19/07/2018 - 17:40

"La risposta del sottosegretario Cioffi rappresenta un significativo passo indietro e quasi una smentita di quanto affermato dal ministro degli Esteri Moavero Milanesi in visita ieri in Azerbaigian, come riportato oggi su tutta la stampa nazionale. Il gasdotto Tap è di fondamentale importanza e si deve portare a termine, non grava sulla finanza pubblica ed è già stato completato per il 72 per cento. Un gasdotto che mira a rendere più sicuri gli approvvigionamenti e a ridurre il gap tra il prezzo italiano del gas e quello europeo, questione importante per le famiglie e le imprese”. Lo dichiarano in una nota i deputati Pd della commissione Attività produttive che hanno presentato un Question Time in commissione X di Montecitorio.

"La risposta del sottosegretario - proseguono i deputati Pd - non ha confermato che il gasdotto si farà con certezza, ma si è limitata a spiegare che verranno valutati gli impatti ambientali e sociali. Il Governo affronti al più presto la questione del gasdotto Tap perché cominciamo a temere che l’unico risultato all’indecisione del governo sia di riportare in pochi anni il nostro paese in una situazione di crisi energetica, che avevamo lasciato alle nostre spalle".

19/07/2018 - 17:13

“Il sottosegretario Dell’Orco nel rispondere all’interrogazione presentata da Luciano Pizzetti, capogruppo del Pd in commissione Trasporti della Camera, in merito ad un possibile stop alla fusione tra Anas e Ferrovie annunciato dai due sottosegretari alle Infrastrutture della Lega, ha testualmente  riferito che  ‘alle dichiarazioni riportate dagli esponenti di governo non si può attribuire alcun valore specifico  o forma di vincolo rispetto alle decisioni dei soggetti interessati’. In pratica il sottosegretario del M5S ha derubricato a mere posizioni personali le interviste apparse su La Stampa e sul Corriere della Sera del 18 luglio dei sottosegretari Rixi e Siri che annunciavano uno stop alla fusione Anas-Ferrovie. Dell’Orco ha inoltre comunicato che il ministro Toninelli il 3 luglio ha informato il presidente della commissione Trasporti della Camera che in merito al trasferimento delle azioni dei gruppi di Anas e Ferrovie vi è un confronto aperto con il Mef , azionista di maggioranza al 100%. Dalla risposta offerta in Commissione è del tutto evidente la divisione esistente tra Lega e 5 Stelle su scelte strategiche per il Paese come può essere il processo di fusione Anas-Ferrovie. Una divisione che rischia di pregiudicare un’operazione che ha una grande valenza in termini di investimenti e sviluppo, un gruppo che può contare su 80 mila dipendenti, 10 miliardi di fatturato e una capacità di alzare il livello di competitività del sistema Paese e che il precedente governo aveva  fortemente voluto proprio per queste ragioni. C’è quindi da essere seriamente preoccupati se il governo è costretto a smentire nelle sedi istituzionali ciò che viene annunciato sui giornali”.

Lo afferma Davide Gariglio, deputato del Pd in commissione Trasporti della Camera.

19/07/2018 - 16:57

Presentata interrogazione urgente ai Ministri Tria e Bongiorno 

“Che fine faranno i buoni pasto? L’ha chiesto  la deputata  Debora Serracchiani, capogruppo del Pd in commissione Lavoro della Camera, che ha presentato una interrogazione urgente ai ministri  dell’Economia e della Funzione Pubblica. Serracchiani scrive ai ministri Tria e Bongiorno che “il futuro dei buoni pasto se lo stanno ponendo oltre un milione di dipendenti pubblici  che vedono ora compromessa  una parte importante del proprio stipendio”.

Serracchiani ricorda che  la vicenda nasce a seguito “della disdetta da parte della Consip  della convenzione con  “Qui Grouop” per le inadempienze della stessa società che ha lasciato tantissimi dipendenti pubblici in una condizione di avere buoni pasto non spendibili”. Nell’interrogazione, l’esponente del Pd ricorda inoltre ai ministri che “la convenzione tra Consip e Qui Gruop è stata attiva da marzo 2016 a giugno 2018, con  un valore di 500 milioni di euro  e di questi 450 milioni sono stati ordinati e ritirati”. “In  pratica – scrive Serracchiani - circa un milione di dipendenti pubblici di Piemonte, Lombardia, Liguria, Valle d’Aosta e Lazio rischiano di perdere il valore di buoni pasto già ricevuti e non utilizzabili poichè bar, ristoranti e  supermercati non li accettano più”.

