16/02/2023 - 18:09

“Le catastrofi naturali confermano che si deve intervenire subito. Il governo invece di osteggiare le auto elettriche acceleri sulle colonnine, rimoduli gli incentivi alle industrie e sostenga la riqualificazione di chi lavora. Così si mettono in sicurezza occupazione e pianeta”.

Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

15/02/2023 - 14:37

“Con l'approvazione alla Camera del decreto legge contro le Ong, la maggioranza si assume una grave responsabilità di fronte al Paese, all’Europa e alla comunità internazionale. Contenere i flussi migratori impedendo le operazioni di soccorso, quindi causando più morti, è contro i principi dello Stato di diritto, contro le convenzioni internazionali, contro la Costituzione, contro l'antica legge del mare e contro il senso di umanità. Questo non è il decreto sulla gestione dei flussi migratori, come richiamato nel titolo. Ben altri sarebbero gli strumenti per farlo. Questo è il 'decreto naufragi’, perché perseguitando le Ong e impedendo loro di fare soccorso in mare, aumenteranno le perdite di vite umane. Nessun governo si era spinto a tanto. Questo decreto verrà fatto oggetto sicuramente di molti ricorsi, tanto evidenti sono i vizi di costituzionalità, ma intanto avrà causato danni. Dalle istituzioni europee giungono reazioni molto critiche nei confronti di questo decreto, con la richiesta al Governo e al Parlamento di ritirarlo o almeno di modificarlo radicalmente. Lo hanno fatto la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa e il Presidente della Commissione per le libertà civili e gli affari interni del Parlamento Europeo. La stessa cosa hanno chiesto ieri con una lettera indirizzata al Parlamento italiano ben 65 deputate e deputati del Bundestag tedesco. Questo decreto getta discredito sul nostro Paese. È un’infamia quella che si è compiuta, dal punto di vista politico, giuridico ma soprattutto etico. E di questo il Governo e la maggioranza saranno chiamati a rispondere”.

Ad affermarlo in una nota Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

07/02/2023 - 19:18

“Oggi, insieme alla Garante per i detenuti del Comune di Roma Gabriella Stramaccioni, ho visitato il carcere femminile di Rebibbia. Ho incontrato la direzione, il personale, gli agenti e le agenti di polizia penitenziaria, molte detenute. Il carcere femminile di Rebibbia è una realtà in cui c’è uno sforzo serio di formazione, di avvio al lavoro per le detenute e di socializzazione. L’articolo 27 della nostra Costituzione dice infatti che le pene devono tendere alla rieducazione del condannato. Questo sforzo ha bisogno di essere maggiormente sostenuto dal punto di vista economico da parte dello Stato, in primis per lo svolgimento dei percorsi di recupero delle persone e poi per consentire la manutenzione straordinaria della struttura che non può essere fatta per carenza di fondi. Risorse necessarie anche a garantire un’adeguata presenza della polizia penitenziaria. All’interno dell’istituto penitenziario di Rebibbia ci sono state in passato e continuano a esserci donne in gravidanza e donne con figli. Alcune di loro mi hanno espresso il desiderio di poter essere quanto prima trasferite o nell'abitazione o in una casa famiglia. Promuovere il modello delle case famiglia così come eliminare i vincoli economici della precedente legge del 2011 sono gli obiettivi della proposta di legge sulla tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori che il primo marzo verrà discussa nell’aula di Montecitorio. Mi auguro che ci siano tempi brevi così che mai più nessun bambino debba crescere recluso in carcere”.

Ad affermarlo in una nota Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

05/02/2023 - 17:46

INTERVENTO IN AULA DI LAURA BOLDRINI, DEPUTATA DEL PARTITO DEMOCRATICO, SUL DECRETO CUTRO

Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico, è intervenuta in Aula sul “decreto Cutro”, «un insieme di misure affastellate tra loro che a tutto mirano tranne che a prevenire il ripetersi di tragedie come quella avvenuta il 26 febbraio 2023».

