02/05/2019 - 15:52

“Le notizie di aggressioni al personale sanitario e dei servizi sociali sono ormai a cadenza quasi quotidiana. Nonostante il fenomeno sia sempre più sotto i riflettori, non sembra arrestarsi. Si tratta di un problema che sta assumendo contorni sempre più ampi e pericolosi e proprio per questo motivo è bene che il Legislatore si affretti e affronti in maniera definitiva il problema, trovando delle soluzioni normative. Secondo i dati di ANAAO il 65% dei medici, rispondendo ad un sondaggio interno, ha risposto di essere stato vittima di aggressioni: di questi il 66,19% riferisce aggressioni verbali mentre il 33,81% aggressioni fisiche. Dato ancora più allarmante per i Medici che lavorano in Pronto Soccorso e 118 dove le stesse percentuali salgono all’80,2%. A volte gli aggressori sono familiari di pazienti, a volte persone borderline che vagano nell’ambiente ospedaliero di notte o nei fine settimana. Il tema della sicurezza sul lavoro e soprattutto dell’incolumità dei lavoratori è uno dei temi che come Pd stiamo portando avanti in Parlamento.

La proposta di legge che abbiamo presentato prevede una maggior tutela degli esercenti sia della professione sanitaria sia degli operatori del sociale, vittime di aggressioni fisiche o verbali, mediante l’introduzione di circostanze aggravanti: per i reati di lesioni volontarie (art. 582 cod. pen.), violenza privata (art. 610 cod. pen.), minaccia (art. 612 cod. pen.) quando sono commessi nei confronti dei medici, del personale sanitario e del personale dei servizi sociali nell’esercizio delle loro funzioni. L’inasprimento delle pene nei confronti degli operatori sanitari e degli assistenti sociali, quest’ultimi anche loro soggetti alle violenze e alle aggressioni dei loro assistiti, potrebbe creare un effetto deterrente oltre che di riconoscimento della gravità del reato, più efficace dell’attribuzione della qualifica di pubblico ufficiale.

La proposta prevede, inoltre, che venga assicurato un collegamento diretto e continuo con le forze di polizia al fine di garantire un intervento immediato delle stesse a tutela dell'incolumità pubblica. Naturalmente per contrastare questo odioso fenomeno è necessario puntare anche sulla promozione di campagne informative e di sensibilizzazione sul ruolo svolto dal personale sanitario sia medico che infermieristico nella gestione delle criticità presso i pronto soccorso e dotarsi di uno strumento, a mio giudizio utile, quale l’Istituzione dell'Osservatorio antiviolenza nelle strutture sanitarie per un monitoraggio concreto e costante. In Parlamento la discussione è stata già avviata, mi auguro che in tempi brevi le numerose proposte di legge presentate possano diventare legge dello Stato".

Lo afferma Elena Carnevali, della Presidenza del Gruppo Pd della Camera.

02/05/2019 - 15:19

“Anziché andare a inginocchiarsi sulla tomba di Imre Nagy, Salvini è andato a riverire Orban che lo ha rinnegato e a visitare la vergogna d’Ungheria, il muro anti-immigrati. Noi continueremo a batterci contro chi vuole distruggere storia e valori che sono il meglio dell’Europa”.

Lo scrive su Twitter Lia Quartapelle, capogruppo Pd in Commissione Esteri alla Camera, a proposito della visita del ministro dell’Interno Matteo Salvini in Ungheria.

02/05/2019 - 14:37

da Mef e Mibac ridicolo tentativo di nascondere taglio

“La nota congiunta Mef e Mibac è ridicola, siamo al gioco delle tre carte. L’articolo 50 (disposizioni finaziarie) del decreto crescita pubblicato in gazzetta ufficiale parla chiaro: nel 2019 il bonus cultura è stato tagliato di 100 milioni di euro. Il resto è solo propaganda”.

