05/02/2019 - 17:54

“Ristabilire la piena funzionalità del Consiglio Superiore di Sanità, dopo l’azzeramento dei componenti del massimo organo di consulenza tecnico scientifica del ministero della Salute, rimossi senza averli mai incontrati, era una ferita da risanare. Inspiegabile è però la scelta di un ministro donna di mortificare le eccellenze scientifiche femminili che in Italia non mancano, riducendo drasticamente la loro presenza nel Css. A tutti i membri vecchi e nuovi l’augurio di operare al meglio, nell’interesse del servizio sanitario nazionale, valorizzando i contributi della ricerca scientifica e delle loro evidenze, aiutando il Paese a rifuggire da atteggiamenti antiscientifici e da pseudo studi o terapie che nulla hanno a che vedere con la scienza, come è accaduto con il cosiddetto ‘metodo’ Stamina”.

05/02/2019 - 17:36

“Il governo del cambiamento si conferma il governo che non intende consentire al Parlamento di esprimersi”. Lo ha dichiarato in Aula Enrico Borghi, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito della questione di fiducia posta dal governo sul Dl semplificazioni.

“Ma ormai – continua - questa è diventata una consuetudine. Questo Parlamento doveva esprimersi perché il Dl semplificazioni non è un provvedimento ordinario. Questo è un provvedimento arrivato alla Camera dopo un intervento straordinario del Presidente della Repubblica che ha censurato in maniera esplicita il fatto che, ancora una volta, il governo abbia infarcito un testo di norme che nulla hanno a che vedere con l’oggetto del provvedimento, perché è in evidente stato ansiogeno da compattezza a rischio. Noi vorremmo far rilevare la gravità di quanto accaduto perché avremmo voluto continuare il lavoro emendativo iniziato ieri in Commissione senza che un componente della maggioranza dimostrasse il buongusto di un minimo confronto, un minimo dialogo, la minima dialettica. Come se questo non fosse il Parlamento ma un luogo di pura ratifica. Vogliamo stigmatizzare questo atteggiamento. Oltre a questo noi veniamo espropriati del diritto di dire la nostra su una vicenda clamorosa come il mancato riconoscimento di Guaidò come presidente, quando tutto il mondo occidentale va in una direzione e noi, invece, ci allineiamo alle dittature orientali”.

“Il Parlamento è stato espropriato di tutto questo, è stato espropriato della possibilità di intervenire sui decreti, viene espropriato nella discussione costituzionale. Ma di quale cambiamento si parla? Dove ci vuole portare la maggioranza? Noi non possiamo accettare questa situazione”, conclude.

05/02/2019 - 16:28

“Accolgo con favore la richiesta di incontro ai capigruppo di maggioranza e opposizione da parte del Ministro Centinaio, per provare a individuare un piano di interventi urgenti per la filiera olivicola e produttiva pugliese”. Lo dichiara Maria Chiara Gadda, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera, a proposito della notizia di incontro, fissato oggi pomeriggio al Senato, con il ministro Centinaio, i due presidenti delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato Vallardi e Gallinella e i capigruppo di opposizione delle stesse commissioni.

“Apprendiamo – continua - da quanto anticipato dalla maggioranza a fonti giornalistiche, prima ancora che ai partecipanti all’incontro, che il ministro vorrebbe proporre di trovare una soluzione rispetto alle richieste urgenti della filiera olivicola pugliese attraverso una proposta di legge ordinaria. Ciò dimostra la presa d’atto da parte del Ministro della sua debolezza nella interlocuzione con le rappresentanze del mondo agricolo. Questo governo ci ha ormai abituato all’uso della decretazione di urgenza, il ministro ci spiegherà come mai per la Puglia si sta pensando diversamente. Per dare soddisfazione alla disperazione degli agricoltori pugliesi serve trovare coperture finanziarie, e strumenti legislativi efficaci e soprattutto strutturali. Certo, dopo le occasioni mancate della legge di bilancio e del decreto semplificazioni attualmente in votazione alla Camera e giunto ‘blindato’ nei contenuti, ci aspettiamo concretezza e meno chiacchiere”.

“Il Partito Democratico è al fianco degli imprenditori e agricoltori pugliesi, che non possono più essere presi in giro su impegni farraginosi o proposte di corto respiro. Andrò a questo incontro con questo spirito costruttivo, mettendo da parte le cadute di stile di un ministro più a suo agio con le agenzie di stampa che con il confronto di merito”, conclude.

