01/08/2018 - 11:03

“Il capogruppo grillino alla Camera, on. D'Uva, implora l'aiuto di Forza Italia sulla Rai.  E' l'esempio più eclatante della loro principale preoccupazione : occupare più poltrone possibili. L'unico, vero cambiamento di cui sono ormai insuperabili. Sono davvero ridotti male.“ Così su Twitter Emanuele Fiano, deputato del Partito Democratico.

01/08/2018 - 10:48

“Il tentativo della maggioranza di giocare ad asso pigliatutto con la Rai è stato fermato in Commissione di Vigilanza. Ora prendano atto della decisione e rispettino le regole”. 

Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico-

“C’è però chi, come Paragone, invita l’impresentabile Foa a non dimettersi, in spregio ai regolamenti e al buon senso. - sottolinea la deputata Dem- I parlamentari legastellati dovrebbero studiare e impegnarsi di più: parlano di un fantasioso patto tra Pd e Forza italia, evidentemente non sanno, o fanno finta di non sapere, che le alleanze si fanno per tenere in piedi una maggioranza, cosa che evidentemente non vale per le opposizioni. La necessità di una maggioranza dei due terzi - spiega - è stata posta proprio per evitare che il governo di turno cercasse di prendere possesso del servizio pubblico e per assicurare una guida di garanzia”. 

“Il governo gialloverde non conosce la democrazia, del resto anche Grillo parla della necessità di un superamento, e vuole impossessarsi del servizio pubblico. Cose del genere - conclude Rotta - non si sono viste neppure nella prima Repubblica, altro che cambiamento”.

01/08/2018 - 10:47

Non la considero una vittoria. La ritengo comunque una sconfitta. Per la Rai. Perché mai saremmo voluti arrivare al punto di dover bocciare in Commissione Vigilanza un candidato presidente. Ma Foa non poteva essere una figura di garanzia, capace di occuparsi della più grande azienda culturale del paese. Ora Salvini e Di Maio dovranno ricominciare daccapo. Speriamo questa volta lo facciano con meno arroganza e senza avere come unico obiettivo quello di occupare poltrone.

Lo ha scritto su Facebook il vice presidente della Camera, Ettore Rosato.

31/07/2018 - 20:16

“L’esultanza di Marcello Foa per il voto del Cda Rai è davvero incomprensibile: senza il suo auto-voto e il voto dell’ad, il giornalista sardo non avrebbe superato nemmeno lo scoglio più facile, quello del Cda”. Lo dichiara Carla Cantone, componente Pd in Commissione Vigilanza Rai, a proposito del voto del Cda Rai.

“Un rapido calcolo dei voti espressi – spiega – è impietoso con Foa. Il giornalista ha ottenuto 5 voti su 7 (un voto contrario e un astensione). Se dunque ai 5 voti a favore, sottraiamo il voto dell’ad Salini, che al contrario di quando accade di solito non si è astenuto, e del voto che il candidato ha espresso per se stesso, Foa è riuscito a convincere solo 3 persone. In altre parole, persino nel cda è espressione di una fragile minoranza. Se lui non si fosse votato da solo e l’ad si fosse astenuto, non avrebbe nemmeno la maggioranza del Cda”.

“Ora Foa deve comunque affrontare il voto finale e decisivo per il suo mandato di presidente, quello della Vigilanza. Dal nostro punto di vista ribadiamo che il giornalista non ha affatto i requisiti di equilibrio ed equidistanza per ricoprire quel ruolo”, conclude.

31/07/2018 - 20:15

“Sono felice di poter continuare a lavorare per consolidare e anzi intensificare i rapporti di amicizia tra l’Italia e la Cina, dando un seguito a quanto fatto quando ricoprivo la carica di vice-presidente del Senato”. Lo dichiara Rosa Maria Di Giorgi, per commentare la recente nomina a vice-presidente dell’Istituto per la cultura cinese avvenuta insieme a quella del presidente Vito Petrocelli, presidente della Commissione Esteri del Senato.

“Dobbiamo guardare alla Cina – spiega – con grande interesse. Le relazioni con Pechino, se considerate in prospettiva, risulteranno fondamentali nel contesto dei futuri assetti mondiali. Sia per il ruolo centrale a cui Pechino è destinata, sia rispetto al progetto della nuova via della Seta, che rappresenta una straordinaria opportunità per le imprese italiane, Altrettanto importanti sono i benefici che potranno derivare all’Italia dallo scambio di conoscenze con la Cina, sul piano culturale e anche universitario”.

