Carceri: Giorgis, da Cartabia parole di verità, per superare criticità serve strategia complessiva
Agire su strutture, personale e formazione
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"L’avvenuta scarcerazione delle due donne arrestate per furto, di cui una diventata mamma proprio in questi giorni e l’altra in procinto di partorire, è una buona notizia. Era incredibile il fatto che due donne, in quella situazione, fossero detenute in custodia cautelare in carcere per reati di non grande entità che avrebbero dovuto e potuto essere trattati con misure alternative.
“L’8 marzo 2020 è scoppiata una grave rivolta nella casa circondariale Sant'Anna di Modena nella quale sono morti nove detenuti, direttamente nell’istituto penitenziario o mentre, in condizioni d’emergenza senza che però nessuno li ritenesse in pericolo di vita, venivano trasportati verso altri istituti. Su ciò che accadde in quelle circa 60 ore sono state svolte indagini contro ignoti, con le ipotesi di reato di omicidio colposo e morte come conseguenza di altro delitto.
“Le immagini raccolte dalle telecamere del carcere di Santa Maria Capua Vetere lasciano sgomenti. Condivido le parole della ministra Cartabia. Le violenze e le umiliazioni rivelate smentiscono in maniera drammatica la ricostruzione che venne trasmessa al Ministero: non si trattò affatto di una ‘doverosa azione di ripristino di legalità’. In quelle violenze si è consumato un tradimento della Costituzione e dello Stato di diritto; e le omertà e i tentativi di depistaggio, che successivamente parrebbero essere stati messi in atto, le rendono ancora più gravi e inquietanti.
Post su Fb di Barbara Pollastrini, deputata Pd
“Le indagini e le immagini delle violenze dal carcere di Santa Maria Capua Vetere ci restituiscono una realtà agghiacciante: 52 agenti della penitenziaria soggetti a misure cautelari dopo aver torturato, picchiato a sangue i detenuti del carcere durante diverse spedizioni punitive. Fatti terrificanti che gettano ombre sullo Stato e sulla polizia penitenziaria, che ora hanno il dovere di chiarire con piena trasparenza.
Siamo profondamente indignati per le notizie che stanno emergendo sulle violenze degli agenti della polizia penitenziaria perpetrate nei confronti dei detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Sono inaccettabili e vergognose in un Paese civile. Come appena rilevato in Aula dal collega Fiano, il Gruppo PD chiede che la ministra Cartabia riferisca in Parlamento su quanto accaduto. Queste azioni non hanno niente a che vedere con l’organizzazione e la gestione seria e dignitosa di una comunità carceraria.
Dichiarazione di Emanuele Fiano, dell'ufficio di presidenza gruppo Pd
“Sono violenze che ci fanno inorridire, violenze non lecite in un paese democratico come il nostro, con detenuti picchiati e umiliati senza motivo. Le violenze su alcuni detenuti del carcere di Santa Maria Capua a Vetere indignano profondamente la nostra coscienza civile e pretendiamo giustizia”.
“Neppure i video che documentano le sevizie e i soprusi all'interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere fermano Salvini. Chi ha a cuore le istituzioni democratiche non può giustificare che nelle carceri si pratichino abusi e vessazioni ai danni di chi è privato della libertà”.
E' quanto ha scritto su Twitter Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente alla Camera dei Deputati.
"Pieno sostegno alla ministra Cartabia che mostra particolare attenzione al tema della salute mentale nelle carceri, dove purtroppo si registra un’emergenza nell’emergenza.