La capogruppo del Pd in commissione Lavoro fa presente al governo che “i  buoni pasto hanno una incidenza rilevante, soprattutto per le retribuzioni più basse nella PA e possono valere da 100 a 140 euro in meno per 20 giorni di lavoro” . Al governo, la deputata del Pd ha chiesto “di assumere una iniziativa  al fine di tutelare i dipendenti pubblici nel loro potere d’acquisto e nel non perdere i buoni pasto ricevuti e  impossibilitati ad utilizzare.”  

19/07/2018 - 16:12

“Dalle prigioni della Mauritania alle carceri del Venezuela, sono oltre tremila gli italiani detenuti all’estero, la maggior parte in Europa ma anche in paesi lontanissimi. Colpevoli o innocenti, spesso scontano la pena senza alcuna tutela dei diritti umani. Sovente privati di beni di prima necessità, costretti a vivere in celle sporche e sovraffollate, non di rado vittime di ingiustizie e corruzione. E spesso doppiamente puniti perché vittime di storie che istituzioni e opinione pubblica dimenticano. Vicende di cui si occupa da anni l’associazione “Prigionieri del Silenzio” e di cui si è interessato con forza e lealtà il senatore Luigi Manconi nella passata Legislatura e che io con un primo atto di sindacato ispettivo sul tema desidero riportare all’attenzione del neo eletto Parlamento della Repubblica. Ho infatti già presentato un’interrogazione sugli italiani detenuti all’estero ai ministri degli Affari Esteri e della Giustizia affinché si valuti con estrema urgenza l’istituzione presso i rispettivi dicasteri e per quanto di competenza, di un ufficio di collegamento interministeriale a supporto delle nostre missioni diplomatiche all’estero allo scopo di dare piena applicazione a tutela dei nostri connazionali detenuti all’estero alla “Convenzione sul trasferimento delle persone condannate, adottata a Strasburgo il 21 marzo 1983 e già ratificata dal nostro Paese”. Lo afferma Massimo Ungaro, deputato del Pd eletto nella circoscrizione Europa.

19/07/2018 - 15:55

“Per le tasse da restituire sarà necessaria una proroga ulteriore nel milleproroghe. Vista la mancata approvazione dei nostri emendamenti che chiedevano di inserire immediatamente, già nel testo del governo la soluzione del problema. C’e’ sicuramente bisogno di una ulteriore proroga adeguata, visto il mantenimento di soli 60 giorni, entro i quali, peraltro, c’è agosto”

Lo dichiara Stefania Pezzopane, deputata dell’ufficio di presidenza del gruppo del Partito Democratico.

“Meglio sarebbe stato approvare l’emendamento su de minimis e sull’interpretazione della norma italiana per l’applicazione di temporary framework e franchigia. Stupisce – sottolinea la deputata Dem - che i sovranisti Salvini e Di Maio, che su questa vicenda avevano addirittura annunciato che sarebbero usciti dall’Europa, ora dall’Europa dipendono anche per una norma italianissima”.

“Noi continueremo a batterci fino a salvare tutte le imprese coinvolte da questo iniquo provvedimento, causato dalla mancata notifica avvenuta tra il 2009 e il 2011. Manteniamo ferme le decisioni assunte al tavolo regionale e a quanto convenuto con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giorgetti, ma – conclude Pezzopane - vogliamo concretezza”.

19/07/2018 - 15:32

“Salvini diceva che la storia di Josefa, la donna salvata da Open Arms dal relitto del gommone affondato dalla guardia costiera libica, insieme ad un'altra donna e ad un bimbo era una "fake news", che c'erano testimoni che avrebbero smontato la fake news in nome della verità. Oggi veniamo a sapere che, come era evidente anche ai bambini, ma non a Salvini, non era una fake news e che i testimoni parlavano di un altro naufragio. Salvini invece che twittare dovrebbe chiedere scusa”. Così su Facebook Giuditta Pini, deputata del Pd.

