16/04/2025 - 19:40

“Dalla visita ispettiva effettuata oggi nel cpr di Giadër dalle deputate Scarpa e Bakkali e emerge l’ennesima prova dell’assurdità di tutta l’operazione pensata dal governo Meloni per salvare la sua stessa costosissima propaganda: dalla consultazione del registro degli eventi critici siamo riuscite a ricostruire il fatto che un’altra persona, verosimilmente nella giornata di ieri, è già stata riportata in Italia perché le sue condizioni di salute mentale erano incompatibili con la detenzione amministrativa. In quattro giorni sono già due su 40 i trasferimenti che si sono rivelati inutili, di persone che probabilmente non avrebbero mai dovuto essere selezionate, e che sono state portate in Albania a spese dei contribuenti italiani, e causando loro una sofferenza tanto grande quanto inutile.

Confermiamo poi quanto appurato nei giorni precedenti: si è verificato durante i trasferimenti un uso ingiustificato e indiscriminato delle fascette ai polsi, in alcuni casi anche per tutta la durata delle lunghe trasferte in pullman dai CPR del nord Italia e per tutto il viaggio via mare ininterrottamente.

Da registro degli eventi critici emerge tutta la sofferenza che questi centri causano, come fanno nel resto in Italia: dagli otto eventi critici registrati domenica si è già passati a 21, la maggior parte atti di autolesionismo.

Almeno due persone negli ultimi giorni hanno avuto bisogno di ricevere cure dalle strutture ospedaliere albanesi, approfondiremo nei prossimi giorni qual è il loro stato di salute, secondo quale protocollo sono stati presi in carico e la qualità dell’assistenza che hanno ricevuto, perché per legge dovrebbe essere equivalente a quella garantita nei cpr italiani dal Servizio Sanitario nazionale italiano. Ci chiediamo anche e verificheremo quali siano stati i costi effettivi di queste prestazioni con la sanità albanese. Una persona in particolare aveva un problema di salute di cui riportava sintomi risalenti a diverse settimane prima: ci chiediamo come una persona in queste condizioni, per cui ora è stata necessaria un’ospedalizzazione, abbia potuto essere selezionata come idonea al trasferimento. I criteri di selezione rimangono infatti ancora oscuri, nonostante le nostre domande esplicite e gli accessi agli atti già inoltrati da giorni, così come risulta problematico il fatto che per diversi trattenuti le ultime visite di idoneità al trattenimento siano state svolte vari mesi fa, fino a novembre 2024.

Smentiamo la notizia circolata oggi sulla detenzione nella sezione carceraria di 10 persone: abbiamo potuto vedere con i nostri occhi che il carcere è vuoto. Abbiamo inoltre fatto nuovamente richiesta di accedere all’elenco delle persone trattenute e ai loro fascicoli sanitari e giudiziari, informazioni per cui abbiamo già fatto formale accesso agli atti, ma ancora una volta non è stato possibile avere delle risposte, che al momento, da quanto leggiamo sulla stampa, sembrano essere a disposizione solo degli esponenti della destra di governo. Riteniamo che il nostro potere ispettivo non sia stato adeguatamente rispettato e che questo la dica lunga sulla mancanza di trasparenza di tutta questa operazione”.

 

16/04/2025 - 13:12

“Nell’intervista di oggi del Manifesto al membro del collegio del Garante dei detenuti, Mario Serio, emerge che nemmeno il Garante ha a disposizione le informazioni su nazionalità e status giuridico dei trattenuti nei centri albanesi. Proprio quelle informazioni che diversi esponenti della destra stanno strumentalizzando da giorni a mezzo stampa per giustificare l’intera operazione di spreco dei Cpr Albania e l’utilizzo in modo generalizzato e indistinto di fascette ai polsi per tutti i trattenuti durante tutta la durata del viaggio di trasferimento. Io stessa, insieme all’europarlamentare Cecilia Strada, ho presentato formale richiesta di accesso agli atti per quanto concerne quelle informazioni senza ottenere alcuna risposta.

Fin dove possono spingersi la mancanza di trasparenza e la propaganda becera di questo governo? Si sta cercando di far passare l’idea che il Cpr possa essere una sorta di colonia penale, una misura punitiva ulteriore riservata ai soli stranieri anche dopo che hanno già scontato una eventuale pena in carcere. Non è così che funziona lo Stato di diritto. Più scaviamo più si aprono dubbi di rilevanza costituzionale”.

Lo dichiara la deputata democratica, Rachele Scarpa.

