27/02/2015 - 14:33

"Oggi la Camera ha scritto una bella pagina della sua storia, chiedendo al governo italiano di riconoscere lo Stato della Palestina e di far ripartire i negoziati per arrivare “alla soluzione due popoli, due stati”, unica via realisticamente percorribile per una risoluzione del conflitto". Lo dichiara la deputata del Pd, Vincenza Bruno Bossio, che aggiunge:

"Un voto dal forte valore simbolico: ci aspettiamo che la decisione finale del governo non si faccia attendere. Non deve mancare il sostegno agli arabi moderati ed ai progressisti israeliani che con forza tale sostegno ci domandano".

"Il riconoscimento della Palestina e' necessario ai colloqui di pace: il dialogo e' l'unica opzione e non è più rimandabile. Il PD e' riuscito a trovare la formula per una mediazione tra le diverse anime del parlamento, allineando l'Italia agli altri paesi europei ed al parlamento dell'UE nel solco del riconoscimento. Un solco tracciato nella via della Pace", conclude Bruno Bossio.

 

 

27/02/2015 - 14:15

"Il pronunciamento del Parlamento sulla situazione mediorientale è stato importante, perchè equilibrato e incisivo, confermando il ruolo positivo dell'Italia per il raggiungimento di una pace stabile tra israeliani e palestinesi. L'invito al Governo ad adoperarsi, giustamente, per il riconoscimento di uno Stato Palestinese nel quadro della riapertura di negoziati di pace è infatti reso ancora più solido e convincente dall'affermazione netta e inequivocabile di un reciproco riconoscimento e del reciproco impegno a garantire il diritto all'esistenza ed alla sicurezza. Ciò significa lavorare perché il popolo palestinese possa avere una patria e uno Stato e significa lavorare per isolare e combattere le posizioni di chi - come Hamas - teorizza la distruzione dello Stato di Israele, l'uccisione degli ebrei e perfino la negazione dell'Olocausto. Lavorare in tutte le sedi per questi obiettivi è anche un modo per combattere il terrorismo, una minaccia reale e concreta per tutto il mondo, per Israele e per la stesa causa palestinese".

Così il deputato Pd Walter Verini, sul voto della Camera sulla questione mediorientale.

 

27/02/2015 - 12:54

"Lo spread è sotto quota 100 punti. E' #lavoltabuona per l'Italia!". Lo scrive su twitter la vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Silvia Fregolent.

"Ancora un dato buono che dimostra che l'azione riformatrice del governo dà i suoi frutti e ci può permettere di agganciare con forza la ripresa", aggiunge la deputata democratica.

 

27/02/2015 - 12:31

“Esprimiamo grande apprezzamento per il pronunciamento del presidente della Commissione Affari esteri del Parlamento europeo Elmar Brok e del presidente della delegazione del Parlamento europeo per l’Ucraina, Andrej Plenković, a favore dell’immediato rilascio della pilota e parlamentare ucraina Nadia Savchenko da parte delle autorità moscovite. Siamo d’accordo anche con la condanna delle motivazioni esclusivamente politiche della sua reclusione. Sul caso ho presentato un’interrogazione in commissione Esteri alla quale il viceministro Pistelli ha risposto dando assicurazioni sugli sforzi del Governo italiano per una positiva risoluzione della vicenda che ci auguriamo possa avvenire al più presto”.

Lo ha detto Eleonora Cimbro, deputata del Pd in commissione Esteri.

 

27/02/2015 - 12:03

Parole di Gentiloni equilibrate e prudenti

“L’Italia deve avere una visione lungimirante intervenendo nelle crisi internazionali che ci sono vicine come non mai. Viviamo un periodo complicato come non era accaduto da 25 anni a questa parte, dopo la caduta del muro di Berlino che ha portato profondi cambiamenti nei rapporti internazionali. Le parole del ministro Gentiloni di oggi sugli indirizzi di politica estera e della scorsa settimana sulla crisi in Libia ci sembrano di grande conforto perché caratterizzate da equilibrio e prudenza. Caratteristiche di cui c’è grande necessità oggi”. Lo ha detto Laura Garavini, deputata Pd componente della commissione Esteri durante il dibattito sulle comunicazioni del ministro Gentiloni.

“Con conflitti a due passi da casa - ha proseguito Garavini - ci dobbiamo porre delle domande sul nostro operato. Negli anni passati non abbiamo fatto abbastanza per far diventare il Mediterraneo un’area di pace e crescita e si parla da anni di instaurare rapporti più forti con i paesi del nord Africa. Purtroppo l’Europa non è stata capace negli anni passati di parlare con una sola voce. Grazie all'Italia e alle politiche messe in atto nel corso del Semestre italiano, invece, è aumentata la necessità di dotarsi di una politica estera comune, così come la Libia è entrata nell’agenda internazionale. Adesso è il momento delle iniziative politiche. Qualsiasi decisione da prendere oggi deve tenere presente il dopo poiché molte crisi attuali vengono da lontano. Dobbiamo avere un’idea dell’ordine futuro che vogliamo sostenere nel Mediterraneo. L’orrore in Libia avviene davanti a casa nostra alla distanza che c’è tra Milano e Roma. Riteniamo necessario agire in accordo con gli alleati, con i nostri partner europei, solo in base ad un mandato delle Nazioni Unite, ma anche in stretto accordo con i paesi arabi amici, con l’Egitto e con i paesi magrebini. Agire, insomma, con polso fermo ma anche in maniera lungimirante. L’Italia è radicata in Europa ma con lo sguardo verso il Mediterraneo”.

 

27/02/2015 - 11:00

“Il via libera della Camera alla mozione sul riconoscimento dello stato di Palestina, a prima firma del capogruppo Pd Speranza, segna certamente un passo avanti nel difficile cammino della pace”. Lo afferma Sandra Zampa, vice presidente del Partito democratico.

“In un mondo attraversato e ferito da guerre, terrore e violenze inaudite, il risultato raggiunto in parlamento su questo atto ci permette di sperare che si possa raggiungere il traguardo della convivenza tra i popoli con la mediazione, la diplomazia e la testarda volonta’ della pace.

I diritti e la dignita’ dei palestinesi possono e devono convivere con il diritto alla sicurezza di Israele. Dal punto di vista politico interno il risultato raggiunto oggi ha un grande valore: la mozione del Pd reca infatti anche la firma dei colleghi Pia Locatelli e Mario Marazziti, ed e’ stata votata dai parlamentari di Sel. Questa circostanza e’ per me ulteriore motivo di soddisfazione”, conclude.

 

26/02/2015 - 21:17

Nel mercato operazioni più vantaggiose per altri operatori

“Finanziariamente ed economicamente è un’offerta da non sottovalutare, anche se nel mercato abbiamo assistito a operazioni più vantaggiose per altri operatori. Ma dico ciò al netto delle valutazioni che faranno Antitrust e Consob: l’ultima parola spetta naturalmente a loro, che meglio di ogni altro possono verificare tutte le possibili ripercussioni sulla concorrenza e sul mercato delle azioni. Politicamente, invece, mi sembra importante quello che il Governo ha ribadito: e cioè, che il 51% resterà in mani pubbliche. Non nascondo preoccupazioni per il lato politico della vicenda, almeno fino a quando non verrà approvata una legge sul conflitto di interessi. Se ne discute da anni, perché è una cosa giusta, ma la presenza di Berlusconi in politica l’ha resa la madre di tutte le battaglie ideologiche. Le dimissioni di Mattarella da ministro, ai tempi della legge Mammì, sono un monito a non sottovalutare la commistione tra comunicazioni e politica”. Così il deputato Pd e Presidente della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera, Michele Meta, in un’intervista rilasciata al Corriere delle Comunicazioni.

“Chiariamoci: a me non spaventa che esista una società unica delle torri. Anzi, in prospettiva potrebbe essere una soluzione intelligente, sempre ammesso che l’Antitrust giudichi l’operazione possibile. Quello che non mi convince – spiega Meta - è che il pubblico conservi in una società del genere una quota di minoranza, perché sarebbe un’operazione senza senso: se l’obiettivo è quello di fare cassa, lo Stato non ne farebbe abbastanza; se l’obiettivo è quello di mantenere il controllo, non lo manterrebbe”.

