Una delegazione guidata dalla rappresentante italiana del Fronte Polisario Fatima Mahfud ha visitato questa mattina la Camera dei Deputati invitati dall’Intergruppo parlamentare amici del popolo saharawi, accolti dal presidente Stefano Vaccari e dai deputati Alessandro Battilocchio e Ilena Malavasi. Con loro un gruppo di 10 bambini saharawi, accompagnati da sindaci e amministratori, ospiti per un tratto dell’estate di famiglie e associazioni di diversi i comuni delle province di Roma e Rieti.
"La visita - ha dichiarato il presidente Stefano Vaccari - è stata l’occasione per rilanciare il diritto del popolo saharawi di poter tornare ad insediarsi nei territori nativi da cui sono stati cacciati dall’esercito del regime marocchino. Oggi quel popolo vive in esilio nel deserto algerino ed è tuttora oggetto di soprusi in assoluto contrasto con le risoluzioni degli organismi internazionali che chiedono il ripristino della piena legalità e dell’autodeterminazione del popolo saharawi. Una situazione insostenibile che si è ulteriormente aggravata. Per questo serve una immediata soluzione diplomatica e politica. In questo contesto l’Intergruppo chiederà al Presidente della Commissione Esteri di calendarizzare la mozione presentata a febbraio 2023 che impegni il Parlamento a richiedere al ministro Tajani di intervenire nelle sedi europee e mondiali e nei confronti dell’autorità marocchine perché venga riconosciuto al popolo e alla Repubblica Araba Saharawi il diritto di scegliere il proprio futuro".
Un lungo e trasversale applauso dell’emiciclo della Camera ha salutato bambini e la delegazione quando la presidente Anna Ascani ha richiamato la loro presenza sulle tribune di Montecitorio.
Dichiarazione di Piero De Luca, capogruppo Pd Commissione Politiche Europee.
“I dati sulla corruzione, riportati con stime prudenziali nella proposta della Commissione europea sono eloquenti: la corruzione ha un costo per l'economia dell'UE di almeno 120 miliardi di euro l'anno. Il costo negli appalti pubblici dell'UE è di oltre 6 miliardi di euro all'anno. Numeri rilevanti e sintomatici.” Così Piero De Luca, capogruppo Dem in Commissione Politiche Europee, intervenendo in aula per dichiarazione di voto sull’esame del Documento approvato in commissione Politiche europee, nell’ambito dell'esame della proposta di direttiva UE. “Contrariamente a quanto sostiene la maggioranza, che ha espresso un parere motivato contrario all’approvazione della direttiva Ue sulla lotta contro la corruzione, l’Europa ha piena competenza in materia” , ha attaccato duramente De Luca che ha invitato la maggioranza a rivedere il proprio parere. “Avete piantato una bandierina ideologica da sventolare ai vostri elettori – ha aggiunto De Luca- che ha chiesto alla maggioranza di “mettere da parte atteggiamenti demagogici e pregiudiziali. Su questi temi ci vuole serietà, equilibrio ed attenzione. Tutti i dati – ha concluso De Luca- indicano la necessità e il valore aggiunto di un intervento a livello sovranazionale per una risposta più coerente ed efficace dell’Europa contro la corruzione. Il voto contrario manda invece un segnale devastante di lassismo e indebolimento degli strumenti di contrasto alla criminalità in Italia e in Europa.” De Luca ha infine chiesto alla maggioranza di “non perseverate nell’errore commesso e di dare un parere positivo, come facciamo noi, alla proposta di direttiva contro la corruzione. Sarebbe un messaggio importante della vostra volontà di non abbassare la guardia su questi temi in Italia e in Europa.”