 

27/03/2025 - 18:41

“ Il PD continua a sensibilizzare il Parlamento e il governo sulla drammatica situazione di Gaza. Meloni e l'esecutivo rompano il silenzio e l'inerzia che gettano vergogna e colpa sul nostro Paese. È l'ora di riconoscere lo Stato di Palestina e mettere in campo azioni politiche per fermare il massacro.
Nella nebbia di silenzio e di rassegnazione che avvolge da un anno e mezzo l'Occidente democratico, sembra che abbiamo bisogno di azioni individuali da assumere a simbolo, storie di eroi che, purtroppo, quando si parla di Palestina sembra abbiano perso di valore”. Così la deputata dem Rachele Scarpa interevendo in Aula di Montecitorio.
“Non basta – continua la parlamentare PD - la storia di Hamdan Ballal, regista premio Oscar, aggredito in casa sua da coloni israeliani e poi arrestato dall'Idf in ambulanza dove stava ricevendo soccorso. Non basta raccontare la violenza sistematica e crescente dei coloni in Cisgiordania che, con oltre 900 check point, rendono impossibile la vita dei palestinesi. Non bastano le storie dei 208 giornalisti uccisi e del medico Abu Safiya, rimasto fino all'ultimo a soccorrere i pazienti che non si potevano muovere nell'ospedale che stava venendo evacuato. Non bastano gli oltre 15 mila bambini uccisi e tutti quelli che si porteranno il dolore per il resto della loro vita. Il massacro deve avere fine”, conclude Scarpa.

 

26/03/2025 - 15:25

Risposte insufficienti per tutelare diritti famiglie

“La risposta del sottosegretario Silli alla mia interrogazione conferma l'esistenza di criticità strutturali nel sistema di rilascio dei visti, soprattutto per quanto riguarda il ricongiungimento familiare dal Pakistan. Tuttavia, le rassicurazioni ricevute non bastano. Il diritto all’unità familiare non può restare ostaggio di procedure lente e opache: servono interventi urgenti per garantire trasparenza, efficienza e rispetto dei diritti fondamentali”.

Così la deputata Pd, Rachele Scarpa, commentando la risposta ricevuta alla propria interrogazione parlamentare sul funzionamento del Consolato italiano a Islamabad e sulle gravi difficoltà incontrate da cittadini stranieri nel processo di ricongiungimento familiare.

“Il Ministero - aggiunge - ammette che le sedi consolari operano in contesti complessi e ad alto rischio documentale, ma non chiarisce come intenda affrontare le ricadute pratiche di questa situazione sulla vita delle persone. Migliaia di famiglie restano divise per mesi, se non anni, e si moltiplicano le segnalazioni di pratiche speculative sui sistemi di prenotazione. Numerosi membri della comunità pakistana, nonostante siano in possesso dei nulla osta per il ricongiungimento familiare, affrontano ostacoli insormontabili nel fissare appuntamenti presso il Consolato Italiano a Islamabad. Questa situazione non solo viola i loro diritti legali e civili, ma anche il loro diritto umano e morale di vivere insieme alle proprie famiglie. Continuerò a monitorare con attenzione la questione - conclude Scarpa - e a sollecitare il governo affinché vengano adottate soluzioni concrete, nel pieno rispetto delle leggi e della dignità delle persone coinvolte”.

 

18/03/2025 - 16:24

“ Presenterò interrogazione a tutela lavoratori e cittadini”

"Se confermato, quanto emerso dall’inchiesta 'Palude' sarebbe di una gravità inaudita. L’idea che negli uffici del Comune di Venezia sia stato creato un dossier contenente i nomi di cittadini, giornalisti, dipendenti ed esponenti politici colpevoli solo di aver espresso critiche all’amministrazione è inquietante e incompatibile con i principi democratici su cui si fonda il nostro Paese", così Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico, commenta le recenti rivelazioni.

"Un simile sistema di schedatura, se accertato, costituirebbe una violazione intollerabile dei diritti fondamentali delle persone e del principio stesso della libertà di espressione. Ancora più grave sarebbe la presenza, tra i nomi registrati, di dipendenti comunali, perché ciò implicherebbe anche una possibile intimidazione nei confronti di chi lavora per la città", continua Scarpa. "È indispensabile fare piena luce su questa vicenda: chi ha dato mandato politico per questa operazione? Con quali risorse pubbliche è stata realizzata? Questi interrogativi necessitano di una risposta immediata e chiara da parte dell’amministrazione comunale. Nel frattempo presenterò un'interrogazione al Ministro della Pubblica Amministrazione, a tutela dei lavoratori del Comune e di tutti i cittadini di Venezia" aggiunge la deputata dem, che esprime piena solidarietà a tutte le persone coinvolte. "Chiediamo trasparenza e rispetto delle istituzioni democratiche: la libertà di critica è un diritto, non un reato. Mi unisco dunque alla richiesta avanzata in Consiglio Comunale affinché venga convocata al più presto una commissione per fare chiarezza su questi inquietanti sviluppi" conclude Scarpa.

