Ilaria Alpi. Verini, speriamo non venga accolta richiesta archiviazione
Il 20 marzo alla Camera iniziativa nel 25° dell'assassinio
Il 20 marzo alla Camera iniziativa nel 25° dell'assassinio
All'inaugurazione dell'Anno giudiziario abbiamo ascoltato parole incisive del Primo Presidente Mammone, che ha richiamato i rischi di regressione nel rispetto dei diritti umani. Parole incisive del Vicepresidente Ermini, sul rispetto della divisione dei poteri e sul ruolo del CSM e parole significative dei rappresentanti dell'Avvocatura sul rispetto dei diritti della difesa. Il Ministro della Giustizia Bonafede ha perso ancora una volta, invece, l'occasione.
"Se il ministro Bonafede avesse voluto tutelare la dignità delle persone che si trovano in carcere, non avrebbe affossato parti fondamentali della riforma dell'ordinamento penitenziario che prevedevano certezza della pena ma anche recupero e reinserimento sociale.
“Sono passati mesi, ormai, da quando - su iniziativa del Pd - il Parlamento ha ratificato l’accordo di cooperazione giudiziaria tra Italia ed Emirati Arabi, che può consentire di estradare da quel Paese criminali latitanti e già condannati in via definitiva. Si tratta, in diversi casi, di persone che hanno commesso gravissimi reati e che hanno avuto ed hanno legami con organizzazioni criminali e mafiose. Non chiediamo che i latitanti, una volta assicurati alla giustizia italiana e alle carceri dove dovranno scontare le pene, vengano esibiti come trofei.
Concluse le audizioni im Commissione, tutti bocciano provvedimento
"Il ministro Bonafede annuncia in una intervista che entro giugno del 2019 intende cambiare il processo penale. In che modo? Non si sa. Non esiste alcuna commissione di studio, non esiste alcun tavolo di lavoro, non esiste alcuna linea guida, non esiste alcuna interlocuzione attivata. Non esiste nulla di nulla. Eppure in sei mesi il ministro si propone di riformare il processo penale, cioè l'istituto più delicato e complesso posto a garanzia delle libertà dell'individuo contro il potere dello stato.
“Il ministro Salvini non perde occasione per sfruttare politicamente vicende tragiche, che meriterebbero più rispetto e pudore. Questa volta utilizza l'episodio di San Savino per lanciare qualche slogan sulla riforma della legittima difesa, che serve solo a eccitare gli animi, non a risolvere i problemi”. Lo dichiara il capogruppo pd in commissione Giustizia Alfredo Bazoli.
La maggioranza è allo sbando. Su un tema delicatissimo come quello della legge sulla corruzione, il cosiddetto contratto è miseramente naufragato. La Lega usa la clava di questa legge per regolare conti con 5 Stelle, i quali a loro volta brandiscono il randello della sicurezza contro i leghisti. E' una vergogna e un danno per il Paese, si usa la giustizia come terreno di volgarissimo scontro politico all'interno del Governo.
Così il Responsabile Giustizia Pd, Walter Verini
"Le audizioni di oggi presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia della Camera sono state uno vero tsunami per la proposta del Governo e della Maggioranza Lega-M5S di abolire l’istituto della prescrizione". Lo dichiara Franco Vazio, vice-presidente della Commissione Giustizia della Camera, a proposito del Ddl Anticorruzione.
“Si tratta di una riforma animata da una furia giustizialista. Scardina la Costituzione e il giusto processo e nei fatti cancella la presunzione d’innocenza”. Lo dichiara Franco Vazio, vice-presidente della Commissione Giustizia della Camera, a proposito del Ddl Anticorruzione.