19/07/2018 - 15:06

“Condividiamo le preoccupazioni del settore dell’autotrasporto circa le criticità che attanagliano il comparto e che risultano aggravate dalle ultime scelte del nuovo governo”.  Lo dichiarano Silvia Fregolent e Luciano Pizzetti, capigruppo Pd in Commissione Finanze e Trasporti della Camera.

“Particolarmente critica – continuano - è la penalizzazione a seguito della comunicazione del Mef dello scorso 16 luglio con cui il governo 5 Stelle-Lega non intende rispettare l’impegno assunto da quello precedente di riconoscere un recupero forfettario pari a 51 euro per ogni trasporto effettuato personalmente dall’imprenditore oltre il comune in cui ha sede l’impresa e di 17,85 per i trasporti effettuati all’interno dello stesso comune. L’aver portato la cifra, rispettivamente, a 38 e a 13,3 euro è una mortificazione per un settore strategico per l’economia”.

“Preoccupa il silenzio del ministro delle Infrastrutture, che non ha ancora voluto ascoltare le ragioni del mondo dell’autotrasporto. Chiediamo che il governo spieghi le ragioni di questa pesante decurtazione e ritorni su suoi passi rispetto alla decisione assunta al fine di evitare il collasso di molte imprese del settore e scongiurare ripercussioni negative sull’intera economia del Paese”, concludono.

19/07/2018 - 14:48

“Proroga degli interventi previsti per le scuole per l’anno di corso 2018/2019; proroga della gestione straordinaria e incremento delle risorse per la ricostruzione dei termini di verifica della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici; inserimento delle Università tra i soggetti attuatori degli interventi relativi delle opere; allungamento dei tempi per la restituzione delle tasse sospese; indennizzo economico per le vittime del terremoto; potenziamento del personale dei Comuni ricadenti nei territori colpiti dal sisma e loro coinvolgimento all’interno della “cabina di regia” della ricostruzione; misure a favore degli amministratori dei Comuni colpiti dal sisma, in particolare per la fruizione di maggiori ore di permesso e licenze connesse all’esercizio dei compiti istituzionali; recupero degli aiuti dichiarati illegittimi dalla Commissione europea per gli importi eccedenti la soglia de minimis di 500mila euro per le imprese abruzzesi per il terremoto 2009; sostegno alla ricostruzione e alla ripresa delle attività economiche anche per i territori colpiti dagli eventi sismici che hanno interessato la regione Campania e le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia”.

E’ il contenuto dell’Ordine del giorno presentato dalla capogruppo Dem in commissione Ambiente, Chiara Braga, approvato dall’Aula della Camera, e che impegna il governo M5s-Lega ad inserire queste misure nei prossimi provvedimenti legislativi, in particolare nel decreto legge ‘proroga termini’ e nella legge di bilancio 2019. “Resta però tutta la nostra insoddisfazione - spiega Chiara Braga - per l’approvazione di un decreto che non ha saputo dare le risposte attese. Da qui la nostra battaglia nel merito delle questioni ancora aperte a sostegno delle legittime aspettative dei lavoratori, delle imprese, delle amministrazioni locali”.

19/07/2018 - 13:38

“Votiamo a favore di questo decreto Terremoto perché è composto da proroghe importanti di strumenti di intervento varati dal governo Gentiloni. Strumenti che M5s e Lega dicevano di voler smantellare, ma che invece tengono in piedi perché non in grado di fare nulla di meglio e questo nonostante le roboanti promesse della campagna elettorale. Allo stesso tempo, però, ci addolora l’indifferenza con cui hanno affrontato questi temi, testimoniata dal triste utilizzo della parola ‘marchette’ per le richieste di cui eravamo portatori nei nostri emendamenti e che giungevano dai territori, dai cittadini, che hanno vissuto sulla loro pelle gli orrori del sisma. In commissione e in Aula, dopo la promessa fatta al Senato di modificare poi il testo alla Camera, da M5s e Lega sono giunti solo e solamente dei No e vaghe promesse di recuperare i contenuti degli emendamenti nel Mille Proroghe e nella Legge di Bilancio. Il Pd proseguirà con serietà, con senso del dovere, con onestà, al fianco degli amministratori locali e delle popolazioni, a battersi affinché al più presto giungano le risposte attese e che oggi sono purtroppo andate deluse”.

Così la deputata De Stefania Pezzopane, dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd, intervenendo in Aula per la dichiarazione di voto sul Dl Terremoto.

