10/10/2018 - 15:08

Continua il “”complotto” contro l’approssimazione e la superficialità del governo gialloverde. Stamattina Cantone, l’autorità anticorruzione, ha bocciato nella sua audizione in Parlamento il decreto Genova. Fa acqua da tutte le parti e prevede deroghe a tutte le norme antimafia con gli evidenti rischi. Il contrario della trasparenza che avevano promesso. 55 giorni e questo è il drammatico risultato di incompetenza e arroganza.

Lo ha scritto su Facebook il vice presidente della Camera Ettore Rosato

09/10/2018 - 17:15

“Noi lo ripetiamo da settimane, oggi lo ha detto anche la Corte dei Conti: rilanciare sanatorie fiscali e applicare una riforma del fisco alle sole partite Iva introduce distorsioni nelle scelte adottate dal mondo del lavoro. La prima già in atto è il rinvio dei pagamenti al fisco in attesa del condono tombale; la seconda, e se possibile ancora più grave, sarà la tendenza a sostituire i lavoratori dipendenti chiedendo loro di aprire una falsa partita Iva, con l’alibi perfetto della convenienza fiscale e contributiva. In combinazione ai limiti introdotti dal decreto Di Maio, andiamo incontro ad una precarietà selvaggia che nessun reddito di cittadinanza riuscirà a mitigare, anzi: favorirà il lavoro nero e la deresponsabilizzazione delle imprese”.

Lo dichiara la deputata Chiara Gribaudo, responsabile Lavoro e Professioni del Pd, dopo l’audizione della Corte dei Conti sulla Nota di aggiornamento al Def.

“Il premier Conte non se ne rende assolutamente conto - aggiunge la deputata Dem - come non si rende conto di cosa significhi governare un Paese. Invita ancora una volta ad aspettare, a leggere le carte, senza capire che gli attori economici si muovono in base a quello che i suoi ministri dichiarano. E i suoi ministri dichiarano che ci sarà un condono fino a 500mila euro”.

09/10/2018 - 17:14

Il Pd ha presentato un emendamento al decreto Emergenze per cancellare una vera e propria vergogna: lo scippo del ministro Toninelli  ai danni degli Abruzzesi  con più di 200 milioni di euro, destinati agli interventi per mettere in sicurezza antisismica i viadotti della A24, scomparsi improvvisamente. Ben venga la messa in sicurezza già iniziata con il governo di centrosinistra e con una mia specifica iniziativa parlamentare, ma non a scapito di opere importanti e già programmate proprio in Abruzzo. Con l’emendamento soppressivo eliminiamo quelle diaboliche righe aggiunte alla normativa preesistente ed eliminiamo il riferimento alle delibere CIPE ed ai fondi assegnati all’Abruzzo. L’iniziativa del governo va subito bloccata.

Abbiamo già denunciato lo schema usato da questi millantatori: prendono due norme già esistenti una del decreto Mezzogiorno e l’altra della legge di Bilancio 2018 che consente al concessionario di utilizzare anticipazioni della restituzione dei canoni e, fatta salva la prima anticipazione già realizzata dal Governo Gentiloni, per le altre anticipazioni trovano coperture con una riprogrammazione di fondi già assegnati all’Abruzzo e per i quali sono state già individuate le opere. Una strategia indecente che il Pd vuole smascherare e che cercherà in ogni  modo di  bloccare in Parlamento.

Lo dichiara la deputata Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd.

09/10/2018 - 17:03

“Se non si trattasse del ministero dell’Interno basterebbe dire: scusa a magistrati e forze dell’ordine, si è trattato di un errore grave, apriremo subito un’inchiesta interna. Ma trattandosi del ministero che deve tutelare la sicurezza del Paese, in momento complicato per l’Europa, gli italiani meriterebbero di più di un ‘l’ho preso da un importante organo di informazione’. Con queste parole Matteo Salvini tenta di chiudere un fatto grave con disprezzo e fastidio. Non è corretto!”.