“Nel discorso di Davos di due anni fa il presidente cinese Zi Jinping definì l’azione di chi si oppone alla globalizzazione ‘una stanza buia nella quale non entra la luce’ dal momento che con i muri cresce anche l’oscurità. Per quanto mi riguarda, utilizzerò il mio mandato per dare anche io il mio contributo per abbattere i muri e aumentare la luce tra paesi“, conclude.

31/07/2018 - 19:44

“Le domeniche al museo sono state un grande successo. In 4 anni, ogni prima domenica del mese, circa 14 milioni di persone hanno visitato gratuitamente le collezioni d’arte e i parchi archeologici dello Stato e dei tanti Comuni che hanno aderito alla promozione. Le immagini delle lunghe file colorate davanti agli ingressi dei musei ne sono la prova: vere e proprie giornate di festa che hanno visto la partecipazione non solo di turisti ma anche e soprattutto delle famiglie italiane. Una grande operazione di riavvicinamento al patrimonio culturale che oggi viene messa in discussione dal ministro Bonisoli che, alle agenzie di stampa, ne ha annunciato la fine per dopo l’estate.

Domenica prossima, il 5 agosto, sarà dunque una delle ultime, se non l’ultima edizione di una promozione che sta funzionando bene, che è entrata nelle abitudini dei cittadini e che, come dicono gli stessi direttori dei musei, non va a sostituire le visite a pagamento. In questi anni infatti al forte aumento dei visitatori sono cresciuti notevolmente anche gli incassi. Ma allora perché il Ministro Bonisoli ha deciso di cambiare? Forse per segnare una discontinuità con il suo predecessore Franceschini? Un bieco calcolo elettorale sulla pelle dei tanti italiani che non possono permettersi di pagare il biglietto d’ingresso per tutta la famiglia? Sarà lui stesso a dircelo: il Pd sta preparando una risoluzione parlamentare in cui chiediamo i dati e le motivazioni di questa scelta insensata. Vogliono farsi chiamare governo del cambiamento ma sono capaci solo a disfare e demolire”.

Così il capogruppo del Pd alla camera, Graziano Delrio.

31/07/2018 - 18:53

“L’impostazione di fondo del decreto tradisce la pretesa al contempo dirigista e rigidista di questo governo”. Lo ha dichiarato Stefano Lepri, deputato del Partito democratico, nel corso della discussione In Aula sul Decreto Dignità.

“Il testo – spiega - riconosce la possibilità di rinnovare il contratto fino a 24 mesi solo per ‘esigenze estranee alla ordinaria attività. Facciamo un esempio concreto: io sono un imprenditore nel campo della ristorazione e decido di estendere la mia attività avviandone un’altra nel settore del catering. Questa attività è estranea all’ordinaria attività, quindi si è portati a pensare che esista la possibilità di rinnovare il contratto per altri dodici mesi. Potrebbe però esserci un’obiezione: che la persona impiegata stia comunque preparando cibo, arrivando quindi a dimostrare che invece siamo nell’ambito della ‘ordinaria attività’. Di fronte a incertezze di questo tipo gli imprenditori non procederanno con i rinnovi. Perché, allora, fare danni? Dopo tanti mesi di riduzione della disoccupazione, oggi l’Istat registra un incremento. È facile intuire che ciò dipenda dalla mancanza di fiducia proprio a causa del decreto Di Maio. Qualcuno dice che ci sarebbero dei poteri oscuri che si servirebbero della maggioranza per mettere in difficoltà l’Italia l’Europa”.

“Di sicuro c’è almeno il fatto che Lega e M5S sono degli erranti seriali”, conclude.

31/07/2018 - 18:41

“Il decreto Di Maio è così mal definito che fara’  costare di più i contratti a termine”. E’ quanto ha dichiarato l’on. del partito democratico Debora Serracchiani, intervenendo in aula in qualità di relatrice di minoranza al decreto sul lavoro. Serracchiani ha fatto un appello al governo e alla maggioranza di “riflettere e prendere in considerazione l’ipotesi di fare riferimento alla contrattazione collettiva nazionale quando ci si riferisce alla causali”. Per Serracchiani, infatti, “il decreto interviene solo sui contratti a termine facendoli costare di più.  L’80% dei contratti collettivi nazionali – ha sottolineato l’esponente del pd - non contiene, nei contratti a termine, le causali. E questo significa che se questa disciplina sarà reintrodotta la conseguenza sarà il caos e il ricorso ai contenziosi che darà lavoro principalmente ad avvocati e magistrati.”