05/02/2019 - 16:27

“La vertenza Pernigotti segna una vera propria disfatta per il governo: Di Maio aveva annunciato che la proprietà turca avrebbe dovuto cedere il marchio con le buone o con le cattive, ma quest’opzione non è mai arrivata sul tavolo. Di Maio ha tradito tutte le promesse fatte ai lavoratori, le dirette facebook e le visite spot sono state più utili a lui che al destino della fabbrica. La realtà è che per i lavoratori c’è una cassa integrazione senza ritorno, per i somministrati c’è la disoccupazione mentre lo stabilimento di Novi, senza il marchio, rischia di rimanere senza investitori e di chiudere definitivamente.” Lo dichiara la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo “Di fronte a un risultato del genere, fa bene Di Maio a stare zitto e nascondersi, lontano dai tavoli di crisi che si dimostra incapace di gestire. Contrariamente a quanto va a dire in giro il M5S, il decreto dignità è stato del tutto inutile nel tutelare i lavoratori e i marchi italiani.” Conclude la deputata dem.

05/02/2019 - 16:06

“La contestazione che si è svolta oggi nei confronti della consigliera M5s del Municipio XIII di Roma, Angelica Ardovino, non ci stupisce. I terremotati abruzzesi sono indignati. Ardovino dovrebbe chiedere scusa ai cittadini abruzzesi e ai romani che l’hanno votata, prendere atto che con le sue parole ha dimostrato di non meritare l’incarico istituzionale che ricopre e dimettersi immediatamente”.

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, commenta la protesta avvenuta durante una seduta della Commissione Ambiente al Municipio XIII di Roma contro le parole di Angelica Ardovino, che ha definito “somari” gli abruzzesi che non votano M5s, augurandogli anche “buone baracche sotto la neve a tutti”.

“Le tardive, misere e ridicole, giustificazioni dell’esponente M5s - aggiunge Stefania Pezzopane - rappresentano una toppa peggiore del buco. I pentastellati in prima fila, ma non solo loro, sono sempre più dediti alla speculazione sulle tragedie e le sofferenze delle persone. Qui c’è un di più. Ci troviamo dinnanzi ad un vero e proprio rigurgito che possiamo anche definire razzista nei confronti del popolo abruzzese. Penso che oltre gli abruzzesi, anche i cittadini romani e gli italiani tutti, dovrebbero condannare un episodio così triste e che getta l’ennesima ombra di disonore sul movimento fondato dal comico genovese oggi finito nelle mani di una ditta privata”.

05/02/2019 - 16:05

“Ecco, ma quindi come mai non ci permettete di votare subito la nostra mozione sulla situazione in Venezuela? Se fai una telefonata al Presidente Roberto Fico, noi fra un’oretta abbiamo la capigruppo e lì la Lega può dare subito parere favorevole a questa discussione.  Vediamo”.

Lo scrive su Twitter Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo Pd della Camera, rispondendo a Matteo Salvini che in un tweet ha definito Maduro un fuorilegge.

05/02/2019 - 15:40

“Un giorno sì e l’altro pure vediamo i vari Salvini e Di Maio venire qui in Abruzzo a raccontare chiacchiere, a proseguire con gli annunci della scorsa campagna elettorale non mantenute mentre poi, appena hanno una possibilità di passare dalle parole ai fatti, poiché sono al governo del Paese, si girano dall’altra parte. Mi riferisco, in particolare, ma gli esempi potrebbero essere molti, alla bocciatura nel decreto Semplificazione di due importantissimi emendamenti che avevo presentato: quello per lo stanziamento dei dieci milioni di euro in favore del bilancio del comune dell’Aquila e quello relativo alla norma parallela al risarcimento delle famiglie delle vittime della tragedia di Rigopiano, con ulteriori fondi per L’Aquila e Amatrice. Una norma, quest’ultima, che è stata ricavata da una mia proposta di legge ad hoc. Si tratta di una bocciatura gravissima, utile solo a chiarire la doppiezza di Lega e M5s: promesse sul territorio, tradimenti a Roma”.