L’esponente del Pd sottolinea inoltre che “se infatti dalle torri non passerà più il segnale della televisione, continueranno comunque a viaggiarvi i dati per gli smartphone e i dispositivi di nuova generazione. E siccome il collegamento da mobile è il futuro, la partita rimarrà comunque fondamentale per lo sviluppo di tutto il settore: altrimenti, chi avrebbe mai interesse a presentare un’offerta pubblica di acquisto così importante per un reperto di modernariato?”.

 

26/02/2015 - 19:33

“Prevedibile e comprensibile l’attenzione delle Forze dell’Ordine olandesi nella città di Rotterdam, tuttavia giungono notizie di eccessi nei confronti dei tifosi italiani. Si parla sui maggiori siti di perquisizioni in aperta campagna, di persone quasi ‘sequestrate,’ e questo è assurdo. Le nostre autorità siano vigili, la sicurezza olandese deve tutelare anche i nostri concittadini e non certo punirli se non si rendono responsabili di atti violenti o di reati”.

Così Emanuele Fiano, della segreteria nazionale del Partito democratico.

 

26/02/2015 - 19:00

Urge piano nazionale contro sfruttamento

“Il tentativo, sventato dalle forze dell’ordine, di compravendita di un bambino di nazionalità rumena di 8 anni, è segnale di quanto sia urgente e necessario alzare il livello di protezione dei minori nel nostro Paese. 88 i minori di età che in Italia, nel 2014, sono stati vittime di tratta e sfruttamento.

Ma questa cifra, già  elevata, non rappresenta che la punta dell’iceberg: il fenomeno è infatti in larga misura sommerso e poco conosciuto, anche dall’opinione pubblica”. Lo dice Sandra Zampa, vice presidente della commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza.

“Sostengo la richiesta di Save the Children affinché il Piano nazionale di contrasto alla tratta e allo sfruttamento sia al più presto approvato e finanziato, e si provveda in modo organico su tutto il territorio nazionale a realizzare standard di protezione che garantiscano ai minori- conclude la deputata Pd- in condizioni di fragilità, tutte le tutele necessarie“.

 

26/02/2015 - 18:40

“Falliti i ripetuti tentativi di costruire una polemica sul nulla, Fico passa ora agli insulti e alle farneticazioni”. Così Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione Vigilanza Rai, per commentare le dichiarazione del presidente della Vigilanza Rai a proposito dell’Opa di Ei Towers (Mediaset) sulle torri di Rai Way.

“Da un paio di giorni – spiega Peluffo – il presidente della Commissione Vigilanza si affatica per montare una polemica su Rai Way. Ma senza successo. Le argomentazioni utilizzate sono talmente inconsistenti e sconclusionate che i vari tentativi di Fico sono miseramente evaporati davanti alla logica e alla realtà dei fatti”.

“Da presidente della Commissione Vigilanza – continua Peluffo - Fico dovrebbe infatti sapere bene che, qualunque sia l’Opa lanciata sulle torri di Rai Way, il 51% delle quote proprietarie rimarrebbe in mano pubblica. Non si capisce quindi perché insista a costruire ipotesi che, non tenendo conto di questa fondamentale premessa, appartengono al campo della fantasia. Se proprio ha bisogno di montare una polemica, dunque, almeno si preoccupi d’informarsi”, conclude Peluffo.

 

26/02/2015 - 18:38

“Nell’ottica del rilancio dell’Alleanza è molto importante che il segretario generale della Nato abbia deciso di venire in Italia come una delle prime visite nei Paesi dell’Alleanza”. Lo afferma Andrea Manciulli, presidente della delegazione italiana alla Nato, al termine dell’incontro con Jens Stoltenberg, alla presenza delle commissioni Difesa e Esteri di Camera e Senato e i componenti della delegazione italiana alla Nato.

“È un grande atto di sensibilità verso il nostro Paese ed è per noi un momento importante per testimoniare il nostro impegno e la nostra volontà a favore del rilancio dell’Alleanza Atlantica, cui l’Italia vuole contribuire sul piano operativo, dei valori e dell’impegno politico, e soprattutto nel promuovere la cultura della sicurezza e della difesa.”

