06/02/2024 - 18:03

Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd
Questa mattina, insieme ad alcune colleghe e colleghi del Pd, abbiamo incontrato una delegazione di Medici Senza Frontiere di ritorno da Gaza che ci ha illustrato una situazione sanitaria tragica in corso nella Striscia. Da 56 ospedali in funzione prima dell'offensiva israeliana siamo passati a 13 funzionanti solo parzialmente: lo spazio è del tutto insufficiente per le necessità di cura, e vengono uccisi anche gli operatori di MSF palestinesi. I medici sono costretti ad operare i feriti a terra, non ci sono medicinali perché i convogli con gli aiuti non riescono a entrare, bloccati ai valichi dall'esercito israeliano. Tutto il nord della Striscia e il centro sono rasi al suolo, non c'è cibo e le persone sono costrette a bere acqua piovana perché i dissalatori sono solo al sud e sono insufficienti anche per quell'area. Sono aumentati i casi di epatite A e dilaga la dissenteria, specialmente tra i bambini, e sono frequenti scabbia e altre malattie da contatto. La situazione sanitaria attuale avrà strascichi anche in futuro, dal momento che, ad esempio, non si eseguono vaccinazioni sui bambini da mesi.

ll 60% delle missioni umanitarie ONU non vengono autorizzate da Israele, che non consente l'ingresso del materiale per organizzare ospedali da campo. In più la straordinarietà rispetto ad altre situazioni di guerra è l’impossibilità di scappare, mancando del tutto vie di evacuazione. Serve l'impegno internazionale, come del nostro governo, per di fare di più nell'esigere un cessare il fuoco immediato e perché gli aiuti entrino in maniera sufficiente.

04/02/2024 - 19:06

Scarpa e Ferrari: impatto devastante, assurdo che non si ascoltino le comunità locali

“Il partito democratico ha depositato un’interrogazione parlamentare a supporto della battaglia che stanno portando avanti le comunità della Valle del Vanoi contro la nuova diga voluta dalla Regione Veneto”.
Lo rende noto la deputata democratica eletta nella circoscrizione veneta, Rachele Scarpa, che sottolinea come “insieme alla collega trentina Sara Ferrari abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare a cui chiediamo al governo di rispondere urgentemente. Il progetto voluto dalla Regione Veneto - sottolinea Scarpa - ha un impatto devastante sul territorio ed è assurdo che si intenda andare avanti senza ascoltare la voce delle comunità, in particolare le due province, Belluno e Trento, che hanno chiaramente espresso le proprie criticità. Dal governo ci aspettiamo risposte urgenti: che fermi immediatamente ogni atto che possa andare nella direzione della realizzazione di questo inutile invaso e che apra immediatamente un confronto trasparente e ampio con il territorio”.

02/02/2024 - 14:04

"Sono due anni che in tutta Italia la comunità studentesca scende in piazza e si accampa in tenda perché il costo degli affitti ha raggiunto prezzi folli, ma il governo e la ministra competente, Anna Maria Bernini, ancora una volta si fanno beffe degli studenti. Sono stati erogati i sostegni del fondo affitti del 2023 infatti, per la ridicola cifra di 23 euro al mese. D'altronde non c'erano dubbi dato il finanziamento di soli 4 milioni di euro, a fronte di 830 mila studenti fuori sede. Ha ragione l'Unione degli Universitari quando chiede conto dell'inettitudine e delle false promesse della ministra Bernini: qui ci sono davvero delle persone che smettono di studiare perché non se lo possono permettere, è questo è un enorme fallimento per lo Stato. Supporto anche gli studenti del Veneto oggi in presidio a Ca' Foscari a Venezia. Denunciano la mancata copertura delle borse di studio per tutti gli idonei, assurda condizione di cui la Regione è responsabile. L'assessora competente, Elena Donazzan (FdI) è tristemente nota per il vergognoso disinteresse nei confronti del diritto allo studio regionale. Tutto il mio supporto alle richieste degli studenti". Così la deputata dem Rachele Scarpa, responsabile nazionale "Giovani e Salute" del Partito Democratico.

