n. 130 - 26 giugno 2021

VIA LIBERA AL RECOVERY MOMENTO STORICO
ORGOGLIOSI DEL LAVORO FATTO

Il nostro intervento a seguito delle dichiarazioni del Presidente Draghi
in vista del Consiglio UE

Il via libera al Recovery Plan italiano è un momento storico di cui essere orgogliosi. Per la prima volta, grazie al ruolo determinante dei Democratici in Italia e in Europa, è stata prevista l’emissione di 750 miliardi di Eurobond, nonostante l'opposizione dei sovranisti. Il nostro Paese è stato il primo beneficiario con 209 miliardi di euro, e disporrà di risorse mai viste dal dopoguerra ad oggi per avviare una stagione di interventi straordinari nella sostenibilità ambientale, nella transizione digitale, nella coesione sociale e territoriale, così come nelle politiche di sostegno alle donne, ai giovani, al Mezzogiorno. Grazie al presidente Draghi per aver contribuito in modo decisivo ad ottenere questo risultato con la sua autorevolezza. Nel prossimo Consiglio europeo si affronteranno questioni di grande rilevanza, partendo dall'attuale situazione epidemiologica. Per costruire una vera e propria Europa della salute dobbiamo migliorare il coordinamento tra gli Stati e rafforzare la strategia per i vaccini sostenendo la sospensione transitoria dei diritti di brevetto e la cessione delle licenze di produzione. Grazie alla richiesta dell'Italia, il Consiglio si occuperà anche di immigrazione.

TEMI DELLA SETTIMANA

MAGGIORE È L'OCCUPAZIONE FEMMINILE, MAGGIORE È LA NATALITÀ

Agevolazioni fiscali per il secondo percettore di reddito

La nostra proposta prevede agevolazioni tributarie per il secondo percettore di reddito nelle famiglie a basso reddito e in favore delle lavoratrici che riprendono il lavoro dopo la maternità. È la TASP, la Tassazione agevolata del secondo percettore, che abbiamo presentato in conferenza stampa con il segretario Enrico Letta, la capogruppo Debora Serracchiani (prima firmataria della proposta di legge), il responsabile economico della segreteria nazionale, Antonio Misiani e il capogruppo in commissione Finanze alla Camera, Gian Mario Fragomeli. Con questa misura intendiamo modificare l'approccio culturale da una politica di sovvenzione a una di incentivazione all'inserimento lavorativo cambiando la visione per la quale l'esperienza della maternità risulterebbe bloccante per la carriera.  

                

     

    LAUREE ABILITANTI: FACILITANO ACCESSO AL LAVORO

    Testo approvato alla Camera

    In questi giorni la commissione Cultura si è trovata ad affrontare e a portare all'attenzione dell'Assemblea ben tre provvedimenti, tutti espressione di quel terzo livello di istruzione e formazione che da anni regola il sistema culturale del nostro Paese. Il disegno di legge sulle lauree abilitanti facilita le modalità di accesso ad alcune professioni regolamentate, e assicura un più veloce inserimento nel mercato del lavoro. Questa proposta di legge introduce la possibilità per gli ordini professionali di rendere i corsi di laurea abilitanti anche in un secondo momento su propria decisione. Senza liste chiuse dunque, ma prevedendo una norma aperta. Il testo riconosce un ruolo essenziale agli ordini professionali, garanti del corretto percorso di tirocinio, e ne riconosce l'importanza del ruolo svolto e che continuano a svolgere per garantire la qualità delle prestazioni professionali, per curare il continuo aggiornamento degli iscritti e per tutelare la professione.

     

    NUOVI STRUMENTI PER IL RILANCIO DELLA PESCA 

    Sì alla legge delega sul settore 

    La pesca è un settore che ha bisogno di rilancio, che sappia coniugare innovazione e sostenibilità, anche per il difficile ricambio generazionale che si registra. E sebbene questo provvedimento non sia di sistema, la legge delega va nella direzione di dare alcuni strumenti in più a un settore strategico per il nostro Paese. Sono molte le imprese in difficoltà, e non da oggi, con una contrazione nell'ultimo anno del 16 per cento della nostra flotta, così come registriamo un decremento netto delle catture, che significa meno reddito per i pescatori. In particolare è stata colpita la piccola pesca, che è la caratteristica del nostro settore ittico: l'80 per cento della nostra flotta è costituita da piccoli pescherecci, che rappresentano il 60 per cento dei posti di lavoro complessivi. Con l'approvazione di questa delega, chiediamo al governo di mettere mano a norme che hanno bisogno di essere ammodernate, rendendo più semplici alcune procedure come l'accesso ai finanziamenti.

    QUESTION TIME

    RISOLVERE L'EMERGENZA GRANDI NAVI A VENEZIA

    Venezia ritrova davanti a sé tutti i problemi che aveva lasciato prima della pandemia. È di pochi giorni fa l'ultimatum dell’Unesco per allontanare le grandi navi dal Bacino di San Marco e dal Canale della Giudecca, per non iscrivere Venezia nella lista del Patrimonio in pericolo. Lo scorso maggio il Parlamento ha approvato il disegno di legge con cui è stato dato il via a un concorso di idee per una soluzione che faccia attraccare le navi da crociera fuori dalla laguna in un porto off-shore. Va individuato un percorso che conduca ad una crocieristica a misura di Venezia, avendo come primi obiettivi la difesa del lavoro e del porto. Perché Venezia è il suo porto. È chiaro che il tema Venezia va affrontato nel suo complesso, dal Mose al Consorzio, all'aeroporto, alle bonifiche di porto Marghera, alla gestione del turismo, ma non c'è dubbio che le grandi navi rappresentano la punta di un iceberg di un'emergenza non più sopportabile.

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    IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

    PNRR
    Da lunedì 28, a partire dalle ore 12,
    esame delle misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

    Istruzione e formazione tecnica
    Da lunedì 28, esame del provvedimento sulla riorganizzazione del sistema di istruzione e la formazione tecnica superiore.

    Contratti di locazione
    Da martedì 29, seguito dell’esame sulle misure urgenti per la rinegoziazione dei contratti di locazione di immobili destinati ad attività commerciali in conseguenza dell’epidemia di COVID-19
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    Assange
    Da
    martedì 29 all’esame dell’Aula la mozione riguardante il caso di Julian Assange.

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