Con Madia, Gribaudo, Quartapelle e Scarpa
Le deputate democratiche Marianna Madia, Chiara Gribaudo, Lia Quartapelle e Rachele Scarpa parteciperanno insieme al Comitato ‘voto dove vivo’ alla conferenza stampa sul voto per gli studenti fuorisede alle prossime elezioni europee. La conferenza stampa si terrà mercoledì 17 aprile alle ore 17.30 nella Sala stampa della Camera dei Deputati.Per accrediti ospiti e giornalisti (entro martedì 16 aprile ore 18): pd.ufficiostampa@camera.it
Ingresso: Via della Missione, 4 - Roma
Giacca obbligatoria per gli uomini
Testo della maggioranza è mirato solamente a limitare le libertà di culto
“Penso che oggi noi stiamo discutendo di un provvedimento che è di fatto un travestimento, un'operazione mimetica di una misura il cui obiettivo ultimo è effettivamente limitare la libertà di culto di alcune confessioni religiose e che viene mascherata da asettica misura di carattere urbanistico.
Se noi non vogliamo regalare le giovani generazioni nate e cresciute in famiglie di cultura islamica alle fascinazioni deculturate dell'Islam, allora dobbiamo impostare un design, con la nostra attività legislativa, che si perfezioni aiutandoli a comprendere e a osservare la legge italiana in maniera costruttiva, non strappando fili ma, appunto, cucendo relazioni. Di questa stoffa io vorrei che fossero fatte le nostre discussioni, più simile a quella della nostra Costituzione e meno simile alla chiacchierata da bar quale è, di fatto, la relazione con cui viene introdotta questa proposta di legge. Quello che si sta cucendo sul codice del Terzo settore è un vestito brutto e disfunzionale, che viene attaccato, in modo posticcio, a qualcosa di bello che è, invece, il codice del Terzo settore, e al quale noi non possiamo che opporci perché non solo rischia di non produrre effetti ma, se ne produrrà, rischia di fare danni”. Lo dichiara la deputata del Pd, Rachele Scarpa.
Apprendo con dolore della morte di un operaio di 44 anni presso il Teatro Momo di Mestre, questa mattina. Una morte che purtroppo si aggiunge ad un elenco che da inizio anno è già troppo lungo, avendo superato in pochi mesi le oltre cento vittime. Sono sconvolta che ciò sia avvenuto in un luogo di proprietà pubblica, durante un sopralluogo per dei lavori gestiti dal Comune. Voglio esprimere la mia totale vicinanza e solidarietà alla famiglia della vittima. Presenterò anche per questo caso un’interrogazione urgente al governo perché si prendano finalmente azioni forti per garantire una piena sicurezza sui luoghi di lavoro e perché si ponga finalmente fine a quella che è ormai una vera e propria strage. Esprimo infine vicinanza ai sindacati confederali CGIL e UIL che hanno annunciato uno sciopero generale e una manifestazione per giovedì prossimo, rivendicando proprio interventi in tal senso.
Così la deputata del Pd Rachele Scarpa.
Compatibilità urbanistica e destinazione d’uso immobili usata per finalità elettorali
"Le modifiche alla normativa sulla compatibilità urbanistica e la destinazione d’uso degli immobili del Terzo settore approvate oggi in commissione ambiente alla Camera sono discriminatorie e incostituzionali” lo dichiarano i componenti democratici della commissione Ambiente di Montecitorio, Braga, Curti, Scarpa, Simiani e Ferrari in merito al provvedimento in discussione alla Camera che modifica l’art. 71 del Codice del Terzo Settore. “Queste nuove norme non solo danneggiano e limitano fortemente le associazioni di promozione sociale di culto, ma presentano gravi incongruenze, perché, come evidenziato da autorevoli costituzionalisti in audizione, determinano disparità di trattamento e discriminazione, per via della distinzione fra associazioni che svolgono (anche) attività di culto in riferimento a confessioni religiose che non abbiano regolato i propri rapporti con lo Stato sulla base di intese. Ancora una volta - concludono i dem – il Governo usa le norme per dividere e fare propaganda elettorale”.
Un tetto massimo del 20% di studenti di origine non italiana a scuola: solo a Valditara e Salvini poteva venire un’idea del genere, dannosa, provocatoria e razzista.
I ministri leghisti non sono in grado di guardare in faccia la realtà dell’Italia di oggi: 70% degli studenti con background migratorio nel nostro paese è nato e cresciuto in Italia. Farebbero parte anche loro di questa selezione discriminatoria?Tra i banchi di scuola è dove si costruiscono uguaglianza e inclusività, valori e sfide della contemporaneità con cui dobbiamo imparare a misurarci sin da piccoli: il rischio, altrimenti, è di concludere il percorso di studi con la stessa apertura mentale del Ministro Valditara.