 

30/01/2024 - 17:03

“Oggi il lungo percorso di ascolto sull'istituzione di un servizio di supporto psicologico nelle scuole e nelle università sbarca finalmente in Commissione e continua con le audizioni informali. Tre proposte di legge che uniscono diversi partiti nel comune intento di dare sostanza ad un servizio già presente negli altri paesi europei, assente in Italia, e la cui esigenza ci viene proprio da quelle comunità studentesche che, soprattutto dopo la pandemia, si sono mobilitate per reclamare il diritto al benessere psicologico. Sono fiduciosa che la discussione in Commissione verrà finalizzata in un testo unico e che poi possa terminare l'iter legislativo, avviando una potente innovazione nei luoghi di formazione del nostro Paese." Così Rachele Scarpa, deputata Pd e responsabile nazionale "Giovani e Salute" per il Partito Democratico, dichiara: "

"La proposta di legge che ho presentato è stata firmata da colleghi e colleghe del Pd, di AVS e del M5S, ed è frutto di un lavoro che ha visto l'impegno delle associazioni studentesche più rappresentative del Paese, Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari, e del Sindacato Pensionati Italiani. Un lavoro che cominciò con un questionario sui disagi emersi durante la pandemia, con 30mila risposte e risultati drammatici, e che si è concretizzato con una proposta di legge. Un lavoro importante, collettivo e nazionale, che ci auguriamo veda la luce presto.

19/01/2024 - 19:34

"Nonostante siano state lanciate pochi giorni fa, le trenta piazze lanciate in tutta Italia per protestare contro il taglio del fondo per i Dca sono state molto partecipate: senza di esse il governo non sarebbe corso ai ripari per rimediare al fastidioso errore che ha commesso il governo con l'ultima Legge di bilancio, azzerando il fondo destinato alla prevenzione e cura dei Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione. Il ministro Schillaci, mercoledì al Question time, ha dato risposte vaghe e insufficienti, soprattutto sulla vera richiesta delle piazze, di scorporare le prestazioni relative ai Dca dal capitolo salute mentale dei Lea e istituire per esse un capitolo autonomo. Può ancora ascoltarle: anzi è suo dovere farlo, visto che si tratta di dare attuazione al comma 687 della Legge di bilancio 2022, istituendo un capitolo specifico sui Dna nei Lea. Queste piazze dimostrano anche che i giovani hanno grande consapevolezza e lucidità, hanno a cuore la sanità pubblica e la salute collettiva. Giustamente, non restano a guardare: pretendono investimenti, pretendono una sanità pubblica di qualità e accessibile, pretendono semplicemente un futuro dignitoso, perciò vanno ascoltati”.

Così la deputata Rachele Scarpa, responsabile Giovani e salute del Partito Democratico.

17/01/2024 - 18:15

"Il gioco che sta facendo il governo sul fondo per combattere i disturbi del comportamento alimentare è davvero vergognoso. Oggi durante il Question time in Parlamento abbiamo chiesto di ripristinare il fondo e di aprire finalmente la procedura di riconoscimento autonomo dei DCA all’interno dei LEA. La risposta del Ministro è stata un interminabile giro di parole, a tratti incomprensibile e fuori contesto. Quello che abbiamo capito è che a valle delle mobilitazioni che ci sono state da parte delle associazioni, delle famiglie dei pazienti e dell’opposizione, quanto meno si è trovato un piccolo budget di 10 milioni per dare una parte di copertura al fondo che era stato completamente definanziato. In Italia sono circa 4 milioni le persone in cura per anoressia, bulimia e binge eating e ci sono circa 4.000 decessi all’anno. Persone che muoiono non perché vittime di una malattia terminale, ma per mancanza di cure. Cure che verrebbero assicurate se venisse attuata la legge del 2021 e si facesse un semplice decreto attuativo, che il governo si rifiuta di fare. Per questo, le parole del ministro ci lasciano ancora una volta l’amaro in bocca perché i 10 milioni non bastano per curare i 4 milioni di malati. Il Ministro di fatto blocca l’unica strada da percorrere ovvero quella di inserire i DCA in un capitolo autonomo dei LEA, con budget specifico e assicurare obbligo di cura in tutte le regioni. Per questo venerdì parteciperemo alla mobilitazione nazionale del movimento lilla, delle associazioni, degli studenti. Saremo in piazza con chi chiede di applicare una legge sui LEA che garantirebbe cure e dignità. Quella legge dello Stato che voi vi rifiutate di applicare, tradendo le speranze di milioni di persone".

Così i dem Marco Furfaro e Rachele Scarpa che sono intervenuti oggi al question time alla Camera.

