Delega Fiscale: Fragomeli, meno tasse per i redditi medio-bassi.
Dichiarazione di Gian Mario Fragomeli, capogruppo Pd in Commissione Finanze della Camera
Dichiarazione di Gian Mario Fragomeli, capogruppo Pd in Commissione Finanze della Camera
“La discussione parlamentare ha integrato e migliorato il decreto Energia che rappresenta oggi un duplice strumento a sostegno di famiglie e imprese. Da un lato vengono infatti stanziate ingenti risorse per ridurre le bollette mentre dall’altro vengono promosse misure efficaci per ridurre il fabbisogno energetico dai paesi esteri ed in particolare dalla Russia”.
E’ quanto dichiara Martina Nardi, deputata Pd e Presidente della commissione Attività produttive della Camera, sul provvedimento in esame oggi, martedì 12 aprile, nell’Aula di Montecitorio.
Tweet di Alessia Rotta, deputata Pd
“Salvini e i suoi sostengono che nella delega fiscale ci siano nuove tasse. Draghi smentisce seccamente: nessuna nuova tassa e non si toccano le case degli italiani. Ora sta ai cittadini farsi la domanda: è più credibile Draghi o Salvini?”, lo scrive in un tweet Alessia Rotta.
"La Lega e gli altri partiti del centrodestra sanno bene che nella delega fiscale non c’è alcun aumento delle tasse per gli italiani. Abbiamo chiesto loro maggiore responsabilità in momenti tanto delicati per il Paese e sul fronte internazionale dove è in gioco la nostra credibilità. Invece bloccano il lavoro del Parlamento con falsità e sventolando bandiere propagandistiche che non hanno alcun fondamento. E’ inaccettabile che, per nascondere le loro divisioni interne in vista delle amministrative, mettano a rischio il governo".
“L’inesistente rischio di un aumento delle tasse, ripeto inesistente, agitato dalla Lega cerca di coprire soltanto un comportamento irresponsabile che rischia di far saltare una riforma indispensabile per fini elettorali. Come ha detto il presidente Draghi andremo avanti con determinazione, perché è questo che serve al Paese”. Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Finanze Gian Mario Fragomeli.
"Ampliare Ape sociale e confermare opzione donna"
“Salvini e Meloni cercano di sfruttare l’allarme infondato che loro stessi si affannano a procurare. Nessun aumento della tassazione sulla casa è all’orizzonte. Privi di argomenti concreti, i due leader ne inventano inesistenti e continuano a ripeterli nella speranza che alla lunga qualcuno creda alle loro bugie. La casa di residenza, fra l’altro, non è tassata per quasi tutti gli italiani e, quindi, una riforma del catasto non potrebbe certo aumentare una tassa che non c’è”.
Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Finanze alla Camera, Gian Mario Fragomeli.
"La delega sulla riforma del fisco è tra le più importanti del Pnrr. E’ una riforma che serve al Paese, particolarmente attesa dal mondo economico, si occupa di Irap, Irpef, fiscalità verde, catasto. Salvini deve spiegare perché i suoi ministri hanno disertato la riunione del Consiglio dei ministri e perché è contrario ad un provvedimento che non aumenta le tasse e che, tra l’altro, avrà un attento esame del Parlamento.
"Il partito democratico è da sempre in prima linea per un fisco più equo e più giusto. Per questo fin dal 2014 abbiamo tagliato le tasse ai lavoratori in busta paga e siamo impegnati ad aumentare i redditi dei lavoratori autonomi attraverso il taglio dei costi fissi e delle tasse. Siamo il partito della giustizia sociale e faremo una complessiva e progressiva riforma del fisco. Vogliamo occuparci del ceto medio e anche del futuro dei giovani, tra i più colpiti dalla pandemia, e per questo è ragionevole ci sia un minimo impegno dell'uno per cento più ricco della popolazione".
“Con lo stipendio di gennaio, arrivato intanto ieri per lavoratrici e lavoratori del privato che guadagnano fino a 28mila euro annui, si è concretizzata quella busta paga più pesante ottenuta grazie alla riduzione delle tasse sul lavoro (il cosiddetto taglio del cuneo fiscale) prevista dalla legge di bilancio approvata a fine 2019. Una misura fortemente voluta dal Partito democratico. Manteniamo in questo modo una promessa che significa 1000 euro in più per il 2020 (accreditati questo mese) e che a partire da quest’anno varrà 100 euro in più al mese”.