 

18/03/2025 - 12:47

"Il diritto d’asilo non è un favore, è un diritto. E il Governo deve rispondere su una vicenda molto grave: a Napoli e Catania, secondo diverse denunce, i richiedenti asilo vengono espulsi senza neanche poter presentare la loro domanda di protezione internazionale. Una pratica illegale e inaccettabile che lede i diritti fondamentali."

 

Lo dichiara Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico, annunciando il deposito di un’interrogazione parlamentare rivolta ai Ministri dell’Interno e della Giustizia.

 

"Le segnalazioni parlano chiaro: nelle Questure, i giudici di pace respingerebbero le richieste di asilo senza nemmeno farle arrivare alle Commissioni competenti, in violazione di ogni norma nazionale ed europea. Se confermato, sarebbe un abuso istituzionale che espone l’Italia a pesanti condanne internazionali. Per questo abbiamo chiesto al Governo di chiarire immediatamente: chi ha autorizzato questa pratica? Chi ha deciso di aggirare le leggi sul diritto d’asilo? Aspettiamo risposte. Perché il rispetto dei diritti umani non può essere messo in discussione."

 

11/03/2025 - 13:10

Servono più fondi e strutture ad hoc

“I disturbi del comportamento alimentare costituiscono delle malattie ben precise che hanno bisogno di una continuità e di assistenza da parte di professionisti preparati. Non sono disturbi che possono essere presi sottogamba perché portano a conseguenze anche molto gravi nei pazienti affetti da questo tipo di disturbo fino alla morte.
Già da più di un anno noi abbiamo una richiesta molto precisa che portiamo avanti assieme alle associazioni che si battono su questo tema: aumentare fondi e creare strutture ad hoc dedicate a questa malattia. Mancano da tre anni i decreti attuativi della legge 234 del 2021 con la quale si assegnava un capitolo autonomo dei livelli di assistenza per i disturbi del comportamento alimentare. In Italia sono 4 milioni le persone affette da disturbi del comportamento alimentare a fronte di un numero davvero troppo esiguo di strutture sanitarie specializzate sul tema.
Ad oggi le strutture ad hoc che si occupano specificatamente di questo problema sono solo 135 distribuite in tutta Italia e sono molto mal distribuite fra le Regioni. Questo comporta moltissimi problemi fra cui liste di attesa interminabili e mancato accesso alle cure. Questa malattia sta diventando generazionale e fa 4 mila vittime ogni anno. Non possiamo tacere e far finta di nulla. Noi delle opposizioni continueremo uniti anche alle associazioni la nostra mobilitazione in Parlamento e nella piazze”. Lo ha detto Rachele Scarpa Deputata e Responsabile giovani e salute del Pd a margine della conferenza stampa delle opposizioni organizzata a Montecitorio in occasione della Giornata del fiocchetto lilla, per la sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare.

 

11/03/2025 - 09:06

Oggi, martedì 11 marzo alle ore 10.30, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, si terrà la conferenza stampa "4 milioni di voci inascoltate – Il diritto negato alla cura dei disturbi alimentari". L’evento vedrà la partecipazione di parlamentari, esperti e attivisti impegnati nella lotta per il riconoscimento del diritto alla cura per chi soffre di disturbi alimentari.

Interverranno: Rachele Scarpa (PD), Andrea Quartini (M5S),  Luana Zanella (AVS), Maria Elena Boschi (IV), Elena Bonetti (AZ), Riccardo Magi (+EU), Paolo Notarnicola (Rete Studenti Medi), Stefano Tavilla (Fondazione Fiocchetto Lilla), Celeste Manzi (Animenta), Maruska Albertazzi (Regista).

L’incontro vuole accendere i riflettori sulla mancanza di adeguati percorsi di cura per milioni di persone che lottano quotidianamente contro i disturbi alimentari, una vera e propria emergenza sanitaria e sociale.

Per partecipare, inviare una mail a: furfaro_m@camera.it.

 

10/03/2025 - 17:50

Domani, 11 marzo alle ore 10:30, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, si terrà la conferenza stampa "4 milioni di voci inascoltate – Il diritto negato alla cura dei disturbi alimentari". L’evento vedrà la partecipazione di parlamentari, esperti e attivisti impegnati nella lotta per il riconoscimento del diritto alla cura per chi soffre di disturbi alimentari.

