Stellantis: Scotto, Calenda spenda meglio sue energie.
Pd in prima fila in Parlamento e piazze
Pd in prima fila in Parlamento e piazze
“Ho letto con attenzione la lettera pubblica che Carlo Calenda ha inviato al mio Partito e la ritengo fuori scala e fuori tono. Fuori scala perché il vizio di dire ad altri cosa devono o non devono essere è antico e pernicioso e ricorda proprio quelle culture “massimaliste” che ponevano se stesse sull’altare della verità rivelata e, quindi, in dovere di dare lezioni di vita e comportamento a chi era altro da se.
Non c’è un destino già scritto per il 25 settembre e, nonostante l’oggettivo aiuto di terzi e quarti poli di Conte e Calenda alla destra di Meloni, Salvini e Berlusconi, la competizione tra noi e loro è tutta aperta. Ha ragione il segretario a mettere in guardia da false percezioni che possono rallentare la mobilitazione e lo sforzo attorno ai candidati e alla lista. Tanto più che non meno di sessanta collegi uninominali sono perfettamente contendibili e possono determinare la vittoria nostra o della destra.
Calenda ci ha abituato a cambiare idea nel giro di poche ore quindi non dovrebbe stupire se ora pensa a formare un governo insieme a Fratelli d’Italia. Ma certo diventare alleato di chi al governo Draghi ed alle sue scelte si è sempre tenacemente opposto è una notevole capriola.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
“Calenda annuncia di voler fare un Governo con chi ha fatto opposizione e ostruzionismo a Draghi come la Meloni. Pur di uscire dall’ombra in questa campagna elettorale. Un premio alla coerenza”. Così in una nota il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut.
"Dispiace che Calenda non raccolga la proposta di anticipare l’obbligo scolastico alla scuola materna. Tutti gli studi internazionali dimostrano quanto siano importanti i primi anni di vita per un bambino.
Ancora più importante è la frequenza dell’asilo nido per lo sviluppo intellettivo dei bambini.
Vogliamo ricordare gli studi di un premio Nobel per l’economia Heckman che ha dimostrato che
più precoce è l'intervento, più alto è il suo ritorno economico".
“Caro Carlo, con tutta la stima e il bene, ma quando cominciate a fare campagna contro la peggior destra di sempre e non contro il Pd? Ma i voti non dovevate prenderli tra i moderati scontenti di destra?”. Lo scrive Alessia Rotta in un tweet in merito all’ennesima polemica di Carlo Calenda contro Letta.
Obiettivo interesse del paese è battere destra populista e sovranista.
"Siamo tutti in campo per battere la destra sovranista e populista e per le alleanze dico a Calenda che questo gioco dei veti non va bene. Lui che propose il fronte repubblicano contro i populisti e sovranisti sa che per batterli bisogna unirsi, dividersi vuol dire aiutare l’altro campo. Lo ha detto la deputata del Pd, Beatrice Lorenzin, intervenendo questa mattina ad Agorà su Rai Tre.
“Ci sono tutte le condizioni per chiudere un accordo con Calenda. Se entriamo nel merito delle proposte, possiamo trovare punti di caduta positivi. Un esempio? I rigassificatori, che sembra essere una vexata quaestio: per noi il tema è chiaro. È una questione di sicurezza nazionale, per emanciparci dal gas russo, e vanno fatti. Come dimostra il lavoro del presidente Bonaccini a Ravenna, lo stiamo facendo.
“Calenda sa di urbanistica e di Roma come io so di astrofisica. Forse anche un po’ meno. È inutile che io gli risponda nel merito sul piano regolatore perché non capirebbe e dovrebbe consultarsi con altri per dire qualche cosa. Le sue uscite su Pietralata, dove vuole mettere uno stadio, e su Tor Vergata, dimostrano che non sa nulla di questa materia. Nelle piazze non l’ha visto nessuno tranne forse i followers dei suoi social, super pagati come la sua campagna elettorale”. Così in una nota il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut