31/10/2018 - 15:44

“Il ministro Fraccaro, assente dall’aula in tutti questi giorni al pari dei ministri competenti Di Maio e Toninelli, mente al livello di calunnia. Se siamo arrivati a questo punto, senza che da parte del Pd, né delle altre opposizioni, vi sia stato atteggiamento ostruzionistico, è a causa del pressapochismo, della confusione e del modo pasticciato di lavorare messo  in campo da relatori, maggioranza e governo. Non è colpa del Pd se nel corso di questi giorni i lavori siano stati ripetutamente interrotti su richiesta dei presidenti della Commissioni e dei relatori, presentatisi in aula palesemente impreparati, e a causa del governo che, ancora nelle ultime ore, ha infarcito il Dl Genova di provvedimenti del tutto incongrui come il condono edilizio di Ischia (ancora fermo nel Comitato dei Nove per richiesta dei relatori) e di modifiche della normativa ambientale in materia di idrocarburi. La maggioranza ha fatto l’ostruzionismo nei confronti di se stessa, con evidenti contraddizioni fra Lega e M5S che si sono scaricate sull’andamento dei lavori. Ora si assumano le loro responsabilità. Noi abbiamo fatto e faremo la nostra parte”.

Così Enrico Borghi, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

31/10/2018 - 13:10

“Nonostante le continue promesse, i colpevoli ritardi e le scuse patetiche anche con la Legge di Bilancio il governo non avrebbe stanziato risorse per i territori della provincia di Pisa colpiti dall’incendio del Monte Serra. Il condizionale è d’obbligo perché la manovra arriverà in Parlamento solo nelle prossime ore, ma nei testi che anticipano i contenuti non è presente nessuna misura specifica. Dopo che Lega e M5S hanno impedito lo stanziamento nel Decreto Emergenze di 10 milioni di euro, proposte da un emendamento del Pd, per risarcire i primi danni alle aziende ed ai privati e per contrastare il dissesto idrogeologico, ci aspettavamo misure ad hoc almeno nella Legge di Bilancio. Sembra non essere così, saremmo felici di essere smentiti e comunque cercheremo in ogni modo di dare risposte concrete ai cittadini ed alle imprese danneggiate e per assicurare il ripristino ambientale del territorio”.

Lo afferma la deputata del Pd Lucia Ciampi.

31/10/2018 - 12:41

“Sarà un compito molto impegnativo che mi appresto a svolgere con grande entusiasmo, consapevole che si dovranno affrontare temi molto delicati in una stagione di grande fragilità per la nostra democrazia in cui le mafie, la criminalità organizzata, rappresentano un pericolo sempre più serio per il Paese. La mafia è sempre più un problema di carattere globale, che riguarda tutto il mondo e nel nostro Paese non solamente il meridione, ma sempre di più anche il Nord Italia, come dimostrano le relazioni della Direzione Investigativa Antimafia. Per questo lavorerò per far emergere il problema fino in fondo, programmando prima possibile una serie di iniziative della Commissione anche in Veneto. Una zona dove è significativa la presenza di organizzazioni criminali, infiltratesi negli appalti, negli affari e nella corruzione”.

Così Nicola Pellicani, neo componente del Partito democratico della Commissione Bicamerale Antimafia.

“Da una recente ricerca dell’Associazione Libera sulla percezione delle mafie e della corruzione nel nostro Paese - aggiunge Pellicani - il Nord-Est risulta un territorio che ha una visione della mafia che si scosta dalla media nazionale: per 4 cittadini su 10 la mafia è un fenomeno marginale e il 44,6% valuta la corruzione poco diffusa o pressoché assente (contro il 70% a livello nazionale). Sono dati che fanno riflettere in cui, in uno dei territori più sviluppati e più ricchi del Paese, le mafie, la corruzione e le attività criminali, sono capaci di rendersi invisibili alla percezione dello Stato e dei cittadini. Per questo serve un attento lavoro di controllo, prevenzione e corretta informazione sul fenomeno, per cui mi impegnerò nelle prossime settimane. Un’attività fondamentale - conclude il deputato Dem - per far conoscere ai cittadini i pericoli e i rischi connessi alle mafie”.

31/10/2018 - 12:39

“Ma quale dignità? In pochi mesi hanno distrutto quanto di buono era stato fatto in questi anni. Un disastro annunciato”.

- lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, commentando i dati dell’Istat su occupati e disoccupati -

“Da quando è entrato in vigore il Decreto Di Maio sono 40mila i posti di lavoro persi ad agosto, 77mila i posti dei dipendenti permanenti con un bilancio complessivo di 34mila posti persi a settembre. Cala l’occupazione giovanile e femminile e cresce la disoccupazione. Una débâcle sulla pelle dei lavoratori. – sottolinea la deputata Dem - In questi anni, grazie al tanto vituperato Jobs Act, è cresciuta la buona occupazione, quella stabile, con una netta diminuzione dei lavoratori autonomi, cioè di quei lavoratori di fatto dipendenti ma costretti ad aprire le partite iva. Oggi invece – aggiunge - siamo tornati ad un tasso di disoccupazione superiore al 10%, con una disoccupazione giovanile senza precedenti. Forse è stata una mossa voluta dal superministro Di Maio per ampliare la platea degli aventi diritto al reddito di cittadinanza”.

“I giochi di questo governo stanno mettendo a rischio non solo l’economia del Paese, ma la vita di ogni cittadino. Vadano via – conclude Rotta - per il bene dell’Italia, per il bene delle donne e degli uomini che pagano, senza colpe, il virile braccio di ferro tra i due vicepremier.”

31/10/2018 - 12:05

“Le parole pronunciate dal Ministro Di Maio sulla Tav oggi sono francamente un'offesa all’intelligenza di una intera comunità mortificata dalle scelte del M5S. Ormai tutti sanno che rinunciare alla Tav significa perdere una opportunità irrinunciabile per lo sviluppo economico, occupazionale e sociale e che quelle risorse europee destinate all’Alta Velocità non potrebbero essere utilizzate in altro modo. Purtroppo il ‘malinteso’ lo hanno subito i milioni di elettori che hanno dato la loro fiducia ad un manipolo di falsi politicanti capaci di tutto”. È  quanto dichiara Silvia Fregolent, deputata del Pd sulle dichiarazioni del vicepremier Di Maio, rilasciate oggi sulla Tav.

31/10/2018 - 12:04

“I dati Istat sono pessimi e si aggiungono ai risultati negativi del nostro Pil. Un uno-due micidiale che azzera la credibilità delle scelte del Governo Giallo-Verde. Purtroppo sta accadendo ciò che era ampiamente previsto. L’assoluta inadeguatezza del Dl Di Maio, che ha determinato la perdita di 40mila posti di lavoro ad agosto e altri 34mila a settembre e la ripresa della disoccupazione, in particolare quella giovanile, insieme ad una manovra che non sostiene la crescita e l’occupazione, stanno riportandoci in recessione. La retorica e gli annunci si scontrano con la realtà. Parole contro numeri impietosi che fotografano un disastro annunciato. Il governo abbia il buon senso di fermarsi, stanno giocando con la vita degli italiani. Noi abbiamo presentato delle proposte per continuare sulla strada della crescita, le usino finché sono in tempo. L’effetto Di Maio-Salvini sta costando molto caro agli italiani”.

Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.

31/10/2018 - 12:03

E' bastato un mese di decreto Di Maio per riportare la disoccupazione sopra il 10%.  E a calare sono soprattutto i contratti a tempo indeterminato: -77.000 rispetto agosto, -184.000 rispetto un anno fa. Altro che contrasto alla precarietà...

Ma era tutto già scritto. Lo avevano detto gli imprenditori, che con quelle regole sarebbe stato impossibile assumere. Lo aveva detto perfino la loro relazione tecnica che così si perdevano posti di lavoro: solo che prevedevano -8.000 all'anno, e invece sono stati -8.000 al giorno.
Lo avevamo detto noi, contrastando queste follie. Stanno facendo danni. Oggi questi dati sulla disoccupazione che torna a salire, ieri quelli sul Pil che non cresce più e la fiducia delle imprese che scende... E dire che hanno avuto la fortuna di ereditare un Paese che stava ripartendo. Dopo tanto impegno e sacrificio, degli italiani, per colpa di pressapochismo e arroganza, rischiamo di buttare tutto a mare.

Lo ha scritto su Facebook il Vice Presidente della Camera Ettore Rosato.

31/10/2018 - 12:01

“Con la bocciatura di tutti gli emendamenti che avevamo presentato sull’emergenza terremoto all’Aquila, da quello sulle tasse sospese per le aziende che ora finita la proroga rischiano di dover  restituire al 100%, alla proposta che intendeva accelerare sulle procedure attraverso l’istituzione di una conferenza permanente, ai fondi per i bilanci dei comuni, alle questioni urgenti del personale è chiaro ormai a tutti che M5s e Lega hanno sacrificato L’Aquila sull’altare dei compromessi al ribasso. A cominciare dall’odiosa sanatoria degli abusivismi edilizi a Ischia. Dal governo, presente in Aula con Crimi e Garavaglia, non abbiamo sentito alcun impegno per i cittadini delle aree terremotate abruzzesi. Nemmeno i parlamentari eletti in Abruzzo e facenti parti della maggioranza hanno detto una sola parola a difesa del cratere 2009”.

