02/08/2018 - 15:04

Abbiamo presentato oggi, insieme ai colleghi dell’ufficio di Presidenza del Gruppo Pd e al capogruppo Pd della prima commissione Migliore, oltre a decine di colleghi democratici, una proposta di legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della diffusione delle fake news attraverso la Rete.

Internet ha rivoluzionato il modo in cui comunichiamo e ci informiamo, lanciando una sfida alle democrazie liberali. Se da un lato infatti la ricchezza della Rete ha rappresentato un fattore di democratizzazione e ha rafforzato la trasparenza della politica, oggi però le occasioni di maggiore partecipazione alla vita sociale e politica sono seriamente minacciate dalle fake news e dai “discorsi d’odio” (hate speech) che si diffondono online.

Le “bufale” non sono certamente una novità nel mondo dell’informazione, la novità è rappresentata dalle caratteristiche proprie della Rete. In primo luogo, in un sistema decentralizzato l’assenza dei meccanismi di controllo e di responsabilità che sono legalmente previsti per gli editori, accentua la facilità di produrre fake news. La dinamica dei social network favorisce poi la possibilità che, una volta create, si propaghino rapidamente grazie ai like e alla condivisione. In terzo luogo, in un sistema in cui esistono pochi filtri all’ingresso, se una menzogna, per la logica dell’algoritmo con cui essi operano, viene rilanciata e posta in evidenza sullo schermo può raggiungere milioni di persone. Inoltre, la natura stessa della relazione in cui vive il singolo utente con la rete, lo porta ad accogliere senza spirito critico e a credere per vere le notizie coerenti con i suoi pregiudizi. Infine, c’è la perdita di fiducia nei media tradizionali e la polarizzazione crescente del pubblico che porta a creare gruppi chiusi animati da sentimenti negativi nei confronti di tutti gli altri.

In questo quadro quello che realmente  deve preoccupare tutti, senza distinzioni di parte, sono le falsità costruite ad arte da gruppi organizzati, dietro i quali c’è il sospetto che possano muoversi anche governi stranieri. Notizie create e diffuse con l’obiettivo di modificare l’agenda pubblica, manipolando l’informazione e la libera formazione dell’opinione pubblica, facendo ricorso all’utilizzo di tecnologie sofisticate, come l’uso di account coordinati o gestiti da robot (bot) che funzionano in base ad algoritmi. Dalle elezioni presidenziali Usa alla consultazione referendaria per la Brexit, è cresciuto l’utilizzo nelle campagne elettorali di profili finti, algoritmi e programmi automatizzati, (botnet, reti di bot), utilizzati per diffondere notizie false o minacciare gli avversari politici. Le fake news sono lo strumento più efficace per gonfiare emergenze vere o false, con preciso scopo politico, come avviene in innumerevoli occasioni specie legate  ai fenomeni dell’immigrazione o della criminalità comune. Strettissima è la relazione tra la disinformazione online, hate speech e tutte quelle forme di espressione che diffondono, incitano, giustificano l’odio razziale, la xenofobia, l’antisemitismo sempre più diffuse sulla Rete. Per queste ragioni riteniamo urgente l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulle fake news perché la minaccia al diritto all’informazione è un pericolo reale che corrono oggi tutte le democrazie liberali. Dunque niente voglia di censura, molta voglia di difesa della libertà sulla rete.

Lo afferma Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo Pd della Camera e responsabile nazionale Sicurezza del Pd.

02/08/2018 - 14:43

“Sono molto soddisfatta che sia stata approvata in commissione la pdl per rendere obbligatori i sistemi di allarme sui seggiolini dei bebè in auto. È una norma fondamentale e di civiltà che tutela i piccoli e le persone che li trasportano. Abbiamo lavorato duramente, ora attendiamo i pareri delle commissioni competenti per poi approvare il testo definitivo al più presto”. Lo dichiara la deputata Pd, Laura Cantini, della commissione Trasporti di Montecitorio.

02/08/2018 - 13:55

“L'arresto del presunto colpevole di Emanuele Scieri è stata possibile anche grazie all'attività rapida e tempestiva della Commissione parlamentare di inchiesta della Camera che nella scorsa Legislatura ha contribuito a far riaprire il caso dopo anni dall'archiviazione ascoltando in audizione in pochi mesi decine di testimoni tra familiari, ex militari della caserma Gamerra, esperti, consulenti, magistrati, rappresentanti di associazioni e detenuti. E' stata data finalmente dignità e rispetto alla memoria di un giovane pieno di vita che non aveva nessuna intenzione di suicidarsi, alla sua famiglia che ha combattuto per anni ed alla città di Pisa coinvolta emotivamente dalla vicenda. Si tratta di un segnale fondamentale del ruolo che hanno le istituzioni e la buona politica nella ricerca della verità e della giustizia, soprattutto in un periodo come quello attuale dove le false notizie stanno manipolando la realtà e quindi la buona fede delle persone. Con buona pace di Grillo e Casaleggio e soprattutto del Ministro Fraccaro che considerano il Parlamento inutile e superato". Lo  dichiara la deputata del Pd Lucia Ciampi, eletta in provincia di Pisa.

