07/06/2019 - 18:57

“Secondo il Viminale, la Ue manda lettere all’Italia ma è assente sul tema dei migranti. Che faccia tosta! Proprio oggi che Salvini, campione dell’assenteismo, è assente per la 7ma volta consecutiva alla riunione dei ministri dell’Interno europei”.

Lo scrive su Twitter Lia Quartapelle, capogruppo Pd in Commissione Esteri alla Camera, a proposito delle parole del Viminale sulla lettera dell’Unione europea all’Italia.

07/06/2019 - 18:54

“E’ veramente pazzesco che un ministro dell’Interno sempre assente alle riunioni europee, si lamenti per l’assenza dell’Europa”. Lo dichiara Emanuele Fiano, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito delle parole del Viminale sulla lettera dell’Unione europea all’Italia.

“Fanno sempre mancare l’Italia dove si discute di sicurezza e immigrazione e poi raccontano che manca l’Europa. Un gioco di prestigio fatto di propaganda e fantasie”, conclude.

07/06/2019 - 18:51

“La ministra Grillo dice che in caso di ulteriori tagli al Fondo nazionale sanitario si dimette. Ne deduciamo che si accorga solo ora che le politiche fallimentari del governo ci avrebbero portato a questo: benvenuta nella realtà”. Lo dichiara Elena Carnevali, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito delle parole della ministra Giulia Grillo sull’ipotesi del taglio dei fondi per il sistema sanitario nazionale.

“E’ impossibile contare le volte – continua – in cui, durante la redazione della precedente legge di Bilancio, abbiamo messo in guardia la Grillo e previsto il rischio che le scriteriate politiche economiche del governo giallo-verde potessero avere delle ripercussioni sui livelli di spesa per il Ssn. Per tutta risposta la ministra ci ha ignorato e, in alcune occasioni, perfino sbeffeggiato. Perché non ci ha ascoltato quando era il momento?”

“Il drammatico scarto tra la bolla della propaganda in cui vive il governo e il mondo reale sta venendo a galla. Purtroppo il rischio che a pagare il prezzo di questa distanza siano i cittadini, è sempre più concreto”, conclude.

07/06/2019 - 15:45

“L’Assente. Sull’immigrazione. Proprio in Europa, a cui poi rinfaccia tutti i mali e su un tema che dice gli sta proprio a cuore. E sì, Salvini non ci sarà”. Lo scrive su Facebook Ettore Rosato, vice-presidente della Camera.

“Mentre si riunirà il consiglio dei ministri degli interni dei paesi Ue per decidere sulle politiche dell’immigrazione, lui sarà in giro a fare campagna elettorale o in televisione. Come nelle riunioni del 7 marzo, del 7 febbraio e del 6 dicembre. Non gli viene proprio di rappresentare i cittadini e i loro problemi. Lui è il capitano della Lega e dell’Italia non gli importa nulla. Siccome un po’ se ne vergogna, ha fatto sparire dalle sue pagine social agenda e impegni della giornata (quella che vedete è una pagina secondaria del sito Lega)”, conclude.

07/06/2019 - 15:39

"La detenzione deve potere essere un’opportunità di recupero e reintegro sociale. Mai come oggi è opportuno ribadire la funzione formativa e didattica del carcere per opporsi alla logica del 'mettere in galera e buttare via la chiave' del governo populista”. Lo dichiara Davide Gariglio, deputato del Partito democratico, che stamani ha visitato all'istituto professionale nel penitenziario di Torino.

“È per questo – continua - che mi sono recato oggi a visitare l'istituto professionale all'interno del carcere di Torino denominato comunemente 'officina scuola'. Ho potuto verificare come gli insegnanti svolgano progetti educativi e professionali di grande valore: l'anno scorso ad esempio hanno collaborato con il Museo Egizio mentre quest'anno il laboratorio di falegnameria sta lavorando con il Museo Ferroviario Piemontese. La qualità dei lavori e l'impegno dei carcerati è davvero notevole. Molti di loro si trovano per la prima volta nella loro vita ad avere l'occasione per studiare e imparare un lavoro e le loro storie sono molto più complesse di quelle che gli attribuiamo dall'esterno giudicandoli sommariamente".

"L'importanza di questo progetto è chiaro guardando le statistiche: chi segue un percorso professionale avrà meno possibilità di una recidiva. Questo significa benefici per l'intera società sia in termini di sicurezza che economici”, conclude.

