20/02/2019 - 16:44

<Il ministro Tria smentisce il collega Di Maio sulle prospettive di Alitalia. Mentre Di Maio aveva annunciato una presenza pubblica nella compagnia superiore al 50% oggi il ministro dell’Economia dice che non esiste alcuna decisione e che occorre attendere la presentazione del piano industriale. Siamo alle solite. Anche su questo versante si dimostra che l’esecutivo è privo di una visione in campo economico e industriale e diviso al suo interno. L’esito è quello che tutti gli indicatori economici segnalano: un paese bloccato e in recessione. Sulla questione Alitalia poi c’è da aggiungere che l’ostinazione di Di Maio di coinvolgere Ferrovie dello Stato costringerà questa a dirottare risorse dalla sua missione principale alla società che prenderà le redini della compagnia con evidente danno per gli utenti e dei pendolari in particolare>.
Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio

20/02/2019 - 16:42

L’accesso ai servizi per la salute mentale sia uguale per tutti i cittadini di ogni Regione, e sia promossa la seconda conferenza nazionale per la salute mentale. Sono i due punti principali della risoluzione Pd – a prima firma Vito De Filippo – che è stata presentata oggi alla Camera, in Commissione Affari sociali, dalla deputata Giuditta Pini.

La risoluzione, accolta favorevolmente da tutti i gruppi politici, fa un quadro generale della situazione a quarant’anni dalla legge Basaglia – la n. 180 del 1978 -  che aveva come obbiettivo l’abolizione del rapporto disturbo mentale/pericolosità sociale e spostava il fulcro dell'assistenza psichiatrica sul fronte dei diritti sociali.

“Il superamento dell'istituto del manicomio, pilastro della rivoluzione della legge Basaglia, è stato lento e ci sono voluti circa vent'anni, perché gli ospedali psichiatrici fossero sostituti da centri di salute mentale, da centri diurni per favorire la permanenza a casa, da strutture residenziali per chi ha bisogno di assistenza per lunghi periodi e da servizi psichiatrici di diagnosi e cura, cioè i reparti psichiatrici degli ospedali generali”, si legge nella risoluzione.

“Purtroppo – dicono dal Pd – ci sono ancora drammatiche differenze nell'accesso alle cure e ai servizi forniti dai dipartimenti di salute mentale nelle varie Regioni, a tal fine servirebbero degli indicatori specifici nei principali strumenti di valutazione del servizio sanitario nazionale, attraverso i quali monitorare l'impegno delle regioni nel superamento delle eventuali disuguaglianze evidenziate”

Per questo, chiedono ancora gli esponenti Pd, pensiamo sia necessario “promuovere la seconda conferenza nazionale per la salute mentale, per un confronto vero sulle condizioni del sistema di cura per la salute mentale”.

20/02/2019 - 16:11

In Italia sono oltre 100 mila: sono i lavoratori frontalieri a cui manca ancora una definizione del loro status giuridico che preveda le opportune tutele e diritti, oggi doppiamente negati sia nel paese di provenienza sia in quello dove prestano la propria opera. Di questo si è parlato stamane nel corso  di un incontro tra le organizzazioni sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil e una delegazione dei gruppi Pd di Camera e Senato, guidati dalla capogruppo in commissione Lavoro on. Debora Serracchiani e  dal sen. Alessandro Alfieri e composta dai deputati Enrico Borghi,  Maria Chiara Gadda, Gian Mario Fragomeli e  Chiara Braga.
“Siamo del tutto consapevoli che oggi i  lavoratori frontalieri vivono in una  condizione difficile, non avendo le opportune  tutele e diritti  né dallo Stato di origine né da quello in cui lavorano. Una condizione che va superata , anche con nome di legge” - ha evidenziato l’on Serracchiani- annunciando che il Pd  “si attiverà  con appositi strumenti legislativi, nelle opportune sedi parlamentari, al fine di dare quanto prima più tutele e più diritti a questi lavoratori”. Nel corso dell’incontro sono stati elencati i principali problemi che affrontano quotidianamente i lavoratori  frontalieri: da quello della sicurezza sociale , alla fiscalità diretta, alla legislazione sul lavoro. Dal canto loro, i rappresentanti sindacali di categoria,  che hanno chiesto di incontrare  tutti i gruppi parlamentari,  hanno ricordato la necessità dell’istituzione di un tavolo interministeriale che predisponga  una sorta di “Statuto  dei lavoratori frontalieri”.

20/02/2019 - 16:07

“Il governo ha chiaro che, dopo l’ultimatum dell’Ue, continuare a traccheggiare costerà all’Italia già ora 300 milioni di euro di mancati finanziamenti?”. Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito del termine fissato dall’Ue per la presentazione dei primi bandi dell’Alta Velocità Torino-Lione.

