“Chiediamo al governo di smetterla con la propaganda, il tema non è discutere sul passato ma affrontare con serietà il presente. Oggi le regioni audite in commissione affari sociali hanno lanciato un grido d'allarme: siamo a un punto di non ritorno, ci dicono, con il sistema sanitario nazionale a rischio e il diritto alla salute che rischia di subire un colpo mortale. Sono intervenute regioni di destra e di sinistra, che hanno approvato proposta di legge simile alla Schlein, che chiede di portare i finanziamenti del SSN al 7,5% del Pil”. Lo dichiara Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali di Montecitorio e relatore della proposta di legge Schlein.
“Il governo la smetta di prendere in giro gli italiani. Anche gli ordini e i sindacati dei medici lamentano mancati finanziamenti e la necessità di sbloccare il vincolo assunzionale che non permette di assumere e stabilizzare nuovi medici e operatori sanitari. Alla Presidente Meloni diciamo che qui c'è in ballo qualcosa di più del suo risultato elettorale alle europee, c'è in ballo la vita degli italiani. Fregarsene per tornaconti di partito significa tradire l'Italia” ha concluso Furfaro.
Furfaro presenta interrogazione a Schillaci
“Le nuove norme sulla farmaceutica, introdotte con l’ultima legge di bilancio, ipotizzano per le regioni un aumento di spesa da 600 milioni di euro. Una cosa incomprensibile e inaccettabile mentre tagliano e indeboliscono giorno dopo giorno il nostro servizio sanitario nazionale, con la scusante dell'assenza di risorse”. Lo afferma Marco Furfaro copogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale. “Quello che il governo sta spacciando per risparmi e “per favorire l’accesso in termini di prossimità attraverso le farmacie territoriali” sono in realtà solo regali all'industria del farmaco. Dai nuovi tetti di spesa al nuovo sistema di remunerazione delle farmacie fino allo spostamento di alcuni farmaci dall’ospedaliera alla convenzionata l’impatto sui già pericolanti bilanci regionali potrebbe essere pesante.
Presenterò un'interrogazione al ministro Schillaci per avere chiarimenti urgenti. Una decisione assurda: sono costi che il governo ha deciso per l'ennesima volta di scaricare sui cittadini e sulle regioni”.
“Ieri l'agguato a Stefano Massini da un nostalgico del nazismo. Oggi, svastiche e inni al Duce all'ingresso del comitato elettorale di Alessio Mantellassi, candidato sindaco del centro sinistra a Empoli. Infine, le dichiarazioni deliranti di un candidato a Firenze di Fratelli d'Italia che rivendica il suo passato da neofascista di Casapound. Se il governo Meloni ha nuovamente sdoganato i fascisti, tocca a noi ricacciarli nei libri di storia dove li avevamo seppelliti”. Lo scrive sui social il deputato dem Marco Furfaro, capogruppo in commissione Affari sociali e responsabile nazionale iniziative politiche del Partito Democratico.
“Le innumerevoli audizioni di oggi confermano che i finanziamenti alla sanità pubblica sono il primo passo necessario per rilanciare il diritto alla salute e salvare il nostro sistema sanitario nazionale. Le fondazioni, gli ordini, le associazioni intervenute oggi alla Camera hanno evidenziato problematiche e suggerito soluzioni, ma prima di ogni altra cosa hanno evidenziato la bontà della legge Schlein perché torna a finanziare la sanità e sblocca le assunzioni. Dobbiamo necessariamente ascoltare le loro istanze, il ssn è profondamente definanziato e per questo chiediamo al Governo di non abbandonare l'idea di valorizzare la nostra sanità e dare insieme una risposta ai cittadini italiani che hanno bisogno di cure". Lo dichiara Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali di Montecitorio e responsabile iniziative politiche del partito.