La proposta incarna un’idea di scuola che discrimina, che vede gli studenti di origine straniera come un peso, e che non esita a metterli in difficoltà anche a livello materiale e logistico: una volta superata la soglia del 20% nella scuola più vicina a casa, chi non viene ammesso dovrebbe sceglierne obbligatoriamente un’altra, magari distante chilometri da casa?
Non si fa inclusione sociale escludendo i bambini dalle scuole. Sorprende il coraggio e la sfrontatezza con cui si ventilano al Ministero proposte dalla dubbia costituzionalità.
Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd
Emergono da più parti polemiche intorno alla proposta di legge presentata dalla maggioranza di governo per trasformare 46 teatri d'Italia in altrettanti monumenti nazionali. Una lista- destinata ad ampliarsi durante l'esame del provvedimento- inevitabilmente parziale in considerazione della mancanza di criteri oggettivi per l’attribuzione del titolo di “monumento nazionale”, da cui mancano teatri importanti, la cui assenza è difficilmente spiegabile. Questo vale anche per il Veneto che vede riconosciuti cinque teatri importanti come il Goldoni, la Fenice e il Malibran di Venezia, il “Del Monaco” di Treviso e l’Olimpico di Vicenza, ma in cui si evidenzia la mancanza di teatri altrettanto importanti come il teatro filarmonico, il teatro Ristori e il teatro nuovo di Verona ( secondo teatro d’opera del Veneto), il Teatro Verdi di Padova, il Teatro sociale di Rovigo, il Teatro Dino Buzzati di Belluno, il Teatro comunale di Lonigo (VI), il Teatro accademico Castelfranco Veneto (TV), il Teatro sociale di Cittadella (PD), il Teatro Accademia di Conegliano (TV), il Teatro Salieri di Legnago (VR), il Teatro modernissimo Noventa Vicentina (VI), il Teatro Filarmonico di Piove di Sacco (PD), il Teatro civico di Schio (VI), il Teatro Comunale di Thiene (VI), il Teatro Lorenzo da Ponte di Vittorio Veneto (TV), il Teatro de la Sena di Feltre (BL) o il Teatro sociale Eugenio Balzan di Badia Polesine (RO).
Proprio per questo e per tenere fede al principio di applicare criteri oggettivi e non semplicemente personalistici o politici penso sia giusto che tutti questi teatri siano ricompresi. In questa direzione, ho presentato, insieme ad altri colleghi, un emendamento che richiede di attribuire il titolo di Monumento nazionale anche ad essi. Rilanciamo con forza la necessità che- alla politica degli elenchi- si sostituisca da parte della maggioranza- la disponibilità a fissare finalmente criteri oggettivi e trasparenti che consentano a tutti di poter richiedere- se in possesso dei requisiti- il riconoscimento di monumento nazionale. Il provvedimento è stato rinviato alla settimana prossima anche grazie all’intenso lavoro emendativo portato avanti dal Partito Democratico
Mi auguro nella sua discussione, la prossima settimana, il governo dia ascolto alle proposte dell’opposizione per non penalizzare teatri importanti, riconoscendo oggettivamente la grande valenza architettonica e culturale del nostro patrimonio.
“Sono i bambini più perseguitati d’Italia, i figli delle mamme arcobaleno padovane, contro cui continua a consumarsi la guerra ideologica del governo.
Oggi leggiamo nientemeno che il Ministro Piantedosi, tramite l'Avvocatura distrettuale del Veneto, ha impugnato con reclami gran parte delle sentenze pronunciate dal tribunale civile di
Padova che bollava come inammissibili i 37 ricorsi con i quali la procura della città aveva chiesto di cancellare il nominativo della madre non biologica dagli atti di nascita dei figli.
Bambini e bambine trattati come oggetti, con un cinismo che ha davvero del sorprendente. È una politica cattiva, questa che si accanisce contro l’esistenza tranquilla di alcune famiglie vere, in carne ossa, già esistenti, solo per dimostrare che solo la sua idea astratta di famiglia tradizionale è concessa. Cercare in tutti i modi di separare e penalizzare delle famiglie dove i figli sono cresciuti con amore è un atto grave, e ha il sapore dell’accanimento. Non può passare sotto silenzio. Ancora una volta siamo solidali con le famiglie arcobaleno di Padova, così come di Milano e di tutta Italia!”. Lo dichiara la deputata del Pd, Rachele Scarpa.
Il Tribunale di Padova ha dichiarato inammissibili i ricorsi contro gli atti di registrazione dei bambini figli di due mamme.