“Il silenzio – continua – davanti al termine fissato dall’Unione europea fa venire il sospetto o che il ministro Toninelli e il governo non abbiano ben capito che il tempo delle manfrine è finito oppure che la cecità ideologica e l’irresponsabilità di Toninelli e dei grillini li porti a sacrificare intenzionalmente 300 milioni di euro per questioni di sondaggi. Senza contare che sarebbe solo l’inizio perché, in un contesto economico che si preannuncia già molto preoccupante, la mancata realizzazione della Tav rappresenterebbe il colpo finale all’economia italiana”.

“Il governo è consapevole di assumersi una responsabilità gravissima con le sue indecisioni? Dal momento che i 5 Stelle sembrano ormai una causa persa, chiediamo a Salvini di venire allo scoperto e di dire una volta per tutte cose cosa intende fare con la Tav. Marzo si avvicina e, con marzo, il taglio di 300 milioni di euro”, conclude.

20/02/2019 - 15:31

“Sul futuro di Alitalia non c’è al momento alcuna chiarezza. Per questo abbiamo chiesto di ascoltare i commissari dell’azienda in commissione Attività produttive. Servono indirizzi puntuali sul futuro della compagnia, del suo assetto societario, dei suoi dipendenti”. Lo dichiara la capogruppo dem in commissione Attività produttive della Camera, Sara Moretto.

20/02/2019 - 14:59

“La notizia di oggi è il rapimento della figlia di Jo Song-gil, un diplomatico nordcoreano in servizio a Roma dal 2015 al 2017, attualmente nascosto e in cerca di asilo politico insieme alla moglie. Se così fosse, ministro Salvini ci spieghi come sia stato possibile che i servizi segreti nordcoreani abbiano potuto agire indisturbati sul nostro territorio nazionale”. Lo chiede Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera, in un’interrogazione al ministro dell’Interno.

“Se confermato, sarebbe un fatto gravissimo – prosegue la deputata del Pd - che una ragazza ancora minorenne sia stata riportata in Corea del Nord da una squadra di agenti speciali inviata in Italia da Pyongyang. Si tratterebbe di una novità sconvolgente perché l’Italia ha sempre garantito rifugio a chi scappa dai regimi. Per questo motivo dal momento della diserzione del padre e della sua protezione da parte dei servizi segreti italiani, anche la ragazza avrebbe dovuto essere adeguatamente protetta poiché soggetto ad altissimo rischio di ritorsione da parte del regime nord coreano. Per di più si profilerebbe una violazione clamorosa della nostra sovranità nazionale con l’incursione da parte di un’intelligence straniera per rapire una minorenne e ricondurla in uno Stato dove vige una dittatura feroce e dove sarà soggetta a pesanti ritorsioni e vendette per il tradimento del padre.

Il ministro dell’Interno - conclude Quartapelle - che nelle ultime 48 ore è stato impegnato in dieci appuntamenti elettorali in Sardegna ed è stato assorbito dalla protesta dei pastori sardi, ha una pesante responsabilità in questa vicenda. Salvini conferma di essere solo il ministro della propaganda, perché quando deve garantire davvero sicurezza a chi è perseguitato dimostra di essere distratto, tanto da lasciare che servizi segreti di un altro Paese agiscano indisturbati da noi”.

20/02/2019 - 14:57

<Esprimo ad Andrea Costa la mia piena solidarietà>. E’ quanto dichiara il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio a proposito della lettera contenente minacce di morte al sindaco di Luzzara e segretario provinciale del Pd di Reggio Emilia. <Gli sono accanto come, ne sono certo, i cittadini di Luzzara e tutti i democratici. Vada avanti nella sua azione svolta nell’interesse di tutta la comunità. Mi auguro anche che venga fatta luce su questa inaccettabile intimidazione>.

20/02/2019 - 13:10

Discussa in commissione Attività Produttive interrogazione Pd sulla situazione della Parmalat