19/07/2018 - 13:17

“La candidatura delle Olimpiadi 2026 a Milano per volere della Lega e lo stop alla Tav per accontentare il M5S. E’ sotto gli occhi di tutti lo sciagurato accordo di governo che rischia di distruggere l’immagine di Torino e del Piemonte e le potenzialità ancora inespresse di crescita economica, occupazionale e sociale. Un inciucio fatto sulla pelle e sul futuro dei cittadini ma che ha avuto il benestare della sindaca Chiara Appendino”. Lo dichiara la deputata Pd Silvia Fregolent dopo le notizie ufficiali sull’appoggio della Lega Nord a Milano e sulla consegna del dossier “No Tav” del sindaco di Torino al Ministro delle Infrastrutture.

19/07/2018 - 13:13

“Dispiace che la ministra Grillo riporti il tema delle vaccinazioni nell’agone della battaglia politica. Parlare di ‘obbligo graduale’ non ha alcun senso ed è anzi un errore. Interrompere l’obbligo vaccinale, dopo soltanto un anno e senza aver raggiunto quota 95% di copertura per avere l’‘effetto gregge’ - che non devo spiegare al ministro cos’è e perché è indispensabile raggiungerla su tutto il territorio nazionale - è sbagliato. Avevamo finalmente accolto con grande soddisfazione la creazione di un unico calendario vaccinale, uguale in tutte le Regioni, mentre in questo modo si torna invece indietro. Se un bambino non vaccinato dell’Emilia Romagna va in vacanza in Campania e contrae il morbillo, perché la Campania ha una copertura vaccinale non ancora ottimale, si crea un’epidemia. Perché correre questo rischio?”.

Così il deputato Dem Paolo Siani, pediatra e componente della commissione Affari sociali e Sanità.

“La ministra - aggiunge Paolo Siani - ha cinque anni per: rivedere il decreto vaccinale; mettere a punto l’anagrafe vaccinale, che al momento non è attiva in tutte le Asl e non è ancora accessibile a tutti; investire sulla formazione adeguata del personale, sull’informazione dei cittadini, sulla gestione della fase pre e post vaccinale, sulla sorveglianza di tutte le reazioni avverse. Questi sono gli aspetti urgenti che dovrebbe affrontare la ministra. Poi tra due anni, senza pregiudizi, ci si mette al lavoro anche insieme, con la massima collaborazione e si decide quale strada intraprendere per il bene comune. Lo si può fare con calma e giudizio, quando avremo coperture omogenee su tutto il territorio nazionale e poi insieme arriveremo a superare l’obbligo. Non si faccia delle vaccinazioni un’inutile e sterile battaglia politica - conclude il deputato Dem - che creerebbe disorientamento nei cittadini e in una classe medica costretta a cambiare opinione dopo soltanto un anno. Serve un approccio di sistema e non interventi spot”.

19/07/2018 - 11:46

“Con la nuova direttiva diramata dal ministero dell’Interno sono stati compiuti i primissimi passi per sburocratizzare le procedure previste dalla ‘circolare Gabrielli’ sulle manifestazioni pubbliche, ma c’è ancora un vulnus nel mancato sostegno ai comuni”.

Lo dichiara Roger De Menech, deputato del Partito Democratico e primo firmatario della mozione del Pd.

“La nuova formulazione rimanda in capo ai sindaci tutte le responsabilità, anche quelle che dovrebbero essere di competenza nazionale – spiega il deputato Dem - come la sicurezza, con il rischio che i comuni applichino la direttiva in maniera non omogenea sul territorio nazionale. La mozione che abbiamo presentato per salvaguardare lo svolgimento delle manifestazioni storiche, artistiche, culturali e agro-alimentari, importanti per il nostro Paese, andava nella direzione della semplificazione, ma non solo. La richiesta di differenziare i  grandi eventi dalle piccole iniziative locali era accompagnata dall’individuazione di risorse economiche adeguate a sostegno degli enti locali e i privati, per coprire i costi connessi alle esigenze di safety e di security, quindi di tutela del pubblico, ma anche degli stessi volontari che rendono possibili le manifestazioni”.  

“È dunque necessario inserire la norma in un quadro nazionale, in modo da assicurare omogeneità su tutto il territorio e – conclude De Menech - garantire quelle che sono l’espressione di tradizioni che rappresentano un patrimonio ricco e prezioso per il nostro Paese”.