17/01/2024 - 12:15

“Con una mano tagliano fondi, con l’altra inventano reati. È grottesca e ipocrita la trovata della destra per compensare il taglio del fondo nazionale contro i disturbi alimentari e l’inerzia del governo nell’emanare i decreti attuativi che inseriscano le prestazioni sociosanitarie legate ai Dca in un capitolo a parte dei Lea. La destra pretende di risolvere tutto con un panpenalismo senza criterio e, sempre e comunque, a costo zero: il grido disperato di pazienti, famiglie, studenti e associazioni invece ci spiega che servono risorse, personale specializzato, strutture apposite, educazione e prevenzione. Tutte cose che possono venire solo da un adeguamento dei Lea, che già dovrebbe essere legge, e con un atteggiamento che punti più a educare, che a punire. Altrimenti interverremo sempre ex post, quando sarà troppo tardi. Il governo si concentri sul trovare risorse per i decreti attuativi dei Lea e ci risparmi l’ennesima proposta di legge che usa il codice penale per dare risposte a problemi sociali”.

 

Così la deputata Rachele Scarpa, responsabile Giovanni e salute per il Partito Democratico, commenta il via libera del Senato a una proposta di legge che intenderebbe punisce con carcere e multe fino a 20mila euro chi, anche online, istiga al disturbo alimentare.

16/01/2024 - 16:34

“Quanto emerge dalla XI indagine dell’Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia è un quadro molto preoccupante che purtroppo non stupisce. Le strutturali condizioni di difficoltà e precarietà che accompagnano il ruolo dei dottorandi in Italia non sono infatti nuove, ma nonostante ciò continuano a peggiorare: borse troppo basse, incapaci di garantire una vera sostenibilità economica, carichi di lavoro esagerati e un imbuto lavorativo che nega prospettive certe al grande lavoro di ricerca che si compie. Tutto questo, sottolinea il documento di ADI, produce livelli di stress e depressione allarmanti. Interventi immediati non sono solo auspicabili, ma necessari”. Lo afferma Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico che ha ospitato la conferenza stampa presso la Camera. Alla presentazione erano presenti la Dott.ssa Rosa Fioravante, Segretaria nazionale ADI, il Prof. Paolo Vincenzo Pedone, Presidente del Consiglio Universitario Nazionale (CUN), il Prof. Antonio Felice Uricchio, Presidente dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR), il Prof. Francesco Priolo, Rettore dell’Università degli Studi di Catania, coordinatore della Commissione ricerca della Conferenza dei rettori delle Università Italiane (CRUI), la Dott.ssa Marcella Gargano, Direttrice generale delle istituzioni della formazione superiore, Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), ed Alessia Conti, Presidente del Consiglio nazionale degli studenti universitari (CNSU).

“Condivido il punto di vista dell'ADI – prosegue Scarpa - per cui il tema della salute mentale affrontato solo come episodico malessere individuale, ci fa correre il rischio di percepirlo come una mera ulteriore voce di spesa offrendo, per esempio, alcune sedute psicologiche e di counselling gratuite alla comunità dottorale. Se questo tema diventa invece elemento di riflessione sulla sostenibilità dei luoghi di lavoro di ricerca, qualità delle relazioni interpersonali, serietà del percorso professionalizzante e benessere personale e organizzativo, allora può rappresentare una straordinaria occasione di promozione di ambienti lavorativi cooperativi, percorsi formativi innovativi e inclusivi ed essere vettore di accesso a nuovi diritti e tutele. L’intervento sistemico sulle cause profonde rappresenta quindi un orizzonte non solo di sostenibilità economica e contenimento dei costi dell'intervento ex post, ma anche orizzonte positivo di promozione di valori fondanti della comunità accademica, nel riconoscimento del diritto universale alla dignità, al benessere materiale e immateriale, allo sviluppo umano integrale. Inoltre le indagini dell'ADI consentono di sollevare periodicamente i problemi strutturali legati alla considerazione del percorso dottorale come percorso unicamente di studio, svalutandone la professionalità e facendo mancare le dovute tutele che spetterebbero sul posto di lavoro, in controtendenza con il resto d'Europa."

15/01/2024 - 15:18

Domani, 16 gennaio, verrà presentata presso la Camera dei Deputati la XI Indagine sulle condizioni di lavoro e la salute mentale del dottorato di ricerca condotta da ADI - Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia.

La presentazione è ospitata dall’on. Rachele Scarpa, promotrice dell’Intergruppo sulla salute mentale e responsabile giovani e salute del Partito Democratico, che dichiara: “Quanto emerge dalla XI indagine dell’ADI è un quadro molto preoccupante che purtroppo non stupisce. Le strutturali condizioni di difficoltà e precarietà che accompagnano il ruolo dei dottorandi in Italia non sono infatti nuove, ma nonostante ciò continuano a peggiorare: borse troppo basse, incapaci di garantire una vera sostenibilità economica, carichi di lavoro esagerati e un imbuto lavorativo che nega prospettive certe al grande lavoro di ricerca che si compie. Tutto questo, sottolinea il documento di ADI, produce livelli di stress e depressione allarmanti. Interventi immediati non sono solo auspicabili, ma necessari”.

