“Aumentano le famiglie in povertà assoluta. L'8,5% delle famiglie residenti per un totale di 5,7 milioni di individui, di cui un milione e 300mila bambini. Contestualmente diminuisce la spesa media di quasi un 2%. Dati inquietanti per un Paese civile. La presidente Meloni pensa di occuparsi del Paese reale o di continuare a favorire solo i grandi interessi? O pensa di continuare a dare a colpa a quelli che c'erano prima, tra i quali diverse forze che sostengono il suo governo? Il Paese ha bisogno di altro, non certo della sua propaganda”.
Lo dichiara il deputato democratico, Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.
Oggi Giornata mondiale e Vertice ha focus su agricoltura
“Oggi è la Giornata mondiale dell'acqua. Un tema fondamentale che riguarda il presente e il futuro del nostro Pianeta, dell'Europa e del nostro Paese. Ci auguriamo che la presidente Meloni consideri la centralità delle azioni sull'acqua visto che oggi al vertice Ue il focus sarà sull'agricoltura. E infatti i due temi sono strettissimamente connessi. Come ci ricorda oggi Andrea Rinaldo (vincitore del Water Prize o Nobel dell'acqua) che ci richiama alle soluzioni da trovare per irrigare i nostri campi o non potremo coltivare più, non potremo lavare l'automobile con l'acqua potabile e ogni pioggia forte causerà un'alluvione. Come è avvenuto l'anno scorso in Emilia Romagna. Non ci siamo ancora ripresi da quell'evento catastrofico, ma forse non abbiamo nemmeno assunto fino in fondo che le alluvioni e la siccità sono le due facce della stessa medaglia. Il cambiamento climatico e in particolare l'innalzamento delle temperature sulla terra. Allora oggi più che mai prendiamoci degli impegni seri, risparmiamo l'acqua, riduciamo le perdite e dunque facciamo manutenzione degli invasi e delle ricariche acquifere ma soprattutto facciamo opere ben pianificate, meno propaganda anche sull'uso dei fondi del Pnrr e più azioni concrete. Ne va del futuro di ciascuna e ciascuno di noi”.
Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
Brutta pagina province Perugia, Grosseto, Arezzo e Siena
“Ancora una brutta pagina di caporalato e di sfruttamento nel nostro Paese portata alla luce dalle indagini svolte dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro nelle province di Perugia, Grosseto, Arezzo e Siena. Scoperchiata l’ennesima drammatica realtà con lavoratori sottopagati, senza tutele contrattuali e sanitarie e in completa assenza delle norme di sicurezza. Sapere che è stata sgominata una rete di padroncini in grado di fare l’intermediazione con aziende agricole incuranti della forza lavoro messa loro a disposizione non può certo bastare. Servono controlli più costanti e a tappeto per interrompere un fenomeno che si sta allargando in molte zone del Paese. Non si tratta solo di attivare le forze di polizia rafforzando organici e tecnologie ma occorre attivare una rete di monitoraggio che comprenda istituzioni e realtà produttive. Il diritto al lavoro non può prescindere dall’eliminazione di qualsivoglia ricatto nei confronti di chi ha problemi economici e di sopravvivenza. Altra questione riguarda la possibilità che vengano adottate sistemi di collocazione pubblica per i lavoratori occasionali e stagionali in agricoltura ed infine, non da ultimo, è quello di rendere tutte le persone visibili regolarizzando i lavoratori stranieri, più soggetti di altri, a cadere nella rete del caporalato. Solleciteremo il governo ad attivare tutte le misure perché la legge sul caporalato trovi concreta applicazione a cominciare dall’adozione di misure cautelari relative all’azienda agricola in cui è commesso il reato, dall’estensione alle vittime del caporalato delle provvidenze del Fondo antitratta, dal potenziamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, in funzione di strumento di controllo e prevenzione del lavoro nero in agricoltura, dal graduale riallineamento delle retribuzioni nel settore agricolo”.
Lo dichiarano Marco Simiani e Stefano Vaccari, capigruppo PD in Commissione Ambiente e Agricoltura della Camera dei Deputati.
