20/07/2018 - 15:58

Subito esenzione totale delle Spese per colf, badanti e baby sitter

‘Mancata esenzione dei contratti di colf, badanti e baby sitter dai rincari contributivi del #DecretoDiMaio si traduce in un’odiosa tassa sulle famiglie che chiediamo di cancellare e sostituire con interventi di segno opposto a sostegno delle spese familiari con totale deducibilità di quelle per la cura domestica”.

Così il capogruppo del Pd, Graziano Delrio  che oggi ha pubblicato un post su Facebook di critica al decreto Di Maio.

https://www.facebook.com/160694770110/posts/10160585810190111/

20/07/2018 - 15:41

“Vedo che la presidente della commissione Finanze, Carla Ruocco, si scaglia contro il presidente dell’Inps ventiquattro ore dopo un’audizione svolta in grande serenità, nella quale nessun deputato M5s tra i quattro intervenuti ha criticato la relazione effettuata da Tito Boeri. Si vede che il preposto della Casaleggio alla materia in quel momento era distratto ed oggi si recupera con giudizi molto pesanti che non corrispondono a quanto visto e sentito dai commissari presenti”.

Lo afferma il deputato Dem Claudio Mancini, segretario Pd della commissione Finanze.

“Spiace inoltre - aggiunge Claudio Mancini - che la presidente Ruocco non trovi di meglio che apostrofare i deputati del Pd per giustificare il suo ‘sguaiato’ comunicato. Se pensa di inibirci per il confronto in commissione dei prossimi giorni sbaglia di grosso”.

20/07/2018 - 15:00

“Per la prima volta il governo Salvini-Di Maio è stato costretto a pronunciare la parola Mose. Ma senza rispondere nel merito ai quesiti posti dall’interpellanza da me presentata”. Lo dichiara Nicola Pellicani, deputato del Partito democratico.

“Le mie – continua - sono le domande che si pongono da mesi i cittadini e in particolare i veneziani: i cantieri sono bloccati da un anno, quando ripartiranno? Quando finiranno i lavori del Mose?

Altro che cambiamento: siamo di fronte al governo dei rinvii. Le opere già realizzate si stanno deteriorando per assenza di manutenzione. Sono esposte a corrosione e incrostazioni. Nonostante questo il governo non ha saputo dire quando riprenderanno i lavori. Devono leggere le carte, informarsi. Il Consorzio è però commissariato dal Ministero e dall'Anac già da quattro anni. Oggi, dopo la mia interpellanza, il governo ha però finalmente reso noto l'esito dell'indagine condotta dalla task force nata per dirimere il nodo dei finanziamenti.  Dalla relazione emerge anche un utilizzo improprio delle risorse che ha indotto Ministero delle Infrastrutture a rivolgersi alla Corte dei Conti e all'Anac. Il Consorzio Venezia Nuova avrebbe impropriamente utilizzato risorse destinate all'avanzamento dei lavori per coprire debiti pregressi. Bisogna fare piena luce su questo punto che va ricondotto al contenzioso tra Consorzio e imprese, in particolare con i principali soci del Consorzio stesso, vale a dire Mantovani, Condotte e Grandi Lavori Fincosit. Il governo ha confermato che l'avanzamento dei lavori è al 93% e le risorse per concludere l'opera sono state già tutte interamente finanziate, circa 5,5 miliardi. Nella relazione illustrata dal sottosegretario Michele Dell'Orco, l’esecutivo conferma l'intenzione di concludere i lavori, senza però indicare quando riprenderanno a lavorare i cantieri e quando sarà conclusa l'opera”.

“Insomma, il governo del cambiamento, come in tante altre questioni, prende tempo senza dare alcuna certezza su come intende procedere.  Ma se le cose continueranno di questo passo c'è il rischio concreto che il cantiere non si chiuda mai e il Mose resti la più grande incompiuta d'Europa”, conclude.

20/07/2018 - 14:40

“Più che aggredire la spesa la scorsa legislatura i 5 stelle hanno aggredito i colleghi e i banchi dei governo. D’Incà si vanta di tagli ai costi di gestione della Camera a cui il suo gruppo ha partecipato poco o niente, preferendo arrampicarsi sui tetti che impegnarsi davvero per ridurre gli sprechi e le spese eccessive”.

Lo dichiara Martina Nardi, deputata del Partito Democratico

20/07/2018 - 13:45

“Dal reddito di cittadinanza che non c’è alla TAP che invece c’è, dall’anagrafe dei raccomandati che non c’è all’assunzione di Assunta che c’è , in realtà l’unico che dovrebbe dimettersi per manifesta incapacità è il Ministro Di Maio”.

Lo dichiara Camillo D’Alessandro, deputato del Partito Democratico.

