08/02/2019 - 16:50

"Ormai è chiaro che il No alla Tav sia l'ultimo disperato tentativo di un partito allo sbando che ha fallito in tutto e per tutto rispetto alle promesse elettorali e cerca ora inutilmente di recuperare consensi e credibilità”. Lo dichiara Davide Gariglio, deputato Pd in Commissione Trasporti della Camera, a proposito dell’Alta velocìtà Torino-Lione.

“Ma è un tentativo destinato a fallire perché gli italiani sono favorevoli alla Torino-Lione ed il M5S è ormai identificato come un manipolo di incompetenti allo sbaraglio pronti a tutto per mantenere il potere”, conclude.

08/02/2019 - 16:07

“Il Governo Lega-5Stelle, con il sostegno della lobby della caccia, sta tentando di modificare, in Commissione Agricoltura, le norme che delegano al mondo venatorio la ‘gestione’ faunistica, materia, per altro, strettamente scientifica e di competenza della pubblica amministrazione”. Lo dichiara Patrizia Prestipino, deputata del Partito e responsabile Dipartimento Difesa degli Animali.

“In altre parole – continua - il Governo vuole mettere Dracula a guardia dell’Avis. Non solo, con l'articolo 32 della proposta di legge n. 982, la maggioranza vuole ampliare il numero delle associazioni venatorie riconosciute, inserendo, tra queste la Confavi, la cui presidente è una deputata e membro della stessa Commissione Agricoltura. Viene, dunque, il sospetto che ci sia un conflitto d’interessi nemmeno troppo nascosto su questa modifica normativa. A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina…
Per questo chiedo che Enpa, Lac, Lav, Lipu e Wwf vengano audite in Commissione al più presto”.

“Il Pd, da parte sua, darà pieno sostegno a Enpa, Lac, Lav, Lipu e Wwf, le associazioni che stanno combattendo per impedire al Governo di stravolgere la legge nazionale sulla caccia”, conclude.

08/02/2019 - 13:25

"Dopo gli ultimi allarmanti dati sulla produzione industriale che confermano che il Paese è bloccato viene davvero da chiedersi cosa altro debba accadere perché il governo, prima che sia troppo tardi, rinunci alla propaganda e decida una politica economica seria, efficace, che restituisca fiducia alle famiglie e alle imprese. Appare dunque ancora più inadeguata e reticente la illustrazione alla Camera del ministro Tria degli indirizzi del governo dopo la gelata dell’economia italiana negli ultimi due trimestri del 2018 che ha aperto le porte alla recessione. Più che una manovra correttiva occorrerebbe una revisione degli obiettivi e della destinazione delle risorse per far partire gli investimenti, restituire ossigeno all’industria e creare occupazione. Temiamo che alla maggioranza mancherà la capacità di riconoscere gli errori commessi fino ad ora e di riportare l’Italia sui binari della crescita e si dedicherà, per coprire le proprie responsabilità, a individuare il solito colpevole di turno".

Lo ha dichiarato il presidente dei deputati Pd Graziano Delrio.

08/02/2019 - 12:28

Nannicini e Serracchiani presentano interrogazione su presidente Anpal

“Domenico Parisi si metterà in aspettativa dall’Università del Mississippi e rinuncerà a tutti gli incarichi in potenziale conflitto d’interesse prima di ricoprire il ruolo di presidente e amministratore unico di Anpal?"

Lo hanno chiesto, con una interrogazione presentata in entrambi i rami del parlamento, i parlamentari dem Tommaso Nannicini e Debora Serracchiani e sottoscritta da tutti i componenti del Pd in commissione Lavoro di Camera e Senato. Per Nannicini e Serracchiani  “Parisi, indicato dal governo quale nuovo presidente Anpal e amministratore unico di Anpal servizi Spa, ovvero colui che secondo il decretone è preposto a selezionare i cosiddetti "navigator" e ad acquistare l'App che dovrà fare incontrare domande e offerte di lavoro, potrebbe trovarsi in aperto conflitto d’interessi". Nel testo della dettagliata interrogazione,  si legge che “lo stesso Ministro Di Maio ha presentato il professor Parisi come colui che, tramite il “suo” sistema informatico creato nel Mississippi, rivoluzionerà i centri per l’impiego italiani aiutando i “navigator” a incrociare domanda e offerta di lavoro con l’utilizzo di una piattaforma informatica innovativa”.

I parlamentari dem ricordano a Di Maio che "il Decreto del Presidente della Repubblica 26 maggio 2016, n. 108, prevede che l’incarico di presidente di Anpal è incompatibile con altri rapporti di lavoro subordinato, nonché con qualsiasi altra attività di lavoro autonomo, anche occasionale, che possa entrare in conflitto con gli scopi e i compiti dell’Anpal". Nannicini e Serracchiani aggiungono che "a oggi, il professor Parisi non ha ancora chiarito se, così come imposto dal DPR, andrà in aspettativa dall’Università del Mississippi e rinuncerà agli altri numerosi incarichi di consulenza o attività imprenditoriali in potenziale conflitto di interesse con le forniture di Anpal e della sua società controllata Anpal Servizi SpA”.

Infine, i dem chiedono a Di Maio “come intenda vigilare su questa situazione  affinché il potenziamento delle piattaforme informatiche avvenga in totale trasparenza e con procedure aperte e volte a favorire la partecipazione del maggior numero di potenziali fornitori a livello italiano e internazionale, in modo da fugare ogni dubbio sul fatto che, come riportato da varie testate giornalistiche, esista l’ipotesi che a vendere la piattaforma informatica e la relativa App allo Stato italiano sia direttamente l’Università del Mississippi, qualsivoglia soggetto controllato dall’Università del Mississippi, o addirittura società private riconducibili al professor Parisi, a suoi familiari o a soggetti presso i quali il professor Parisi svolge attività di lavoro subordinato o autonomo".

08/02/2019 - 12:00

“Lunedì consegnerò alla Corte dei Conti europea la lettera di Telt, la società italo-francese incaricata della realizzazione della Tav, in cui si quantificano in oltre 75 milioni di euro mensili i danni provocati dal blocco dei lavori e delle gare di appalto. La Corte dei Conti europea è allarmata dagli atteggiamenti del governo italiano e ha deciso di promuovere un controllo di gestione sulla spesa comunitaria per le grandi opere, tra cui la Torino-Lione. Per questi motivi l’11 febbraio incontrerà a Montecitorio i parlamentari italiani”.

 

Così Davide Gariglio, deputato Pd in Commissione Trasporti della Camera.

08/02/2019 - 11:42

-5,5% è il peggior risultato dai tempi della crisi economica, dal 2012.

Il crollo della produzione industriale a dicembre non è un campanello d'allarme, l'ennesimo, ma migliaia di posti di lavoro che vanno in fumo.

E non è il destino che ci porta a questi dati ma il quotidiano impegno del nostro governo che aumenta le tasse alle imprese, rende più alto il costo del lavoro, taglia gli investimenti pubblici e con la sua arrogante politica estera rende più difficile il nostro export. Il loro successo si chiama recessione. Un capolavoro.

Lo ha scritto su Facebook il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato

08/02/2019 - 10:50

“Questo governo e i suoi ministri incompetenti e improvvisati hanno riportato l’Italia in una crisi come non si vedeva dal 2012. Il crollo del 5,5% per la produzione industriale a dicembre è indice di un clima di sfiducia generalizzato, che conferma la strada della recessione. È imbarazzante che ieri il ministro Tria abbia negato la necessità di una manovra correttiva: c’è da invertire la rotta subito, tornare agli investimenti, sbloccare le infrastrutture, perché la priorità dell’Italia è creare lavoro. Invece Lega e M5s ci stanno portando in una spirale fatta di assistenzialismo e debito pubblico”.

 

Così la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo, commentando i dati Istat diffusi questa mattina.

08/02/2019 - 10:43

I problemi drammatici del Paese ce li consegnano i dati reali: produzione industriale -0,8 per cento su mese e meno 5,5 su anno. Quarta contrazione consecutiva: sembra però che l’impegno del governo sia solo quello di parlare d’altro, d girarsi dall’altra parte, d cercar di distrarre.  Un gioco squallido e grave, ma prima o poi dovranno fare i conti con la realtà. E temo, sarà un brutto giorno per loro”. Lo dichiara la capogruppo dem in commissione Finanze alla Camera Silvia Fregolent

07/02/2019 - 19:41

“Valutare che la Commissione da Lei presieduta nella massima riservatezza, a tutela dell'ostaggio e nel rispetto dei familiari, possa attivarsi per verificare l'attendibilità di queste fonti e avere notizie sul religioso rapito ben 6 anni fa”. Lo chiede il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi in una lettera inviata al presidente del Copasir, Lorenzo Guerini, e pubblicata da “Huffington post”.