Il nome Cutro evoca innanzitutto il ricordo di quella strage in cui morirono più di cento persone, un terzo delle quali erano minori. Evoca poi lo spirito di solidarietà della popolazione che aiutò nei soccorsi e nell’accoglienza dei sopravvissuti. Evoca infine il comportamento cinico e ipocrita di un Governo che non ha mai voluto chiarire fino in fondo le ragioni che portarono a quella tragedia, rispondendo alla semplice domanda: perché si mosse la Guardia di Finanza e non la Guardia Costiera?

Dopo una strage di quelle dimensioni ci si aspettava come reazione un provvedimento volto a evitare che tragedie come quelle possano ripetersi, e a mettere in campo misure più forti e più estese per il salvataggio in mare, il rafforzamento delle vie legali di accesso in Italia, i corridoi umanitari per i richiedenti asilo e, per i migranti economici, un decreto flussi all’altezza delle richieste del mondo produttivo.

Il Governo prevede un decreto flussi molto sottostimato, di circa 80 mila persone quando solo Coldiretti per l’agricoltura ne chiede 100 mila. E oltre all’agricoltura c’è l’edilizia, il turismo, e il comparto dei servizi che avanzano richieste analoghe. Per pura propaganda, o per scongiurare la “sostituzione etnica” temuta dal Ministro Lollobrigida, invece di rispondere alle esigenze reali del Paese e del mondo produttivo si fa un decreto flussi sottostimato.

In questo decreto legge c’è poi la misura più grave di tutte: la mutilazione della “protezione speciale” che provocherà effetti assolutamente dannosi: migliaia di persone che oggi hanno un permesso di soggiorno, che vivono e lavorano regolarmente, che pagano le tasse, diventeranno immediatamente irregolari, non avranno più la possibilità di contribuire allo sviluppo e alla vita sociale del nostro Paese, e verranno lasciati ai margini. È questa l’essenza dei provvedimenti: in nome della lotta a quelli che l’esecutivo chiama “clandestini”, non fa altro che crearne di nuovi. È accaduto con la legge Bossi-Fini, con la cancellazione della protezione umanitaria voluta dall’allora ministro dell’Interno Salvini, accade ora con questo decreto.

È l’ennesima dimostrazione del fatto che sul tema dell’immigrazione questo è il governo dell’improvvisazione, del caos e della disumanità.

03/02/2023 - 17:24

“Si autodefiniscono ‘patrioti’ ma puntano a dividere l’Italia. Un paese già indebolito da enormi diseguaglianze che la destra vuole ulteriormente aggravare. No all’autonomia differenziata”.

Lo scrive su Twitter Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

03/02/2023 - 15:39

    “Avendo reso noto documentazioni sensibili, il sottosegretario Delmastro e il vicepresidente Copasir Donzelli non possono stare più al loro posto. Meloni non continui a scappare, prenda posizione. Ogni tentativo di sviare inventando falsità sul Pd verrà rispedito al mittente”.