Questa la replica del deputato Dem Michele Anzaldi alla dichiarazione del ministro degli Interni sull’utilizzo nei social, in relazione alla vicenda di Mimmo Lucano, di un video dell’ex sindaco di Riace Pietro Zucco, già condannato per trasferimento fraudolento di valori e ritenuto dalla Dda in rapporti con la ’ndrangheta.

09/10/2018 - 16:29

“Sono trascorsi 32 mesi da  dalla tragedia che ha visto morire 7 studentesse italiane su un autobus diretto da Valencia a Barcellona. Abbiamo chiesto risposte e chiediamo Giustizia. Per le famiglie delle giovani vittime, che devono avere quelle risposte, e per garantire un senso di sicurezza e tutela a tutti i giovani italiani che ogni anno decidono di studiare all'estero”.

- Lo dichiarano i deputati del Partito Democratico Cosimo Maria Ferri e Alessia Rotta, vicepresidente vicaria del Gruppo, che hanno presentato un’interrogazione al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e al Ministro della giustizia -

“Purtroppo dal governo non abbiamo ottenuto risposte soddisfacenti. – sottolineano i deputati Dem - C’è una evidente discrasia tra il rapporto ufficiale della Polizia Catalana e le decisioni dei giudici spagnoli. Dalla Relazione, ma anche dalle testimonianze – spiegano - è emersa una chiara responsabilità del conducente, le decisioni giudiziarie, invece, individuano la causa nell’impianto frenante del pullman. Inoltre, sempre dal rapporto emerge come in quel tratto la autostrada fosse sprovvista delle adeguate misure di sicurezza passive”.

“Nel rispetto dell’indipendenza e dell’autonomia di un ordinamento straniero è necessario che sia fatta piena luce su quanto accaduto. Il governo – concludono Ferri e Rotta - dovrebbe impegnarsi, come hanno fatto i precedenti governi Renzi e Gentiloni, per accertare tutte le responsabilità. È un dovere rendere giustizia ai propri connazionali, è un dovere cercare la verità”.

09/10/2018 - 16:28

“Spesso la burocrazia diventa un peso soprattutto per le microimprese, che non riescono a far fonte a tutti gli adempimenti. Ecco perché è ragionevole riflettere sull’introduzione di correttivi che tengano conto della dimensione delle aziende”. Così Sara Moretto, capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera, intervenuta oggi all’evento “Comune che vai, burocrazia che trovi”, organizzato da Cna.

“Credo che le proposte presentate oggi da Cna siano tutte di buon senso e che meritino il sostegno del Partito Democratico”, ha sottolineato Moretto, invitando il Governo a non limitarsi alle promesse in materia di sburocratizzazione, ma di passare ai fatti: “Se si parla di digitalizzazione bisogna prevedere delle risorse da investire. Ecco perché in questa legge di bilancio mi aspetto impegni seri e concreti. Sono consapevole che siamo all’inizio di un percorso, ma è anche vero che non si parte da zero: c’è la riforma Madia, c’è il tavolo ministeriale per redigere un regolamento edilizio unico nazionale, riprendiamoli e partiamo da lì”.

“Da parte del Pd - precisa la deputata democratica - massima collaborazione perché  il tema dello snellimento della burocrazia va affrontato in maniera trasversale. Di fronte a questi temi serve un lavoro comune tra tutte le forze politiche. Il Governo avrà il massimo sostegno a tutte le proposte ragionevoli che vorrà portare avanti. Anche se i messaggi arrivati finora alle imprese non sono incoraggianti. Io mi auguro che si cambi linea e che ci sia un supporto vero a chi chiede solo regole più semplici per poter essere competitivo. La strada per la sburocratizzazione deve seguire due linee: semplificare la produzione normativa, specialmente per quanto riguarda i decreti attuativi che spesso aggiungono ulteriori adempimenti  a quelli già previsti dalla legge, e interessare non solo il legislatore nazionale ma, trasversalmente, arrivare fino agli uffici dei singoli comuni”.