Così Anna Ascani commenta la nota congiunta Castelli Bonisoli e precisa “nel corso della discussione dell’ultima legge di bilancio grazie alla nostra azione parlamentare abbiamo evitato il taglio per i nati nel 2000, adesso con il decreto crescita il taglio viene inflitto ai nati nel 2001. La copertura che contestiamo prevede infatti l’utilizzo di 100 milioni  di  euro  per  l'anno  2019,  mediante corrispondente  riduzione  dell'autorizzazione  di  spesa   di   cui all'articolo 1, comma 979, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, che è appunto 18app. Da Bonisoli e Castelli un goffo tentativo di nascondere la realtà, se il governo ha bisogno di un “anticipo” può tranquillamente prendere i soldi da altre misure ma non dalla cultura che sta subendo già tagli pesantissimo per colpa di questa maggioranza”.

02/05/2019 - 14:19

“Il governo ha bloccato per mesi ingenti risorse già stanziate dagli esecutivi a guida Pd per l’edilizia scolastica mettendo a repentaglio, come ha giustamente sostenuto l’Associazione nazionale dei Presidi, la sicurezza di milioni di studenti, professori e personale tecnico”. Lo dichiara la deputata del Partito Democratico in commissione Cultura Lucia Ciampi, prima firmataria di numerosi atti parlamentari su tale tematica.

“Nei giorni scorsi il ministero dell’Istruzione pubblica ha avuto il coraggio di venire in commissione Cultura a Montecitorio a vantarsi di aver emanato, con un ritardo di oltre quattro mesi, un decreto di ripartizione dei cosiddetti ‘mutui Bei’: risorse già predisposte dal precedente governo, ma bloccate dall’inefficienza e dal dilettantismo di M5s e Lega. Ancora una volta ritardi ingiustificabili stanno causando gravissimi problemi al mondo della scuola e agli enti locali che hanno da tempo programmato ingenti investimenti”.

02/05/2019 - 12:59

Pronto pacchetto di emendamenti dem per salvare il bonus cultura

“Il diavolo si nasconde nei dettagli” così la capogruppo democratica nella commissione cultura della camera, Anna Ascani commenta le coperture del decreto crescita pubblicato in gazzetta ufficiale che prevedono un taglio di 100 milioni di euro per 18app, il bonus cultura da 500€ per i diciottenni.

“È una scelta incomprensibile  – aggiunge Ascani - che mette seriamente a repentaglio una misura che sino a oggi ha permesso ai neo diciottenni di spendere circa 400 milioni di euro in cultura con effetti molto positivi su alcuni settori come quello librario  dove 18app ha determinato un impatto pari al 5% dell’intero fatturato. Depotenziare 18app non ha alcuna giustificazione e, ancora un a volta, stupisce l’assordate silenzio del ministro Bonisoli che è del tutto incapace di difendere i settori culturali dagli appetiti di Salvini e Di Maio. Presenteremo immediatamente un pacchetto di emendamenti per ripristinare le risorse nel corso dell’esame parlamentare alla Camera. Con i nostri governi – conclude Ascani - avevamo messo un punto alla stagione dei tagli alla cultura, ci batteremo duramente perché non si ricominci”.

30/04/2019 - 20:31

“Dopo l’offesa al 25 Aprile ridotto a derby dal Ministro dell’Interno, dopo l’insulto dello striscione mussoliniano a Piazza Loreto a Milano, dopo il servizio Rai genuflesso sull’anniversario della morte di Mussolini, dopo il corteo non autorizzato dei fascisti a Milano nell’anniversario dell’omicidio Ramelli, dopo il terribile stupro in una sede di attività di CasaPound a Viterbo da parte di dirigenti del movimento neofascista, la settimana si conclude con  la provocazione di Salvini che annuncia la pubblicazione del proprio libro intervista presso l’editore di Casapound”. Lo dichiara Emanuele Fiano, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito della notizia che Matteo Salvini pubblicherà un libro con Altaforte edizioni.

“Sarà meglio che gli italiani si sveglino tutti: c’è un’indifferenza diffusa e pericolosissima verso lo sdoganamento di tutte le forme possibili di apologia di fascismo e di insulto alla nostra storia. Chi non onora la storia, è destinato a riviverla”, conclude.

30/04/2019 - 19:34

“Il voto della Regione Liguria di penalizzare le strutture che hanno ospitato migranti non è solo gravemente discriminatorio ma anche anticostituzionale”. Lo dichiara Raffaella Paita, deputata del Partito democratico, a proposito della legge regionale secondo cui i contributi per lo sviluppo del turismo saranno negati alle imprese alberghiere che negli ultimi 3 anni hanno ospitato dei migranti.