Alla presentazione saranno presenti la Dott.ssa Rosa Fioravante, Segretaria nazionale ADI, il Prof. Paolo Vincenzo Pedone, Presidente del Consiglio Universitario Nazionale (CUN), il Prof. Antonio Felice Uricchio, Presidente dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR), il Prof. Francesco Priolo, Rettore dell’Università degli Studi di Catania, coordinatore della Commissione ricerca della Conferenza dei rettori delle Università Italiane (CRUI), la Dott.ssa Marcella Gargano, Direttrice generale delle istituzioni della formazione superiore, Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), ed Alessia Conti, Presidente del Consiglio nazionale degli studenti universitari (CNSU).

10/01/2024 - 16:09

23 anni, 26 anni: sono vite giovani quelle che si spezzano nelle carceri italiane. Matteo Concetti ad Ancona e Stefano Voltolina a Padova sono i primi suicidi in carcere di quest'anno: ragazzi giovani, le cui condizioni di salute mentale già fragili non hanno potuto che deteriorarsi fino all'estremo, in un ambiente che evidentemente non solo le trascura, ma le compromette irrimediabilmente.

E' un circolo vizioso che si ripete: il carcere non è fatto per chi sta male. Il carcere fa stare sempre peggio. Disumanizza, isola, abbandona. In carcere si è in troppi per prestare cura al male di ciascuno. Non c'è recupero possibile. Per gli scarti della società, non può esserci speranza: questo è il triste messaggio che si solleva da questi ennesime morti.

Al dramma dei suicidi in carcere e alle condizioni di vita drammatiche di chi è detenuto in Italia non pensa nessuno, se non in qualche fugace dichiarazione di fine anno, a commento di numeri sempre peggiori. Sono lacrime di coccodrillo quelle di un governo che inventa ogni giorno un reato nuovo, che trova nel panpenalismo una soluzione a ogni problema sociale, quelle di una destra che non si azzarda a sprecare tempo e risorse per tutelare la popolazione carceraria in Italia, ma che fantastica, quando può, sull'abolizione del reato di tortura. Quelle di chi oggi, come per tutto il resto dell'anno, su queste morti starà in silenzio. Lontani dagli occhi, lontani dal cuore.

21/12/2023 - 12:07

"Ha ragione il Papa: le Ong salvano tanta gente. Per questo bisognerebbe andare esattamente in quella direzione. Il Mediterraneo rimane drammaticamente sguarnito di soccorsi, e il governo ha saputo mettere in campo solo politiche di ostacolo al lavoro delle Ong, senza in alcun modo compensarle con un rafforzamento delle missioni di soccorso.  Poi la macchina del fango, con accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e l’utilizzo giornalistico, gravissimo, di intercettazioni illegali a danno di parlamentari per sostenere queste accuse, manipolandone i contenuti. L’immigrazione è parte della sfida più grande dei prossimi decenni, e su questo ci sono tante visioni diverse. Ma sul soccorso in mare non dovrebbe essere così: chi è in pericolo va messo in salvo, sempre. Papa Francesco ha fatto ben emergere questo elemento. Magari la destra italiana, per una volta, potrebbe mettersi in discussione e in ascolto". Così la deputata dem Rachele Scarpa.

19/12/2023 - 16:03

Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd

È con dolore, orrore e rabbia che apprendo dell’ennesimo femminicidio, avvenuto a Riese Pio X, nella provincia di Treviso. La ferita di quanto successo a Giulia Cecchettin e decine di altre donne è ancora fresca dentro di noi, e di nuovo il nostro territorio diventa teatro della violenza mortale di un uomo su una donna. Voglio esprimere le mie condoglianze più sincere alla famiglia e ai cari della vittima, e ribadire la necessità di impegnarci per fermare questa strage, conscia che le parole non bastano più. Dobbiamo agire subito, ora, non so cosa altro debba succedere per farci capire l’assoluta priorità di questo problema.

18/12/2023 - 14:46

"Stamattina alla Camera dei deputati ho partecipato, assieme alla collega Ouidad Bakkali, al deputato Nicola Fratoianni e  a Luigi Manconi, alla presentazione del Rapporto annuale sullo stato dei Diritti in Italia (anno 2022), un prezioso strumento di analisi realizzato dall'associazione 'A buon diritto'. L’approccio dell’intero rapporto è profondamente intersezionale: uno sguardo che condivido e che dà a noi parlamentari tanti spunti e 'compiti per casa'.