09/10/2018 - 16:26

Sulla Tav le parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Buffagni non lasciano dubbi. Per l’esponente del M5s “la Torino-Lione è un’opera vecchia e inutile che non ha traffici adeguati”. È sempre più chiaro che sull’Alta velocità regna sovrana la confusione nel governo con M5s e Lega che continuano a litigare perché in campagna elettorale hanno sostenuto posizioni opposte. La Lega, che punta a governare la Regione Piemonte, ha fatto la campagna elettorale a favore della Tav, il M5s che ha vinto le elezioni in Val di Susa l’ha fatta contro. La confusione regna sovrana, e ogni giorno arrivano input contraddittori, esponendo il Paese a figuracce internazionali e mandando segnali preoccupanti al mondo dell’economia e dell’imprenditoria. Immaginare di colpire la Tav Torino-Lione significa dare un colpo mortale all’economia del Nord-Ovest, già pesantemente colpita dalla vicenda del Ponte Morandi a Genova e dal tentativo del governo di bloccare il Terzo Valico. Aspettiamo di capire adesso cosa faranno. Dovranno portare in Parlamento una legge, disdire accordi internazionali ed esporsi così a un contenzioso che può ammontare a 3 miliardi di euro. Se ritengono che in questo frangente l’Italia abbia 3 miliardi da sborsare per le impuntature ideologiche di Toninelli e Di Maio, siamo curiosi di vedere come lo spiegheranno agli italiani.

Lo afferma Enrico Borghi, della presidenza del Gruppo Pd della Camera.

09/10/2018 - 13:56

“Perché il presidente del Consiglio non ha sentito la necessità di stigmatizzare il comportamento del ministro dell’Interno che, in relazione alla vicenda di Mimmo Lucano, ha postato sui profili social un video dell’ex sindaco di Riace Pietro Zucco, già condannato per trasferimento fraudolento di valori e ritenuto dalla Dda in rapporti con esponenti della ndrangheta? Come mai Giuseppe Conte non ha preso le distanze dalla strategia comunicativa di un suo ministro? Come è stato possibile che non vi sia stato un controllo sulla identità di Pietro Zucco? Quali iniziative si intende assumere per rimediare ad un atto lesivo dell’immagine delle istituzioni democratiche?

 

Sono le domande alle quali intende dare una risposta l’interrogazione del deputato Dem, Michele Anzaldi, rivolta al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

09/10/2018 - 12:18

“Ci continuate a dire da mesi che ridurrete il rapporto debito/Pil facendo più debito e quindi più crescita. Ma ci sapete citare un solo esempio (uno) in cui il peggioramento strutturale - e per 3 anni - della fiscal stance ha prodotto una riduzione del rapporto debito/Pil? Io ho l’impressione che alcune previsioni siano state fatte con stupefacente leggerezza. Leggo che prevedete che nel 2019 la crescita produttività del lavoro raddoppi (da 0,3% a 0,6%). Ma in forza di quali misure, visto che nella Nadef non sono contenute misure sul lato dell’offerta? E infine: ma se prevedete che il deficit strutturale rimanga al 1,8% anche quando - nel 2021 - l’output gap si azzererà, come pensiamo di far fronte ad una nuova possibile recessione in futuro? Facendo peggiorare ancora il deficit?”.

Lo ha chiesto al ministro Tria il capogruppo Pd in commissione Bilancio della Camera Luigi Marattin.