“Sulla base di quanto è stato riferito da presunte fonti curde – spiega Anzaldi – alla testata giornalistica Times Padre Paolo Dall'Oglio, il sacerdote gesuita rapito in Siria nel 2013, sarebbe ancora vivo e oggetto di una trattativa dello Stato islamico per sfuggire all'annientamento in una delle ultime sacche di territorio sotto il suo controllo. Oggetto dei presunti negoziati, secondo il quotidiano, sarebbero oltre a Padre Dall'Oglio, il giornalista britannico John Cantlie e un'infermiera della Croce Rossa dalla Nuova Zelanda. L'Isis, secondo le fonti citate dal quotidiano, starebbe cercando un accordo con le forze curdo-arabe sostenute dagli Stati Uniti che li circondano, chiedendo un passaggio sicuro in cambio della liberazione degli ostaggi. Sempre in base alle notizie riportate, appena due giorni fa il sottosegretario britannico all'Interno, Ben Wallace, in un briefing alla stampa, ha dichiarato che il giornalista Cantlie, catturato dallo Stato Islamico oltre sei anni fa, sarebbe ancora vivo”.

“È evidente che si tratta di elementi tutti da accertare ma sui quali è doveroso un approfondimento, tuttavia non si può non tenere nella dovuta considerazione che si tratta di informazioni di una certa rilevanza e che accendono una speranza sulla possibilità che Padre Dall'Oglio sia ancora vivo”, conclude.

07/02/2019 - 17:30

“La Corte dei Conti europea ha deciso di promuovere un controllo di gestione sulla spesa comunitaria per la Tav e per il Tunnel del Brennero. Per questi motivi lunedì prossimo, 11 febbraio, incontrerà a Montecitorio i parlamentari italiani”. Lo dichiara Davide Gariglio, deputato Pd in Commissione Trasporti della Camera.

“In quella occasione denunceremo con forza l’atteggiamento del governo gialloverde che sta bloccando da mesi i cantieri delle grandi opere, creando conseguentemente un grave danno erariale all’Italia ed all’Europa, impegnata a cofinanziare il 40 per cento dei lavori”, conclude.

07/02/2019 - 16:59

“I due vicepremier Salvini e Di Maio ci hanno riportato al 10 giugno 1940, l’ultima volta in cui la Francia ritirò il suo ambasciatore a Roma. In quel caso ad Andre’ Francois-Poncet era stata consegnata la dichiarazione di guerra del Regno d’Italia decisa da Mussolini. Dove vogliono condurre oggi l’Italia M5s e Lega? Cosa hanno in mente per i futuri rapporti diplomatici con uno dei Paesi fondatori dell’Unione europea? Non è bastato il nostro isolamento e la nostra inconsistenza su tutti i dossier europei strategici e il distacco dalle grandi democrazie occidentali sulla vicenda del Venezuela? La campagna elettorale permanente del governo gialloverde sta alimentando una frattura di portata storica nel cuore dell’Europa. Gli effetti catastrofici di tale disastro politico saranno pagati purtroppo dai nostri cittadini”.

Così in una nota le deputate e i deputati Dem della commissione Politiche europee alla Camera.

07/02/2019 - 16:18

Accelerare legge contro querele temerarie

“Concita De Gregorio ha ragione a denunciare ancora una volta la gravissima e paradossale situazione che da anni l’ha riguardata, con sequestri preventivi patrimoniali effettuati ai suoi danni, nella sua veste di Direttore de l’Unità dal 2008 al 2011 in seguito a querele quasi sicuramente ‘temerarie’ di personaggi della vita politica e pubblica di cui il giornale si era occupato, a partire da Berlusconi”. Lo dichiarano Walter Verini e Andrea Romano, deputati del Partito democratico.

“Concita – continuano - paga due cose: una legge che scarica sui giornalisti e sui direttori responsabilità non dirette e la situazione della proprietà de l’Unità, che in seguito alla dismissione e al concordato preventivo non ha fatto fronte ai doveri che un editore ha in questi casi. È una situazione assurda e anche il Pd, che pure aveva poche possibilità di intervento, avrebbe potuto e dovuto manifestare maggior vicinanza a una giornalista di grande valore. Come parlamentari già nella scorsa legislatura approvammo alla Camera un emendamento che poteva garantire una soluzione a problemi come questo, che riguardano la libertà d’informazione e dei giornalisti. Il provvedimento si arenò al Senato”.

