Case green: Braga, Governo sempre a braccetto con Ungheria

  • 12/04/2024

La destra in Europa vota contro la direttiva case green che serve a combattere la crisi climatica e sviluppare una filiera edilizia di qualità. Da Meloni & co. una sola certezza ormai: sempre a braccetto con l’Ungheria di Orban e sempre contro gli interessi dell’Italia.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

Ilaria Salis: Piero De Luca, condizioni disumane e degradanti violano Carta diritti fondamentali UE. Il Governo riporti in Italia la nostra connazionale

  • 28/03/2024

“Il trattamento che sta subendo Ilaria Salis in Ungheria è indegno e inaccettabili. Le condizioni carcerarie cui è sottoposta sono disumane e degradanti, violano la Carta dei diritti fondamentali dell'uomo e le altre norme dell'UE in materia. Non possiamo tollerarlo, e chiediamo al Governo un impegno forte e deciso per attivare tutte le procedure consentite dalla disciplina europea sulla cooperazione giudiziaria per riportare Ilaria Salis in Italia, facendole scontare le misure cautelari nel nostro Paese.

Salis: Zan, Meloni chieda a Orban di far rispettare diritti fondamentali

  • 28/03/2024

“Negare i domiciliari a Ilaria Salis è una punizione politica verso una nostra concittadina da parte del regime di Orbán, perché ormai di questo si tratta. Meloni, oltre a chiedergli selfie, chieda all’autocrate di Budapest che rispetti i diritti fondamentali sanciti dall’UE”. Lo scrive su X Alessandro Zan del Pd.

Salis: Boldrini, accelerazione del processo solo una farsa, Tajani intervenga a difesa diritti

  • 28/03/2024

“Il Tribunale di Budapest ha negato i domiciliari a Ilaria Salis: significa che Ilaria resterà in carcere, dove è già da 13 mesi, nelle condizioni che sappiamo. E la prossima udienza è stata fissata per il 24 maggio, cioè la data originariamente prevista e per la quale il nostro governo si era vantato di avere ottenuto un'accelerazione con l'udienza di oggi.

Salis: Braga, questo effetto parole di Meloni a Orban?

  • 28/03/2024

Catene, niente domiciliari, udienza a maggio: sulla sorte di Ilaria Salis l’Ungheria continua a calpestare i principi di civiltà europei. E mostra anche tutta l’indifferenza verso l’Italia e il suo governo. Questo l’effetto delle parole di Meloni al suo amico Orban?

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati

Caso Salis: Piero De Luca, il governo afono per non disturbare l’amico Orban

  • 29/02/2024

“È incredibile vedere come la destra preferisca non disturbare l’amico Orban, piuttosto che pretendere la tutela e il rispetto della dignità umana e dei diritti di civiltà minimi dovuti in Europa nei confronti di una nostra connazionale. Ilaria Salis è tenuta in detenzione in condizioni di grave violazione di tutti gli standard richiesti dalla normativa dell'Unione e il Governo che fa? Continua a mostrarsi timido e afono dopo un anno di ingiustificabile silenzio e disattenzione rispetto a questa vicenda così delicata.

Salis: Piero De Luca, commissione Ue sbugiarda governo, possibili i domiciliari in Italia

  • 05/02/2024

“La commissione europea sbugiarda il governo Meloni rimarcando la possibilità per Ilaria Salis degli arresti domiciliari nel nostro paese. Questa situazione che stiamo ribadendo da giorni è infatti - come ricorda la commissaria McGuinness - in linea con la normativa europea e con le conclusioni del Consiglio sulle misure alternative alla detenzione adottate durante la presidenza finlandese nel 2019”.

Salis: Scotto, Meloni predilige ragion di partito a ragion di Stato

  • 01/02/2024

“Meloni afferma che in Ungheria vige l’autonomia dei giudici in Ungheria, ma chiede a Orban umanità per Salis. Pochi minuti dopo lo stesso Orban annuncia adesione ai conservatori europei guidati da Meloni. La destra italiana predilige la ragion di partito sulla ragion di stato”. Così il deputato del gruppo del Pd alla Camera, Arturo Scotto.

Salis: Piero De Luca, dal Governo troppi silenzi e imbarazzi. Riporti Ilaria in Italia

  • 31/01/2024

“Le immagini di Ilaria Salis in manette e al guinzaglio sono indegne per un Paese democratico. Così come è inaccettabile l’atteggiamento del Governo e della maggioranza con il silenzio di Meloni, il no comment di Lollobrigida e la dichiarazione infelice del vice segretario della Lega Crippa, secondo cui “un Paese adotta le misure punitive che crede giuste”. Per non parlare di quelle di Tajani che - in modo imbarazzante e imbarazzato - esentano da responsabilità Orban, restando “in punta di diritto”.

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