“La norma – spiega – contraddice a mio avviso la Costituzione sotto due punti di vista. E’ retroattiva perché punisce oggi decisioni che sono state prese in passato. E’ discriminatoria dal momento che colpisce realtà ricettive che hanno offerto la loro disponibilità su richiesta della Prefettura, vale a dire del governo”.

“In altre parole, siamo davanti all’ennesimo caso in cui lo zelo propagandistico si dimostra più forte non solo del buonsenso ma addirittura del rispetto dei principi stabiliti dalla Carta costituzionale”, conclude.

30/04/2019 - 18:44

“Nessuna ragione di Stato, nessun interesse economico giustifica che si occulti la verità sull’assassinio di un giovane inerme”. Lo ha dichiarato Piero Fassino, annunciando oggi in Aula il voto favorevole dei Deputati PD all’istituzione della Commissione di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni.

“Da tre anni - ha sottolineato - si impedisce alla famiglia Regeni e alla nostra opinione pubblica di conoscere la verità sull’assassinio di Giulio. Dalle autorità egiziane sono venute via via ricostruzioni infondate finalizzate a depistare le indagini, impedendo di identificare i responsabili dell’orrendo martirio a cui è stato sottoposto il giovane ricercatore italiano. Un’opera di depistaggio e inquinamento che avvalora la convinzione che alla morte di Regeni non siano stati estranei persone e settori degli apparati statali egiziani. La Commissione di inchiesta, affiancandosi alla attività della magistratura e all’azione politico-diplomatica del governo, vuole essere dunque un ulteriore sollecitazione ad accertare tutte le responsabilità del caso Regeni.”

“Agiremo con assoluta determinazione perché si giunga a quella verità fino ad oggi negata e perché finalmente sia resa giustizia a Giulio e alla sua famiglia”, ha concluso.

30/04/2019 - 17:59

“Far partire l’incentivo ‘Bonus-Sud’ dal primo maggio non è celebrare la festa del lavoro, ma fare la festa al lavoro regolare nelle imprese meridionali. Questo è. Se scrivi in una legge che un certo beneficio spetta alle imprese che assumono nel 2019 non puoi poi, con un atto amministrativo, limitare l’arco temporale di applicazione soltanto per gli assunti dal mese di maggio in poi: un anno è un anno, inizia a gennaio e finisce a dicembre. E dunque: l’azienda che aveva assunto nel periodo gennaio-aprile, confidando nell’incentivo, ora che fa? Non è (solo e neppure tanto) un problema giuridico quanto piuttosto di fiducia istituzionale. Che è poi quello di cui questo nostro Paese ha veramente bisogno”.

Così Antonio Viscomi, deputato Dem della commissione Lavoro, in un post su Facebook dal titolo: ‘Promettere senza mantenere. Commedia in quattro atti’.

30/04/2019 - 17:57

“Chiunque come me e il collega Miceli è stato in questi giorni a Palermo ha notato la grande attenzione e il dibattito sollevato dall’impegno di Fratel Biagio Conte per salvare Paul, il migrante ospitato da 10 anni nella ‘Missione Speranza e Carità’ ed esempio di grande spirito di servizio, di generosità, di onestà, che rischia ora, grazie ai provvedimenti del governo Conte-Salvini-Di Maio, di essere espulso. Fratel Biagio considera questa prospettiva una profonda ingiustizia e, ieri, dopo una lettera aperta, ha annunciato l’inizio dello sciopero della fame per cercare di impedire che Paul venga rimpatriato”. Lo scrivono Carmelo Miceli e Michele Anzaldi, deputati del Partito democratico, in un intervento su Vita.it.