“Oggi c’è una nostra proposta di legge, sempre alla Camera, contro le querele temerarie e la diffamazione a mezzo stampa. Il Pd ne ha chiesto la calendarizzazione. La sollecitiamo e chiediamo alla Conferenza dei Capigruppo della Camera di farlo al più presto. In quella sede sarà possibile provare ancora a dare una risposta non solo al caso di una giornalista ma a un tema che riguarda oggi e domani altri giornalisti e comunque la libertà di tutti”, concludono.

07/02/2019 - 16:01

“Non abbiamo lasciato alla nuova maggioranza M5s-Lega solo un’Italia più sana e robusta economicamente, e l’hanno condotta alla recessione, ma anche un Paese rispettato e forte sul piano internazionale. Dopo la solitudine in Europa sui maggiori dossier dell’Unione, dopo l’isolamento da tutte le democrazie mondiali per la vicenda Venezuela, ora la rottura diplomatica con un Paese storicamente amico e alleato. La decisione della Francia di ritirare il suo ambasciatore a Roma per ‘gli attacchi senza precedenti arrivati dal governo italiano’ segna uno dei punti più bassi della nostra storia diplomatica. Con uno dei Paesi fondatori dell’Unione europea, ed ancor di più con la Francia, si possono certamente avere opinioni distinte, polemiche e conflitti, ma non si può superare la linea di guardia come stanno facendo i Di Maio e i Salvini”.

Così la vicepresidente della commissione Politiche europee della Camera, Marina Berlinghieri.

07/02/2019 - 15:22

Mentre prosegue l’esame da parte della commissione Lavoro del cosiddetto Decretone, i Gruppi parlamentari del Partito democratico di Camera e Senato hanno incontrato oggi a Palazzo Madama le segreterie di Cgil, Cisl e Uil - che sabato manifesteranno a Roma per cambiare la manovra del governo M5s-Lega - e i rappresentanti dell’Alleanza contro la povertà, la rete di 39 organizzazioni che si batte appunto contro la povertà assoluta nel nostro Paese.

Obiettivo dell’incontro, positivo e proficuo, l’analisi del Reddito di cittadinanza e di Quota 100, per una verifica comune sui possibili interventi emendativi sulle maggiori criticità dei due provvedimenti fulcro della manovra economica del governo gialloverde. Un avvio di dialogo tra i Gruppi di Camera e Senato del Pd, i sindacati e il terzo settore utile alla messa a punto di una strategia parlamentare condivisa, che proseguirà nei successivi passaggi dei provvedimenti nei due rami del Parlamento e anche nel prosieguo dell’attività legislativa.

07/02/2019 - 15:14

“C'è solo una domanda da fare al governo, dopo la notizia che la Francia ha richiamato il suo ambasciatore: dove state portando l'Italia? La Francia è il nostro secondo partner commerciale: esportiamo lì più di 46 miliardi di beni. Ci sono più di 350mila cittadini italiani che vivono in Francia.

Con la Francia sono attive cooperazioni strategiche in ambito industriale, come i progetti di STM che sta diventando il leader mondiale nei semiconduttori, e di cooperazione strategica in campo militare, come la fusione di STX-Fincantieri che renderebbe la compagnia italo-francese la più grande azienda della cantieristica militare europea.

In un rapporto così articolato ci possono essere frizioni, scontri tra interessi divergenti, scambi franchi di vedute. È giusto, è normale. Ma la sfida strafottente, usata per provare a prendere voti, quella è un'altra cosa. Davvero vogliamo far prevalere la voglia di fare una campagna elettorale per le europee rispetto agli interessi dei nostri cittadini, delle nostre aziende, dei nostri studenti? In una parola, davvero volete fare campagna elettorale sulla pelle dell'Italia? E c'è una domanda per il ministro degli Esteri Moavero Milanesi: aveva avvisato i francesi del fatto che si dovevano abituare a questi toni da campagna elettorale? Dalla reazione, parrebbe che non li abbia convinti.”

Lo afferma Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera.

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