n. 70 - 17 maggio 2024

 

IL GOVERNO NON STANZIA RISORSE PER LA CYBERSICUREZZA

Persa un’occasione importante

Il giudizio sul comportamento del governo sul ddl Cybersicurezza non può che essere molto negativo. Per rafforzare le capacità difensive dell'Italia contro gli attacchi informatici non viene stanziato nemmeno un euro dal bilancio dello Stato mentre vengono stabiliti molti obblighi per Enti Locali e aziende, prevedendo multe salatissime. È una scelta assurda per un obiettivo così strategico.

In secondo luogo siamo molto critici per come il governo si è comportato con l'opposizione. Una legge come questa avrebbe potuto essere un terreno di collaborazione nell'interesse collettivo e su un obiettivo condiviso. Sembrava possibile all'inizio dell'iter alla Camera. Peccato che poi il governo abbia dimostrato ancora una volta che il lupo perde il pelo ma non il vizio, e ha preferito trasformare una legge importante nell'ennesimo spot elettorale a favore delle telecamere del prossimo G7 e delle elezioni.

Emendamenti dell'opposizione approvati all'unanimità in commissione sono stati bocciati in Aula, disponibilità data e poi negata sulla possibile riformulazione di alcuni testi. Ci siamo trovati di fronte a un governo che non si è fatto scrupolo di travolgere il percorso democratico parlamentare. Si è purtroppo persa una grande occasione.

TEMI DELLA SETTIMANA

APPROVATA LA LEGGE CONTRO IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO

Uno strumento di prevenzione e presa in carico

L’approvazione all’unanimità della legge contro il bullismo e il cyberbullismo rappresenta un segnale chiaro del nostro impegno a proteggere i più vulnerabili e a promuovere una cultura di rispetto e tolleranza che, attraverso una serie di misure diversificate, mira a prevenire il fenomeno e a rieducare i minori coinvolti. È un fenomeno che non possiamo più ignorare, un flagello che colpisce tanti ragazzi. Le ultime indagini rilevano che un adolescente su due è vittima di bullismo, un dato sconcertante. I ragazzi che subiscono bullismo spesso tacciono e non denunciano gli episodi, non ne parlano nemmeno con i propri genitori. Per questo credo sia importante, da parte delle istituzioni tutte, dare un segnale di vicinanza e ascolto.

La legge prevede la creazione di un sistema di segnalazione degli atti di bullismo e cyberbullismo che consenta agli studenti di denunciare i comportamenti aggressivi subiti o osservati, un sistema che potrà essere gestito da figure specializzate all'interno delle scuole. Rispetto alle misure rieducative, la proposta di legge prevede l'istituzione di un servizio di assistenza e supporto psicologico per i minori coinvolti in comportamenti aggressivi.

Nella norma abbiamo inserito il 20 gennaio come giornata del rispetto, ricordando Willy Monteiro, un figlio della nostra Patria rimasto ucciso perché ha voluto difendere un suo coetaneo aggredito. Questo provvedimento vuole essere un segnale che la violenza non è mai la risposta. Aiutiamo le ragazze e i ragazzi a costruire un mondo migliore.

 

ATTENTATO ALLA DEMOCRAZIA NEL CUORE DELL’EUROPA

Solidarietà a Robert Fico e al popolo slovacco

Siamo profondamente colpiti e turbati dalla drammatica notizia del vile e brutale attentato subito dal primo ministro slovacco, Robert Fico, a cui esprimiamo massima solidarietà. In Aula abbiamo espresso vicinanza a lui, alla sua famiglia e all’intero popolo slovacco e seguiamo con apprensione l’evolversi di questo violento attacco alla democrazia avvenuto nel cuore dell’Europa.

 

IL GOVERNO ABBANDONA IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Con la nostra mozione chiedevamo 1.7 mld di risorse certe

Bocciando la nostra mozione sul Tpl che chiedeva risorse certe per superare l’emergenza del settore, il governo e la maggioranza confermano il proprio menefreghismo sulle sorti di milioni di persone che ogni giorno utilizzano il trasporto locale per i propri spostamenti.