19/07/2018 - 11:33

Bene la proroga della zona franca urbana e pensare che Lega e m5S avevano votato contro l’atto istitutivo

"Finalmente il governo ha battuto un colpo. Oggi il viceministro Castelli, dopo giorni di assordante silenzio, ha assunto alcuni impegni in linea con le proposte che il Partito democratico  ha presentato , prima in commissione e poi in aula,  sulla ricostruzione e sul sostegno al reddito per le popolazioni colpite dal terremoto.   Nel rivendicare questo risultato, sottolineiamo che tra i vari impegni presi c’è anche quello di prorogare la zona franca urbana che contiene specifiche misure di agevolazione per le imprese e il lavoro autonomo, in termini previdenziali, contributivi e fiscali,   essenziali per dare nuovo slancio alla rinascita dei territori colpiti dal sisma. Il governo si è impegnato a prorogare tali benefici fino al 31 dicembre prossimo. Questo è per noi motivo di soddisfazione, tenuto contro che nella passata legislatura Lega e M5S avevano votato contro all’atto istitutivo della zona franca urbana. Un ripensamento quanto mai doveroso, anche se tardivo, poiché il tempo non è una variabile trascurabile per dare certezze normative alla ricostruzione. Il decreto poteva essere una occasione importante, temiamo invece che tale occasione, dopo  quattro mesi dal voto persi inutilmente , sia invece svanita.”

Lo dichiarano Mario Morgoni e Alessia Morani

19/07/2018 - 11:03

“Il Movimento 5 Stelle si appropria dell’iniziativa del governo Gentiloni che aveva messo a disposizione risorse per l’assunzione di circa 3mila ricercatori negli Enti di ricerca attraverso lo stanziamento in Legge di bilancio 2018 di 76 milioni di euro a regime”.

Lo dichiara in una nota la deputata Pd, Rosa Maria Di Giorgi, componente della commissione Cultura della Camera.

“Ieri in Commissione cultura - aggiunge Rosa Maria Di Giorgi - si votava il parere sui Fondi Ordinari di Ricerca (Foe), provvedimento predisposto dalla ministra Fedeli e fatto proprio dal Governo gialloverde. Purtroppo il parere sul provvedimento era invotabile da parte del Pd in quanto impreciso, non documentato e con richieste lesive dell'autonomia degli Enti, già impegnati meritoriamente, a bandire i concorsi per le stabilizzazioni. Il Pd si è pertanto astenuto non senza predisporre un proprio parere costruttivo e corretto che non è stato votato per la volontà della maggioranza di fare il gioco delle ‘tre carte’ per confondere le acque. Questi i fatti. Il resto è soltanto falsa propaganda. La verità è che abbiamo invertito la tendenza negli investimenti in ricerca e Università in questi anni. Siamo noi ad esserci occupati dei precari e della loro stabilizzazione. Noi siamo quelli dei fatti e dei risultati concreti. Il Movimento 5 stelle - conclude la deputata Dem - continua a promettere senza fare nulla di concreto dopo mesi di chiacchiere”.

 

19/07/2018 - 10:46

“Il Partito Democratico sul decreto Di Maio proporrà di inserire la nostra proposta di salario minimo legale e il taglio del cuneo fiscale di 4 punti in 4 anni sui contratti stabili. Questo testo così com’è non combatte ma anzi rischia di aumentare la precarietà, quindi non ci limiteremo a ostacolare le misure che riteniamo sbagliate: la dignità proveremo a mettercela noi”.

Lo dichiara Chiara Gribaudo, della Segreteria Nazionale del Pd.

“Il ministro - aggiunge Chiara Gribaudo - dovrebbe smetterla di negare l’evidenza. Più andiamo avanti nelle audizioni, più capiamo quanto frettolosamente e irrazionalmente sia stato scritto questo decreto. La stima di 8mila disoccupati dell’Inps potrebbe essere addirittura riduttiva e l’unico a non volerlo ammettere è Di Maio, che pensa addirittura di togliere fondi alla Naspi. O si favorisce davvero il tempo indeterminato come chiede il Pd - conclude la deputata Dem - oppure gli effetti di questo decreto rischiano davvero di essere catastrofici”.

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