06/06/2019 - 17:01

“Ieri la legge contro le aste al doppio ribasso ha compiuto il suo primo passo concreto verso l’approvazione”. Lo dichiara Susanna Cenni, vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera, e firmataria della proposta di legge.

“Ieri in commissione Agricoltura – spiega – sono stati votati gli emendamenti al testo della proposta di legge sulle aste al doppio ribasso, rielaborato dalla relatrice. La proposta, calendarizzata in quota minoranze, si pone l’obiettivo di vietare la pratica delle aste al doppio ribasso e delle pratiche sleali, che impongono prezzi troppo bassi agli agricoltori, costringendoli a tagliare oltremodo i costi di produzione. Il testo punta allo stesso tempo a valorizzare le imprese e le filiere che investono su qualità del lavoro ed ecosostenibilità e che si iscrivono alla Rete del lavoro agricolo di qualità. La nostra iniziativa interviene anche contro il caporalato non solo favorendo la piena applicazione della legge contro il fenomeno ma supportando tutte quelle esperienze positive che investono su qualità e sicurezza del lavoro, su relazioni commerciali trasparenti e sostenibilità ambientale”.

“In commissione la relatrice ha lavorato ad utili correzioni. Ci auguriamo di giungere ad una veloce approvazione con il concorso di tutti i colleghi”, conclude.

06/06/2019 - 16:45

“La clausola introdotta nella bozza del nuovo ‘patto per la salute’ inviata dal ministero della Salute alle Regioni è il preludio al taglio di 2 miliardi di euro al fondo sanitario nazionale? Qual è il livello di finanziamento del servizio sanitario nazionale per i prossimi due anni, vista la necessità delle Regioni di avere un quadro certo dei finanziamenti senza che questi siano condizionati alla variazione del quadro macroeconomico?”.

Sono le domande rivolte alla ministra della Salute, Giulia Grillo, contenute nell’interrogazione presentata dalle deputate e dai deputati Dem Luca Rizzo Nervo, Vito De Filippo, Elena Carnevali, Giuditta Pini, Ubaldo Pagano, Paolo Siani, Angela Schiro’.

“Le Regioni - si legge nel testo - sono fortemente preoccupate dal contenuto del primo articolo del nuovo ‘patto per la salute’ dove, alla voce finanziamenti è stata introdotta la clausola, che evidenzia come le risorse definite nell’ultima manovra (2 mld in più per il 2020 e 1,5 mld per il 2021) sono confermate ‘salvo eventuali modifiche che si rendessero necessarie in relazione al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e variazioni del quadro macroeconomico’. Una formula - segnalano le deputate e i deputati del Pd - che fa suscitare più di qualche apprensione per il concreto rischio di futuri tagli, soprattutto alla luce della decisione della Ue di aprire una procedura d’infrazione a danno dell’Italia”.

06/06/2019 - 16:43

“Quali iniziative intende assumere il ministero del Lavoro affinché Invitalia possa assicurare la continuità lavorativa dei professionisti impiegati nella ricostruzione post sisma in Emilia Romagna?” Lo chiedono la capogruppo del Pd in commissione Lavoro Debora Serracchiani, il vicepresidente della commissione Attività produttive Gianluca Benamati, la vicesegretaria del Partito democratico Paola De Micheli e altri deputati del Pd, che annunciano un question time in commissione Lavoro della Camera al ministro Di Maio.