“Abbiamo colto positivamente la disponibilità del ministero dello Sviluppo Economico  di aprire un tavolo di confronto sulla situazione gestionale e sul futuro occupazionale del gruppo Lactalis, dopo la decisione di trasferire la funzione strategica e di supervisione,  quindi il cervello del gruppo Parlamat,  da Collecchio, in  provincia di Parma,   a Laval, in Francia ma occorre ora dare  seguito all’impegno con i fatti. ” 
Così Sara Moretto, capogruppo del Pd in commissione Attività Produttive e Gianluca Benamati,  vice presidente della stessa Commissione,  in risposta  alle parole del Vice Ministro Galli che stamane, rispondendo  ad una interrogazione del gruppo Pd a prima firma Gianluca Benamati sulla vicenda proprietaria del gruppo Lactalis, ha dato la propria “disponibilità ad aprire un tavolo di confronto con i soggetti coinvolti”. “Come Pd – hanno sottolineato Moretto e Benamati nel confronto in commissione- abbiamo fatto presente al governo che tale disponibilità è per noi importante ma potrebbe essere non sufficiente. Sarebbe stato  più opportuno procedere a una convocazione della proprietà, fissando da subito una data certa, al fine di rassicurare oltre 5000 lavoratori e tutto  l’indotto, che oggi sono  fortemente preoccupati – come noi -  per le sorti di uno dei principali gruppi agroalimentari del Paese."

20/02/2019 - 12:47

“Sorpresa a Montecitorio stamattina: Forza Italia ritira quasi tutti gli emendamenti sulla riforma dell’articolo 71 della Costituzione e propone di vietare il referendum sulla Tav. Evidenti lavori in corso paralleli su autonomia? Su nuovo governo?”. Lo scrive su Twitter Enrico Borghi, della presidenza del Gruppo Pd della Camera.

19/02/2019 - 19:55

"La decisione della società Telt di rinviare ancora la pubblicazione dei bandi, per lavori di importo di circa 2,5 miliardi, rischia di provocare da subito un taglio del finanziamento europeo di 300 milioni. Il danno erariale si fa sempre più evidente e così anche il danno all'occupazione, alla crescita e allo sviluppo sostenibile. Il governo che si ostina a bloccare la Torino Lione e le altre infrastrutture ha portato il Paese alla recessione".

Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.

19/02/2019 - 19:53

“Il tempo dei tentennamenti e delle manfrine sulla Tav è finito. Quello lanciato oggi dalla Commissione Ue è un vero e proprio ultimatum: ora il governo sarà costretto ad assumere finalmente una posizione netta”. Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito del termine massimo per la presentazione dei primi bandi fissato oggi dalla Commissione europea.

“Il bivio davanti a cui – continua – la Ue ha messo il governo non può essere più evitato. D’ora in poi le tattiche dilatorie furbesche alla Toninelli sono inutili. Bisogna decidere in pochi giorni se realizzare l’opera oppure rinunciarci. Un no avrà un costo preciso: la rinuncia a 813 milioni di euro e 300 milioni di euro di penale. Di Maio e Salvini si devono dunque assumere la responsabilità non solo di mettere a rischio lo sviluppo futuro del Nord-Ovest italiano ma anche costringere la collettività a sobbarcarsi l’esborso di 300 milioni di euro del tutto evitabili”.

“Ora la Lega venga allo scoperto: che cosa intende fare, dunque con la Tav? Quanto ai 5 Stelle, sappiano che i 300 milioni di euro sperperati per essere venuti meno a un impegno preso con l’Ue e la Francia, sarebbero una pietra tombale sulla loro retorica su risparmi e tagli ai costi della politica”, conclude.

19/02/2019 - 19:52

"Va votata immediatamente la mozione del Pd per lo sblocco dei lavori della Tav: solo così potremmo capire se la Lega farà pagare agli italiani i primi 300 milioni di euro di penali previsti dalla Ue se entro marzo I bandi per terminare il tunnel di base non saranno pubblicati”. Lo dichiara Davide Gariglio, deputato del Pd e componente in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito dei termini fissati dalla Ue per la presentazione dei primi bandi dell’Alta velocità Torino-Lione.

“Purtroppo, come abbiamo denunciato da tempo, il continuo rinvio produrrà la revoca del finanziamento europeo e multe salatissime. Si profila un danno erariale di centinaia di milioni. Ormai Toninelli e il M5S hanno perso da tempo il contatto con la realtà. Ma anche Salvini, se continua a temporeggiare, rischia di compromettere irrimediabilmente la realizzazione della Torino–Lione”, conclude.

19/02/2019 - 19:35

“Durante le votazioni di oggi in Aula alla Camera sono mancati circa 100 voti alla maggioranza che ha rischiato per pochi numeri di non garantire il numero legale. Tutto questo avveniva in contemporanea con la messa in scena del salvataggio di Salvini in Senato. Cosa stava avvenendo? Dopo aver salvato il ministro dell’Interno, i deputati 5 stelle stanno trattando in modo sotterraneo sulla riforma dell’autonomia che hanno minacciato di far saltare? E’ comunque assurdo che ci siano intorno ai voti con i quali si pretende di cambiare la nostra Costituzione tante assenze, giochini interni alla maggioranza e totale assenza di confronto con le opposizioni”. Lo dichiara il deputato dem Enrico Borghi, della presidenza del Gruppo.

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