    Lo scrive su Twitter Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

02/02/2023 - 16:19

“Voi, signori e signore della maggioranza e del Governo, gonfiate il petto, fate la voce grossa quando ripetete la frase che vi piace di più: ‘la pacchia è finita!’. E, con il vostro arrivo, ‘la pacchia’ sarebbe finita per le istituzioni europee, per le Ong che salvano la vita ai migranti e per i migranti stessi. Ma in realtà questo decreto, con tutte le sue crudeltà, con tutto il suo obbrobrio giuridico, è la prova provata del fallimento della politica della destra sull’immigrazione. Il Governo mira a mettere fuori gioco le ONG, ad impedire loro di operare e salvare vite umane in mare e questo obiettivo è di per sé riprovevole. Costringere una nave con a bordo dei naufraghi a navigare per oltre mille chilometri prima di entrare in un porto, vuol dire solo penalizzare quella imbarcazione nella più totale noncuranza dei bisogno di chi è a bordo. Contenere i flussi migratori impedendo le operazioni di soccorso, quindi causando più morti, è contro i principi dello Stato di diritto, è contro le convenzioni internazionali, è contro la Costituzione, è contro l'antica legge del mare ed è anche contro il senso di umanità. Abbiamo peraltro appreso solo oggi che il 26 gennaio la Commissaria del Consiglio d’Europa per i diritti umani aveva scritto una lettera al ministro Piantedosi. Non era certo una lettera di complimenti, al contrario, si chiedeva di ritirare questo decreto o almeno, nel corso dell'iter parlamentare, di modificarlo radicalmente. Ora potete anche cantare vittoria, e so che lo farete. Ma presto gli italiani vi chiederanno il conto. E non potrete rispondere loro: è vero, non ce la fate ad arrivare a fine mese, ma abbiamo costretto la Ocean Viking a sbarcare i naufraghi a Marina di Carrara. La vittoria di Pirro. Questo non è il decreto sulla gestione dei flussi migratori, come richiamato nel titolo. Questo è il ‘decreto naufragi’ perché perseguitando le Ong e impedendo loro di fare soccorso in mare, aumenteranno le perdite di vite umane. Nessun governo si era spinto a tanto. Questo decreto verrà fatto oggetto di molti ricorsi, tanto evidenti sono i vizi di costituzionalità, ma intanto avrà causato danni. E negli anni a venire si ricorderà che c’è stato un Governo che invece di esprimere gratitudine a coloro che salvavano uomini, donne e bambini, faceva di tutto per impedirglielo. È un’infamia quello che state facendo, è un’infamia dal punto di vista politico, giuridico ma soprattutto etico. E di questo ne risponderete”.

Così la deputata Pd Laura Boldrini, intervenendo in aula durante la discussione generale sul dl per la gestione dei flussi migratori.

01/02/2023 - 19:09

“Nordio scandalosamente elusivo, neanche una parola chiara su quanto accaduto ieri: Donzelli ha divulgato informazioni sensibili fornitegli dal sottosegretario Delmastro. Qualcuno li ha autorizzati, a che scopo? Inquietante, si dimettano. Non ci fermeremo, vogliamo la verità”.

Lo scrive su Twitter Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

31/01/2023 - 19:36

“Oggi Papa Francesco comincia la sua visita in Africa. Una visita che inizia dalla Repubblica democratica del Congo, un grande Paese, ricco di risorse naturali, dilaniato da decenni di conflitti e di violenze che non accennano a finire. Proprio oggi ho depositato un’interrogazione al ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani per chiedere quali azioni intenda intraprendere il governo per accelerare i tentativi di pacificazione fra la Repubblica Democratica del Congo e il Ruanda. Due Paesi ormai in una guerra aperta per il controllo di tre province congolesi del nordest (Ituri, Nord Kivu e Sud Kivu), un’area in cui sono presenti ingenti giacimenti di oro, diamanti e coltan, un minerale raro che serve per la costruzione di dispositivi elettronici, perché ha ottime proprietà di conduzione. Il 22 Febbraio 2021, proprio nel Nord Kivu, veniva ucciso in un agguato l’Ambasciatore italiano Luca Attanasio insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista congolese Mustapha Milambo. La Repubblica Democratica del Congo accusa il Ruanda di voler occupare stabilmente il paese mediante le milizie di M23 - sigla di Mouvement du 23 Mars -  un corpo armato irregolare che opera nella provincia del Nord-Kivu, che combatte le autorità centrali di Kinshasa e denuncia, a sua volta, tentativi di “genocidio" contro i tutsi congolesi. Non solo le autorità della Repubblica Democratica del Congo, ma anche l’Onu e molti osservatori internazionali considerano che M23 sia sostenuto dalle autorità del Ruanda e che ci sia proprio Kigali dietro i ripetuti attacchi del gruppo armato. Un contesto che aggrava le condizioni di vita della popolazione. Gli sfollati interni nella Repubblica Democratica del Congo sono infatti oltre 5,6 milioni, cifra che rende questa la popolazione sfollata più numerosa sul continente africano e una delle più numerose su scala mondiale Il Paese. Con i suoi 80 milioni di abitanti, il Congo è oggi il Paese con uno dei Pil pro capite più bassi del Mondo. Alla luce di questi fatti, chiedo al Governo, sia nei rapporti bilaterali con i due paesi, che nelle relazioni internazionali con i paesi dell’est Africa, di concerto con i partners europei ed internazionali, di lavorare per scongiurare lo scoppio di una guerra su più vasta scala che destabilizzerebbe ulteriormente la regione africana”.