“Invitalia – proseguono i deputati del Pd - svolge attività di assistenza tecnica e gestisce i contributi per le imprese dell'Emilia Romagna colpite dal terremoto del 2012, sulla base di apposita convenzione con la Regione. Lo svolgimento di queste attività è assegnato ad un gruppo di professionisti, circa ottanta, soprattutto ingegneri e architetti, assunti a tempo determinato dall’Agenzia, il cui contratto scade il 30 giugno 2019 (come denunciato anche dalle rappresentanze sindacali Cgil-Cisl-Uil dell'area metropolitana bolognese). Tale scadenza, con il decreto “Dignità” che limita la durata massima e il rinnovo dei contratti a tempo determinato, risulta inderogabile. Il mancato rinnovo dei contratti, oltre alla perdita del lavoro per tali professionisti, da anni impegnati nelle attività di ricostruzione promosse da Invitalia, comporterebbe anche la dispersione di un contributo professionale inestimabile e difficilmente sostituibile, che ha contribuito a rendere l’Emilia Romagna un modello per i successivi interventi post sisma. Inoltre la legge di bilancio per il 2019 ha previsto una deroga alla normativa vigente in materia per il rinnovo di specifici contratti a tempo determinato in relazione agli eventi sismici del 2016. Per queste ragioni chiediamo di conoscere gli orientamenti del ministero in merito e le misure che si intendono adottare per salvaguardare i lavoratori”.

06/06/2019 - 15:13

«Per stabilire la spesa delle Regioni e per favorire la conclusione del processo di autonomia avviato da tre Consigli regionali auspico una rapida definizione dei fabbisogni standard». L’auspicio del deputato veneto Roger De Menech - intervenuto questa mattina in commissione bicamerale Federalismo fiscale – è diretto al neo presidente della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, Giampaolo Arachi, presente in audizione. De Menech ha inoltre chiesto al presidente la natura del suo incarico, cioè se sia solo di carattere politico oppure abbia un mandato tecnico preciso per costruire la griglia di riferimento dei servizi delle regioni e relativa spesa.

«Non certo per colpa sua», ha detto De Menech, «ma la nomina del presidente di questo organo tecnico è arrivata con un anno di ritardo. Ora sarebbe un fallimento se dopo tanto tempo e con la grande mole di dati a disposizione, già raccolta e disponibile, non si riuscisse a definire un modello di fabbisogni e conseguenti necessità economiche e fossimo costretti a ricorrere al criterio del valore medio pro capite».

Obiettivo di questo lavoro, ha sottolineato il deputato veneto, deve essere un documento tecnico che diventi la base per le intese con le regioni che hanno richiesto forme particolari di autonomia come previsto dal Titolo V della Costituzione. «Spero si passi nel più breve tempo possibile dalla propaganda alla concretezza».

Durante l’audizione è stato fatto il punto sui criteri di distribuzione del fondo annuale per i Comuni al quale al momento si applicano al 50 per cento i fabbisogni e i costi standard, mentre per il restante è gestito in base alla spesa storica.

«Credo siano necessari alcuni correttivi per rendere equa la ripartizione» ha ricordato De Menech «in primo luogo la revisione del catasto, perché la capacità fiscale dei Comuni non è uguale in tutto il territorio nazionale; inoltre va trovato un modo di distribuire maggiori risorse ai comuni turistici di piccole e medie dimensioni, dove alla bassa popolazione residente, fa da contraltare un afflusso altissimo di turisti durante alcuni periodi dell’anno. Le limitate capacità di soddisfare i servizi da parte di questi comuni sono causate da una distribuzione delle risorse basata sulla popolazione residente; infine, chiedo come riusciamo tenere conto del ‘differenziale montagna’ per garantire equità di servizi alle aree interne, periferiche e montane e contrastare lo spopolamento in atto. I Comuni di queste zone, ormai ne abbiamo prove documentate, da soli non ce la fanno».

06/06/2019 - 14:59

“Le parole del presidente di Confcommercio Sangalli sono state molto chiare. La ripresa è nulla e gli impegni di spesa sono stati concentrati su misure inefficaci come il reddito di cittadinanza. Le imprese non possono accettare che si aumenti l’Iva per stanchezza, per mancanza di coraggio, e per l’incapacità di progettare strategie alternative al mero aumento delle tasse”, “. Lo dichiara Maria Chiara Gadda, deputata del Partito democratico, a margine dell’assemblea nazionale della Confcommercio che si è tenuta a Roma.