31/07/2018 - 17:55

“Dare un mandato pieno alla contrattazione collettiva per la definizione delle causali del contratto a termine, consapevoli che la complessità del sistema produttivo, la variabilità degli assetti organizzativi, la diversità dei contesti territoriali, non possono essere adeguatamente governati dalla presunzione di un legislatore che si ritiene onnisciente e che pertanto si rifiuta di dialogare e di consegnare spazi e luoghi di autonoma regolazione alle parti sociali. Peraltro, l’introduzione di formule legislative non univoche sul piano interpretativo non può che generare una ipertrofia del controllo giurisprudenziale con conseguente incremento del costo dell’incertezza e dell’eventuale contenzioso giudiziario per le aziende e per i lavoratori. Al fondo di questo decreto c’è una visione e della società e delle relazioni di lavoro che non possiamo condividere: dove loro dicono sanzioni contro la flessibilità, noi diciamo promozione dell’occupazione; dove loro dicono legge, noi diciamo contratto, consapevoli che la complessità del mercato richiede tanta tanta capacità di pazienza costruttiva e non le semplicistiche soluzioni di Di Maio”.

Così il deputato Dem Antonio Viscomi, componente della commissione Lavoro, commentando il decreto Dignità in discussione alla Camera.

31/07/2018 - 17:46

“Dopo aver ridotto ai minimi termini le audizioni e aver azzerato la discussione in Commissione, anche in Aula è stato dato parere contrario a tutti gli emendamenti dell’opposizione. Non è il Partito Democratico ma il governo a star facendo ostruzionismo: ostruzionismo al buonsenso che servirebbe per modificare queste causali inapplicabili, per limitare i danni del costo dei rinnovi, per incentivare davvero il lavoro stabile, su cui sono state messe risorse risibili. Abbiamo presentato tutti emendamenti concreti e di merito, ma questo decreto sarà convertito così com’è nato: creando disoccupazione nel Paese, scritto nero su bianco. Si umilia chi lavora e sta venendo lasciato a casa, si umilia chi cerca lavoro perché lo troverà più precario, si umilia chi crea lavoro perche dovrà sopportare nuovi costi, burocrazie, cavilli legali. Questo decreto di degno non ha niente.” Lo dichiara la deputata dem Chiara Gribaudo, della segreteria nazionale PD, a margine del dibattito in Aula sul decreto Di Maio.

31/07/2018 - 17:17

Oggi con la sentenza del Consiglio di Stato di fatto si rende applicabile la legge che istituisce il testamento biologico: sarà possibile lasciare una dichiarazione in cui indicare la volontà sul trattamento sanitario che eventualmente potrebbe interessarci”. Lo dichiara Ettore Rosato, vice-presidente della Camera, a proposito della sentenza del Consiglio di Stato sul Testamento biologico.

“Sembra una cosa normale – continua - eppure è stato un percorso impegnativo, quello fatto nella scorsa legislatura per far approvare una legge che garantisca a tutti noi tutela e dignità in quello che potrebbe essere il momento di maggior fragilità nella nostra vita. Spetta ora al Ministero dello salute dare seguito alla sentenza, confidiamo lo faccia rapidamente. Il mio pensiero va a quanti hanno vissuto sulla propria pelle o su quella di persone carissime la sofferenza di una fine difficile”.

“Quando la politica si occupa dei problemi delle persone e fa veramente qualcosa per risolverli, scrive pagine importanti per un intero Paese”, conclude.

31/07/2018 - 17:10

«Soltanto nello scorso anno sono circa 3,5 milioni i cittadini che hanno potuto usufruire del progetto la #DomenicaalMuseo visitando gratuitamente i grandi musei del nostro Paese che dipendono dal Mibac» afferma Flavia Piccoli Nardelli, deputata del Pd in commissione Cultura della Camera. «Si è trattato di un’iniziativa che ha contribuito ad avvicinare alla cultura anche un pubblico fino ad oggi distratto nei confronti di una delle maggiori ricchezze del nostro Paese. Educare alla fruizione dell’arte e alla conoscenza rimane uno dei principali obiettivi di uno Stato moderno e democratico. Sentire il ministro Bonisoli che annunciando lo stop delle domeniche al museo parla soltanto di pubblicità e di mancati introiti, rende pienamente l’idea della sua visione di cultura» conclude Piccoli Nardelli.

