n. 49 del 7 dicembre 2023

 

LA DESTRA AFFOSSA IL SALARIO MINIMO E SCAPPA DAL CONFRONTO

Schiaffo a oltre 3 milioni di lavoratori poveri

La maggioranza di destra affossa il salario minimo e volta le spalle a oltre tre milioni di lavoratori poveri. Lo fa senza avere il coraggio di affrontare un dibattito parlamentare sul merito. Con un emendamento, infatti, stravolge la proposta di legge unitaria delle opposizioni trasformandola in una delega al governo. E soprattutto cancellando la soglia minima dei 9 euro all’ora. 

La proposta di legge presentata dalle opposizioni diceva fondamentalmente due cose: 1) che bisogna rafforzare la contrattazione collettiva, facendo valere verso tutti i lavoratori e le lavoratrici di un settore la retribuzione complessiva prevista dal contratto firmato dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative; 2) che sotto i 9 euro di minimo tabellare non si può andare, perché sotto quella soglia si calpesta la dignità del lavoro.

La destra non vuole affrontare il tema del lavoro povero, e così com’era avvenuto ad agosto quando per prendere tempo aveva chiesto una sospensiva di due mesi per un parere del Cnel, allo stesso modo oggi, non avendo una propria proposta, preferisce esautorare il Parlamento e dare una delega al governo rimandando di altri sei mesi qualunque iniziativa. 

Noi non ci arrendiamo e continueremo la nostra battaglia contro lo sfruttamento e contro i salari da fame.

 

TEMI DELLA SETTIMANA

IL MADE IN ITALY AVREBBE BISOGNO DI UN SOSTEGNO VERO

Dal governo, invece, solo propaganda e risorse ridicole

Il disegno di legge per la promozione e la valorizzazione del Made in Italy ha un bel titolo ma purtroppo solo quello. Manca di una visione strategica, manca di una reale volontà di sostenere e promuovere la nostra cultura e le nostre aziende che operano nel mondo. E soprattutto prevede così poche risorse da avere un impatto vicino allo zero. Le risorse non solo sono pochissime ma vengono anche parcellizzate in micro interventi senza alcuna efficacia. Un provvedimento nei fatti inutile, e che addirittura riesce a fare danni, lì dove - ad esempio - in maniera del tutto estemporanea prevede l’istituzione di un liceo del made in Italy che rischia di creare solo confusione rispetto ai percorsi scolastici già esistenti. 

L’ennesima scatola vuota, dunque. In un settore che invece avrebbe un gran bisogno di un sostegno concreto, considerata l’importanza capitale che ha il Made in Italy per il nostro Paese.

 

BENE IL RAFFORZAMENTO DEGLI UFFICI IN MATERIA DI REFERENDUM

Semplificare la partecipazione dei cittadini

Abbiamo votato a favore del decreto n. 144 del 2023, finalizzato al rafforzamento degli Uffici della Corte di Cassazione, a sostegno di proposte referendarie. L’obiettivo è rendere finalmente operativa, con quasi due anni di ritardo, la piattaforma digitale per la raccolta delle firme, e la loro autenticazione sia per i referendum abrogativi o costituzionali, sia infine per le proposte di leggi di iniziativa popolare, considerato che il termine originariamente fissato per l’operatività della piattaforma era gennaio 2022.

Questo provvedimento si pone nel solco di un processo che abbiamo contribuito ad avviare e di cui vorremmo vedere quanto prima il buon esito. Per restituire pienezza al diritto fondamentale dei cittadini di partecipare alla vita democratica del Paese attraverso lo strumento del referendum e per semplificare e sostenere il coinvolgimento e la partecipazione.

 
 
 

MO: ESPANSIONE INSEDIAMENTI ILLEGALI È INACCETTABILE

La pace non può restare semplice invocazione, serve agire

A seguito dell’informativa del governo sulla crisi in Medio Oriente, siamo intervenuti in Aula per ribadire che se Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia vantano grande amicizia con Nethanyau, e con la destra israeliana, questo impone loro una responsabilità: parlare chiaro. Dire con chiarezza che, se si vuole lasciare aperta una prospettiva di pace, il finanziamento dell’espansione degli insediamenti illegali è inaccettabile. Lo sta dicendo anche parte importante della società israeliana. Così come è inaccettabile la protezione dell’esercito alle provocazioni dei coloni nei confronti dei palestinesi.