Dichiarazione di Marco Furfaro deputato Pd
"La scomparsa di Luigi Bardelli è una notizia dolorosa per tutta la comunità pistoiese e non solo. Un punto di riferimento per il territorio costante e indispensabile, grazie al suo impegno, sempre al servizio del bene comune e dei più fragili". Lo ricorda in una nota Marco Furfaro, deputato del partito Democratico e membro della segreteria nazionale. "Attraverso la sua passione per il giornalismo e per la comunicazione ha saputo promuovere la cultura dell'educazione e della solidarietà per intere generazioni. Da Direttore di TVL TVlibera Pistoia ha saputo trasformare la sua professione in impegno civico. Bardelli inoltre ha dedicato una parte della sua vita alla difesa dei diritti delle persone con disabilità, contribuendo a sviluppare strutture all'avanguardia per l'assistenza e la riabilitazione. Una figura che ha reso Pistoia e l'intera Toscana il posto che conosciamo ora. Un posto migliore. Ci mancherà tantissimo ma il suo esempio continuerà ad essere bussola per costruire un mondo più giusto e solidale. Un abbraccio grande alla sua famiglia, ai suoi cari e ai collaboratori di TVL".
“Un governo contro le famiglie, questo è il vero volto del governo Meloni. Dopo il reddito di cittadinanza, il fondo affitti e quello contro la morosità incolpevole oggi questa destra affossa anche il Family act.
Una riforma che aveva lo scopo di sostenere famiglie, donne lavoratrici e giovani, approvata all’unanimità dal parlamento nel 2022. Affossata dopo l'ennesima presa in giro sulla pelle degli italiani: prima prorogano di un anno le deleghe firmate da Bonetti e Orlando, poi a pochi giorni dalla nuova scadenza il governo decide di non prorogarle e di fatto fa quello a cui ormai ci ha abituati: taglia sulla pelle di donne, famiglie e persone fragili per finanziare condoni e opere inutili. La riforma era un punto di partenza e prevedeva il sostegno alle spese educative dei figli, l’aumento dei congedi di paternità, il sostegno all’imprenditoria femminile, il sostegno ai liberi professionisti e l’aiuto finanziario ai giovani. Tutte misure che rappresentavano un programma di interventi strutturali che questo governo preferisce cestinare per seguire la loro logica delle mancette” così il responsabile welfare e capogruppo in commissione Affari sociali della Camera, Marco Furfaro.
“Il gruppo del partito democratico ha abbandonato i lavori della commissione Affari sociali della Camera prima che iniziasse l’audizione dell’associazione ProVita & Famiglia nell’ambito della discussione sulle risoluzioni sulla definizione di linee guida in materia di disforia di genere”. Lo rendono noto la deputata democratica, Ilenia Malavasi, e il capogruppo dem in commissione Affari sociali, Marco Furfaro, che aggiungono: “la disforia di genere è un tema vero e serio, che va affrontato nella sua complessità e delicatezza in modo scientifico, senza preconcetti o chiusure ideologiche. Abbiamo abbandonato i lavori per rispetto istituzionale, sarebbe stato veramente imbarazzante ascoltare le tesi retrograde di chi mette in discussione addirittura le decisioni dell’Oms”.
“La destra a Prato sta toccando livelli inarrivabili. Cenni copia incolla da giorni idee già strutturate o programmate dalla giunta Biffoni, un'intera comunità alluvionata non ha visto un euro dal governo, nel silenzio delle parlamentari pratesi e del candidato sindaco della destra. Ora l'ultima è la venuta da Roma di un ministro sconosciuto ai più a spiegarci come fare economia circolare. Che tenerezza. Peccato, a saperlo prima avremmo insegnato qualcosa a Mazzetti e Pichetto Fratin sulla capacità di una città come la nostra, a differenza del governo, di intercettare fondi europei, costruire filiere di produzione sul riciclo, posti di lavoro, progetti di sostenibilità ambientale all'avanguardia in Europa. Infine, la ciliegina sulla torta: vogliono fare un inceneritore a Prato. La grande idea della destra pratese nell'anno 2024 è un inceneritore. Della serie dire cose a caso e dirle pure male. Una preghiera: quando siete pronti a discutere seriamente di come fare andare avanti questa città e la smetterete di usarla per fini elettorali, noi siamo pronti. Nel frattempo, un unico consiglio: i pratesi meritano di meglio”.
Lo dichiara Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale PD.
“Oggi ho depositato un’interrogazione parlamentare al ministro Urso per fare chiarezza con urgenza su una vicenda che riguarda la multinazionale Meta (ex Facebook). La società, per sua stessa ammissione, sta operando un controllo selettivo sull’informazione politica che passa attraverso le sue principali piattaforme, Facebook e Instagram. Un controllo che analizza e filtra la visibilità dei contenuti che Meta stessa ritiene essere ‘politici’. Una vicenda che risulta di una gravità smisurata che ha allarmato anche la Commissione Europea che pochi giorni fa ha aperto ufficialmente un’inchiesta sulla vicenda. Il potere che ha ora acquisito Meta è difatti immenso: quello di poter controllare ciò che di politico passa sulle sue piattaforme, con piena capacità di alterarne a proprio piacimento la visibilità. La paura sempre più visibile è che la multinazionale sarebbe così virtualmente nelle condizioni di indirizzare l’opinione pubblica a proprio piacimento. Una situazione ai limiti del surreale che chiama in causa il governo perché in gioco non c’è solo la trasparenza, ma soprattutto in gioco c’è la democrazia”.
Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Affari sociali della Camera e componente della segreteria nazionale del Pd, Marco Furfaro.
“Il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione come fondamentale e universale, ma è messo sotto attacco dalla mancanza di finanziamenti. Non è l’opposizione a dirlo, ma Fondazione Gimbe, ordini professionali, operatori sanitari, associazioni, esperti del settore e le stesse Regioni. La spesa sanitaria rispetto al PIL per il 2024 è pari al 6,4% e in fase decrescente nel triennio successivo 6,3% nel 2025 e nel 2026 per poi assestarsi al 6,2% nel 2027. Sono di dati del DEF del governo a dimostrarlo. Dati che ci portano agli ultimi posti in Europa in rapporto al PIL e per spesa procapite. Una vergogna che peserà sui più fragili e sulle famiglie in difficoltà. In Italia, già oggi milioni di persone devono fare i conti ogni giorno con liste di attesa infinite, con la difficoltà di accedere ai medici di famiglia e ai pediatri di libera scelta, costretti a spostarsi da una regione all'altra per accedere ad una minima prestazione. Milioni di persone devono ricorrere alla sanità privata come unica scelta. Per questo avevamo chiesto priorità di calendarizzazione alla proposta di legge Schlein, al fine di portare gradualmente il finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale al 7,5% del PIL, sbloccare il vincolo assunzionale ed eliminare i tempi infiniti per le liste di attesa. Oggi la Pdl è stata incardinata in commissione Affari Sociali, associando anche le proposte presentate da regioni governate da destra e da sinistra, a dimostrazione che la richiesta di finanziare il SSN è trasversale. Ora la maggioranza dimostri di avere a cuore il diritto alla salute e la sanità pubblica, votando assieme a noi la legge”. Così in una nota Marco Furfaro, capogruppo in commissione Affari Sociali e componente della segreteria PD.
"Schmidt è tedesco, ma ha già imparato molto bene i peggiori difetti della destra italiana che lo ha candidato. Definire Sara Funaro "la portaborse di Dario Nardella" è vergognoso. Non certo per Funaro, che ha una storia, una biografia, un racconto che parla da solo. Non so che problema abbiano Schmidt e questi maschi adulti di destra con il genere femminile, ma il modo per affrontarlo è attraverso corsi e sedute con professionisti, non insultando la candidata avversaria alle elezioni. Firenze per fortuna si è sempre ribellata a chi pensa che una donna possa essere oggetto di qualcuno. Lo farà anche questa volta, eleggendo la prima sindaca di Firenze. Alla faccia del loro maschilismo da quattro soldi". Lo scrive in una nota Marco Furfaro, deputato toscano e componente della segreteria nazionale.
"Sono appena uscito dalla casa circondariale di Prato, accompagnato dal consigliere comunale Lorenzo Tinagli, e ringrazio i funzionari del carcere, la polizia penitenziaria, i sindacati, gli educatori, i volontari per la disponibilità offerta in un quadro vergognoso per loro e per le persone detenute. Il carcere è sovraffollato, con circa 600 detenuti a fronte di 400 posti disponibili, e la polizia penitenziaria è sottoposta a una condizione di stress e pressione disumana. Una carenza di organico, irrisolta nonostante le promesse del governo Meloni, del comparto polizia penitenziaria che riguarda ogni settore: funzionari (-80%), ispettori (-52%), sovrintendenti (-65%), agenti (-6%). Questo si riflette nel funzionamento del carcere e nel compimento delle sue prerogative costituzionali, con questa carenza è impossibile fare corsi, utilizzare l'impianto sportivo, persino attivare percorsi per il lavoro o far arrivare la posta dei familiari ai detenuti. Un quadro desolante, presenterò un'interrogazione affinché il governo decida di smetterla con le promesse e finalmente dia risposte concrete. E invito pure i parlamentari pratesi a fare lo stesso".
Così Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico, a margine della visita alla Casa circondariale di Prato.
"Finalmente, oggi la politica ha dato un segnale forte e concreto ai precari AIFA che da mesi lottano per i propri diritti e per la stabilizzazione. La Camera dei deputati ha approvato un ordine del giorno a mia prima firma che chiede al governo un impegno immediato per la stabilizzazione deI lavoratori e delle lavoratrici precarie dell'Agenzia italiana del farmaco, inquadrati da anni con varie formule contrattuali, con esperienze e competenze riconosciute, che da dicembre sono a casa e senza stipendio. AIFA ha un ruolo fondamentale nella gestione della governance farmaceutica ai fini della sostenibilità del Ssn, dei correlati Sistemi sanitari regionali (SSR) e del sostegno alla ricerca clinica per la verifica del valore terapeutico dei farmaci. Proprio per far fronte a questo ruolo centrale e strategico AIFA ha impiegato, oltre al personale strutturato, lavoratori e lavoratrici con contratti di lavoro di flessibile, Co.Co.Co, somministrazione ecc.. che però hanno svolto in tutto e per tutto le medesime funzioni dei colleghi strutturati. Sono eccellenze italiane che hanno prestato servizio con impegno e serietà, eppure sono ora senza proroga e senza stabilizzazione. Il messaggio che oggi ha dato il Parlamento è molto chiaro, per questo adesso il governo non ha più alibi e deve agire in fretta e mettere fine a questa ingiustizia per restituire alle lavoratrici e ai lavoratori il loro lavoro e la loro dignità" così il capogruppo democratico nella commissione affari sociali della camera e responsabile welfare del Pd, Marco Furfaro.
“Questa destra sta riprovando per l'ennesima volta a mettere in discussione il diritto all'aborto per le donne e lo fa in maniera subdola. In un emendamento all’articolo 44, la maggioranza di Giorgia Meloni prevede che le Regioni possano coinvolgere le associazioni pro-life all'interno dei servizi dei consultori. È una cosa gravissima e rappresenta uno schiaffo in faccia alle donne e ai propri diritti e alla propria autodeterminazione. I consultori sono un servizio fondamentale di accompagnamento, ascolto e prevenzione e vanno ampliati e migliorati per renderli efficienti e funzionanti. Servono competenza e personale qualificato non associazioni ideologiche e oscurantiste. Questo governo continua nella sua battaglia contro le donne e contro i loro diritti e lo fa attaccando in primis la legge 194 e il diritto all'interruzione di gravidanza. È vergognoso. Ci batteremo in parlamento e fuori, affianco alle associazioni femministe, per impedire alla destra questo ennesimo attacco ai diritti delle donne” così il deputato dem, responsabile welfare del Pd, Marco Furfaro.