“L’aumento dell’Iva – prosegue - sarebbe una sciagura per il Paese e una vera flat tax al contrario che pagherebbero tutti i cittadini. Oggi il ministro Di Maio ha ripetuto che ci sarà ogni tentativo per scongiurarne l’aumento, come se non si ricordasse che questa situazione dipende dalle scelte sciagurate che questo governo ha fatto nella scorsa legge di bilancio indirizzando gran parte delle risorse su misure tampone e inefficaci anziché sulla crescita e sugli investimenti. Le infrastrutture sono ferme da mesi non solo per la burocrazia come ha affermato oggi Di Maio, ma soprattutto perché questo governo decide di non decidere, trincerandosi dietro studi di fattibilità di cui si perdono a un certo punto le tracce. Allo stesso modo il fantomatico Decreto Crescita, tanto sbandierato dal ministro questa mattina è un flop”.

“Gli porgo una informazione: è ancora bloccato in commissione poiché in maggioranza navigano a vista su contenuti e coperture”, conclude.

06/06/2019 - 14:58

“Quali iniziative intende assumere il ministero del Lavoro affinché Invitalia possa assicurare la continuità lavorativa dei professionisti impiegati nella ricostruzione post sisma in Emilia Romagna?” Lo chiedono la capogruppo del Pd in commissione Lavoro Debora Serracchiani, il vicepresidente della commissione Attività produttive Gianluca Benamati e altri deputati del Pd, che annunciano un question time in commissione Lavoro della Camera al ministro Di Maio.

“Invitalia – proseguono i deputati del Pd - svolge attività di assistenza tecnica e gestisce i contributi per le imprese dell'Emilia Romagna colpite dal terremoto del 2012, sulla base di apposita convenzione con la Regione. Lo svolgimento di queste attività è assegnato ad un gruppo di professionisti, circa ottanta, soprattutto ingegneri e architetti, assunti a tempo determinato dall’Agenzia, il cui contratto scade il 30 giugno 2019 (come denunciato anche dalle rappresentanze sindacali Cgil-Cisl-Uil dell'area metropolitana bolognese). Tale scadenza, con il decreto “Dignità” che limita la durata massima e il rinnovo dei contratti a tempo determinato, risulta inderogabile. Il mancato rinnovo dei contratti, oltre alla perdita del lavoro per tali professionisti, da anni impegnati nelle attività di ricostruzione promosse da Invitalia, comporterebbe anche la dispersione di un contributo professionale inestimabile e difficilmente sostituibile, che ha contribuito a rendere l’Emilia Romagna un modello per i successivi interventi post sisma. Inoltre la legge di bilancio per il 2019 ha previsto una deroga alla normativa vigente in materia per il rinnovo di specifici contratti a tempo determinato in relazione agli eventi sismici del 2016. Per queste ragioni chiediamo di conoscere gli orientamenti del ministero in merito e le misure che si intendono adottare per salvaguardare i lavoratori”.

06/06/2019 - 13:50

"Chiediamo al governo quali urgenti iniziative intenda assumere per assicurare il pieno rispetto degli impegni sottoscritti il 6 settembre 2018 da parte del gruppo Arcelor Mittal che ha vinto la gara europea per l'acquisto del compendio industriale ex Ilva di Taranto, a cominciare dalla salvaguardia dei livelli occupazionali e del pieno utilizzo delle maestranze in tutti gli stabilimenti". Lo chiedono i deputati Pd Lacarra, Serracchiani, Ubaldo Pagano, Gribaudo, Carla Cantone, Lepri, Romina Mura, Viscomi e Zan, in una interrogazione al ministro del Lavoro e delle politiche sociali e al ministro dello Sviluppo economico.

"Sebbene l’intesa siglata lo scorso settembre tra Arcelor Mittal e governo preveda una verifica trimestrale sulle questioni ambientali e lavorative oggetto dell’accordo, nessun incontro – malgrado le molte sollecitazioni da parte delle organizzazioni sindacali e delle associazioni ambientaliste – è stato finora tenuto. Inoltre lo scorso novembre diversi organi di stampa e organizzazioni sindacali evidenziavano alcune gravi anomalie nei processi di selezione del personale rispetto ai criteri concordati nel predetto accordo. In particolare, si denunciavano molteplici incongruenze sull'applicazione del criterio della mansione, della professionalità, dell'anzianità e dei carichi familiari, rendendo manifesto, secondo l'opinione delle organizzazioni sindacali, il fatto che la selezione fosse stata operata dall'azienda attraverso criteri unilaterali e, dunque, al di fuori di quanto previsto dall'accordo", aggiungono i deputati.