“La mafia non si manifesta più attraverso le eclatanti stragi di un tempo, ma c’è ed è ancora più pericolosa perché è dentro le fessure della nostra società e gode di una complicità diffusa legata alla ricerca esasperata e criminale del profitto. Può contare su spalleggiamenti e vive nel conflitto sociale dove si nutre ed arruola adepti. Ecco perché di fronte a molta indifferenza e a momenti di rassegnazione occorre metterci la faccia per stare in prima linea accanto a chi ogni giorno si batte per informare, prevenire, contrastare l’avanzare e il radicamento delle mafie. Un grazie naturalmente a magistrati e forze dell’ordine che svolgono con grande dedizione e determinazione il loro compito, ma anche all’associazionismo diffuso e alle tante organizzazioni che si impegnano sul fronte della promozione sociale e ci ricordano tutti i giorni che la mafia si batte quando lo Stato dà risposte a temi fondamentali come lavoro, diritti, scuola, cultura, ambiente. Grazie a Libera e don Ciotti questo incessante lavoro associativo è stato messo in rete che ora si presenta capillare in ogni parte d’Italia. Ed oggi con Libera, sono in piazza, per rinnovare la memoria nella giornata dedicata a tutte le vittime innocenti della mafia. Con Libera per mantenere accesi i riflettori e continuare a combattere fianco a fianco”.
Così il deputato democratico Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.
“Il senatore di Fdi, Luca De Carlo, prima di dichiarare dovrebbe informarsi, altrimenti rischia di fare brutte figure. Oggi gli apicoltori italiani hanno manifestato in centinaia a Roma. Se lo hanno fatto è perché hanno voluto evidenziare problemi che non sono stati risolti e pertanto è legittimo che le critiche più forti le abbiano rivolte verso il governo ed il ministro Lollobrigida che sul comparto agricolo si limitano agli annunci, anziché produrre misure e decisioni. Con generosità il senatore De Carlo si prodiga nella difesa d’ufficio del suo ministro, ma ciò che non può fare è attaccare l’opposizione che svolge coerentemente il suo lavoro per mettere a nudo manchevolezze e ritardi ed offrire, come nel caso dell’apicoltura, soluzioni concrete e ragionevoli. PS. Giovedì ero impegnato all’ufficio di presidenza della Camera convocato prima dell’audizione del ministro”.
Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.
“L'uso spregiudicato del potere politico fanno di Piantedosi uno dei peggiori ministri dell'Interno degli ultimi decenni. Non ha alcun senso avviare una procedura di verifica di presunte infiltrazioni mafiose nel comune di Bari. Un attacco al consiglio e a tutta l'amministrazione e sfacciatamente personale al sindaco Decaro, al consiglio e che in questi anni con le sue scelte e i suoi comportamenti è stato un baluardo delle istituzioni contro la criminalità organizzata e le cosche mafiose. A lui esprimo massima solidarietà che porterò di persona venerdì in occasione di un mio impegno in Puglia”.
Così il dem Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.
“L’import sleale e i cambiamenti climatici affossano il miele italiano con i produttori nazionali che devono fronteggiare arrivi di prodotto straniero di bassa qualità a prezzi stracciati, mentre aumentano i costi di produzione necessari per fronteggiare maltempo e siccità. Una situazione sempre più insostenibile per gli apicoltori italiani. E’ giusta la loro protesta anche a fronte del fatto che, come al solito, il governo degli spot, si gira sempre dall’altra parte quando ci sono criticità che dovrebbero essere affrontate con misure immediate e concrete. Difendere i nostri apicoltori significa avviare in Europa le procedure antidumping sensibilizzando al contempo i consumatori verso un acquisto consapevole del miele. Per questo, insieme ai colleghi Bonafè, Curti e Manzi, ho raggiunto questa mattina gli apicoltori che manifestavano a piazza Santi Apostoli a Roma. Ho avuto modo di parlare a nome del gruppo del Partito Democratico e nell’esprimere solidarietà ho segnalato quelle che saranno le nostre iniziative parlamentari per svegliare dal torpore il ministro Lollobrigida e l’esecutivo Meloni”.
Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
Su vicenda istituto Modena risposta Frassinetti pilatesca
“Non sono soddisfatto dalla risposta della sottosegretaria Frassinetti, una risposta notarile e pilatesca, come d’altra parte era stata la risposta di Valditara stesso il giorno che Damiano Cassanelli, il rappresentante degli studenti dell’Istituto Barozzi di Modena, aveva ricevuto il provvedimento di sospensione con uno stop di 12 giorni, dopo aver rilasciato un’intervista alla ‘Gazzetta di Modena’ nella quale aveva espresso perplessità riguardo alcune scelte della scuola. La sospensione, annullata dall’organo di garanzia interno all’Istituto, viene considerata una prerogativa dell’autonomia scolastica, salvo poi congratularsi per il suo annullamento, come ha fatto Valditara. Il ministro inoltre usa l’autonomia a suo vantaggio perché, per esempio, sui fatti di Pioltello è intervenuto repentinamente esprimendo la contrarietà riguardo la scelta del dirigente scolastico di chiudere la scuola per la fine del Ramadan. Una scuola con il 43 per cento di presenze di cittadini di seconda generazione, a cui lui ha minacciato ispezioni e per cui ha tirato fuori persino l’idea delle classi separate per gli ‘stranieri’. Il ministro che sta lavorando al cambio del sistema di valutazione dovrebbe ascoltare, docenti, pedagogisti e personale tutto della scuola e non le ideologie fasulle di questa destra che pensa di selezionare i migliori attraverso la scuola pubblica e democratica e di lasciare indietro tutti gli altri. Un’idea che aborriamo e per la quale saremo sempre dalla parte degli studenti e delle studentesse e di tutte e tutti coloro che difendono la scuola palestra di vita, di uguaglianza dei diritti e delle possibilità”.
Lo dichiara Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera, commentando la riposta della sottosegretaria Frassinetti all’interrogazione presentata dal deputato democratico.
“Ciao Lino. Te ne sei andato in silenzio. Amavi lavorare con competenza, passione, lungimiranza per far girare al meglio ‘la macchina’ e innovarla il più possibile. Le feste dell’Unita’ come baluardo del nostro rapporto con i militanti, i cittadini, i territori. Insieme abbiamo dovuto cambiare le modalità organizzative delle Feste durante e dopo il Covid per non farle mancare mai come occasione di incontro e scambio. Mi mancherà la tua presenza certa e rassicurante, per gestire e cambiare il partito e la politica”.
Così Stefano Vaccari, capogruppo del Partito Democratico in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
“Un giovane calciatore della primavera della Roma chiede in prestito a una dipendente della As Roma il cellulare per fare una telefonata. Lei glielo presta. Lui non fa solo una telefonata, ma spulcia foto e video e ne diffonde uno con lei e il fidanzato in atteggiamenti intimi. La società che fa? Licenzia la dipendente. Ma non vi pare il mondo al contrario questo. Lo trovo un fatto gravissimo che lede ancora una volta la libertà e i diritti ad una donna. Assurdo che a farlo sia una società guidata da una donna, ma in ogni caso una società prestigiosa come la Roma. Attendiamo chiarimenti e auspichiamo un sano ripensamento e diamo tutto il nostro sostegno alla dipendente, emblema oggi più che mai che l'8 marzo ha ancora senso e un senso di lotta perché queste assurdità non si verifichino mai più”.
Così il deputato democratico Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.
“L’uso della forza da parte delle forze dell’ordine non può mai essere sproporzionato, altrimenti diventa abuso, e infanga la divisa che si indossa: la scena ripresa nel video che sta circolando in queste ore merita un serio approfondimento, perché Modena non è abituata a questo tipo di fatti e non deve abituarsi ora. Bene ha fatto l’Arma a rispondere prontamente, riassegnando ad altri incarichi i due militi e trasmettendo il video acquisito alla Procura perché siano svolte le opportune valutazioni”.
Così i parlamentari modenesi del Partito Democratico, Stefano Vaccari e Maria Cecilia Guerra, commentano il video che mostra un carabiniere colpire con pugni un 23enne guineano, regolare e con un lavoro come aiuto-cuoco in un ristorante della provincia, mentre tenta di farlo entrare nell'auto di servizio.
“Sicurezza e legalità - aggiungono - sono un diritto per tutti i cittadini, compresi quelli sottoposti a controllo e fermo da parte delle forze dell’ordine. Indossare la divisa dell’Arma è un onore e un onere, e per questo non dubitiamo sarà fatta piena luce su quanto accaduto, e sanzionate eventuali condotte che nulla hanno a che fare con la professionalità con cui sono soliti agire i Carabinieri”.
“L'8 marzo non è la Festa della donna ma la Giornata internazionale della donna. È molto diverso. Ci sono state tante conquiste è vero, ma la Giornata internazionale serve a ricordarci che abbiamo ancora tanta strada da fare, serve a coltivare l'impegno che nulla è dato per sempre, visto che ci sono posti nel mondo, sempre più vicini in cui le guerre ci ricordano che sul corpo delle donne si consumano ancora le più atroci violenze, visto che ci sono Paesi in cui anche nella nostra Europa il diritto all'aborto viene negato anche se in altri, la Francia, viene sancito dalla Costituzione. La Giornata internazionale ribadisce la lotta contro una società patriarcale che ancora uccide una donna in quanto tale, nel nostro Paese come dappertutto nel mondo. La Giornata internazionale della donna sia sì l'occasione per celebrarne le conquiste, ma sia anche la lotta comune perché quelle conquiste per noi uomini sono stati diritti da sempre e alle donne tocca ancora lottare.