09/10/2018 - 12:08

"Il ministro Tria ha chiarito che la manovra è scritta sull'acqua. Non ha fornito un elemento che possa suffragare i fantasiosi numeri di crescita e di possibile calo del debito. Tutto ha il sapore della scommessa. La speranza tiene il posto a una valutazione concreta di ciò che serve all'economia reale del paese.  Quando lo capiscono, riconfermano i provvedimenti dei governi del Pd altrimenti si va avanti per misure demagogiche confuse, a  mance elettorali  che dilapidano i soldi. Si fa debito ma senza creare crescita e occupazione.  Sembra di assistere ai riti propiziatori prima dell'estrazione dei numeri  del lotto piuttosto che alla presentazione di dati con un fondamento di logica e professionalità. Quella del Governo è una scommessa al buio fatta con i soldi degli italiani": è quanto dichiara Silvia Fregolent, capogruppo Pd in Commissione Finanze alla Camera dei Deputati.

09/10/2018 - 12:03

Il progetto di legge prevede di inserire i ritardi tra le performance della Pa

Il deputato veronese Dem, Diego Zardini, ha depositato un progetto di legge per rendere più trasparenti i dati sui ritardati pagamenti della pubblica amministrazione. «Gli indicatori utilizzati oggi - spiega Zardini - hanno il limite di essere ‘leggibili’ solo dagli addetti ai lavori, mentre risultano di difficile comprensione per l’opinione pubblica e spesso anche per le imprese creditrici».

Il progetto di legge indica tutti i nuovi dati che le pubbliche amministrazioni devono fornire sulla situazione relativa ai ritardi nei pagamenti ed esplicita che i dati e le informazioni relative ai pagamenti devono essere mantenute pubbliche per consentire la creazione di serie storiche comparabili. Si prevede, inoltre, al fine di potenziare e di velocizzare i processi di pagamento, che ogni amministrazione sia tenuta ad inserire nel piano della performance l’obiettivo di miglioramento dei tempi medi di pagamento rispetto all’anno precedente fino al conseguimento dei tempi stabiliti dalla normativa vigente.

«L’Italia - conclude il deputato Dem - dopo aver recepito la direttiva europea in materia, è stato tra ai paesi che maggiormente hanno contratto i tempi di pagamento tra il 2011 e il 2014. Nonostante ciò, nel 2018 rispetto alla media europea di 42 giorni, l’Italia ha accumulato un ritardo dei suoi pagamenti di ben 63 giorni. Una maggiore trasparenza su questo tema contribuirà a stimolare la pubblica amministrazione e i suoi dirigenti a conformarsi alla normativa italiana ed europea».

09/10/2018 - 11:21

Fa ridere pensare che stop Fornero crei lavoro

“Pensare che la riforma delle pensioni sia lo strumento del governo per creare lavoro  e combattere la disoccupazione giovanile fa semplicemente ridere, parliamo di cose serie”.

Così il deputato democratico Piercarlo Padoan ha replicato al ministro dell'Economia Giovanni Tria in audizione sulla Nota di aggiornamento al DEF di fronte alle commissiono Bilancio di Camera e Senato. Nel corso del suo intervento Padoan ha criticato puntualmente i numeri forniti da Tria sottolineando come “le scelte del governo stanno generando estrema incertezza e confusione e quindi incrementando il rischio paese” e “non forniscono risposte alla questione centrale del tasso di crescita che il governo sta sovrastimando eccessivamente fondando la propria politica economica su numeri poco credibili”. 

Per Padoan “fa ridere pensare che lo strumento per creare lavoro sia la riforma delle pensioni, non c’è alcuna sicurezza sugli effetti del reddito di cittadinanza sulla crescita, e l’annuncio di un condono fiscale mette a serio rischio i conti del paese”. Padoan è intervenuto infine anche sull'obiettivo del governo di ridurre il debito mettendo al centro la crescita: "La storia del debito pubblico italiano dimostra nei pochi momenti in cui e' sceso che il contributo e' arrivato dalla crescita e dal surplus primario, un paese come il nostro non puo' permettersi che si indebolisca il surplus”

