoro nel 1894, che - conclude la deputata Dem - con ostinazione è tornata sul mercato grazie ai dipendenti che durante la crisi hanno salvato il lievito madre necessario alla ricetta”.

21/12/2018 - 13:56

"Il ministro Bonafede annuncia in una intervista che entro giugno del 2019 intende cambiare il processo penale. In che modo? Non si sa. Non esiste alcuna commissione di studio, non esiste alcun tavolo di lavoro, non esiste alcuna linea guida, non esiste alcuna interlocuzione attivata. Non esiste nulla di nulla. Eppure in sei mesi il ministro si propone di riformare il processo penale, cioè l'istituto più delicato e complesso posto a garanzia delle libertà dell'individuo contro il potere dello stato. Evidentemente Bonafede intende replicare quanto avvenuto con la prescrizione, procedere attraverso colpi di mano, forzature, senza alcuna cura delle opinioni di avvocati, magistrati, accademici. Ma qui il rischio di una deriva giustizialista, verso uno Stato che antepone la propria pretesa punitiva a qualunque diritto di libertà, verso una giustizia sommaria, assume contorni ancora più inquietanti e inaccettabili di quelli già sperimentati sulla prescrizione. Per fortuna anche in questo caso il sistema giuridico e istituzionale italiano ha gli anticorpi per debellare gli attacchi. A partire dalle aule parlamentari, dove il Partito democratico si metterà di traverso a qualunque accelerazione o forzatura. Lo sappia il ministro".

Lo afferma Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera.

21/12/2018 - 13:26

“Il governo del cambiamento taglia 300 milioni di euro per il trasporto pubblico locale. Si tratta della più grande riduzione che la storia italiana ricordi. E tutto questo mortificando il Parlamento": è quanto dichiara Davide Gariglio, deputato Pd in Commissione Trasporti della Camera, sulla norma inserita nel maxiemendamento alla Legge di Bilancio che verrà votata oggi al Senato.

"I 300 milioni euro - spiega ancora Davide Gariglio - fanno parte delle somme che il governo ha bloccato come clausola di salvaguardia qualora non si realizzassero i risultati di crescita promessi all'Unione Europea. Visti i disastri di Lega e M5S di questi mesi su Pil, occupazione e crescita economica è quindi molto probabile che questi accantonamenti si trasformeranno presto in veri e propri tagli. In molti territori il servizio pubblico locale è l'unico strumento per garantire il diritto della mobilità ai cittadini. Ancora una volta - conclude il deputato Dem - il governo non solo non ha mantenuto le promesse elettorali ma è stato capace anche di ridurre drasticamente i servizi”.

21/12/2018 - 12:27

“Fra tutte le misure che gridano vendetta nella Legge di Bilancio firmata da M5s e Lega, c’è n’è una particolarmente iniqua per un settore di grande rilevanza sociale: il mondo del non profit. In particolare, per tutti gli enti che si occupano di assistenza sociale, sanità, beneficenza, istruzione, alloggio sociale. Il taglio del regime Ires ad aliquota agevolata del 12%, infatti, provocherà per questi soggetti giuridici un raddoppio del carico tributario nel 2019. La riforma del terzo settore ha introdotto la disapplicazione dell’agevolazione per gli enti che si iscriveranno nel registro unico nazionale. Ma in attesa che scattino gli specifici regimi forfettari previsti, gli enti non profit avrebbero potuto continuare a beneficiare del taglio dell’Ires al 12%, la cui cancellazione farà invece scattare il regime di tassazione con aliquota ordinaria. Insomma un bel regalo di Natale per il Terzo settore”.

Così la capogruppo del Partito Democratico in Commissione Agricoltura alla Camera, Maria Chiara Gadda.

21/12/2018 - 12:26

“É un momento davvero difficile per il mondo dell’informazione, dell’editoria, per i giornalisti, sotto attacco su vari fronti. Siamo vicini ai redattori e dipendenti di Askanews, che scioperano perché impegnati in una difficile vertenza aziendale, dalla quale dipende il futuro dell’agenzia e quello di novanta giornalisti. É necessario che la Presidenza del Consiglio dei Ministri raccolga al più presto l’appello dell’assemblea dei redattori per convocare un tavolo che serva a favorire una trattativa tra le parti, a scongiurare soluzioni davvero drammatiche, a dare risposte alle richieste di un corpo redazionale che sta già pagando prezzi alti. Non c’è tempo da perdere.É una battaglia che riguarda il futuro di una testata importante e quello dei suoi giornalisti. É una battaglia, quindi, per la libertà di informazione”.