02/08/2018 - 13:38

“Dal dibattito sul Decreto Di Maio in corso alla Camera, sono emersi interventi che dimostrano una profonda ignoranza delle logiche alla base del corretto funzionamento del sistema imprenditoriale e dei rapporti di lavoro che ne costituiscono complemento essenziale. Non si possono mettere le nostre imprese di fronte a norme che generano incertezza, come fa il decreto dignità. Non si può neppure confondere la delocalizzazione con una vera strategia di internazionalizzazione, per cui le aziende affrontano i mercati esteri attraverso presenze verticali, cioè aprendo stabilimenti produttivi e intercettando la domanda ed il gusto dei clienti in quelle aree. Se le nostre aziende non investono, se nostre piccole, medie e grandi aziende non competono sui mercati internazionali, ebbene quei clienti e quei mercati non staranno ad aspettare il decreto dignità. Semplicemente, quei clienti sceglieranno altri concorrenti e le nostre aziende chiuderanno i battenti, determinando una perdita di occupazione anche nel nostro Paese. È davvero sorprendente constatare come concetti basilari come questi non siano ancora stati acquisiti nel dibattito pubblico di questo Paese”.

Così il deputato democratico Matteo Colaninno nel suo intervento in aula alla Camera dei Deputati.

02/08/2018 - 13:29

“Che si sia fatta prendere la mano durante l’audizione, andando a braccio, non c’è dubbio, perché se il ministro della Sanità dichiara che mancano 600 milioni di euro per il finanziamento dei Lea, o si è confusa oppure ha il dovere di non sparare cifre a caso ma di chiarire a quali capitoli di finanziamento si riferisce: se alle prestazioni, e quali, o piuttosto a quali protesi o ausili del nomenclatore tariffario. Pertanto, poiché  la cifra di cui parla la stessa ministra è l’equivalente del totale del finanziamento per le prestazioni sanitarie e del nomenclatore, un’uscita così dirompente non può passare certo inosservata. 

I Lea sono stati approvati con DPCM del 12 gennaio 2017 e pubblicati il 18 marzo 2017 in Gazzetta Ufficiale. La relazione tecnica del MEF, i pareri della commissione Bilancio e quello preventivo dell’Intesa Stato - Regioni hanno certificato che per il loro finanziamento sono stati previsti 800 milioni di euro, 200 milioni circa per il Piano nazionale prevenzione vaccinale e circa 600 milioni per il nomenclatore tariffario (protesi ed ausili) e per le prestazioni sanitarie e sociosanitarie. Una parte di quest’ultime risorse sono già state trasferite alle Regioni, come si evince dalle numerose interrogazioni parlamentari della scorsa legislatura.

Inoltre, ci interessa capire come la commissione di revisione ed aggiornamento dei Lea abbia lavorato per l’individuazione di quelle prestazioni obsolete, o erogate in regime di ricovero, che dovevano essere trasferite in regime ambulatoriale, quindi con oneri a carico dei cittadini per circa 60 milioni di euro. Sarebbe più saggio mantenere un atteggiamento più prudente, per non creare il sospetto che si stiano mettendo le mani in avanti, consci del fatto che si potrà fare molto poco”.

Lo afferma Elena Carnevali, della Presidenza del Gruppo Pd della Camera.

02/08/2018 - 13:08

“Se sono vere le dichiarazioni riportate dalle agenzie, il consigliere Foa non ha molto chiare le norme che regolano la Rai ed il servizio pubblico. Non è in alcun modo compito dell’azionista, da cui lui dice di continuare ad attendere indicazioni, entrare nel merito della elezione del presidente della Rai. Il governo indica l’amministratore delegato non il presidente. La legge attribuisce esclusivamente al cda il compito di nominare il presidente (che diventa tale solo con il voto di 2/3 della vigilanza) e non prevede alcun ruolo diretto dell’azionista. Come consigliere anziano il suo compito è quindi quello e solo quello di convocare il consiglio con un solo punto all’ordine del giorno: la presa d’atto della pronuncia negativa della vigilanza sul suo nome e la elezione di un nuovo presidente. È necessario che l’azienda abbia finalmente gli organi correttamente costituiti ed in grado di operare nella pienezza delle loro funzioni. E che si metta fine a questa sorta di patetica ed incresciosa guerra al parlamento, alle regole ed agli interessi del servizio pubblico”.