“Siamo di fronte a un attacco senza precedenti all’autonomia della Pubblica Amministrazione, ci troviamo di fronte al tentativo di piegare INPS e istituzioni, terze per natura, ai rappresentati “politici “ che passano, mentre – conclude - le istituzioni restano, per fortuna”

20/07/2018 - 13:44

Il Gruppo dei deputati  Pd sostiene la coraggiosa battaglia per i diritti delle persone con disabilità grave portata avanti da Davide Faraone, da giorni in sciopero della fame in attesa che la Regione Sicilia attivi le misure destinate ai non autosufficienti. Sono già oltre cinquanta le adesioni dei deputati del Pd che partecipano a staffetta allo sciopero della fame insieme ai senatori e che sostengono la mobilitazione su Twitter con gli hashtag #digiunocondavide e #Musumecifirma per lanciare un appello al presidente della Regione, affinché firmi al più presto il decreto che sblocca le risorse dovute per legge alle persone con disabilità grave.

20/07/2018 - 13:42

Il Governo scappa di fronte a interpellanza Dem

“Il Governo davanti a migliaia di risparmiatori travolti dall’instabilità economico finanziaria dei giorni che hanno preceduto la sua formazione e di fronte a un’azienda che ha avuto guadagni sospetti, si dimostra omertoso e provocatorio, testimoniando una fuga rispetto agli interessi dei risparmiatori e a quelli nazionali, oltre che una mancata osservanza delle più elementari leggi che regolano la materia".

Lo dichiara Franco Vazio, deputato del Partito Democratico, Vice Presidente della Commissione Giustizia e primo firmatario dell’interpellanza urgente discussa oggi in Aula.

“In pochi giorni i mercati finanziari italiani hanno registrato forti variabilità, tali da determinare una distruzione di valore dei titoli di Stato per circa 400 miliardi di euro, per due terzi detenuti dai cittadini italiani, e facendo lievitare lo spread oltre i 300 punti base. Questa volubilità economico-finanziaria di portata enorme – sottolinea il deputato Dem - ha trovato ragione e slancio dalle dichiarazioni di esponenti della maggioranza e dalla pubblicazione della bozza del contratto di governo - fatta trapelare da una “nascosta manina” - che ha destabilizzato la fiducia degli investitori, innescando una «tempesta finanziaria» tale da assicurare performance molto positive solo per alcuni e pochi “fortunati”. Emblematico il caso di AH di Alan Howard, che in un solo mese ha registrato un incremento di valore eccezionale e superiore al 36%”.

“E mentre la Consob è interessata ad aprire un'indagine in merito a ipotesi di reati di abuso di informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato, la risposta degli esponenti della Lega e del Movimento 5stelle – spiega - è quella di screditare l’immagine del presidente Nava, a conferma di quale sia il modus operandi nei confronti delle voci istituzionali non funzionali alla propaganda della maggioranza: zittirle o rimuoverle. Un atteggiamento che ha un sapore intimidatorio e ritorsivo”.

“È evidente che di fronte al muro del governo, a opachi comportamenti, a questi assordanti ed inconcepibili silenzi la nostra attività di indagine, la nostra denuncia non si fermerà, perché ci sono gli interessi degli italiani i cui risparmi sono stati sbriciolati, mentre altri incassavano utilità e guadagni da capogiro, e ci sono gli interessi del Paese, che non possono essere svenduti al mercato, dove magari, qualche ben informato riesce a fare grossi affari. Ci faremo promotori di queste denunce innanzi alle istituzioni competenti – conclude Vazio - perché, ancora una volta, il governo, pur dichiarandosi “avvocato degli italiani” nei fatti si è dimostrato lo zerbino di opachi interessi particolari”.

20/07/2018 - 12:48

Torna in Parlamento la crisi del Mercatone Uno di Colle di Val d’Elsa con la risposta, arrivata oggi, all’interpellanza urgente presentata da Susanna Cenni, deputata senese del Pd, dove si chiedevano garanzie sul futuro dei lavoratori dei negozi di arredamento tra cui anche il punto vendita colligiano. “La risposta del sottosegretario Andrea Cioffi mi rende solo in parte soddisfatta – chiarisce Susanna Cenni - ma mi irrita soprattutto la scelta del Ministro Luigi Di Maio di entrare in Aula solo a discussione finita e per fare il suo show sull’Ilva, dimostrando poca attenzione nei confronti dei dipendenti di Mercatone Uno, trattati come lavoratori di serie B”.