Meloni e Salvini gettano la maschera e voltano le spalle al settore. Si chiama trasporto pubblico locale ma è una grande questione nazionale che evidentemente non interessa al ministro Salvini che continua a straparlare e a proporre investimenti inutili come la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina.

La nostra mozione chiedeva al governo 1,7 miliardi di euro per finanziare i maggiori costi del settore e rinnovare i contratti dei lavoratori.

 

ELIMINARE IL TELEMARKETING SELVAGGIO

Presentata proposta di legge per la tutela dei consumatori

Purtroppo nel nostro Paese il telemarketing è ancora una pratica molto aggressiva che danneggia soprattutto le famiglie e i cittadini più deboli. Abbiamo il dovere di intervenire e rivoluzionare l’attuale sistema. Per questo abbiamo presentato una proposta di legge per la tutela dei consumatori.

Il telemarketing selvaggio mette a rischio la privacy e la serenità dei cittadini, i quali spesso ricevono telefonate continue non richieste. Il registro delle opposizioni, è un dato di fatto, non ha funzionato abbastanza.

L’obiettivo della nostra proposta è introdurre nell’ordinamento italiano il sistema “opt-in”, adottato già in Olanda e Repubblica Ceca, che prevede il divieto generalizzato di effettuare telefonate di natura commerciale verso numeri telefonici fissi o mobili, appartenenti a soggetti che non abbiano preventivamente fornito il loro consenso a ricevere tali comunicazioni.

 

 

ACCADE ALLA CAMERA

Ascolta la sintesi della settimana politica (13 maggio - 17 maggio).

 

A cura del Gruppo Parlamentare del Partito democratico

 

QUESTION TIME

IL GOVERNO RINUNCIA ALLE DECONTRIBUZIONE PER FAR CASSA SUL MEZZOGIORNO

Il Ministro Fitto ci dà la notizia che dal 30 giugno la fiscalità di vantaggio per il lavoro al Sud non verrà rinnovata. Da un giorno all’altro, 500 mila imprese, 3 milioni di lavoratori pagheranno il prezzo della sua ignavia. Invece di impegnarsi a rinnovare la decontribuzione, scarica la responsabilità sull’Europa e sui governi precedenti. Fitto mente sapendo di mentire. Perché la scadenza del temporary framework era nota e lui aveva il dovere di portare avanti un negoziato con la Commissione.

Non lo ha fatto, perché il governo vuole far cassa sul Mezzogiorno e questa misura – che vale 4 miliardi– non gli piace e non gli interessa. Perché è automatica, ne beneficiano tutte le imprese, i lavoratori e i territori del Sud senza la sua intermediazione. A questo governo interessano soltanto le risorse che può gestire direttamente o elargire secondo logiche politiche. Una visione proprietaria, che ieri è stata bocciata dal Consiglio di Stato. Un’idea feudale e arcaica del Mezzogiorno, colpito ancora una volta dalle scelte compiute o mancate di questo governo.

Le misure di sostegno e di incentivo dell'occupazione nel Mezzogiorno hanno già subìto il drastico taglio di 3,5 miliardi del fondo perequativo infrastrutturale e dopo lo stop alla decontribuzione sono a rischio tre milioni di contratti. Con l'accentramento della Zes (credito d’imposta Zona Economica Speciale), la sottrazione delle risorse del Fsc e, infine, l'autonomia differenziata, le imprese e i lavoratori del Sud rischiano di trovarsi sull'orlo del baratro.

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Responsabilità collegio sindacale
Da lunedì discussione della proposta di legge in merito alla modifica dell'articolo 2407 del codice civile, in materia di responsabilità dei componenti del collegio sindacale.

Superbonus
Da martedì esame e votazioni sul disegno di legge recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all'amministrazione finanziaria.

Conflitto d'interessi
Da martedì esame con votazioni del provvedimento in merito alla delega al governo per la riforma della disciplina in materia di conflitto di interessi per i titolari di cariche di governo statali, regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano e per i presidenti e i componenti delle autorità indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione.

Autonomia differenziata
Esame e votazioni del provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica in materia di autonomia differenziata.

Mozione
All'esame dell'Aula anche la mozione in ordine alla posizione del Governo italiano sulla riforma della governance economica europea e del Patto di stabilità e crescita.

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