Interverranno: Rachele Scarpa (PD), Andrea Quartini (M5S), Luana Zanella (AVS), Maria Elena Boschi (IV), Elena Bonetti (AZ), Riccardo Magi (+EU), Paolo Notarnicola (Rete Studenti Medi), Stefano Tavilla (Fondazione Fiocchetto Lilla), Celeste Manzi (Animenta), Maruska Albertazzi (Regista).

L’incontro vuole accendere i riflettori sulla mancanza di adeguati percorsi di cura per milioni di persone che lottano quotidianamente contro i disturbi alimentari, una vera e propria emergenza sanitaria e sociale.

 

08/03/2025 - 11:59

"Non è più un caso isolato, non è più un semplice episodio: è un’escalation gravissima che dimostra come l’estrema destra si senta impunita nel colpire chi difende i valori della democrazia e dell’inclusione."Con queste parole, la deputata del Partito Democratico Rachele Scarpa condanna con fermezza il nuovo attacco vandalico subito nella notte dalla sede dell’UDU Venezia. Per la terza volta in una settimana, gli spazi degli studenti universitari sono stati presi di mira con scritte fasciste, insulti omofobi e persino minacce di morte. Inoltre, la maniglia della porta è stata divelta, in quello che appare come un chiaro tentativo intimidatorio alla vigilia del presidio organizzato dagli studenti.

“Esprimo - aggiunge l’esponente dem - la mia totale solidarietà alle studentesse e agli studenti che ogni giorno lottano per un’università libera, inclusiva e antifascista. È inaccettabile che siano costretti a subire intimidazioni continue mentre chi fomenta odio si sente libero di agire nell’ombra. Se pensano di fermare questi ragazzi con la violenza, si sbagliano di grosso: oggi saranno in piazza con ancora più determinazione. Il silenzio delle autorità locali e nazionali è assordante. Non possiamo limitarci alla solidarietà: è necessario un intervento concreto. Per questo, insieme ad altri colleghi, siamo pronti a presentare un’interrogazione parlamentare al governo per chiedere quali misure intenda adottare per garantire la sicurezza della sede dell’UDU Venezia e, più in generale, per contrastare l’ondata di violenza neofascista che sta colpendo le nostre città”.

"L’antifascismo - conclude Scarpa - non è un concetto astratto, è una pratica quotidiana di difesa della democrazia. Venezia è e deve restare una città libera da odio e intolleranza. Mi aspetto che le autorità competenti e il Ministero dell’Interno prendano immediatamente provvedimenti concreti, perché non accetteremo mai che la violenza diventi normalità”.

 

07/03/2025 - 16:14

Sono molto preoccupata per la condizione di Aziz Tarhouni, 18 anni, arrivato in Italia dalla Tunisia da minore, ora trattenuto al CPR di Trapani.
Appena maggiorenne è dovuto uscire dal circuito dell’accoglienza, è stato dunque vittima di sfruttamento e ora da diversi mesi è trattenuto al CPR di Trapani.
Entrato da persona sana, è un altro degli esempi purtroppo frequentissimi di persone devastate psicologicamente dai CPR: ha messo in atto comportamenti autolesivi e ogni minuto che passa in più recluso è un minuto in cui temiamo per la sua incolumità. Ne chiediamo immediata e urgente liberazione, affinché abbia accesso a tutti i diritti, alla cura e alle condizioni di dignità che finora gli sono stati negati. Il nostro è un appello accorato alla Prefettura e alle autorità locali: non vogliamo un altro morto di CPR. Aziz sia subito liberato e trasferito in una struttura idonea alla sua giovane età e alla sua condizione di estrema fragilità.

06/03/2025 - 12:27

“Un silenzio colpevole e una scelta incredibile: la maggioranza ha bocciato un emendamento fondamentale per il rafforzamento della sovranità nazionale e dell’autonomia digitale dell’Italia. Un'occasione persa per garantire il controllo strategico sulle infrastrutture di comunicazione e per promuovere un ritorno industriale dagli investimenti pubblici”. Così la deputata democratica, Rachele Scarpa, che ha aggiunto: “in Aula, nessuna parola da parte della maggioranza, che è rimasta muta di fronte a una questione cruciale. Un atteggiamento ancor più grave dopo che l’uomo più ricco del mondo, che ormai influenza ogni decisione di Palazzo Chigi, ha chiesto con un tweet del suo portavoce italiano di schierarsi contro un emendamento che introduceva due principi fondamentali ovvero che la creazione di una riserva trasmissiva nazionale sia definita sotto controllo italiano ed europeo e che vi sia un ritorno industriale per il nostro Paese. Due principi che riteniamo scontati ma che evidentemente danno fastidio a chi preferisce obbedire ai diktat di Musk piuttosto che tutelare gli interessi dell'Italia. La maggioranza si è inginocchiata davanti ai tweet di un miliardario straniero, è questo il sovranismo della destra italiana?” conclude Scarpa.