Lo dichiara il deputato dem Antonello Giacomelli, vice presidente della commissione di Vigilanza Rai.

02/08/2018 - 13:01

“In queste ore in molte edicole della capitale è affissa la prima pagina del periodico Roma Lavoro che annuncia a caratteri cubitali qualcosa che non esiste. Ma il reddito di cittadinanza non solo non c'è ma non è neppure prossima la sua approvazione”.

- lo scrive in un post su Facebook Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico -

“Il periodico, infatti, annuncia come imminente il varo della misura, stabilisce anche una cifra e indica come fare per richiederlo e ottenerlo. Chiariamo. Il reddito di cittadinanza è lontano dall’essere varato: durante l'esame del decreto Di Maio – spiega la deputata Dem - il M5S ha anche dichiarato inammissibile un emendamento che prevedeva di istituirlo per mancanza di coperture economiche. La cosa bella è che l'emendamento copiava integralmente la legge che i cinque stelle ci hanno propinato per 5 anni e con cui si sono presentanti davanti agli elettori. Evidentemente, per loro il reddito di cittadinanza non ha nulla a che fare con la dignità. Ne prendiamo atto”.

“Si dovrebbero vergognare tutti quelli che prendono in giro le persone che hanno bisogno, a partire da chi è andato al governo – conclude Rotta - promettendo cose che non ha fatto finora e non farà mai”.

02/08/2018 - 12:54

La svolta nelle indagini per la morte del giovane parà Emanuele Scieri è frutto del lavoro approfondito svolto nella scorsa legislatura dalla commissione d’inchiesta parlamentare presieduta dalla collega del Pd Sofia Amoddio. Un lavoro accurato che ha permesso alla magistratura di riaprire le indagini e provare a fare luce sull’accaduto. L’arresto di oggi restituisce fiducia nelle indagini della Procura di Pisa e nella collaborazione delle Forze armate.
Il pensiero va alla famiglia Scieri perché la verità possa essere di conforto.
Il nonnismo rimane un fenomeno serio che va affrontato e combattuto nell’interesse della forze armate e della collettività e per confermare fiducia in chi ogni giorno vigila sulla nostra sicurezza e incolumità”.
Lo dichiara Ettore Rosato, Vice Presidente Camera dei Deputati

02/08/2018 - 12:52

“Il gruppo Pd in commissione Trasporti della Camera esprime la propria soddisfazione per l'approvazione del testo che introduce sui seggiolini l'adozione di dispositivi antiabbandono per bambini. Una misura importante che ha come obiettivo quello di salvare vite e prevenire tragedie. Noi abbiamo contribuito con le nostre proposte a migliorare il testo riprendendo anche il lavoro fatto nella scorsa legislatura. Riteniamo che, con qualche ulteriore approfondimento, avremmo potuto migliorare anche la qualità legislativa come ad esempio sulle coperture. Vogliamo ringraziare Cnr, Polstrada, Motorizzazione civile, e realtà come l'Istitito Superiore di Bibbiena che nel corso delle audizioni hanno offerto significativi contributi al dibattito. Auspichiamo ora che rapidamente si possa giungere all’approvazione definitiva del testo”. Lo dichiara in una nota il capogruppo Pd della commissione Trasporti di Montecitorio, Luciano Pizzetti.

02/08/2018 - 11:43

“Le 10:25 del 2 agosto 1980. Una bomba fascista alla stazione di Bologna. 85 vittime, 200 morti. E ancora oggi in Aula alla camera c’è chi nega la matrice fascista della strage”.

Così Giuditta Pini, deputata del Pd.

