Giustizia: Giorgis, riformare CSM per preservarne autorevolezza
Domani vertice di maggioranza con Bonafede
Domani vertice di maggioranza con Bonafede
“Con l'accoglimento di un ordine del giorno della maggioranza, proposto su impulso del Partito democratico, il governo si è impegnato a prevedere che il processo telematico in ambito penale non si applicherà alle udienze istruttorie e a quelle di discussione, salvo accordo tra le parti.
“Nell’emergenza più che nella normalità abbiamo bisogno che i nostri magistrati garantiscano che chi investe nel nostro Paese lo faccia rispettando la legge. Ecco perché le parole pronunciate ieri sera da Edward Luttwak, ospite di Floris a DiMartedì su La7, lasciano esterrefatti. Come si può dire al pubblico televisivo ‘gli investitori non hanno paura della mafia o della ‘Ndrangheta, ma dei magistrati italiani: cani sciolti che fanno qualsiasi cosa’? Luttwak conosce i livelli di corruzione e di penetrazione della criminalità organizzata in Italia?
“La straordinaria operazione della magistratura e delle forze dell’ordine contro i clan mafiosi dei Nebrodi pone all’evidenza tre elementi: la pervasività della mafia nel cercare di mettere mano ad ogni risorsa economica del territorio, in questo caso i fondi dell’Unione europea; l’importanza dell’applicazione del protocollo Antoci, in grado di contrastare la criminalità rurale; e la capacità dello Stato di sviluppare un’azione di contrasto a salvaguardia della stessa tenuta democratica della Sicilia e del nostro Paese.
“La bozza della riforma del Processo Penale proposto dal ministro Bonafede e a cui abbiamo lavorato in questi mesi, è un progetto moderno e ambizioso. Ma una cosa è scrivere una norma, altro è verificarne l’efficacia.
Vogliono colpire indipendenza magistratura
“Quello che emerge con devastante chiarezza è che in questa tempesta che ha travolto il Csm sono i magistrati a giocare un ruolo quantomeno improprio, a tentare di orientare promozioni e carriere, sono loro che hanno interessi evidenti e diretti che li coinvolgono”. Lo scrive su Facabook Franco Vazio, vicepresidente della Camera.
All'inaugurazione dell'Anno giudiziario abbiamo ascoltato parole incisive del Primo Presidente Mammone, che ha richiamato i rischi di regressione nel rispetto dei diritti umani. Parole incisive del Vicepresidente Ermini, sul rispetto della divisione dei poteri e sul ruolo del CSM e parole significative dei rappresentanti dell'Avvocatura sul rispetto dei diritti della difesa. Il Ministro della Giustizia Bonafede ha perso ancora una volta, invece, l'occasione.
“La separazione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario è un pilastro di quella Costituzione su cui ministri, vice ministri e sottosegretari giurano prima di assumere il ruolo. Basterebbe rileggerla (o leggerla per la prima volta) per evitare brutte figure”. Lo scrive su Twitter Marco Di Maio, deputato del Partito democratico, a proposito delle dichiarazioni del sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone sulla magistratura.
“La toppa di Morrone per le sue incredibili dichiarazioni è peggio del buco. Dopo le sue precisazioni le dimissioni diventano un gesto inevitabile”. Lo dichiara David Ermini, capogruppo Pd in Commissione Giustizia della Camera, a proposito delle parole del sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone sulla magistratura.