07/06/2019 - 15:12

Oggi al vertice Consiglio Ue sono riuniti i ministri degli Interni per stabilire le future politiche europee su immigrazione e lotta al terrorismo. Salvini è ancora una volta assente. Ora basta. La smetta con la propaganda e inizi a difendere davvero l'Italia in Europa, se ne è capace!”. Lo scrive su Twitter Piero De Luca, deputato del Pd in commissione Politiche europee della Camera.

07/06/2019 - 13:13

“Luigi Di Maio ha convocato un nuovo incontro per il tavolo Whirlpool con le parti sociali e le Regioni coinvolte per mercoledì prossimo. Bene. Ma il capo politico M5s, vice presidente del Consiglio, ministro del Lavoro e ministro dello Sviluppo economico, dove è stato in tutti questi mesi, dopo la firma al Mise nell’ottobre scorso del piano industriale 2019-2021? Perché ha lasciato del tutto inascoltate le richieste di confronto giunte al governo, da parte delle organizzazioni sindacali, già dal mese di aprile? Forse perché voleva aspettare le elezioni europee prima di fare uscire allo scoperto la vicenda? Ma è possibile avere sui tanti tavoli di vertenze aperti un ministro part time, che è impegnato solo a fare una perenne campagna elettorale e non si preoccupa minimamente di seguire con attenzione e serietà le numerose criticità industriali del Paese? Comunque oggi non è il giorno delle polemiche. Adesso le istituzioni, tutte, devono fare quadrato. Il pluriministro Di Maio dica però chiaramente al Paese cosa intende fare il governo per scongiurare la chiusura dello stabilimento Whirpool di Napoli e salvaguardare il futuro occupazionale dei suoi 420 operai”.

Così il deputato Dem, Piero De Luca, che ha sottoscritto l’interrogazione parlamentare Pd rivolta al ministro Luigi Di Maio.

07/06/2019 - 11:58

“La risposta del governo alle ripetute manganellate e ai calci dei poliziotti in tenuta antisommossa nei confronti del cronista di ‘Repubblica’ Stefano Origone, lo scorso 23 maggio a Genova, è grave e inaccettabile. Pur rinnovando l’immutata stima per le forze dell’ordine, un episodio così inquietante non può essere sottovalutato come un mero incidente - come affermato dal sottosegretario Gaetti - dovuto al fatto che il giornalista, che seguiva il presidio antifascista convocato per contestare il comizio di Casapound, non era riconoscibile perché senza telecamera. Cosa vuol dire il governo, che allora si possono picchiare liberamente i cittadini non riconoscibili come giornalisti? La verità è che oggi il governo ha perso alla Camera l’occasione per chiedere scusa del suo assordante silenzio; per augurare la pronta guarigione di Origone, che ha due dita rotte a una mano, una costola incrinata e contusioni ed ecchimosi sulla testa e su tutto il corpo; per prendere le distanze da un’organizzazione politica come Casapound, i cui principi non devono trovare ospitalità nella nostra democrazia. Attendevamo parole di condanna netta che invece non sono giunte, lasciando purtroppo emergere quel grande filo conduttore che unisce questa maggioranza Lega-M5s nel porre ostacoli al libero e democratico dispiegamento dell’informazione, come dimostrano i tagli all’editoria e il blocco al proseguimento delle trasmissioni di Radio Radicale”.

Così Raffaella Paita, replicando nell’Aula di Montecitorio alla risposta del governo all’interpellanza urgente del Pd, di cui è prima firmataria, sui recenti fatti di Genova.

07/06/2019 - 11:04

Le parlamentari del Pd Debora Serracchiani e Flavia Piccoli Nardelli hanno presentato una interrogazione urgente al ministro della Istruzione

E’ sufficiente avere uno zio musicista per essere nominato Presidente del conservatorio di Palermo? Per il Pd evidentemente non basta. Perché  la recente nomina del “medico geriatra Mario Barbagallo, nipote del musicista Alfredo Sangiorgi, avvenuta il 4 giugno scorso con D.M. n. 451”, per le deputate del Partito democratico Debora Serracchiani e Flavia Piccoli Nardelli “lascia molti sospetti” e così hanno presentato una interrogazione urgente al ministro Bussetti per sapere “se non reputi tale nomina viziata e lesiva dei  principi e dei  requisiti richiesti.”

Requisiti che per le interroganti sono molto stringenti, come si legge nell’interrogazione: “comprovata esperienza maturata nell'ambito di organi di gestione di istituzioni culturali, ovvero, di riconosciuta competenza nell'ambito artistico e culturale”. "Ora, -  chiedono le parlamentari dem-  il prof. Barbagallo è provvisto di tali requisiti?"