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

05/02/2019 - 14:39

Ho chiesto oggi in commissione al ministro Trenta di venire a riferire in Parlamento sulla situazione dell’Afghanistan e sull’ipotesi da lei stessa paventata del ritiro delle truppe Italiane. E più in generale vorremmo che il ministro della Difesa ci spiegasse qual è la strategia perseguita rispetto allo scacchiere internazionale, considerando che molto spesso le sue parole vengono smentite dal   collega Moavero. Ogni giorno assistiamo a liti continue nella maggioranza sulla politica estera, con la Lega e i Cinquestelle su posizioni del tutto inconciliabili. La confusione del governo fa scadere la credibilità del Paese e isola sempre più pericolosamente l’Italia.

Lo afferma il deputato del Pd Roger De Menech.

05/02/2019 - 13:01

“Il post pubblicato oggi da Beppe Grillo sul suo blog in tema di acqua segna il massimo della retorica, della propaganda e di una impostazione tutta ideologica della questione idrica in Italia. Tra l’altro, basterebbe rispondergli: ma allora come mai il comune di Roma con la sindaca Raggi, la giunta M5s e la maggioranza bulgara in consiglio comunale, in questi anni di governo non ha escluso i privati dalla gestione del servizio, come è già possibile con l’attuale legge in vigore? Semplice, perché come su reddito di cittadinanza, Quota 100, migranti, Tav, Carige, Ponte di Genova, Consob, sicurezza, ciò che importa non è la risoluzione dei problemi dei cittadini e delle cittadine, ma il parlare alla pancia del Paese per incassare consensi. Anziché avere lo sguardo lungo, si guarda solo miseramente all’oggi per andare all’incasso”.

Così Chiara Braga, capogruppo Dem in commissione Ambiente alla Camera.

“Grillo - aggiunge la deputata Pd - tuona affermando che ‘l’acqua è pubblica e che l’accesso ai servizi idrici è un diritto di tutti’ e che questo avverrà grazie all’approvazione della legge presentata da M5s. Una fanfara utile solo per provare a rifarsi un’immagine ambientale dopo i disastri di questi mesi. Un esempio su tutti, il condono edilizio a Ischia, collegio elettorale di Di Maio. In Italia l’acqua è già pubblica e il diritto è già garantito a tutti, anche con una fornitura gratuita di 50 litri al giorno per chi vive una condizione di disagio economico e sociale; misura voluta e perseguita dai governi Pd. In realtà, il testo base votato da Lega-M5s in commissione Ambiente alla Camera getterà nel caos l’intero settore che, attualmente, lascia alle amministrazioni locali la libertà e la responsabilità di decidere il modello di gestione che garantisce migliore qualità del servizio e costi equi per i cittadini. L’operazione M5s-Lega invece - conclude Chiara Braga - non ha voluto dare alcun ascolto neanche alle obiezioni e ai suggerimenti giunti in questi mesi di audizioni da coloro che operano nel comparto, dagli amministratori locali, dai sindacati e dalle stesse società pubbliche di gestione del servizio idrico”.

05/02/2019 - 12:37

Governo danneggia migliaia di giovani

"È inaccettabile il trattamento che il governo sta riservando a migliaia di giovani che nel 2017 hanno partecipato al bando per l’assunzione di 1148 nuovi allievi della Polizia di Stato, indetto per sopperire alla mancanza di organico". Lo dichiara Marco Di Maio, segretario della Commissione Affari costituzionali della Camera, a proposito del Dl semplificazioni.

"E dispiace - continua - che il Governo e la maggioranza di Lega e Movimento 5 stelle abbiano bocciato il nostro emendamento che avrebbe consentito di sanare questa situazione ed evitare una pioggia di ricorsi. Un bando, giova ricordare, che prevedeva tra i requisiti per potervi partecipare il non aver compiuto il 30esimo anno di età ed aver conseguito il diploma di licenza media inferiore. Dieci giorni dopo l’uscita del bando, il governo Gentiloni aveva approvato il dl sul 'riordino delle carriere', che ha introdotto, tra le altre cose, nuovi requisiti, come l’età non superiore a 25 anni e il possesso del diploma di istruzione secondaria superiore. Chi ci governa dovrebbe sapere che il decreto Gentiloni non può essere considerato retroattivo: è valido per i nuovi concorsi ma non per quelli già svolti. Invece, a bando aperto e con i concorsi in parte già svolti, un emendamento della Lega al Dl semplificazioni ha modificato i requisiti relativi all’età e ai titoli di studio necessari per poter accedere al concorso".