Ad affermarlo in una nota Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

30/01/2023 - 15:37

    “La Presidente Meloni nei giorni scorsi in Libia ha annunciato con toni trionfalistici gli accordi raggiunti con Tripoli, che riguardano anche la gestione dei flussi migratori. È gravissima la decisione di rafforzare la flotta della Guardia costiera libica dotandola di 5  motovedette quando vi sono rapporti delle Nazioni Unite, delle associazioni e servizi giornalistici che documentano il trattamento inumano ai danni dei migranti nei centri di detenzione libici. Nessuno può dire che non si sapeva. Il combinato disposto della cessione delle motovedette italiane, senza alcun riferimento alla tutela dei migranti riportati nei centri di detenzione dove sono sottoposti a vessazioni, estorsioni, violenze, stupri, e il decreto legge contro le Ong che ha come unico risultato quello di aumentare i naufragi e quindi le vittime in mare, è semplicemente disumano, contrario alle convenzioni internazionali e incostituzionale”.

    Ad affermarlo in una nota Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico, durante il dibattito in prima e nona commissione della
    Camera sul decreto sulla gestione dei flussi migratori.

27/01/2023 - 15:43

"Al museo della Shoah di Roma per visitare la mostra ‘L’inferno nazista’.  Foto, video, testimonianze di una aberrazione: i campi di concentramento, le camere a gas, le fosse comuni. Il 27 gennaio per tenere viva la memoria, contro ogni forma di negazionismo".

Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

26/01/2023 - 14:37
“Oggi in Commissioni riunite Affari Costituzionali e Trasporti, insieme a tutti i gruppi di opposizione, per contrastare quello che va più correttamente chiamato ‘decreto naufragi’. Un provvedimento che conferma l’accanimento del governo contro le ong che operano in mare  e avrà come drammatico risultato quello di provocare più morti. Un provvedimento disumano che vuole cancellare anche il principio millenario e fondamentale che chi è in difficoltà in mare va soccorso. Costringere una nave che salva vite umane a navigare per migliaia  di miglia prima di entrare in un porto, vuol dire solo sguarnire il mare da chi presta soccorso. La Lega voleva perfino peggiorare questo decreto e con un blitz ha tentato con propri emendamenti di ripristinare il decreto Salvini. Gli è andata male: tutti inammissibili. Adesso serve compattezza delle opposizioni per fermare una norma che viola tutte le convenzioni internazionali ed è utilizzata dall’Esecutivo come arma per distrarre l'opinione pubblica dai temi che necessitano risposte immediate: l'inflazione, la produttività che crolla, arginare il caro benzina e il caro bollette”.