“Dall'esame del c.v. del nominato Presidente, -scrivono sempre nell’interrogazione Serracchiani e Piccoli Nardelli-  si leggono i titoli familiari (la nonna Maria Sangiorgi era musicista e uno dei proprietari del teatro Sangiorgi di Catania, ora Ente Teatro Massimo Bellini, il prozio del Prof. Mario Barbagallo, era il famoso musicista e compositore Alfredo Sangiorgi, che ha insegnato in diversi conservatori italiani) e non le comprovate esperienze e le riconosciute competenze nel settore specifico".  Al ministro dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca, le due parlamentari dem chiedono inoltre “quali iniziative intenda assumere affinché vengano salvaguardati  principi di adeguatezza e di corrispondenza, e garantita la nomina di un Presidente di “comprovata esperienza maturata nell'ambito di organi di gestione di istituzioni culturali, ovvero, di riconosciuta competenza nell'ambito artistico e culturale”.

07/06/2019 - 10:11

#Borghi ha detto inequivocabilmente che l’orizzonte della Lega è #Italexit. Scontro con UE, #Minibot, manovra in deficit fanno parte di questo disegno. Quando pensano di comunicarlo al Paese che forse avrebbe il diritto di scegliere se sostenere chi ci vuole portare fuori da euro”.

Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico.

06/06/2019 - 20:16

“Dov’ero quando si è trattato di trovare risorse per le zone colpite dal terremoto? A lavorare per far approvare le misure che i 5 Stelle ora si vendono come proprie”. Lo dichiara Stefania Pezzopane, deputata del Partito democratico, a proposito delle parole della senatrice Gabriella Di Girolamo e il consigliere regionale Giorgio Fedele sulle norme riguardanti il terremoto contenute nello Sblocca cantieri.

“Le parole dei grillini sul terremoto – spiega – sono il più goffo e clamoroso degli scivoloni. Non si sa se per una incredibile forma di ignoranza o per consapevole malafede ma i 5 Stelle cercano di spacciare come proprie delle proroghe di misure approvate dai governi precedenti. E’ davvero incredibile non si siano resi conto che i soldi per il Comune dell’Aquila e gli altri comuni, quelli per i comuni fuori cratere e le varie facilitazioni fiscali non siano farina del loro sacco ma decisioni prese dagli esecutivi a guida Pd. Le uniche cose che il governo di Lega e 5 Stelle hanno fatto è stato non rinnovare alcune delle norme approvate in precedenza e tradire tutti i mirabolanti impegni presi con le popolazioni colpite dal sisma come la restituzione delle tasse al 40%”.

“Se i 5 Stelle intendevano essere offensivi sappiano che con le loro dichiarazioni, oltre a tradire un’ignoranza tecnica imbarazzante, hanno offeso solo la loro conoscenza dei fatti riguardanti il terremoto”, conclude.

06/06/2019 - 20:02

“Vi prego fate rifare a M5S e Lega gli esami di terza media. Festeggiano un aumento del 8% di Irpef e Iva sommando semplicemente le percentuali e non i gettiti (in realtà l’aumento complessivo è del 3,5%. È come se le mele salissero da 2 a 3 (+50%), le pere da 100 a 120 (+20%), e io dicessi che la mia frutta complessiva è aumentata del 70% (invece che del 20% effettivo). Sono errori che fanno i bambini alla scuole medie”

Lo dichiara Luigi Marattin Capogruppo Pd in commissione Bilancio.

06/06/2019 - 19:26

“Con l’esultanza per gli arresti via Twitter a operazione ancora in corso Salvini dimostra in modo plastico come per lui la propaganda sulla sicurezza conti più della sicurezza stessa dei cittadini”. Lo dichiara Emanuele Fiano, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito dell’operazione contro la droga scattata oggi a Varedo, nel Milanese.

“In Salvini – spiega - la tentazione di speculare su arresti che ribadiscano le sue tesi sull’immigrazione è così irrefrenabile che non riesce nemmeno ad aspettare il tempo necessario a portare a termine un’operazione di polizia. Il Ministro sembra essere preso dalla sindrome di Peter Pan, per cui non è capace di frenare la voglia di essere sempre lui al centro dell’attenzione, anche se questo può causare un danno alle istituzioni stesse che lui rappresenta. Dare notizie di un’operazione in corso, fa parte di questo atteggiamento, e le parole del Procuratore di Monza, che ha chiarito che l’antico para pubblicazione di notizie mette a rischio il buon esito delle operazioni in corso, dovrebbe far meditare anche il Ministro dell’Interno”.