Così Walter Verini, deputato del Pd.

20/12/2018 - 20:16

“Piena solidarietà anche da parte del Partito democratico al giudice Boragine, fatto oggetto di gravissime minacce e di intimidazioni, tanto da far decidere agli organi l’assegnazione di una scorta”. Lo dichiara Walter Verini, deputato e componente Pd in Commissione Giustizia della Camera, a proposito delle minacce e degli insulti ricevuti dal magistrato Gerardo Boragine nei commenti a un post su Facebook del ministro dell'Interno Matteo Salvini.

“Grave la responsabilità anche del ministro Salvini, che non ha fatto niente per sconfessare e far cessare il clima di odio e d’intimidazione nei confronti di un magistrato. Ci aspettiamo una sia pur tardiva presa di posizione del ministro della Giustizia Bonafede, che non può limitarsi a guardare”, conclude.

20/12/2018 - 18:44

“La decisione del Consiglio di Stato di sospendere i rimborsi per le bollette a 28 giorni appare del tutto incomprensibile“. Lo dichiara Alessia Morani, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito dell’ordinanza con cui il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta delle compagnie di telecomunicazioni di sospendere i rimborsi per le bollette a 28 giorni.

“Non si capisce infatti – spiega – quale motivazione giuridica possa esentare le compagnie dal risarcire i consumatori, che di fatto sono stati truffati dalle tlc. Stupisce anche il silenzio e l’indifferenza del governo e della maggioranza rispetto ai diritti dei consumatori, che oggi non trovano alcuna forma di tutela. Dobbiamo purtroppo prendere atto che Lega e 5 Stelle se ne preoccupano solo quando sono all’opposizione”.

“E’ mai possibile che di uno che si dichiarava paladino dei diritti dei consumatori come Elio Lanutti si siano perse le tracce? Invece di pensare al complotto massonico delle multinazionali sarebbe forse meglio che ricominciasse a occuparsi dei consumatori”, conclude.

20/12/2018 - 18:33

Tocca a Crimi e Abete assumersi responsabilità soluzione

“Nel momento cruciale della vita politica ed economica del Paese, cioè l’approvazione della legge di Bilancio, il mancato dialogo tra governo e l’editore di Askanews, costringe i giornalisti di una delle principali agenzie di stampa, quindi fonte primaria di notizie, allo sciopero”. Lo dichiara Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, a proposito dello sciopero di due giorni indetto dall’assemblea dei redattori di Askanews.

“Questa situazione – continua - esigerebbe una risposta immediata per almeno tre motivi: primo perché la delicatezza del momento, con una legge di Bilancio così complicata e a ridosso delle scadenze, non può permettersi di non contare su un’autorevole fonte primaria di informazione come Askanews. Secondo, perché in questi anni la gestione di Askanews da parte dell’editore ha già comportato la perdita di dieci giornalisti e cinque mesi di cassa integrazione al 50%. Terzo, perché parliamo di professionisti che con serietà e passione forniscono informazioni a tutti i giornali italiani e non meritano quindi un trattamento tale a tre giorni dal Natale”.

“Se ci sono incomprensioni o problemi tra l’editore Abete e il sottosegretario Crimi, devono essere risolte tra loro. Certo, non possono essere fatte ricadere su un gruppo di giornalisti che ha dato già prova di collaborazione e affrontato pesanti - e forse eccessivi - sacrifici”, conclude.

20/12/2018 - 18:26

Finalmente la pietra di inciampo è stata rimessa a posto a L’Aquila in piazza Duomo, nel marciapiede dove era stata collocata nel 2012. La pietra è dedicata a Giulio Della Pergola, l’ebreo di origine fiorentine adottato dalla città abruzzese e deportato ad Auschwitz. Èuna nostra battaglia vinta che mi richiama alla mente quella mattina di gennaio, in una città segnata dal terremoto, quando da assessore alla Cultura ero presente insieme all’allora sindaco Cialente, al parlamentare europeo David Sassoli e ai familiari di Giulio della Pergola, quando ponemmo quella targa in memoria delle vittime della Shoah. L’Aquila è una città democratica ed antifascista ed è bene conservare la memoria di quanto accadde in quegli anni bui. Perché inciampare camminando in quella pietra, ci sproni a mettere al bando ogni forma di razzismo e di discriminazione”

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

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