02/08/2018 - 11:34

 “Massima attenzione e altrettanta disponibilità verso la piccola e media impresa del nostro paese.” Lo ha ricordato stamane Graziano Delrio, presidente del gruppo del Pd alla Camera , incontrando una delegazione di Unimpresa (Unione nazionale di imprese) che conta ben 108.000 imprese associate. “Noi siamo sempre pronti ad ascoltare e dare una mano concreta a chi, stando sul territorio, ben conosce le difficoltà, ha aggiunto Delrio rivolgendosi  alla Presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara , al vicepresidente Giuseppe Spadafora , al presidente onorario Paolo Longobardi e al responsabile dei rapporti istituzionali Andrea D’Angelo.  “Il tema dell’impresa familiare – ha sottolineato Delrio -  è uno dei temi centrali anche per la tenuta del  sistema economico e  sociale del paese.” Delrio ha poi fatto presente che “il vero banco di prova verso questa realtà, sarà la legge di Bilancio del prossimo autunno”. “Certo è – ha ricordato il presidente del gruppo del Pd – che   il primo provvedimento del governo, il decreto Di Maio, va in una direzione  sbagliatissima, perché appesantisce l’azione dell’imprenditore, giudicandolo   un “taglieggiatore” dei lavoratori, invece di consideralo uno che coopera con il lavoratore stesso verso  la produzione di ricchezza”.  Delrio ha inoltre evidenziato che il Pd ha proposto al governo che “la  scelta giusta era mettere incentivi,  non penalità  per chi stabilizza o  reintrodurre le causali.  Noi abbiamo cercato di portare dei correttivi, e in parte siamo riusciti a rimediare ai molti pasticci fatti:  da quello sul lavoro domestico, che è stato escluso dal decreto, o quello che penalizzava il lavoro portuale.   Abbiamo poi costretto il governo a prorogare gli sgravi  per il tempo indeterminato, anche se minimi”. “Ma per il Pd- ha ribadito Delrio -  il tema fondamentale resta la riduzione del cuneo fiscale.” Sia da parte del gruppo del Pd , rappresentato anche dall’on. Sara Moretto, capogruppo in commissione Attività produttive, sia da parte dei rappresentanti di Unimpresa, è stata affermata la volontà di avviare un confronto continuativo sui temi della piccola impresa.

02/08/2018 - 11:24

“E’ inaccettabile che nell’Aula della Camera dei deputati, nel giorno dell’anniversario della strage di Bologna, sia possibile infangare sentenze passate in giudicato che ne individuano la responsabilità nella mano fascista. Non si può chiudere questa discussione dicendo, come ha fatto la vicepresidente Spadoni del M5s, ‘parlatene fra di voi’. In quest’Aula, per merito dei Padri Costituenti e ai sensi della Costituzione, non è consentito calpestare la verità giudiziaria e ascoltare le parole che abbiamo udito dai banchi della destra contro il Partito democratico”.

Così Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo in Aula dopo le parole della deputata Fdi Paola Frassinetti.

02/08/2018 - 10:52

Non dimenticare né arrendersi. Oggi l’Italia democratica è vicina alla città di Bologna e alle famiglie delle vittime. Continueremo a cercare la verità #StrageBologna

Lo ha scritto su Twitter il Vice Presidente della Camera Ettore Rosato ricordando la strage di Bologna.

01/08/2018 - 20:15

“Avremmo voluto scrivere norme per un lavoro buono, ci avete consegnato i buoni-lavoro. Avremmo voluto norme per promuovere l’occupazione stabile e di qualità, ci avete consegnato norme che daranno origine a comportamenti opportunistici per eludere le prescrizioni farraginose, rischiose e lontane dal buon senso che avete introdotto”. Lo ha dichiarato Antonio Viscomi, deputato del Pd e componente in Commissione Lavoro, nel corso della discussione in Aula sul Decreto Dignità.

“Se vogliamo promuovere l’occupazione – ha continuato - abbiamo solo una strada: sostenere la qualità innovativa e competitiva delle imprese, e incentivare il lavoro a tempo indeterminato con la riduzione stabile e radicale del costo del lavoro. Un punto percentuale in meno all’anno e tra tre anni e per sempre quattro punti percentuali di riduzione. Una riduzione a carattere generale, per uomini e donne, per tutti i settori produttivi, per tutto il territorio nazionale”.

“Ma anche su questo, avete deciso di dire no. L’ennesimo no”, conclude.

01/08/2018 - 20:00

“Nell’intesa raggiunta oggi in conferenza Stato-Regioni, dopo l’accordo politico del febbraio 2018, per ripartire il Fondo sanitario per 110,1 miliardi di euro, in gran parte per il c.d. fondo indistinto ed in aggiunta 1,1 miliardi per il fondo vincolato, è stato responsabilmente scelto di finanziarie 800 borse di studio per i medici di famiglia. Nella scorsa legislatura siamo passati dai 3.500 borse per specializzandi del 2013 a 7.400 di cui 6.000 per specializzandi, 900 per medici di medicina generale finanziate con il Fsn e 500 delle Regioni a fine legislatura. Una scelta giusta e necessaria per far fronte all’emergenza di carenza dei medici che dovrà trovare nella prossima Legge di bilancio risorse dedicate  aggiuntive. E’ troppo importante investire sul capitale umano e sulle professionalità sanitarie che sono l’architrave portante del nostro servizio sanitario universalmente garantito ai cittadini”.

Così la deputata Dem Elena Carnevali, dell’Ufficio di presidenza del Gruppo.

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