“Si tratta dell’ennesima, gravissima dimostrazione dell’uso del tutto strumentale che Matteo Salvini fa di uno dei ministeri decisivi per la tranquillità e il benessere degli italiani. C’è veramente di che essere preoccupati”, conclude.

06/06/2019 - 17:45

“Alla luce della rinuncia alla procedura di concordato preventivo dell’azienda Stefanel di Ponte di Piave (Tv), ho presentato un’interrogazione per chiedere al ministro Di Maio di occuparsi fino in fondo del futuro e del destino dei lavoratori di questa storica azienda veneta. Ora è necessario che il ministero dello Sviluppo economico segua da vicino e con attenzione l’esito della procedura e che dedichi il massimo impegno a garantire gli ammortizzatori sociali per i lavoratori”. Così la deputata Sara Moretto, capogruppo Pd in Commissione Attività produttive della Camera.  Nell’interrogazione la deputata chiede al governo cosa intenda fare “per una gestione straordinaria che porti ad un risanamento e ad un rilancio produttivo della Stefanel, avendo come prioritario obiettivo la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali”. Moretto ricorda che l’azienda è gravata da un debito di 88,7 milioni di euro, di cui 17,12 da debiti commerciali residui e che il governo si era impegnato a mantenere un tavolo di monitoraggio periodico sul percorso di rilancio dell’azienda. La richiesta al ministro Di Maio, dunque, è di sapere se questo tavolo sia in essere e “quali risultanze abbia prodotto, nonché quali iniziative conseguenti abbia determinato”.  “Fare il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico significa occuparsi dei lavoratori e del loro futuro, seguire le crisi aziendali, sostenere gli imprenditori in difficoltà – conclude la capogruppo Pd Moretto -. Tutte cose che il ministro Di Maio evidentemente non fa, o non sa fare, considerato questo e altri casi simili che rendono incerto il futuro di molte famiglie”.

06/06/2019 - 17:03

“Quali iniziative urgenti il ministro Di Maio intende adottare per salvaguardare uno stabilimento fondamentale per il tessuto produttivo di Napoli e dell'intero Mezzogiorno e gli oltre 400 posti di lavoro messi in pericolo dalla sua chiusura e mediante quali strumenti di confronto, nei mesi successivi alla firma dell'accordo con Whirlpool, è stato monitorato l'andamento del piano di investimenti annunciato?” Lo chiedono i deputati del Pd Debora Serracchiani, Chiara Gribaudo, Carla Cantone, Marco Lacarra, Stefano Lepri, Romina Mura, Antonio Viscomi, Alessandro Zan e altri deputati in un’interrogazione al ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico.

“Nella giornata di venerdì 31 maggio 2019 – proseguono i deputati del Pd - l'azienda multinazionale Whirlpool, durante un incontro con alcune organizzazioni sindacali, ha reso nota la propria volontà di procedere alla riconversione del suo sito produttivo di Napoli e alla cessione del ramo d'azienda ad una società terza. Lo stabilimento industriale napoletano è specializzato nella produzione di lavatrici ad alta tecnologia e conta attualmente la presenza di 420 operai, il cui futuro lavorativo è ora messo seriamente a rischio, senza alcun preavviso, insieme a quello di molti lavoratori dipendenti delle aziende campane dell'indotto. Questa decisione della proprietà è arrivata in maniera unilaterale, dopo che il 25 ottobre 2018 Whirlpool aveva annunciato un piano industriale di 250 milioni di euro di investimenti da distribuire tra il 2019 e il 2021, alcuni dei quali da realizzare nello stabilimento di Napoli, ottenendo così, nell'accordo firmato dal governo, l'utilizzo degli ammortizzatori sociali che avevano lo scopo di supportare proprio il piano di investimenti. Dal mese di aprile sono giunte al governo, da parte delle organizzazioni sindacali, richieste congiunte di confronto, rimaste del tutto inascoltate, affinché fosse riaperta l'interlocuzione con la proprietà della società multinazionale presso il ministero competente in modo da seguire da vicino l'andamento e l'applicazione del piano di rilancio degli stabilimenti Whirlpool. Ci aspettiamo dal ministro Di Maio risposte urgenti per scongiurare la chiusura di un sito produttivo vitale per il Mezzogiorno”.

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