 Ieri il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, ha annunciato sanzioni contro i coloni che stanno cercando di far esplodere la Cisgiordania. Facciamolo anche noi, come Italia, come Europa. E non perdiamo di vista Gerusalemme, patrimonio dell’umanità e dimora anche della nostra preziosa comunità cristiana, dove è stata sciaguratamente autorizzata dal governo israeliano una manifestazione di nazionalisti, che potrebbe sfociare in scontri capaci di incendiare non la Palestina, ma l’intera regione.

La pace non può restare una mera invocazione o un espediente retorico che copre l’inerzia e l’indifferenza. Il tempo è adesso.

 

 

DDL GUIDE TURISTICHE: ERA NECESSARIO MA SI POTEVA FARE DI PIÙ

Enti territoriali non sono stati coinvolti

Abbiamo deciso di astenerci sul disegno di legge in materia di riforma della professione di Guida turistica, perché era un provvedimento necessario e auspicato, però sono mancate cose che avrebbero potuto renderlo migliore.

Il turismo è un grande settore; contribuisce al 13% del Pil e ha bisogno di un pensiero strategico e di una politica industriale. Non servono slogan e propaganda. Strutturare politiche significa che vanno fatti provvedimenti su ricerca e sviluppo; sostegni alle imprese turistiche su strumenti per la riqualificazione urbana. E non solo su promozione. Servono interventi e azioni costanti nel tempo per un’industria potente. Le guide turistiche sono parte importanti di una strategia turistica.  Tra le cose che però mancano, segnaliamo il mancato coinvolgimento degli Enti territoriali nella specializzazione delle guide turistiche. E in un Paese così ricco di diversità e così pieno di bellezze è un grave errore.

QUESTION TIME

DAL GOVERNO ZERO RISORSE PER LA FORMAZIONE DI OPERATORI CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE

Dobbiamo trasformare la tragedia in una spinta per il cambiamento. Sono le parole che abbiamo ascoltato a Padova da Gino Cecchettin.

Il PD ha ottenuto la formazione degli operatori nella nuova legge a contrasto della violenza sulle donne: ma la norma è senza risorse e la Ministra si era impegnata a trovarle. Perciò, durante il question time,  le abbiamo chiesto oggi quali iniziative siano state adottate o abbia intenzione di adottare per finanziare la formazione degli operatori e sostenere i centri antiviolenza. 

Avremmo voluto sentire dal governo che avrebbe colto l'occasione per un passo ulteriore, invece di chiedere ai vari settori dello stato di provvedere con proprie risorse alla formazione specifica del personale e dei magistrati, sottraendola necessariamente ad altri servizi e strumenti per le donne. Significa non rispettare l’impegno che Roccella stessa ha assunto quando abbiamo approvato all’unanimità la nuova legge, che risulta vana nel rafforzare le misure cautelari, se tutti gli operatori e quelli della giustizia non sono preparati sulla specificità del fenomeno della violenza, non sanno riconoscerla e compiere una corretta valutazione del rischio, che possa evitare di piangere anche l'anno prossimo altre cento donne uccise e contare altri cento assassini.

 

 

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Dl fiscale
Da martedì, esame e votazioni sul provvedimento recante misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.

MES
Da martedì, seguito della discussione sulla proposta di legge sulla Ratifica ed esecuzione dell'Accordo recante modifica del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità, fatto a Bruxelles il 27 gennaio e l'8 febbraio 2021.

Prescrizione
Da martedì, esame e votazioni della proposta di legge in merito alle modifiche al codice penale e al codice di procedura penale in materia di prescrizione.

Consiglio europeo
Martedì alle ore 16, comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista della riunione del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre 2023.