PNRR: Pezzopane, è svolta storica ora costruiamo il futuro
Dichiarazione on. Stefania Pezzopane, deputata PD
Dichiarazione on. Stefania Pezzopane, deputata PD
“Oggi è sicuramente una bella giornata. Il Parlamento ha dato una spinta importante al cammino del Pnrr che verrà presentato entro il 30 aprile in Europa. Ricordiamo anche che grazie al lavoro del precedente governo e del Pd l’Italia è il maggiore beneficiario di queste risorse. E’ un Piano che guarda alla ripresa del Paese, ma anche alla necessità di affrontare alcuni nodi strutturali per lo sviluppo e l’equità sociale.
“Il capitolo apposito dedicato all’infanzia all’interno del PNRR è finalmente realtà e ringraziamo il presidente del Consiglio Mario Draghi per aver accolto le sollecitazioni che sul tema abbiamo inviato sia attraverso la mozione apposita a mia prima firma, passata in Aula la scorsa settimana, che attraverso il lungo lavoro dell’Intergruppo Parlamentare Infanzia e Adolescenza. L’Intergruppo è stato infatti istituito a marzo scorso, nella fase iniziale della pandemia, proprio per portare l’attenzione sulla necessità di politiche diverse per bambini e bambine e adolescenti.
Dichiarazione di Antonio Viscomi, capogruppo Pd in commissione Lavoro
“Il presidente Draghi ha espresso con convinzione la volontà del governo di estendere il Superbonus 110% alla fine del 2023 e non possiamo che esserne molto soddisfatti perché, come sosteniamo sin dalla sua introduzione, è uno strumento che porta crescita e sviluppo e aiuta decine di migliaia di imprese a risollevarsi dopo questo anno terribile. Dopo qualche mese di applicazione, però, emerge con forza la necessità di semplificare le procedure per massimizzare l’utilizzo del Superbonus 110% che oggi scoraggiano molte imprese.
“Abbiamo l’obiettivo di ricostruire l’Italia e il suo Servizio sanitario nazionale. Il Pnrr e il fondo complementare sono una straordinaria occasione per il nostro sistema Salute che va colta con impegno e senso di responsabilità. Parliamo di oltre 20 miliardi di euro che, insieme ai 12,5 destinati alle infrastrutture sociali, sono l’architrave per mettere a disposizione dei cittadini italiani una salute di prossimità, di reale inclusione e di integrazione sociale.
"’Con un miliardo di euro di investimenti, lo #sport ha piena dignità nelle politiche pubbliche del nostro Paese’. Bene le parole di #MarioDraghi in conclusione di replica sul #PNRR. Lo sport è alla base della coesione sociale e dell'essere comunità, per l'Italia del domani”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Andrea Rossi componente delle commissione Cultura alla Camera.
“Se abbiamo quasi risolto il problema dell’analfabetismo in Italia, con soltanto lo 0,6% della popolazione che ancora ne è affetta, oggi ci troviamo di fronte al problema dell’analfabetismo funzionale che è altrettanto grave perché impedisce alle persone di affrontare i temi complessi che riguardano la vita sociale. E mai come oggi, come ricordato dallo stesso Presidente Draghi, la nostra credibilità dipenderà dalla capacità che avremo di investire sui temi della cultura, della conoscenza, della lotta all’analfabetismo funzionale e all’analfabetismo digitale”.
“La pandemia non è stata una semplice interruzione della corrente, come ha detto giustamente il Presidente Draghi, e quindi non sarà sufficiente riaccendere un interruttore. Niente sarà come prima, ma la qualità e la forza di ciò che verrà dipende da tutti noi. Per questo sarà necessario stringere un nuovo Patto economico e sociale tra Stato, Regioni e le forze economiche e sociali, per dare il via a quel Next Generation Italia che diverrà tale solo se remeremo tutti nella stessa direzione, concentrando tutte le risorse europee e nazionali in un medesimo disegno”.
“Il Pnrr costituisce senza enfasi o vuota retorica un'occasione storica per il nostro Paese, massimo beneficiario delle ingenti risorse stanziate dal Consiglio europeo nel luglio dello scorso anno. Una grande irripetibile occasione e al tempo stesso un'assunzione di responsabilità alla quale nessuno può sottrarsi. Il tempo che viviamo sarà ricordato come uno dei più duri e difficili della storia contemporanea. Esso ha imposto sacrifici personali, sociali ed economici inimmaginabili per le generazioni che non hanno attraversato gli orrori delle guerre”.