Siamo con loro, l'8 marzo e tutti i giorni per guadagnare diritti pieni e uguali per tutte e tutti”.
Lo scrive sui social Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.
“Chissà cosa intende il ministro Lollobrigida quando sostiene che il diritto di manifestare debba avvenire nell'ambito della legalità. Vuole forse indicare il diritto di utilizzare la forza e i manganelli contro giovani studenti che esprimevano liberamente e pacificamente le loro idee anche se spontaneamente e senza autorizzazione? Caro ministro non siamo d'accordo, non siamo più al tempo di libro e moschetto. Per fortuna nostra ed anche sua caro ministro”.
Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
Agea fornisca documenti inviati a Ue e quadro pagamenti
“E’ stata accolta la proposta del gruppo Pd della commissione Agricoltura per lo svolgimento di un ciclo di audizioni sullo stato di attuazione della Pac 2023-2027 e sui negoziati relativi sulla sua eventuale modifica da proporre in sede europea. Il primo incontro sarà giovedì 14 marzo con il ministro Francesco Lollobrigida assieme alla commissione del Senato. Seguiranno le audizioni con il direttore dell’Agea e i rappresentanti delle principali organizzazioni del comparto agroalimentare. Le audizioni saranno l’occasione per affrontare le criticità emerse nel corso delle manifestazioni promosse dagli agricoltori e per evidenziare quelle proposte necessarie per rendere protagonista l’Agricoltura nella fase della transizione ecologica. Abbiamo altresì chiesto che da Agea vengano forniti tutti i documenti trasmessi all’Unione Europea e il quadro dei pagamenti della prima annualità della Pac per avere contezza dell’andamento reale nella gestione dei fondi assegnati al nostro Paese”.
Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
Interrogazione su istruttorie avviate da Agea
“Nel mirino della Guardia di Finanza e’ finito il sistema di finanziamento pubblico relativo alla Politica Agricola comune. A fronte di accurate indagini svolte in Abruzzo e con diramazioni in altre regioni italiane, la Guardia di Finanza ha avuto la ‘percezione indebita di ingenti contributi e il danneggiamento del territorio e delle imprese agricole oneste’. D’altronde già la Corte dei Conti Europa fin dal 2022 aveva segnalato che la Pac comprende alcuni regimi di spesa particolarmente esposti ai rischi di frode connessi all’occultazione, da parte dei beneficiari, di violazioni delle condizioni di ammissibilità, alla complessità delle misure finanziate e alle forme illegali di ‘accaparramento dei terreni’. Le superfici agricole maggiormente esposte all’attività fraudolenta sono i terreni demaniali o i terreni privati con assetto proprietario poco chiaro che vengono acquisiti, in modo legale o con altri mezzi, al solo scopo di ricevere pagamenti diretti, senza svolgervi alcuna attività agricolo pastorale. Una pratica già usate dalle consorterie malavitose come denunciato negli anni scorsi dall’allora Presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci. Nel nostro Paese il quadro di gestione e controllo dei finanziamenti connessi all’attuazione della Pac risulta fortemente decentrato e complesso e l’Agea svolge il ruolo di organismo pagatore procedendo alla liquidazione, sulla base dei criteri definiti dalla Commissione Ue, dei finanziamenti comunitari previsti dalla Pac e dal Piano di Sviluppo Rurale, effettuando al contempo controlli per verificare la corrispondenza delle azioni eseguite rispetto a quanto previsto dalla normativa europea. Per questo insieme ai colleghi del Pd della Commissione Agricoltura della Camera, Antonella Forattini, Stefania Marino e Andrea Rossi, e dei colleghi capigruppo di commissione Anthony Barbagallo, Ubaldo Pagano, Marco Simiani, di fronte ad un fenomeno poco conosciuto che potrebbe risultare deflagrante per il comparto agricolo abbiamo chiesto, con una specifica interrogazione, al ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, quali iniziative intende adottare per contrastare le frodi e gli illeciti comunitari sui fondi Pac 2023-2027 e quante istruttorie sono state avviate da Agea dal 1 dicembre 2022 ad oggi per l’accertamento di crediti irregolari a valere sui fondi comunitari”.
Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.