"Una scelta incostituzionale e discriminatoria che va a danneggiare chi per anni ha studiato e creduto di potercela fare. Ancora una volta questo governo e la maggioranza che lo sostiene fa pagare alle giovani generazioni il prezzo della propria incapacità", conclude.

05/02/2019 - 12:28

Era stato presentato come la carta vincente di questo governo. Pensate, doveva fare il ministro dell’economia. Invece 7 mesi di nulla.
‪Ora Paolo Savona potrebbe essere premiato con la presidenza Consob. Ruolo di garanzia, tecnico, che Salvini e Di Maio vogliono al proprio servizio.
Per la legge, Savona non potrebbe avere l’incarico. Per ragioni d'età, perché è membro di un governo e perché fino a qualche mese fa ha lavorato per uno dei fondi finanziari vigilati dalla Consob (il fondo Euklid).
Ma in questi mesi avete visto che Lega e M5S, per gli amici, sono pronti a tutto...

Lo ha scritto su Facebook il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato.

05/02/2019 - 12:27

"Il ministro Bussetti per la campagna elettorale in Abruzzo occupa scuole e università della regione. Le istituzioni, che il ministro dovrebbe sapere, sono di tutti, anche di chi non vota Lega, vengono usate ed asservite a fini di propaganda partitica. E’ un comportamento inaccettabile che rivela, ancora una volta, quanto sia carente  il rispetto delle istituzioni ed abbondante invece l'arroganza del sentirsi sopra  le regole"

Lo ha dichiarato il presidente dei deputati Pd Graziano Delrio.

05/02/2019 - 11:25

“Mi auguro che oggi possa finalmente iniziare l’esame del decreto Carige in commissione Finanze, dove da due settimane il provvedimento è fermo”.

Lo scrive in una nota Claudio Mancini, deputato del Partito democratico. “E’ facile immaginare che si era in attesa dell’accordo di spartizione degli incarichi relativi alle nomine Consob e alla presidenza della Commissione di inchiesta sulle banche. Adesso - conclude Mancini - ci si occupi dei risparmiatori, dei lavoratori di Carige, del sistema imprenditoriale ligure, della stabilità finanziaria dell’Italia e della sua credibilità in Europa”.

05/02/2019 - 11:16

“L’ostinazione di Lega e M5s nella nomina di Savona alla Consob, nonostante le sue numerose e palesi incompatibilità, conferma non solo la riluttanza di fondo al rispetto delle regole, ma anche la totale ostilità ed indifferenza del governo nei confronti delle politiche europee, che il Pd sta denunciando da tempo. In effetti, il ministro vive da mesi ormai da separato in casa a Roma, completamente isolato dai suoi colleghi che non vedono l’ora di liberarsene, ed è un fantasma a Bruxelles, assente su tutti i dossier europei più importanti e delicati. Ora, la gestione superficiale della vicenda e l’incertezza sulle conseguenze di una eventuale partenza di Savona dall’esecutivo - non si sa ancora se ci sarà un rimpasto, un interim o altro - denotano il clamoroso disinteresse del governo verso un ministero chiave, che è stato da sempre snobbato ed oggi potrebbe essere oggetto di soluzioni al ribasso. D’altro canto, la Consob non è un dopolavoro e la sua presidenza non può essere certamente utilizzata come soluzione di pensionamento anticipato, una sorta di quota 100 ad hoc, per il prof. Savona. Quanto sta accadendo è davvero inaccettabile. Il governo ci ripensi e torni indietro”.

Così Piero De Luca, capogruppo Dem in commissione Politiche europee alla Camera.

04/02/2019 - 18:58

“La tragedia delle Foibe è storia del Paese. Nessuno ha diritto di metterla in discussione tanto meno fantomatici storici revisionisti e negazionisti”. Lo dichiara Ettore Rosato, vice-presidente della Camera, a proposito delle polemiche provocate dal convegno 'foibe e fascismo' organizzato dall'Anpi il 10 febbraio a Parma.

“Gli italiani conoscono quella pagina e per questo celebriamo il Giorno del ricordo. Domenica sarò a Basovizza con chi sa che quel dramma ha lasciato un segno che nessuno mai potrà cancellare”, conclude

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