Oggi ho approfondito i capitoli sulle discriminazioni di genere e della comunità LGBTQIA+, due fronti su cui la discriminazione non è esclusivamente culturale, ma corre anche sulle gambe di una serie di disparità anche economiche e di accesso al welfare. Secondo l'ISTAT, infatti, il 41% delle persone LGBTQIA+ ha dichiarato di aver subito discriminazione sul lavoro a causa del proprio orientamento sessuale, mentre resta basso il tasso di occupazione femminile, tra i più bassi in Europa (55%, contro il 69% della media UE di donne nella fascia 20-64)". Così la deputata dem Rachele Scarpa.

"Il cambiamento - ha concluso Scarpa - va promosso su tutti i fronti: dall’educazione e dalla formazione, alla prevenzione contro la discriminazione, al linguaggio, al contrasto della povertà che è ostacolo di ogni forma di emancipazione e autodeterminazione. E soprattutto non si può tacere davanti ai 106 femminicidi e ai 9 transcidi del 2022, un problema strutturale che necessita di urgenti risposte strutturali. Non possiamo più tollerare approcci che mettono in contrasto diritti civili e diritti sociali: grazie ad 'A buon diritto' che col suo lavoro annuale dà sostanza e direzione al nostro lavoro".

18/12/2023 - 13:02

“La puntata di ieri di Report getta un'ombra pesante sulla Giunta di Venezia e sul suo sindaco: se la magistratura dovesse accertare quanto accaduto si configurerebbe una non tollerabile situazione per la quale il sindaco antepone i propri interessi a quelli della città.

Il sindaco Brugnaro in campagna elettorale aveva garantito che non avrebbe fatto nulla sui suoi terreni, evitando di essere in conflitto di interesse, salvo poi trattare direttamente col magnate cinese per la vendita dei pili e la realizzazione negli stessi di progetti di edificazione e del Palazzetto dello sport. La magistratura farà il suo corso e accerterà eventuali reati. Quello che già è evidente è che il sindaco Brugnaro deve fare chiarezza subito, perché il suo comportamento è politicamente inaccettabile e irrispettoso. Ne va della dignità di una città che per nessuna ragione può diventare un mezzo sulle cui spalle arricchire le proprie tasche”. Lo dichiara la deputata del Pd, Rachele Scarpa.

14/12/2023 - 11:53

Ieri pomeriggio alla Camera abbiamo votato la fiducia, l'ennesima, sul Decreto fiscale. Grande assente del decreto è una presa di consapevolezza del Governo sull'urgenza di mettere mano sugli incentivi sull'acquisto di "case green" o sulla conversione degli edifici. Per questo ieri abbiamo presentato un un ordine del giorno, a firma mia e del collega Simiani, che impegna il governo a prorogare fino ad almeno il 2025 gli incentivi fiscali per l'acquisto di case ad elevato coefficiente di efficienza energetica. Avere edifici più efficienti infatti significa anche rendere le famiglie e le imprese più resistenti agli shock dei prezzi dell’energia, oltre a rientrare negli obiettivi europei di riduzione delle emissioni nette di gas ad effetto serra di almeno il 55% entro il 2030. Il Governo, forse in uno spiraglio di lucidità, ha accolto l'ordine del giorno con riformulazione, poi approvato all'unanimità.
Mi fa piacere che il Governo abbia deciso di impegnarsi, anche perché è evidente che sia necessaria una riorganizzazione delle politiche sugli incentivi. Non solo sull'acquisto di case in classe energetica più elevata, ma anche e soprattutto sugli incentivi per l'efficientamento delle case nelle fasce più basse. La FILLEA CGIL infatti denuncia il drammatico rischio di una perdita di oltre 200mila posti di lavoro a causa della fine della cessione del credito e dei tagli sul PNRR. Come al solito a pagarne il prezzo, oltre ai lavoratori, saranno persone con redditi più bassi e con le case nella classe energetica più bassa, più costose in termini di consumi. Come al solito le conseguenze dello stallo o delle scelte sbagliate del Governo le pagheranno i redditi più bassi. Questa è una crisi annunciata: Il Governo deve fare delle scelte e assumere la riqualificazione delle nostre città come grande priorità politica, con meno incentivi a pioggia alle imprese e più politica industriale mirata e coerente con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, che favorisca crescita economica, benessere sociale e riduzione delle emissioni.

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