“E’ opportuno – continuano - ricordare chi sia Fratel Biagio Conte. Una vita spesa accanto a derelitti, ubriachi, senzatetto, poveri, malati, Fratel Biagio è riuscito a trasformare un ex caserma dell’Aeronautica in dormitorio per 1100 persone. Un vero e proprio frate laico che nel mondo del volontariato e tra chi si occupa degli ultimi viene additato come esempio. Al punto che Papa Francesco, nel suo viaggio in Sicilia, ha deciso di andare a pranzare proprio nella mansa di frate Biagio, insieme a 100 poveri. La tappa del papa da Biagio, che ha avuto una grande eco sui media sia nazionali che internazionali, ha messo tutti d’accordo sul fatto che i poveri vadano soccorsi e che chi si integra – e addirittura lo fa in maniera esemplare -  vada premiato. Lo stesso papa Francesco, che da sempre ha consacrato il suo pontificato alla tutela dei degli ultimi, ha concesso un’udienza privata il premier Conte. E’ stato proprio dopo quell’importantissimo incontro che il presidente del Consiglio ha raccontato che di aver parlato con il Pontefice “sui temi delle diseguaglianze sociali, delle migrazioni, dell'ambiente, della pace. È stato un incontro molto toccante, che mi rinnova nell'impegno politico, etico, sociale a operare con grande determinazione per migliorare la nostra società”.

“Ecco solo alcuni tanti motivi per i quali sarebbe importante che tutti i mezzi di comunicazione - e in modo particolare la Rai – dessero la massima visibilità all’appello lanciato da Fratel Biagio. Forse, grazie a qualche tg o a un titolo di giornale il presidente del Consiglio, che certamente non leggerà queste nostre parole, potrebbe imbattersi nella supplica di Fratel Biagio e decidere di passare dalle chiacchiere e ai flash a qualche risposta concreta rispetto, per dirla con le sue parole, al problema delle “disuguaglianze sociali e delle migrazioni”, concludono.

30/04/2019 - 17:30

“È partita la corsa allo spezzatino di Piaggio. Senza confronto e senza rispetto per le speranze e le professionalità e le tecnologie innovative nelle mani dei lavoratori e dell’azienda”. Lo dichiara Franco Vazio, vice-presidente della Commissione Giustizia della Camera, a proposito della crisi di Piaggio Aerospace.

“Con pochi tratti di penna – continua - sono state sbriciolate tutte le promesse elettorali di Lega e M5S presentate senza pudore alcuno ai lavoratori e al territorio. Dopo il tempo delle mancate decisioni, viene ora presentata la ricetta dello spezzatino, dello smembramento dell’azienda. In soldoni, l’anticamera della tragedia, che neppure la campagna elettorale della Lega, fatta di millantati rapporti e false promesse, ha potuto coprire. Tutto questo accade nonostante i 766 milioni messi a disposizione dai governi Renzi e Gentiloni per sostenere la produzione industriale di Piaggio. La Lega, anche attraverso i suoi parlamentari locali Ripamonti e Foscolo, dopo aver bloccato risorse e investimenti, ha parlato prima di programma ridotto a 250 milioni, poi di riflessioni e ragionamenti. Ora si sono dissolti anche quelli”.

“Mille famiglie oggi comprendono che il ‘cambiamento’ annunciato dal Governo giallo-verde si sta traducendo solo nel rischio reale di perdere il posto di lavoro. Il caso Piaggio è la dimostrazione della totale incapacità del Governo giallo-verde di guidare i processi industriali.  Mi auguro che il territorio, i lavoratori sappiano mobilitarsi in massa per bloccare le azioni di questi cialtroni della politica”, conclude.

30/04/2019 - 16:44

"Dal Venezuela giungono notizie di una rivolta militare e dell'appoggio dei militari al presidente Guaidò. In questo scenario la liberazione di Leopoldo Lopez è una buona notizia, ma la situazione resta preoccupante.

Come Partito Democratico seguiamo con grande preoccupazione lo svolgersi degli eventi, perché c'è il rischio che il presidente Maduro, che non ha mai esitato a utilizzare la forza per opprimere gli oppositori, anche in questo caso si faccia prendere la mano.

Speriamo il governo voglia condannare ogni ricorso alla violenza e che decida di stare dalla parte della libertà e della democrazia. Non è accettabile che in Venezuela ci sia rischio di una escalation e di una repressione sanguinosa".

Lo afferma Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera.