 

06/03/2025 - 12:27

"La vicenda della scuola statale 'Agli Angeli' di Verona sta diventando l’ennesimo caso di strumentalizzazione politica da parte della destra. Le becere dichiarazioni del deputato leghista, Rossano Sasso, che non si è nemmeno degnato di approfondire la vicenda, sono inaccettabili e dimostrano, ancora una volta, come ci sia chi preferisce alimentare polemiche e divisioni piuttosto che difendere il ruolo della scuola come luogo di crescita e convivenza. La realtà è semplice: uno studente ha messo a rischio la propria incolumità pur di non calpestare una scala che, tra i suoi gradini, porta parole come pazienza, amore, rispetto, accoglienza ed empatia. Questo dovrebbe far riflettere. Com’è possibile che un ragazzo così giovane sviluppi un rifiuto così viscerale per valori tanto universali? Il problema non è una scuola che educa alla tolleranza, ma chi fomenta paura e odio, dipingendo come ‘propaganda’ il semplice insegnamento del rispetto reciproco”.

Così le deputate democratiche Rachele Scarpa e Irene Manzi (capogruppo in commissione Cultura).

“Il vero pericolo - aggiungono - non sono le parole scritte su quella scala, ma l’ideologia di chi le considera una minaccia. La scuola deve rimanere un luogo libero, in cui tutti possano sentirsi accolti senza paura. Non possiamo permettere che l’educazione al rispetto venga messa sotto attacco da chi usa il proprio ruolo istituzionale per legittimare intolleranza e discriminazione”.

 

05/03/2025 - 16:08

Nella notte, la sede dell'Unione degli Universitari e della Rete degli Studenti Medi di Venezia è stata imbrattata con croci celtiche, simboli della propaganda neofascista. Un atto vile e codardo che punta a intimidire chi ogni giorno lotta per una società più giusta e inclusiva
"Questi episodi non sono semplici atti vandalici, ma segnali preoccupanti di un clima politico sempre più avvelenato. L'estrema destra si sente legittimata ad agire impunemente, e questo Governo continua a voltarsi dall'altra parte, quando non a strizzare l'occhio a certi ambienti. Non possiamo permettere che il linguaggio dell'odio e della violenza si normalizzi nelle nostre città, nelle scuole e nelle università", dichiara Rachele Scarpa.
"Esprimo tutta la mia solidarietà all'UDU Venezia e alla Rete degli Studenti Medi: chi pensa di intimidirvi ha già perso in partenza. Questi teppistelli credono di poter spaventare chi si batte per il diritto allo studio, per un'università libera e democratica, ma ottengono solo l'effetto opposto: rafforzano la determinazione di chi crede nell'antifascismo e nella partecipazione."

"Non ci faremo intimidire. Porterò questo episodio in Parlamento e continueremo a chiedere un impegno concreto contro la diffusione dell'estremismo di destra nei nostri territori. La democrazia si difende ogni giorno, e oggi più che mai dobbiamo ribadire che Venezia, e l'Italia tutta, restano terre di libertà e antifascismo."

 

05/03/2025 - 14:13

“Alberto Trentini è un uomo che ha dedicato la sua vita alla solidarietà e all’aiuto umanitario. Non può essere lasciato solo. Aderire alla ‘staffetta del digiuno’ è un piccolo gesto per mantenere alta l’attenzione sulla sua vicenda e per ribadire la nostra vicinanza alla sua famiglia e ai suoi cari. Continuiamo a sollecitare il governo affinché faccia tutto il possibile per riportare Alberto a casa sano e salvo. La sua detenzione è inaccettabile e non possiamo permettere che cada nel silenzio. Chiediamo che le istituzioni italiane agiscano con determinazione e urgenza per sbloccare questa situazione”.

Così la deputata del Pd, Rachele Scarpa, che oggi ha annunciato la sua adesione alla ‘staffetta del digiuno’ promossa da amici e familiari di Alberto Trentini per chiedere la sua liberazione. Il cooperante veneziano, detenuto in Venezuela dal novembre 2024, è ormai da troppo tempo privato della sua libertà senza che siano chiare le motivazioni del suo arresto. I deputati del Pd hanno anche presentato un'interrogazione urgente al ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per chiedere aggiornamenti sulle azioni intraprese dal governo italiano e sulle iniziative diplomatiche in corso per ottenere il rilascio di Trentini.

 

 

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