“La garanzia della sicurezza è un presupposto del vivere civile e dello sviluppo economico e culturale di un Paese. Per questo l’Italia – continua Manciulli - intende fare la sua parte. L’incontro con il segretario generale è stato anche l’occasione per ribadire le priorità della politica estera dell’Italia, senza nascondere che ci attendiamo che l’Alleanza sappia occuparsi con determinazione sia della vicenda ucraina che di quelle che riguardano il Mediterraneo”.

 

26/02/2015 - 17:30

"Una strategia di coordinamento tra i vari ministeri per proteggere il made in Italy e al contempo il sostegno legale mirato alle imprese, programmato in relazione alle differenze dei mercati che devono affrontare, sarà la chiave di volta per giungere finalmente ad un reale contrasto all’italian sounding.

Il piano per l’internazionalizzazione del made in Italy, illustrato oggi al Mise , si aggiunge alle iniziative specifiche che dovranno essere adottate per contrastare le frodi che, come ha sottolineato il ministro Martina, colpiscono in modo particolare il nostro agroalimentare. Da parte nostra, faremo tutte le mosse per collaborare fattivamente a questo straordinario piano”.

Lo ha dichiarato la deputata Pd Colomba Mongiello, vicepresidente commissione parlamentare contro le Contraffazioni.

 

26/02/2015 - 17:17

“L’ entrata nel vivo del piano da 260 milioni di euro per valorizzare l'immagine del Made in Italy nel mondo annunciata oggi dal Governo, il cui decreto di attuazione è stato firmato dal ministro Guidi, è una bella notizia che fa capire come il nostro Paese stia facendo i passi fondamentali per uscire dal ristagno di questi ultimi vent’anni per guardare finalmente al futuro con un sapiente e costruttivo ottimismo.

L’ampliamento del numero delle imprese, in particolare le piccole e medie imprese, che operano sul mercato globale e l’espansione delle quote italiane del commercio internazionale sono cardini irrinunciabili di una ripresa economica che il Paese comincia a intravedere come una possibilità concreta”. Lo ha dichiarato il deputato Pd Nicodemo Oliverio, capogruppo in commissione Agricoltura.  

 

26/02/2015 - 17:16

“Chiediamo quali iniziative il Ministro intenda adottare e in che tempi per l’effettiva applicazione del trattamento previdenziale dei lavoratori ex Isochimica, trattamento previdenziale previsto dal comma 117 dell’articolo 1 della legge di stabilità e se non intenda, altresì,  convocare  un’apposita riunione con le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e gli enti istituzionali preposti al fine di chiarire i passaggi necessari per il conseguimento dei benefici previdenziali”. Lo chiede il deputato del Pd, Luigi Famiglietti, primo firmatario di un’interrogazione al ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

“Per essere declinato operativamente – aggiunge Famiglietti - il suddetto comma ha bisogno di un successivo atto del Ministero affinché l’Inps possa attivarsi per la effettiva liquidazione dei benefici previdenziali. I lavoratori in questione, attraverso le organizzazioni sindacali,  nonché rivolgendosi anche ai rappresentanti istituzionali,  hanno sollecitato la rapida soluzione della vicenda”, conclude il deputato Pd.

 

26/02/2015 - 16:55

“Se le indiscrezioni pubblicate dai giornali rispetto alla presenza di milioni di dollari riconducibili alla Azienda Agrati fossero confermate saremmo di fronte ad un fatto gravissimo”. Lo dichiara Silvia Fregolent, vicepresidente dei deputati del Pd, a proposito delle notizie apparse nei giorni scorsi sulla stampa sui nominativi presenti nella cosiddetta “Lista Falciani” sui conti correnti svizzeri.

“Mentre decine di lavoratori dello stabilimento di Collegno versano da mesi in cassa integrazione nonostante non siano mai emerse problematiche concrete rispetto all’attività produttiva, il management dell’azienda avrebbe sottratto ingenti risorse economiche per trasferirle all’estero, rifiutando peraltro (come confermato da fonti ufficiali del Ministero dello Sviluppo Economico) qualsiasi confronto per ricercare una soluzione positiva della crisi”, aggiunge Fregolent.

“In questa fase il condizionale è d’obbligo – conclude Silvia Fregolent – ma se le notizie dei media fossero confermate sarebbe auspicabile un intervento concreto del governo per impedire a questo tipo di imprenditori di continuare ad arricchirsi a scapito di dipendenti e di intere comunità”.

 

 

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