Istat: Bonafè, nomina Blangiardo in Cda è grave forzatura, non ha i requisiti
Dichiarazione di Simona Bonafe’, vicepresidente gruppo Pd
Dichiarazione di Simona Bonafe’, vicepresidente gruppo Pd
Mercoledì conferenza stampa con Guerra (Pd), Barzotti (M5s), Mari (Avs) e Bozzanca (InOltre)
“C'è un'ingiustizia terribile nel mondo del lavoro, di cui ancora troppo poco si parla e che andrebbe affrontata seriamente perché riguarda la società tutta e i suoi squilibri. Le molestie. I risultati del rapporto Istat uscito oggi parlano chiaro, sono circa 2 milioni e 322mila le persone tra i 15 e i 70 anni che hanno subito una forma di molestia sul lavoro nel corso della vita. Tra queste l'81,6% sono donne.
"Il ministero del Lavoro ha confermato i dati Istat sulla povertà, che ha raggiunto in Italia il peggiore livello degli ultimi 10 anni. E tutto questo grazie all'abolizione del reddito di cittadinanza che ha aumentato di un milione le persone sotto la soglia del disagio economico. Viene quindi certificato il fallimento dell'assegno di inclusione del Governo Meloni e il bluff e la falsa narrazione della buona occupazione in crescita nel nostro paese.
“Sono numeri sconcertanti pubblicati dall’Istat. Soprattutto quelli che riguardano il lavoro povero. Ci parlano di un’Italia dove i salari sono fermi al palo a fronte di Francia e Germania dove crescono e riducono l’impatto dell’inflazione. Francia e Germania hanno il salario minimo, l’Italia no. E la destra ha ancora la faccia tosta di negarlo, affossandolo in Parlamento. Sono degli irresponsabili”. Così il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro in merito al Rapporto Annuale Istat 2024.
“La stima flash dell’Istat a gennaio registra una flessione della produzione industriale del 1,2 per cento, mentre l’indice complessivo diminuisce del 3,4 per cento. Il quadro è molto preoccupante. Colpisce come la mancanza di visione e politiche industriali del governo Meloni sia riuscita a sperperare in così poco tempo l’eredità del governo Draghi di cui aveva usufruito nel primo anno di mandato. Ma questo governo non pecca solo di mancanza di una politica industriale.
“Siamo stanchi delle frottole del governo e della destra sui dati dell’occupazione nel mese di dicembre. Sono trionfalismi fondati sul nulla. Quella che cresce e’ l’occupazione a termine. E dunque precaria e intermittente. Lo dice l’Istat: aumentano dello 0,7 i contratti a termine, diminuiscono quelli permanenti dello 0,5, scende il lavoro femminile. Sono numeri incontestabili. Consiglio alla destra di riprovarci il mese prossimo”. Così il capogruppo del Pd nella commissione lavoro della Camera, Arturo Scotto.
“Governo guardi tutti i dati, non solo quelli che piacciono”
“Sono oltre 1,6 milioni i lavoratori che, secondo l’Istat, lavorano con una paga di 7 euro lorde l’ora e molti altri sono sotto i 9 euro”, lo scrive sui social Silvio Lai, deputato Pd della commissione Bilancio della Camera.
Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd della Commissione Bilancio della Camera
Riteniamo che il governo abbia commesso un grave errore nel bocciare la proposta del Pd di proroga di un anno del regime di maggior tutela del mercato energetico. C'è il rischio concreto di un aumento indiscriminato dei prezzi per i clienti domestici, lo dicono i dati del primo semestre di quest'anno, forniti in audizione alla Camera dall'Istat e dall'ARERA. E parla anche di questo rischio la sanzione dell'Antitrust per 15 milioni di euro comminata a dieci società dell'energia per pratiche commerciali aggressive, per aver indotto all'accettazione di un aumento del prezzo indebito.