31/07/2018 - 17:09

“Secondo il ministro dei Trasporti, l’Italia sarebbe chiamata a scegliere in materia di infrastrutture tra riparare le buche nelle strade o buttare i soldi pubblici in cantieri inutili. Non è così, Danilo Toninelli. Questa forse è l’alternativa proposta da M5s in nome dei principi e dei dogmi della ‘decrescita felice’. Coloro che, come noi, hanno invece a cuore il destino del nostro Paese, del suo ruolo e del suo pieno inserimento nel contesto europeo ed internazionale, puntano ad un’alternativa che risponde appieno agli interessi delle nostre comunità, dei nostri cittadini. Ed è quella di accompagnare lo sviluppo economico, la difesa dell’ambiente, la sicurezza del territorio, la riduzione del gap Nord-Sud, con tutte quelle opere strategiche per l’intero Sistema Paese. Come, ad esempio, con la Tav, il Terzo Valico, il Tap… Da una parte, dunque, c’è chi, come sui vaccini, ci vuole far tornare al Medioevo, in questo caso della mobilità, e, dall’altra, chi ha una visione del futuro che merita l’Italia”.

Così la deputata Dem Raffaella Paita, componente della commissione Trasporti.

31/07/2018 - 17:07

“Vi ricordate la Buona Scuola? Quella che giuravano di abolire? Ecco, non solo non sarà cancellata, ma viene elogiata perché ha posto le basi per l’azzeramento del precariato. Lo dice il Pd?
No! Sta scritto nero su bianco nella relazione tecnica di accompagnamento del cosiddetto decreto Di Maio. Il decreto indegnità!”

Lo scrive in un post su Facebook Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, pubblicando la relazione tecnica al decreto dignità.

31/07/2018 - 17:06

“Il testo che reintroduce i voucher lascia troppi spazi per le ambiguità”. Lo dichiarano Nicodemo Oliverio, responsabile Agricoltura del Pd e Susanna Cenni, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera, a proposito del Dl Dignità, a margine del sit-in promosso dai sindacati agricoli davanti a Montecitorio.

“Si tratta – spiegano – di un disincentivo all'uso di strumenti stagionali, che già esistono nel settore, una proposta che non aiuta le imprese e rende più a rischio e opaco il rapporto occasionale di lavoro in agricoltura. Quello dell’agricoltura è un settore strategico e vitale, che ha bisogno di snellimento per le imprese, e di vigilanza su dimensioni ancora fortemente negative come il lavoro nero, il caporalato, lo sfruttamento che chiedono a noi tutti di vigilare ed applicare con decisione le norme esistenti fino in fondo. Invece, siamo di fronte ad un arretramento: le norme del ‘decreto Di Maio’ aprono nuove ferite nel settore agricolo nazionale, penalizzano sensibilmente i lavoratori e confermano i dubbi che noi avevamo. Anche  il sindacato ha espresso anche in queste ultime manifestazioni in piazza Montecitorio le sue perplessità,  sul  rischio di mettere in discussione la legge sul caporalato. Noi non siamo d’accordo. La legge sul caporalato fortemente voluta dai Ministri Martina e Orlando, non va modificata ma applicata e non ci convince un ripristino dei voucher in agricoltura come imposto dal Governo, senza alcun confronto con le parti sociali. Occorre invece riconoscere davvero più dignità al lavoro, favorire lo sviluppo dell’intero settore, e intervenire sul grigio che nella filiera condiziona lavoro, retribuzioni e prezzi al produttore. Il mercato del lavoro agricolo, in quanto ampiamente stagionale e non accessorio, prevede già tanta flessibilità contrattuale, e non necessita certo di ulteriori  forzature”.

“Siamo a fianco dei lavoratori agricoli e delle organizzazioni sindacali mobilitati in questi giorni, e siamo impegnati per favorire e sostenere la nostra agricoltura, la qualità e la trasparenza delle nostre filiere, grande valore aggiunto della nostra economia”, concludono.

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