Elezioni: Piero De Luca, Piano per il lavoro e Pnrr per rilanciare il Sud
“Dobbiamo fare del Sud una grande questione nazionale. Investire nel Mezzogiorno, assicurarne la crescita economica e sociale è essenziale per il rilancio dell'intero Paese.
“Dobbiamo fare del Sud una grande questione nazionale. Investire nel Mezzogiorno, assicurarne la crescita economica e sociale è essenziale per il rilancio dell'intero Paese.
“Secondo il Rapporto Svimez 2022 le conseguenze della pandemia, della guerra in Ucraina e i connessi rischi di instabilità politica indeboliscono la ripresa a livello nazionale e, al contempo, allargano i divari tra Nord e Sud esacerbando le storiche fragilità strutturali dei territori meridionali.
“Sono da sempre stato a favore del Ponte sullo Stretto e del complessivo potenziamento infrastrutturale del Mezzogiorno, a differenza dei novelli pontisti della Lega che contestano la spesa pubblica al sud improduttivo e sprecone.
“I dati del rapporto Svimez annunciati oggi devono suonare come un campanello d'allarme che richiama ad un impegno politico da affrontare come grande questione nazionale: invertire il trend di insopportabile divario in termini di servizi e opportunità tra il Sud e il Nord del Paese. Avevamo iniziato un percorso importante con il Governo Draghi, un percorso interrotto da forze irresponsabili che hanno generato questa situazione di instabilità e incertezza politica che si ripercuote soprattutto sulle comunità più fragili.
“Il rapporto dello Svimez dimostra ancora una volta quanto sia evidente il divario tra il nord e il sud del Paese. Il Mezzogiorno, sull’inflazione, il lavoro precario, la crescita, i servizi essenziali, la scuola, sconta ritardi ancora notevoli. Per il PD la priorità è colmare queste differenze.
La destra vuole invece frammentare ancora di più il Paese, sostenendo una proposta di autonomia differenziata che favorisce le disuguaglianze e non garantisce servizi essenziali per tutti.
“Si torna a parlare di autonomia differenziata, ma senza definire i fabbisogni standard, i livelli essenziali delle prestazioni e i meccanismi perequativi da applicare. Finché i diritti di ogni cittadino non saranno ritenuti uguali a Aosta come a Marsala, non si potrà parlare di regionalismo differenziato. Poiché sarebbe un’ulteriore discriminazione per i cittadini del Sud. Un bambino che nasce nel Mezzogiorno d’Italia ha il doppio delle probabilità di morire nel primo anno di vita rispetto a uno nato al Nord. Queste diseguaglianze vanno sanate e in fretta”.
“Il Decreto Aiuti è un provvedimento fondamentale per sostenere famiglie e imprese rispetto alle difficoltà del caro bollette ed energia. Abbiamo accettato l'utilizzo di oltre 6 miliardi di euro dal Fondo di Sviluppo e Coesione destinato al Sud per finanziare le esigenze dell’emergenza, con l'impegno tuttavia della ministra Carfagna affinché quei fondi fossero restituiti al Mezzogiorno già a partire dalla prossima Legge di Bilancio.
Dichiarazione di Antonio Viscomi, capogruppo Pd commissione Lavoro
Le proposte di autonomia differenziata in discussione vanno verificate e analizzate con grande attenzione. Guai a immaginare prove di forza o fughe in avanti su soluzioni che dividano il Paese, aumentando i divari e le distanze tra Nord e Sud. Ogni percorso deve salvaguardare l'unità e la coesione nazionale, definendo con chiarezza in particolare i Livelli essenziali di prestazione, i criteri di superamento della spesa storica e di affermazione di princìpi di perequazione solidaristica. Siamo pronti al confronto ma non permetteremo di creare o alimentare nuove fratture in Italia.
“Chiediamo alla ministra Carfagna quale sia la procedura di attivazione che le amministrazioni devono seguire per candidare il proprio territorio ad un finanziamento nell’ambito di un Contratto Istituzionale di Sviluppo, strumento nato per accelerare la realizzazione di progetti strategici.