Ad affermarlo in una nota Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico
25/01/2023 - 15:28

“Questa mattina alla Camera si è svolto l’incontro tra l’ambasciatore iraniano in Italia, Mohammad Reza Sabouri, e una delegazione di 20 parlamentari del nostro Paese che hanno scelto di ‘adottare’ una persona in carcere in Iran per motivi politici. Ho chiesto aggiornamenti sulle condizioni di salute di Armita Abbasi,  giovane detenuta di 21 anni che ho ‘adottato’, imprigionata per aver manifestato contro il regime. L’ambasciatore – che ha messo in dubbio l’identità di alcuni detenuti 'adottati' dai parlamentari – ha risposto che chiederà informazioni all’autorità giudiziaria di Teheran. All’ambasciatore abbiamo chiesto inoltre la grazia per i condannati a morte e che siano presenti osservatori internazionali ai processi. Nei giorni scorsi ho sollecitato il ministro Tajani affinché l’Italia si faccia capofila di un’azione politica incisiva: inviare, insieme a tutti gli altri Stati dell’Unione Europea, gli ambasciatori nelle carceri a verificare le condizioni di salute di chi, come Armita Abbasi e Amir Arsalan Mahdavi, l'altro prigioniero politico che ho 'adottato', è stato imprigionato senza aver commesso alcun crimine. Dobbiamo con ogni mezzo sostenere il popolo iraniano che lotta per i propri diritti, contro il regime di Teheran”.

Ad affermarlo in una nota Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

24/01/2023 - 20:04

    “Il Tribunale di Tivoli ha condannato a 9 mesi di reclusione per diffamazione nei miei confronti Donato Sarcone. Nel 2017 commentò con espressioni denigratorie e infamanti quali ‘Puttana nipote di un criminale partigiano’ un post su Instagram della pagina ‘Benny Mussolini’ raffigurante il mio volto con in sottofondo un passaggio dell’Inno degli Arditi: ‘Bombe a mano e carezze col pugnal’. Elementi che confermano la matrice fascista del contenuto. Quella odierna è la sesta condanna in tre mesi per diffamazione nei miei riguardi. Continuerò a combattere odio e violenza in rete”.

    È quanto si legge in una nota di Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

22/01/2023 - 13:14

    “Il 22gennaio 2021 entrava in vigore il Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW). Un accordo, ad oggi ratificato da 68 Stati nel mondo, che sancisce l’illegalità delle armi nucleari e ne vieta l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, l’immagazzinamento, il trasferimento, la ricezione, la minaccia di usare, lo stazionamento, l’installazione o il dispiegamento. Afferma quindi in maniera chiara e netta che le armi nucleari sono un pericolo per le persone e per il pianeta. Con Putin, abbiamo avuto conferma che questo pericolo è concreto e  che non c’è tempo da perdere. Da subito bisogna attivarsi per scongiurarlo. Nessun Paese Nato è tra i firmatari del TPNW ma cinque di essi - Germania, Paesi Bassi, Belgio, Australia e Norvegia - lo scorso giugno a Vienna hanno deciso di partecipare come osservatori alla prima conferenza degli Stati parte del Trattato. Un passo in avanti importante, un segnale di attenzione nei confronti dei valori che ispirano l’accordo. L’Italia era l’unico dei 4 Stati Ue che ospita testate nucleari Nato a non aver partecipato neanche in veste in osservatore. Ritengo grave che il nostro Paese non fosse presente a quell’appuntamento, nonostante un mese prima dell’inizio della Conferenza, la Commissione Affari Esteri della Camera avesse approvato una risoluzione a mia prima firma che impegnava il governo a considerare la possibilità di partecipare. A Vienna io c’ero, su invito della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN), in particolare della direttrice della campagna ICAN Beatrice Fihn e delle associazioni che in Italia hanno promosso la campagna: Rete Italiana Pace e Disarmo e Senzatomica. Realtà che seguo da anni e che ringrazio nuovamente per aver voluto che ci fossi. In quei giorni ho colto ancor di più l’importanza di essere uniti per un obiettivo comune che riguarda la tutela e la salvaguardia del genere umano. Come disse il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres aprendo i lavori della conferenza di Vienna: ‘Eliminiamo le armi nucleari prima che loro eliminino noi'. Lo slogan della campagna ICAN nel nostro Paese è ‘Italia, ripensaci’, cioè: aderisci al Trattato. Continuerò a impegnarmi perché ciò accada”.

    Lo scrive su Facebook Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

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