Rachele Scarpa, deputata PD, da sempre vicina alle istanze della comunità LGBTQIA+, dichiara: “Finalmente una bella notizia! Dopo mesi in cui il futuro di decine di bambini e famiglie è rimasto appeso a un filo, il Tribunale ha riconosciuto l’infondatezza dei ricorsi che volevano cancellare con un colpo di penna una delle mamme dalla vita dei propri figli. Un importante passo avanti contro la regressione discriminatoria sulla pelle dei più piccoli a cui questo governo, con le sue direttive e scelte, vorrebbe condurci. Da Padova possiamo ora dirci ottimisti, ma dobbiamo rimanere vigili e spingere per una legge che tuteli appieno tutte le famiglie. Un ringraziamento e un plauso al Sindaco Giordani e all’amministrazione di Padova per aver voluto sostenere questa battaglia di civiltà e di umanità con coraggio, senza mai tentennare.”
"Esprimo la mia piena e totale solidarietà alla CGIL di San Donà di Piave e della Città Metropolitana di Venezia per il vergognoso e preoccupante atto intimidatorio subito. Il sindacato rimane un presidio democratico fondamentale per il nostro paese e quanto accaduto a San Donà, tanto più con ancora nella memoria l’assalto fascista avvenuto a Roma e altri episodi simili successi in Veneto, non può che generare preoccupazione e il bisogno di alzare il livello di guardia per minacce di questo tipo. Auspico una rapida individuazione dei responsabili e una condanna unanime di quanto accaduto. Presenterò un'interrogazione al Ministero dell'Interno."
"Oggi a Firenze e a Pisa la polizia ha caricato gli studenti in corteo, reprimendo le manifestazioni con cariche che appaiono del tutto arbitrarie: cortei con minorenni, di cui alcuni sono stati presi e fatti stendere di faccia sulla strada bagnata dalla pioggia. Sono immagini sconcertanti, inaccettabili in una democrazia. Se si collega poi quanto accaduto oggi ad altre occasioni recenti molto diverse tra loro, in cui abbiamo assistito a discutibili interventi da parte delle forze dell’ordine, sembra quasi emergere una certa indicazione nazionale a gestire duramente le espressioni di dissenso. Il ministro Piantedosi deve immediatamente assumersi le proprie responsabilità e invertire radicalmente la rotta: il suo lavoro è assicurare che il principio di proporzionalità sia rispettato ed ergersi a difesa della libertà di manifestazione del pensiero, non l’opposto. Non bastano le rassicurazioni di circostanza degli ultimi giorni: Piantedosi venga in Parlamento a riferire su questo e sugli altri episodi simili a cui abbiamo recentemente assistito". Lo dichiara la deputata dem Rachele Scarpa, responsabile nazionale "Giovani e Salute" del Partito Democratico.
Bene rifinanziamento fondo per i disturbi del comportamento alimentare
“Il Governo fa un clamoroso retromarcia e rifinanzia il fondo per i disturbi del comportamento alimentare. Lo fa, tuttavia, mantenendone la natura estemporanea e con un finanziamento ridotto, rispetto al biennio precedente: questi 10 milioni sono una toppa messa su un evidente errore commesso in legge di Bilancio, ma mancano ancora le vere risposte strutturali richieste a gran voce dalle associazioni, dalle persone malate di DCA e dalle loro famiglie, oltre che dal PD con una mozione presentata in tantissimi consigli regionali e comunali. La nostra richiesta rimane la stessa degli ultimi anni: si facciano immediatamente i decreti attuativi per inserire le prestazioni relative ai DCA in un capitolo autonomo dei livelli essenziali di assistenza. Un intervento sostanziale approvato nella legge di bilancio 2022, ma che non ha mai trovato attuazione. I disturbi alimentari sono malattie multifattoriali che hanno bisogno di trattamenti specifici, e le persone che ne soffrono devono essere curate con l’attenzione e la specificità dovuta a ogni malattia”. Lo dichiara la deputata del Pd, Rachele Scarpa, firmataria di un emendamento al dl Milleproroghe con i colleghi del Pd Furfaro, Malavasi, Girelli, Ciani, Stumpo, Di Biase, Roggiani, Berruto, Casu, Ghio, Lai.
Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd
Questa mattina, insieme ad alcune colleghe e colleghi del Pd, abbiamo incontrato una delegazione di Medici Senza Frontiere di ritorno da Gaza che ci ha illustrato una situazione sanitaria tragica in corso nella Striscia. Da 56 ospedali in funzione prima dell'offensiva israeliana siamo passati a 13 funzionanti solo parzialmente: lo spazio è del tutto insufficiente per le necessità di cura, e vengono uccisi anche gli operatori di MSF palestinesi. I medici sono costretti ad operare i feriti a terra, non ci sono medicinali perché i convogli con gli aiuti non riescono a entrare, bloccati ai valichi dall'esercito israeliano. Tutto il nord della Striscia e il centro sono rasi al suolo, non c'è cibo e le persone sono costrette a bere acqua piovana perché i dissalatori sono solo al sud e sono insufficienti anche per quell'area. Sono aumentati i casi di epatite A e dilaga la dissenteria, specialmente tra i bambini, e sono frequenti scabbia e altre malattie da contatto. La situazione sanitaria attuale avrà strascichi anche in futuro, dal momento che, ad esempio, non si eseguono vaccinazioni sui bambini da mesi.
ll 60% delle missioni umanitarie ONU non vengono autorizzate da Israele, che non consente l'ingresso del materiale per organizzare ospedali da campo. In più la straordinarietà rispetto ad altre situazioni di guerra è l’impossibilità di scappare, mancando del tutto vie di evacuazione. Serve l'impegno internazionale, come del nostro governo, per di fare di più nell'esigere un cessare il fuoco immediato e perché gli aiuti entrino in maniera sufficiente.
Scarpa e Ferrari: impatto devastante, assurdo che non si ascoltino le comunità locali
“Il partito democratico ha depositato un’interrogazione parlamentare a supporto della battaglia che stanno portando avanti le comunità della Valle del Vanoi contro la nuova diga voluta dalla Regione Veneto”.
Lo rende noto la deputata democratica eletta nella circoscrizione veneta, Rachele Scarpa, che sottolinea come “insieme alla collega trentina Sara Ferrari abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare a cui chiediamo al governo di rispondere urgentemente. Il progetto voluto dalla Regione Veneto - sottolinea Scarpa - ha un impatto devastante sul territorio ed è assurdo che si intenda andare avanti senza ascoltare la voce delle comunità, in particolare le due province, Belluno e Trento, che hanno chiaramente espresso le proprie criticità. Dal governo ci aspettiamo risposte urgenti: che fermi immediatamente ogni atto che possa andare nella direzione della realizzazione di questo inutile invaso e che apra immediatamente un confronto trasparente e ampio con il territorio”.
"Sono due anni che in tutta Italia la comunità studentesca scende in piazza e si accampa in tenda perché il costo degli affitti ha raggiunto prezzi folli, ma il governo e la ministra competente, Anna Maria Bernini, ancora una volta si fanno beffe degli studenti. Sono stati erogati i sostegni del fondo affitti del 2023 infatti, per la ridicola cifra di 23 euro al mese. D'altronde non c'erano dubbi dato il finanziamento di soli 4 milioni di euro, a fronte di 830 mila studenti fuori sede. Ha ragione l'Unione degli Universitari quando chiede conto dell'inettitudine e delle false promesse della ministra Bernini: qui ci sono davvero delle persone che smettono di studiare perché non se lo possono permettere, è questo è un enorme fallimento per lo Stato. Supporto anche gli studenti del Veneto oggi in presidio a Ca' Foscari a Venezia. Denunciano la mancata copertura delle borse di studio per tutti gli idonei, assurda condizione di cui la Regione è responsabile. L'assessora competente, Elena Donazzan (FdI) è tristemente nota per il vergognoso disinteresse nei confronti del diritto allo studio regionale. Tutto il mio supporto alle richieste degli studenti". Così la deputata dem Rachele Scarpa, responsabile nazionale "Giovani e Salute" del Partito Democratico.
“Oggi il lungo percorso di ascolto sull'istituzione di un servizio di supporto psicologico nelle scuole e nelle università sbarca finalmente in Commissione e continua con le audizioni informali. Tre proposte di legge che uniscono diversi partiti nel comune intento di dare sostanza ad un servizio già presente negli altri paesi europei, assente in Italia, e la cui esigenza ci viene proprio da quelle comunità studentesche che, soprattutto dopo la pandemia, si sono mobilitate per reclamare il diritto al benessere psicologico. Sono fiduciosa che la discussione in Commissione verrà finalizzata in un testo unico e che poi possa terminare l'iter legislativo, avviando una potente innovazione nei luoghi di formazione del nostro Paese." Così Rachele Scarpa, deputata Pd e responsabile nazionale "Giovani e Salute" per il Partito Democratico, dichiara: "
"La proposta di legge che ho presentato è stata firmata da colleghi e colleghe del Pd, di AVS e del M5S, ed è frutto di un lavoro che ha visto l'impegno delle associazioni studentesche più rappresentative del Paese, Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari, e del Sindacato Pensionati Italiani. Un lavoro che cominciò con un questionario sui disagi emersi durante la pandemia, con 30mila risposte e risultati drammatici, e che si è concretizzato con una proposta di legge. Un lavoro importante, collettivo e nazionale, che ci auguriamo veda la luce presto.