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

“Scelte nefaste per il territorio - spiega Pezzopane - che si aggiungono al gravissimo errore di tagliare i cento milioni stanziati nella scorsa legislatura dal nostro governo per sviluppare i servizi 5G e che vedeva L’Aquila protagonista, scelta come una delle cinque città in cui veniva avviata la sperimentazione. Ho letto in aula il documento sottoscritto da istituzioni, categorie produttive e sindacati per richiamare l’attenzione del governo su tutte le emergenze della ricostruzione, ivi compresa la urgente nomina del sottosegretario e la proroga di Raniero Fabrizi. Ieri i dati sul Pil - conclude la deputata Dem - oggi quelli sulla disoccupazione: Di Maio e Salvini stanno distruggendo il futuro del nostro Paese”.

31/10/2018 - 11:59

“Altro che dignità, l’Istat certifica che il decreto Di Maio ha creato disoccupati e nuovi precari anziché lavoro. Deve essere abolito prima possibile. Tutte le parti sociali avevano avvertito che si trattava di norme contro i lavoratori, che non si poteva istituire la dignità per decreto, che sarebbe stato un boomerang e a pagarne le conseguenze sarebbero stati gli italiani. Oggi abbiamo i risultati di quelle causali insensate e di quelle norme punitive: 40mila posti di lavoro persi ad agosto, altri 34mila a settembre e la disoccupazione che torna a salire sopra il 10%, compresa quella giovanile (31,6%). È una responsabilità diretta del ministro Di Maio: aveva garantito in Aula una circolare ad hoc per chiarire le norme sul periodo transitorio. Non è mai uscita e tanti lavoratori hanno perso il rinnovo o la proroga del contratto perché ha tradito la parola data”.

Lo dichiara Chiara Gribaudo, vicecapogruppo del Pd alla Camera, commentando i dati Istat di questa mattina.

“Nel Paese - aggiunge la deputata Dem - si è formato un clima di sfiducia generale, dato dal blocco delle grandi opere, dalla confusione su pensioni e reddito di cittadinanza, dal conflitto esasperato solo per preparare la campagna delle elezioni europee. L’economia italiana si è fermata nel terzo trimestre, ora rischiamo di entrare in recessione. Lega e M5s devono rendersene conto e fare subito marcia indietro, sulla manovra e su quanto fatto finora”.

31/10/2018 - 11:58

“Sono preoccupato e sconcertato dal proposito annunciato dal ministro Bonafede di inserire nella legge anticorruzione un emendamento che introduce l'interruzione della prescrizione per tutti i processi penali dopo il primo grado di giudizio”.

Lo dichiara Alfredo Bazoli, Capogruppo del Partito Democratico in Commissione Giustizia

“Preoccupato – spiega - perché si sconvolgerebbe in quel modo il sistema delle garanzie, con l'effetto di allungare senza fine i procedimenti, lasciando i cittadini in balia di processi eterni. Sconcertato perché il blitz, che avviene – sottolinea il deputato Dem - quando in commissione si è già esaurita l'istruttoria sulla legge anticorruzione, impedisce ogni approfondimento e discussione su un tema tanto delicato”.

“È un vero e proprio oltraggio alle prerogative del Parlamento. Il ministro manifesta così una mancanza di sensibilità e – conclude Bazoli - di rispetto istituzionale preoccupante e inaccettabile”.

30/10/2018 - 19:25

“All'opposizione #DiMaio denunciava "i mai sopiti appetiti di condono edilizio, uno dei più gravi malcostumi italiani, addirittura intraducibile in molte lingue straniere". Una volta al governo impone un condono tombale per #Ischia, il suo collegio elettorale. #NoCondonoDiMaio”

Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, commentando l’intervento in Aula di Di Maio durante la scorsa legislatura

30/10/2018 - 18:15

“Secondo una comunicazione del ministero dello Sviluppo economico, le risorse, cento milioni di euro, che il nostro governo aveva stanziato per Regioni, Cnr e ministeri per sviluppare i servizi 5G di interesse generale sarebbero state tolte dalla loro destinazione originaria e destinate ad altri obiettivi. Dopo l’asta delle frequenze che ha assicurato al governo un introito superiore di 4 miliardi rispetto al minimo stimato di 2,5, non posso credere che ci sia bisogno di revocare cento milioni, già assegnati, destinati a sostenere il ruolo attivo di Regioni, comuni, enti pubblici in una partita importante come quella del 5G”.