“La collega Ghio ha chiesto, per conto del Partito Democratico, l'informativa urgente al ministro Musumeci per la grave situazione degli incendi in Sicilia. Purtroppo, nel corso della giornata, la situazione è nettamente peggiorata rispetto alle notizie drammatiche che arrivavano stamattina provenienti da tutte le 9 province dell'isola. Lo scorso anno sono andati in fumo, in Sicilia, col Governo Musumeci, 56.000 ettari di terreno, di cui 8.000 di boschi. La regione, anche in virtù delle sue specifiche competenze, era chiamata, quindi, a un'opportuna programmazione, a un impiego di ulteriori unità e a un impiego straordinario di risorse, magari nella manovra finanziaria regionale, finanziando qualche sagra in meno e investendo i mezzi per la Protezione Civile e per il soccorso, che, invece, languono soprattutto in queste ore”. Lo ha detto ieri in Aula alla Camera, il deputato siciliano del Pd Anthony Barbagallo, intervenendo a fine seduta.
“I danni - ha concluso Barbagallo - sono incalcolabili anche per il quadro complessivo che in questi giorni attanaglia la Sicilia, con la mancanza di energia elettrica, con la mancanza dell'erogazione dell'acqua potabile e con il trasporto che è andato a farsi benedire, prima di tutto il trasporto aereo verso gli aeroporti di Catania e Palermo. Il Partito Democratico, pertanto, chiederà in tutte le sedi lo stato di emergenza, per garantire gli opportuni ristori che vanno quantificati quanto prima. Serve fare presto, quindi. Serve intervenire con la massima celerità, perché i siciliani non meritano questa inadeguatezza”.
Conferenza stampa Pd, Avs, Azione-Iv e associazioni ambientaliste
Mercoledì 26 luglio - ore 12 - Sala Stampa Montecitorio
Oggi, mercoledì 26 luglio alle ore 12 presso la Sala Stampa di Montecitorio sarà presentata la proposta di legge nazionale “Norme per lo sviluppo delle Città 30 e l’aumento della sicurezza stradale nei centri abitati” promossa dalle associazioni della piattaforma #citta30subito tra cui Legambiente, FIAB, Salvaiciclisti, Kyoto Club, Amodo, Clean Cities Campaign, Asvis, Fondazione Michele Scarponi e redatta a cura di Andrea Colombo che finalmente è stata depositata in Parlamento in questi giorni da Pd, Avs, Azione-IV. Le città possono già fare molto come sta dimostrando Bologna concretamente, ma c'è bisogno di semplificazioni burocratiche e indirizzi chiari per fare gli interventi infrastrutturali e sociali necessari per azzerare concretamente le vittime della strada, cambiare gli stili di mobilità nelle città italiane, restituendo loro anche bellezza e spazio di vita e partecipazione.
Partecipano i deputati Roberto Morassut (primo firmatario della Pdl) Francesca Ghirra, Giulia Pastorella, Anthony Barbagallo, Valentina Ghio, Filiberto Zaratti, Angelo Bonelli, Ouidad Bakkali, Andrea Casu, Annalisa Corrado, responsabile Conversione ecologica, Clima, Green economy e Agenda 2030 nella segreteria nazionale del Partito Democratico e i rappresentanti delle associazioni Alessandra Bonfanti, responsabile mobilità attiva Legambiente. Francesco Ferrante, vice presidente Kyoto Club, Luigi Menna, FIAB, Enzina Fasano, presidente Salvaiciclisti, Marco Scarponi, Presidente Fondazione Michele Scarponi e Andrea Colombo, estensore della pdl.
Voi oggi non aprite al confronto, certificate una vostra difficoltà. E’ andato per la prima volta in cortocircuito il rapporto con il paese. Per queste ragioni non votate l’emendamento soppressivo oggi. E per queste ragioni siamo riusciti insieme - con l’opposizione unità - a portare questo testo in aula nella discussione del Parlamento.
Lo ha detto poco fa il commissione il capogruppo alla Lavoro Arturo Scotto
Al Senato, la maggioranza respinge la mozione PD sull'autonomia differenziata, evitando di assumere impegni seri sui Lep, e approva un odg in cui lega in sostanza l'autonomia al presidenzialismo. La destra mette a rischio la coesione e la tenuta istituzionale del Paese.
Lo scrive su Twitter il deputato democratico Piero De Luca.