“Non è banale che il Governo affronti la questione della vertenza della crisi di un gruppo che riguarda ben 13 negozi sul territorio nazionale e oltre 2mila dipendenti, tra cui i lavoratori dello store di Colle di Val d’Elsa – ha spiegato Cenni nella sua risposta -. Lavoratori che, in questi mesi, hanno lottato con coraggio, si sono mobilitati e riuniti in presidio, per difendere il proprio diritto al lavoro. Un impiego che con l’accordo, sottoscritto il 5 luglio scorso tra i sindacati e gruppo Cosmo Spa che rappresenta uno dei due soggetti acquirenti, ha solo in parte dato garanzie sull’occupazione. Proprio a tutela delle competenze e delle professionalità sarà fondamentale vigilare attentamente su tutti i passaggi e su tutte le procedure, per dare massima garanzia e tutele ai profili professionali anche in un quadro di possibile mutamento merceologico dell'attività commerciale dello store colligiano, che rischia di perdere il know how che i lavoratori hanno sviluppato nel settore dell’arredamento e della progettazione. Per quanto ci riguarda continueremo a seguire tutti gli sviluppi della questione a partire dall’incontro con le Regioni in programma il 25 luglio. Un impego che dovrà essere continuo e portare alla creazione di una cabina di regia istituzionale, che dovrà coinvolgere anche le amministrazioni comunali, che saranno fondamentali partner per favorire semplificazioni e agevolare i business plan e il coinvolgimento di eventuali nuovi partner oltre ai nuovi soggetti acquirenti”, conclude la deputata democratica.

20/07/2018 - 12:47

“Una tassa sulle famiglie, in particolare su quelle che spesso si devono far carico di persone fragili. Questo uno degli effetti prodotti dal decreto Di Maio. Comincia a emergere con chiarezza infatti il costo in più che le famiglie italiane si troveranno ad affrontare per i contratti di colf e badanti. Una vera e propria beffa. Ci auguriamo che governo e maggioranza abbiano almeno il buon senso di accogliere la proposta del Pd che con un emendamento corregge questo errore”. Lo dichiara il deputato dem Claudio Mancini, segretario della commissione Finanze della Camera.

20/07/2018 - 11:57

“Salvini è un bullo. Se la prende con i fragili, sceglie i suoi obiettivi con cura, difficilmente si scaglia contro chi gli tiene testa, meglio gli immigrati o i bersagli facili.
Il contrario di Saviano, che denuncia i potenti quando secondo lui sbagliano. Con le sue parole è diventato, soprattutto tra tanti giovani disincantati, un simbolo della lotta alla mafia a cui ha fatto male, molto più male che un tuffo in piscina o qualche parola di circostanza pronunciata da Salvini.
Per questo il leader leghista lo querela: perché con le sue parole svela che i bulli generalmente sono anche dei deboli”.

Lo scrive il vice presidente della Camera Ettore Rosato in un post si Facebook

20/07/2018 - 11:06

“Appare perlomeno singolare il vanto che l’on. D’Incà ostenta per i risparmi ottenuti nei bilanci Camera degli scorsi anni e che hanno permesso di destinare ai territori colpiti dal terremoto ben 212 milioni di euro. Addirittura fa sorridere che attribuisca il merito di quell’azione a Luigi Di Maio. In realtà si è trattato di una costante attenzione alla razionalizzazione delle spese condotta dall’ufficio di presidenza della Camera nella scorsa legislatura che ha visto più volte l’astensione o addirittura l’opposizione del M5S. Ma per i cinque stelle, ormai è chiaro, contano più le chiacchiere che i fatti”. Lo dichiara la deputa dem Sivia Fregolent, capogruppo in commissione Finanze.

20/07/2018 - 11:00

Dichiarazione deputata Pd Debora Serracchiani, capogruppo in Commissione Lavoro

“Il Pd ha proposto di esentare dal pagamento del contributo aggiuntivo previsto nel caso di rinnovo del contratto  i datori di lavoro di colf, badanti e baby sitter. Questo è per noi un aiuto concreto alle famiglie che invece il decreto Di Maio colpisce e penalizza indiscriminatamente”. Ad affermarlo la deputata del Pd Debora Serracchiani, capogruppo in commissione Lavoro, impegnata nel coordinare l’azione del suo gruppo per modificare il decreto.  “ Chiediamo alla maggioranza e al governo di approvare il nostro emendamento. Di cambiare subito quella norma irragionevole che penalizza il lavoro domestico, come richiesto anche dall’associazione dei datori di lavoro domestico Assindatcolf”.

Per Serracchiani, la vicenda del decreto Di Maio “è l’ennesima conferma che il contratto di governo  tra Lega e 5 Stelle è un grandissimo imbroglio sulla pelle dei cittadini. Altro che governo del cambiamento, questo è un governo del peggioramento.”