Così Antonello Giacomelli, vicepresidente della commissione di vigilanza Rai.

“Nelle prossime ore - aggiunge Giacomelli - approfondiremo la questione. Mi rifiuto di credere che davvero, dopo gli apprezzamenti da lui spesi per il lavoro fatto, il ministro Di Maio intenda togliere risorse già stanziate e finalizzate a sostenere nel nostro Paese la vocazione a progettare e realizzare servizi innovativi. L’attività avviata dai privati, che il ministero adduce come motivo, non copre e non può certo coprire il ruolo degli enti pubblici che al contrario è specifico e decisivo. Mi auguro si tratti di un malinteso rimediabile. Ho sempre pensato e continuo a pensare che sul tema del digitale serva una politica condivisa e bipartisan. Spero di poter constatare - conclude il deputato Dem - che anche il ministro Di Maio la pensa così”.

30/10/2018 - 17:21

Istat certifica che Governo sta portando paese a sbattere

“Avevamo avvertito il Governo che la sua azione stava portando il Paese a sbattere. Avevamo dato tutta la nostra disponibilità a contribuire, a collaborare, nell’interesse dell’Italia, per evitare di proseguire nella direzione sbagliata. Oggi, purtroppo, l’Istat ci conferma che i nostri allarmi erano fondati. L’economia italiana si è fermata. Nel terzo trimestre del 2018 siamo a crescita zero. Dopo tre anni di espansione il Prodotto interno lordo si è arenato. Il fantomatico ‘Governo del Cambiamento’, oggi evidentemente ‘in peggio’, ha presente cosa significa questa notizia per l’occupazione, per le finanze dello Stato e, più in generale per tutto il Sistema Italia? Salvini e Di Maio si fermino subito e comincino con il riscrivere la Legge di Bilancio per mettere in sicurezza il Paese e rilanciare l’economia”.

Così la capogruppo del Pd in commissione Finanze, Silvia Fregolent.

30/10/2018 - 17:20

Irresponsabile bloccare investimenti

"L’economia italiana dopo anni smette di crescere. E i primi dati dimostrano la perdita di 40 mila posti di lavoro dopo il decreto Di Maio. Maggioranza e governo, invece di dedicarsi al solito sport di ricercare altrove colpevoli e responsabilità, farebbero bene a riflettere sugli errori commessi fino ad ora. Con la politica del ‘no’ agli investimenti nelle infrastrutture, con misure che non favoriscono le imprese e la creazione di nuova occupazione ma semplicemente gonfiano la spesa corrente e ingigantiscono il debito pubblico gettando i costi sulle giovani generazioni, con insistenti affermazioni che allarmano investitori e risparmiatori è naturale che si crei un clima di allarme e di sfiducia generale. I dati Istat sul prodotto interno nel terzo trimestre di quest’anno sono un campanello d’allarme. L’Italia si sta fermando, fare finta di niente e proseguire su questa strada sarebbe prova di incredibile irresponsabilità da parte di Lega e Cinquestelle".

Lo ha dichiarato Graziano Delrio, capogruppo alla Camera del Pd.

30/10/2018 - 16:40

“Voglio ricordare al Ministro Danilo Toninelli e soprattutto al sindaco di Torino Chiara Appendino, che ha appena dichiarato come ‘partire dai dati sia questione di buon senso’, che le analisi sui costi benefici relativi alla Tav ci sono già e purtroppo per loro sono favorevoli alla realizzazione dell’opera. E sono certificati da enti terzi imparziali, e non da commissioni ministeriali create ad hoc per falsificare le cifre e screditare l’Alta Velocità. La Torino-Lione avrà infatti un impatto totale da 9 miliardi di euro e 52.000 assunzioni nei prossimi 11 anni sul sistema paese. Le proiezioni sulla realizzazione dell’opera parlano infatti di un valore aggiunto totale di 10,6 miliardi: 3,6 in termini diretti (cantiere), 3,7 in modo indiretto (imprese e fornitori che vengono attivati), 3,2 indotti (redditi, occupazione, fatturato). Non solo 52.000 assunzioni: sugli 11 anni saranno necessari 125.000 lavoratori a tempo pieno di cui il 73 per cento in settori diversi dalle costruzioni (agricoltura, industria, commercio, trasporti, turismo, servizi alle imprese, servizi). La spesa di investimento effettivamente sostenuta dall’Italia tra il 2020 e il 2027 si somma ai circa 350 milioni di euro l’anno e genererà, in termini diretti, indiretti e indotti, un aumento del Pil nazionale annuo pari a 1,3 miliardi”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, deputato Pd.

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