"Al Senato si è consumato un passaggio politico che conferma tutti i nostri timori. Il respingimento della mozione del PD sull'autonomia differenziata risponde all'obiettivo incomprensibile della maggioranza di spaccare il Paese. Chiedevamo precisi impegni sui Lep così come un preciso coinvolgimento e protagonismo del Parlamento. Quello che stupisce è la totale accondiscendenza dei cosiddetti "patrioti" rispetto a questo disegno politico. Di fatto provano a tenere insieme tutto e il contrario di tutto, con un preoccupante baratto tra autonomia differenziata e presidenzialismo. Uno scambio che però andrà a discapito delle istituzioni e degli interessi degli italiani, in particolare di quelli che risiedono nei territori più fragili. La nostra battaglia però non si fermerà. Per questo sulla definizione dei Lep presenterò nelle prossime ore una interrogazione parlamentare per chiedere riscontri rispetto all'attività del CLEP, il cui lavoro si apprende esclusivamente da retroscena di stampa e che ci preoccupano molto, visto che riguardano materie delicatissime come la sanità, la protezione civile trasporti, welfare. Un atto di chiarezza che si rende necessario anche alla luce delle dimissioni di quattro autorevolissimi componenti come Giuliano Amato, Alessandro Paino, Franco Bassanini e Franco Gallo e delle argomentazioni messe nero su bianco in una lettera rispetto alla sostenibilità e alle risorse necessarie per i LEP. Il PD sull'autonomia continuerà a battersi contro un disegno di legge che divide il paese e aumenta le disuguaglianze". Così il deputato e responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino.
“Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in un momento in cui la mobilità degli italiani è compromessa da inefficienze e scioperi e l’Italia è colpita da eventi meteorologici estremi, non trova di meglio da fare che insultare Don Ciotti, una delle figure più autorevoli del Paese nella lotta alle mafie e nell’impegno nel sociale. Salvini, invece di giocare a fare l’influencer dei poveri, pensi a lavorare per gli italiani, se ne è in grado”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, in una nota.
"Una Regione avvolta dalle fiamme e in cui purtroppo si contano delle vittime. Un aeroporto, quello di Catania, totalmente o in parte fermo da dieci giorni. Una città, Catania, amministrata dalla destra, senza acqua ed elettricità da giorni mentre le temperature toccano i 45°. Un intero comune, Olivieri, evacuato. Un capoluogo, Palermo, nella morsa del fuoco. E mentre tutto questo avviene, mentre le città bruciano e vengono evacuati ospedali, fermati i treni e cancellati i voli, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti passa il suo tempo a parlare del Ponte sullo Stretto. In una Regione in cui, tra l'altro, ci vogliono dalle 10 alle 13 ore di treno per spostarsi da Siracusa a Trapani. Ci sarebbe da ridere, se di mezzo non ci fosse la vita dei siciliani." Così Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico, in un tweet.
"Oggi, 25 luglio 2023, giorno in cui ricorrono gli 80 anni dalla caduta del fascismo, la sindaca leghista di Rosà, in provincia di Vicenza, ha ritenuto di negare l'utilizzo del parco cittadino per lo svolgimento della «Pastasciutta antifascista», manifestazione promossa dall'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - Anpi che si sta tenendo ovunque nell'Italia intera". Lo scrive su Facebook Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. "La ragione? A quanto pare, visto il nome, l'evento rischia di essere 'richiamo di disordini e di problemi di sicurezza e ordine pubblico'. Mi perdoni, signora sindaca, ma come la mettiamo allora con la nostra Costituzione, che è antifascista ed è la base su cui si fonda la Repubblica, di conseguenza antifascista anch' essa? Quali disordini - aggiunge Boldrini - dovrebbe richiamare un'iniziativa che si limita a dar seguito a quanto prescritto dalla Carta costituzionale? O vuole forse dirci, la sindaca leghista, che in Italia esistono fascisti che possono aversene a male al punto - loro sì - di causare gravi problemi di sicurezza? In questo caso basta predisporre i dovuti interventi di contenimento, anziché negare uno spazio per lo svolgimento di una manifestazione democratica. Si fa così in democrazia", conclude.