30/04/2019 - 16:42

Interrogazione su mancata operatività estradizione da Emirati

“Come mai il governo italiano non rende ancora operativo il trattato di estradizione con gli Emirati arabi uniti, nonostante la ratifica parlamentare e la trasformazione in legge dello Stato? E’ vero che questa assenza di operatività è dovuta al mancato approntamento da parte dell’esecutivo degli strumenti attuativi del trattato medesimo? Il governo è a conoscenza che a causa di questa inadempienza si continua a permettere le latitanze ‘d’oro’ di alcuni condannati, tra i quali anche Raffaele Imperiale, ritenuto dagli inquirenti uno dei maggiori narcotrafficanti internazionali, e Amedeo Matacena, condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa? Il ministro della Giustizia non ritiene necessario e urgente attivarsi per predisporre gli strumenti attuativi e vedere assicurati alla giustizia italiana pericolosi criminali latitanti e altri personaggi inquisiti e condannati per gravi reati legati alla criminalità organizzata e alle mafie?”.

Sono le domande alle quali intende dare risposta l’interrogazione a risposta scritta presentata dai deputati Dem, Walter Verini e Lia Quartapelle, al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

“L’autorizzazione del Parlamento alla ratifica del trattato - ricordano Verini e Quartapelle - avvenuta tramite l’approvazione definitiva di una proposta di legge a nostra firma presentata all’inizio di questa legislatura, e che giunge al termine di una lunga battaglia che ha visto in prima linea  associazioni come Libera, l’ex deputato Pd Davide Mattiello e i ministri dei governi a guida Pd, in particolare il ministro della Giustizia Orlando, rappresenta un passo fondamentale per fare rispettare quanto stabilito dalla giustizia italiana”.

30/04/2019 - 16:41

"Su Alitalia il governo dell'incompetenza sta dando una immagine devastante del nostro Paese”. Lo dichiara Davide Gariglio, componente Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito della crisi di Alitalia.

“Mentre Di Maio – spiega - è in trasferta in Tunisia lontano dalle disfatte elettorali del M5S, i tre commissari della compagnia aerea, nonostante gli allarmi lanciati da mesi, stanno attendendo invano al Ministero dello Sviluppo economico indicazioni su come evitare il fallimento ormai prossimo. Altrettando imbarazzante è la posizione dei capogruppo della Lega alla Camera e al Senato che hanno avuto il coraggio, in un comunicato congiunto, di affermare soltanto che 'non va perso ulteriore tempo', dimenticando la loro responsabilità su questo disastro e ammettendo palesemente l'incapacità del gruppo dirigente del Carroccio di prendere decisioni”.

“In questo scenario Salvini pensa di risolvere tutto con una campagna elettorale continua, ma alla fine lascerà solo macerie, disoccupazione e crisi”, conclude.

30/04/2019 - 15:34

“Dopo 6 mesi di nulla rispetto a un nuovo assetto societario in grado di salvare Alitalia, l’unica cosa che il governo riesce a fare è ricorrere alla proroga della proroga della proroga: la gravità della situazione è tale che non ci si può più limitare a prendere tempo e basta”. Lo dichiarano Raffaella Paita e Sara Moretto, capogruppo Pd in Commissione Trasporti e in Commissione Attività produttive alla Camera, a proposito della crisi di Alitalia.

“Oggi – spiegano - era il giorno fissato per la presentazione del piano per Alitalia. Questa data rappresentava una proroga chiesta da FS poiché il termine della presentazione della offerta era scaduto lo scorso 31 marzo, a sua volta era una proroga rispetto al termine iniziale del 31 gennaio, termine stabilito dopo l'iniziale presentazione della offerta pervenuta lo scorso 31 ottobre. In altre parole, sei mesi di nulla. Un nulla che ha anzi comportato il peggioramento del quadro complessivo. Apprendiamo, infatti, dalle agenzie di stampa che FS ha inviato una lettera ai Commissari Alitalia per chiedere ulteriore tempo e affermare che a oggi non si sono condizioni per una operazione di mercato. Immediata è stata la risposta dei sindacati che per il prossimo 21 maggio hanno indetto uno sciopero di settore preoccupati per il futuro della compagnia aerea. Chiediamo che il Governo informi il Parlamento. Basta annunci e millanterie a mezzo stampa, basta trattative più o meno segrete”.

“La situazione esige una operazione verità e trasparenza e questa deve avvenire in Parlamento. Da subito chiediamo che vengano immediatamente convocate le commissioni competenti.  I lavoratori e il Paese esigono chiarezza da parte del Governo sul futuro di Alitalia”, concludono.

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