"Ancora una volta - concludono i deputati Pd - ci si trova di fronte ad un accordo sottoscritto e non rispettato, situazione che evidenzia una palese incapacità di controllo da parte del Governo sui comportamenti dei contraenti nonché la mancanza di una chiara strategia per il rilancio della nostra economia, con effetti ancor più drammatici su territori come quelli del Mezzogiorno ed in particolare la città di Taranto che ha affrontato grandi sacrifici su diversi fronti per consentire a Mittal di rimettere la ex Ilva in attivo".

06/06/2019 - 13:12

440 famiglie non possono aspettare riforma editoria

“Le lavoratrici e i lavoratori della ex Mondadori Printing non possono attendere una riforma dell’editoria che, probabilmente, non arriverà mai. Ma forse il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, ben tutelato al caldo delle sue poltrone, pensa che 440 famiglie possano aspettare il prossimo autunno per mangiare”

Lo dichiarano la parlamentare veronese Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico e prima firmataria dell’interrogazione al ministro del Lavoro sulla situazione dea cui è stata data risposta nella X Commissione, e i deputati Diego Zardini e Gianmario Fragomeli.

“Qui parliamo di donne e uomini, di famiglie che hanno chiesto aiuto, che sono preoccupati per il futuro che li attende, ma che nulla hanno ottenuto. Dopo gli ammortizzatori disposti dai precedenti governi a guida Pd, l’attuale non ha provveduto neppure al rinnovo della Cassa integrazione. Non è con una cerimonia di avvio degli Stati Generali dell’editoria - sottolineano i deputati Dem, commentando la risposta del Mise - che un governo mostra interessamento al comparto.”

“Un tavolo di trattativa è necessario, una soluzione praticabile deve essere trovata. Non è accettabile – concludono - che il ministro del Lavoro, che è anche ministro dello Sviluppo Economico, non si occupi di risolvere le crisi aziendali e di tutelare non solo i lavoratori, ma anche un intero settore produttivo che è traino economico del territorio”

06/06/2019 - 12:31

"I chiari rilievi del presidente dell’Anac sul decreto cosiddetto sblocca cantieri confermano i giudizi critici espressi non solo dal Pd ma da tutti gli operatori e dai magistrati antimafia. Ormai siamo alla vera e propria bocciatura. Cantone ha messo in guardia dai rischi della deregulation prodotti dalla sospensione di corpose parti del Codice degli Appalti e non ha mancato di elencare i pericoli di corruzione insiti, ad esempio, nelle misure previste per la procedura semplificata di aggiudicazione degli appalti. E’ sempre più evidente che il decreto, buono solo per la propaganda salviniana a cui si accoda ancora una volta Di Maio, non solo non servirà a sbloccare un bel nulla ma riporterà pericolosamente indietro le lancette dell’orologio nel contrasto al malaffare ed alle infiltrazioni criminali nel settore degli appalti pubblici con allarmanti ripercussioni sui diritti dei lavoratori e sulle tutela della loro salute".

Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.

06/06/2019 - 09:25

Presentazione Mozione Pd su Politiche urbane e periferie metropolitane

Si terrà oggi, alle ore 13.00, nella Sala Stampa della Camera, la presentazione della Mozione del Partito democratico sugli Indirizzi per le politiche urbane e per le periferie metropolitane. Un’occasione di analisi e proposte per sollecitare una nuova stagione di interventi sulle grandi contraddizioni contemporanee delle città: crescita demografica, sicurezza, ricchezza, diseguaglianze, consumo del suolo, mutamenti climatici, approvvigionamento energetico.

Interverranno: Graziano Delrio, Andrea De Maria, Roberto Morassut.

05/06/2019 - 19:57

“L’ennesima rottura tra lo Stato e la Regioni nelle trattative sul Fondo sanitario nazionale è un bruttissimo segnale”. Lo dichiara Elena Carnevali, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito dell’andamento della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni.