"Apprendo con soddisfazione la notizia della condivisione del piano di salvataggio e rilancio del Maggio musicale fiorentino tra ministero della Cultura, Comune di Firenze e Regione Toscana. Si tratta di un fatto nuovo che permette di affrontare le criticità, in particolare l’esposizione debitoria e il rischio di cassa integrazione per i lavoratori. Il piano da 7,6 milioni di risorse aiuterà una delle realtà più importanti del nostro Paese in ambito culturale a risollevarsi e rilanciarsi". Lo dichiara il deputato fiorentino del Pd Federico Gianassi.
“Le due vittime di queste ultime 24 ore, una ragazza di 16 anni del bresciano e una donna di Lissone, sono vittime del cambiamento climatico, un fenomeno che questa maggioranza si ostina a negare. Noi continuiamo a chiedere interventi a sostegno dei comuni colpiti, ma contro questi eventi estremi non servono misure spot ma una vera strategia e l’unica attuabile è quella che l’Europa ci indica con il Green Deal e con i fondi del Pnrr. Non c’è più tempo per continuare a negare la crisi climatica. L’anno scorso ci sono state 18mila vittime. Chiediamo a Governo uno scatto di responsabilità, per la nostra Italia e per tutti i cittadini”.
Così la deputata Pd Silvia Roggiani, intervenendo in Aula sul Decreto emergenza alluvioni.
“Se proprio il ministro della Cultura Sangiuliano vuole cercare visibilità con gli Uffizi non lo faccia manipolando i dati degli ingressi a suo beneficio, ma si occupi seriamente dei diritti dei lavoratori che assicurano da anni servizi di accoglienza dei visitatori ma che rischiano riduzione stipendi e licenziamenti”: è quanto dichiarano il deputato e segretario del Pd della Toscana, Emiliano Fossi, ed il capogruppo del Partito democratico in commissione Lavoro, Arturo Scotto.
“E’ paradossale che un ministro della Repubblica falsifichi la realtà utilizzando il museo fiorentino per celebrare e prorogare una esposizione gratuita da lui inaugurata, senza però fare niente per tutti quei dipendenti che garantiscono, con esperienza e competenza, il successo degli Uffizi. Si tratta di lavoratori precari che potrebbero essere liquidati a causa della mancanza, nel nuovo bando di assegnazione dei servizi museali, di parametri adeguati capaci di valorizzare le professionalità pregresse”: concludono.
"Negare l'evidenza sui cambiamenti climatici per meri interessi elettorali è grave ma continuare a farlo quando si ha una responsabilità di governo è imperdonabile. La frequenza con cui alluvioni, siccità, ondate di calore, trombe d'aria stanno colpendo tutte le Regioni del Paese non può essere più derubricato al clima stagionale tradizionale. Ogni giorno contiamo morti, danni e devastazioni che non sono colpa del destino, come la destra vuole farci credere spesso con ironia, ma di processi produttivi incompatibili con la salvaguardia del pianeta e che rischiano di essere irreversibili. Se governo e maggioranza non prendono atto con responsabilità che il clima sta cambiando e non affrontano con serietà questa problematica senza demonizzare l'Europa ma declinando gli indirizzi comunitari con le peculiarità italiane, avranno sulla coscienza il futuro delle nuove generazioni". Lo dichiara il deputato dem Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente.
Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd
Don Ciotti è un professore emerito di lotta alla mafia non solo nelle aule di giustizia ma anche nella società avendo avuto la forza di coinvolgere le migliori energie civili a fianco di quei magistrati che sono da sempre in prima fila o hanno anche perso la vita perseguendo questo impegno.
Di contro Salvini è solo uno studente fuori corso che su questi argomenti orecchia e ripete senza sapere.
Di fronte ad un monumento come don Ciotti tutti dovrebbero avere l'umiltà di ascoltare e se del caso tacere.