20/07/2018 - 09:18

“L’audizione di Boeri di oggi ha certificato che Di Maio ha mentito davanti al Parlamento e insieme a esso davanti al Paese”. Lo dichiarano  Silvia Fregolent e Claudio Mancini, rispettivamente capogruppo Pd e segretario della Commissione Finanze della Camera, a proposito dell’audizione del presidente dell’Inps Boeri alla Camera sul Decreto Dignità.

“Le bugie del ministro del Lavoro – continuano – sono state ben due. Innanzitutto la relazione che lui diceva di non aver ricevuto è stata inviata al Ministero del Lavoro almeno 8 giorni prima della stesura definitiva del decreto Dignità. In più, il presidente dell’Inps ha chiarito che le stime sul numero di posti di lavoro potenzialmente persi con l’entrata in vigore del decreto, sono prudenziali e sono il risultato di proiezioni basate su numeri forniti dallo stesso ministero del Lavoro”.

“Dunque, invece che attaccarlo e minacciare di rimuoverlo, Di Maio avrebbe dovuto ringraziare l’Inps per le stime che potevano essere anche più impietose”, conclude

19/07/2018 - 20:04

“Il presidente dell’Inps Boeri ha smentito  le dichiarazione resa ieri da Di Maio non in un video Facebook ma davanti alle Commissioni Finanze e Lavoro riunite della Camera. In altre parole, Di Maio non ha detto la verità davanti al Parlamento e al Paese”. Lo dichiara Debora Serracchiani, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera, a proposito dell’audizione del presidente dell’Inps Boeri sul Decreto Dignità.

“L’affermazione secondo cui – continua – Di Maio avrebbe ricevuto dall’Inps due relazioni, nella seconda delle quali, non richiesta, una ‘manina’ avrebbe inserito la previsione degli 8mila posti di lavoro all’anno persi, è stata smentita da Boeri. Date alla mano, il presidente dell’Inps ci ha informato che la relazione è una sola, che è stata ricevuta dal ministero del Lavoro almeno 8 giorni prima della stesura definitiva del decreto e dell’invio al Colle, e che conteneva già l’indicazione sulla perdita dei posti di lavoro. Successivamente, sono stati invitati alla Ragioneria generale dello Stato dei chiarimenti che non toccavano comunque il tema dei posti di lavoro.  Allo stesso tempo, Boeri ha confermato che nell’immediato il decreto non solo causerà una perdita di posti di lavoro ma anche che la stima degli 8 mila posti è ottimistica, dal momento che non comprende gli effetti relativi ai contratti di somministrazione e a quelli che sono in scadenza dal momento che rischiano, con l’introduzione della causalità, di non essere rinnovati. Boeri conferma invece la bontà dell’iniziativa del Pd: la chiave di volta per affrontare il tema del precariato è ridurre il costo al lavoro a tempo indeterminato.  Siccome vale di più deve costare di meno. In questo senso, Boeri si è detto d’accordo con la proposta del Partito democratico di un taglio di 4 punti in 4 anni,  precisando però che questo sarà possibile solo senza contestuali aumenti della spesa pensionistica”.

“Il presidente dell’Inps ha confermato il sistema dei contratti a tutele crescenti ha funzionato: il numero dei contratti a tempo indeterminato è aumentato”, conclude

19/07/2018 - 19:25

Dopo l’audizione del Presidente Boeri siamo a maggior ragione preoccupati di sapere che quelle stime di 8000 posti l’anno sono ottimistiche, anche se lo immaginavamo. Per fortuna possiamo ancora modificare questo testo: spero che si potrà discutere con franchezza su quanto ascoltato dalle parti sociali, per incentivare davvero il lavoro stabile e non impedire l’utilizzo di due contratti molto tutelati, come il tempo determinato e la somministrazione.”

Lo dichiara la deputata dem Chiara Gribaudo, della Segreteria Nazionale PD, a margine dell’audizione di Tito Boeri oggi alla Camera sul decreto Di Maio. “Noi come Partito Democratico chiediamo il taglio del cuneo fiscale di 4 punti in 4 anni per bilanciare l’intervento del governo; oltre a questo si dovrebbero escludere la somministrazione dal decreto e intervenire sia sulle causali che sui rinnovi per limitare i danni. L riduzione delle proroghe e dei 24 mesi – prosegue la deputata dem – non è per me un problema, ma il combinato disposto con l’aumento dei costi, della burocrazia e del contenzioso rischia di essere un boomerang. Spero potremo ragionare in Commissione per combattere davvero la precarietà e favorire davvero il lavoro stabile, altrimenti forse avremo dati sul lavoro drogati dal turn over ma da questo Parlamento uscirà un testo che peggiora non di poco la vita delle persone, soprattutto delle più deboli.” Conclude.

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