“La ministra Grillo – continua – faccia chiarezza una volta per tutte e dica se punta al definitivo collasso del sistema sanitario italiano. La sua scarsa determinazione nel trovare un’intesa è inaccettabile non solo alla luce della disponibilità dimostrata dalle Regioni, alle poche risorse stanziate sugli specializzandi e al mancato incremento del Fondo nel 2019 ma anche degli impegni che lo Stato si è assunto con la precedente Legge di Bilancio, prevedendo un incremento di 2 miliardi nel 2020. Il fatto che ora persino quelle risorse siano messe in dubbio è assolutamente impensabile”.

“Urge quindi che il ministro usi parole chiare sulle risorse su cui il sistema sanitario potrà contare nel prossimo anno. Solo così si potrà capire se i proclami e le garanzie offerte dalla Grillo a dicembre con la Legge di Bilancio fossero seri. In caso contrario, ci troveremmo davanti al rischio deliberato di far implodere il sistema sanitario pubblico”, conclude.

05/06/2019 - 17:57

"La Rai, come dimostra l’odierna nomina dell’ex direttore di Radio Padania e biografo di Salvini a conduttore di Uno Mattina, è considerata dalla maggioranza un terreno di occupazione altro che servizio pubblico. L’azione politica e parlamentare del collega Michele Anzaldi nella Commissione di Vigilanza Rai, e non solo, è un importante contributo per la difesa della libertà di informazione. Anzaldi è un bravo e competente collega".

Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.

05/06/2019 - 17:31

“La Camera per tutta questa settimana non sarà convocata a causa dello scontro nella maggioranza”. Lo dichiara Enrico Borghi, dell’Ufficio di presidenza del Gruppo Pd.

“In questi giorni abbiamo dovuto assistere all’incredibile conferenza stampa con la quale il Presidente del Consiglio si è rivolto ai suoi due vice premier aprendo di fatto una serpeggiante crisi di governo senza coinvolgere il Parlamento. Una crisi extraparlamentare, le cui conseguenze si stanno riverberando sui lavori dell’Aula”

“La commissione che analizza il decreto crescita – prosegue l’esponente dem -doveva essere convocata venerdì scorso, ma a causa delle liti tra Lega e 5 Stelle è stata sconvocata e riconvocata lunedì, poi sconvocata e riconvocata ieri, poi questa mattina, poi questo pomeriggio, e infine convocata per lunedì prossimo”.

“A tutto questo si aggiunge l’annuncio di una procedura di infrazione per violazione delle regole del debito da parte della Commissione Europea. E il governo non è presente alla Camera, non comunica nulla, fugge. Chiediamo che venga immediatamente in Aula a riferire – conclude Borghi - siamo davvero molto preoccupati per l’Italia”.

05/06/2019 - 17:23

Domani, giovedì 6 giugno, ore 13.00, Sala Stampa Montecitorio

Si terrà domani, alle ore 13.00, nella Sala Stampa della Camera, la presentazione della Mozione del Partito democratico sugli Indirizzi per le politiche urbane e per le periferie metropolitane. Un’occasione di analisi e proposte per sollecitare una nuova stagione di interventi sulle grandi contraddizioni contemporanee delle città: crescita demografica, sicurezza, ricchezza, diseguaglianze, consumo del suolo, mutamenti climatici, approvvigionamento energetico.

Interverranno: Graziano Delrio, Andrea De Maria, Roberto Morassut.

05/06/2019 - 16:25

“Di Maio dice che la procedura d’infrazione è colpa del Pd? Finora il testo è pubblicato in inglese”. Lo dichiara Luigi Marattin, capogruppo Pd in Commissione Bilancio alla Camera, a proposito delle parole del vice-presidente del Consiglio Luigi Di Maio sulla procedura d’infrazione sul debito proposta dalla Commissione europea.

“Consiglio a Di Maio di aspettare di leggerlo in italiano. Ammesso che basti, e qualche dubbio ce l’ho”, conclude.

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