09/10/2018 - 11:17

“Una cosa è ormai certa: il decreto su Genova preparato dal governo, peraltro dopo un lungo e difficile parto, è un disastro. E non sto riportando solo l’opinione dei cittadini sfollati, legittima e documentata, che ancheoggi attraverso i loro portavoce parlano di testo ‘confuso e pasticciato che non ha portato soluzioni lasciando la comunità in ginocchio’. Si tratta dei pareri espressi da tutti coloro che stiamo ascoltando nelle audizioni alla Camera: le categorie economiche, i rappresentanti delle imprese e dei lavoratori di Genova, lo stesso Sindaco nominato Commissario che ieri ha detto chiaramente che così come è scritto il decreto è lacunoso e inapplicabile. Viene da chiedere come è stato scritto questo testo: senza nessun confronto con la città, le istituzioni locali e le forze economiche e sociali del territorio. Il governo M5s-Lega, dunque, aveva la possibilità di agire dando le risposte che la città si aspettava e invece ha fallito. Spetterà ora al Parlamento porre rimedio a questa emergenza e il Partito democratico farà la sua parte con determinazione”.

Così Chiara Braga, capogruppo Pd in commissione Ambiente.

08/10/2018 - 19:33

“Lo scippo lo fa il ministro più concentrato del governo, l’ineffabile Danilo Toninelli. Ma a fargli da palo è la consigliera regionale a cinque stelle Sara Marcozzi, che in questo modo tradisce platealmente il suo territorio (anche se si appresta a candidarsi – con quale faccia? – alla guida della Regione). Toninelli le intese istituzionali le fa a casa sua con la Marcozzi, scompaiono le istituzioni e subentra, come mai era accaduto, una logica di partito.  Io, mammata e tu, questa è la logica.  Così più di 200 milioni di euro, destinati agli interventi per mettere in sicurezza antisismica i viadotti della A24, scompaiono improvvisamente con il decreto Emergenze e per gli abruzzesi non resta che il ricordo della passeggiata proprio sotto quei viadotti del ministro, condita da promesse puntualmente disattese”. Lo dichiara la deputata Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd.

“Lo schema usato da questi millantatori è quello che abbiamo già denunciato: prendono due norme già esistenti - spiega la deputata Dem- una del decreto mezzogiorno e l’altra della legge di bilancio 2018 che consente al concessionario di utilizzare anticipazioni della restituzione dei canoni e, fatta salva la prima anticipazione già realizzata dal Governo Gentiloni, per le altre anticipazioni trovano coperture con una riprogrammazione di fondi già assegnati all’Abruzzo e per i quali sono state già individuate le opere”.

“Ma la nostra Battaglia - conclude – non si ferma. Continuerà nei territori truffati e in Parlamento: tutti devono conoscere quali danni sta facendo il governo alla nostra Regione”

08/10/2018 - 18:04

La Conferenza internazionale di Palermo è sulla Libia, non sui rapporti bilaterali Italia-Russia. Benissimo che venga il ministro degli Esteri russo Lavrov, ma ci sembra più opportuno capire come il governo intenda muoversi con le controparti libiche, considerato che i servizi di Intelligence sono in scadenza e che  l’ambasciatore italiano non è a Tripoli. Per questi motivi abbiamo presentato un’interrogazione per chiedere in che modo l’esecutivo intenda organizzarsi per l’efficacia della Conferenza sulla Libia in programma il 12 e 13 dicembre, senza il sostegno pienamente legittimo ed operativo dei nostri servizi di sicurezza considerati in “scadenza”, con l’ambasciatore non in sede a Tripoli e senza quindi poter efficacemente interloquire e coinvolgere tutti gli attori libici che sul terreno stanno dimostrando la propria forza militare e negoziale. Siamo preoccupati dal livello di improvvisazione mostrato dal governo anche in questa occasione, che può mettere a rischio il buon esito di questa iniziativa.

Lo afferma Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera e responsabile Esteri del Partito democratico.

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