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DIFESA D'UFFICIO DI NORDIO SU ALMASRI PAGINA VERGOGNOSA
Perché presidente Meloni non chiarisce e continua a fuggire?
“Il Paese ha il diritto di sapere la verità sul caso Almasri. Chi ha deciso il suo rilascio, chi ha deciso di riportarlo in Libia con un volo di Stato? È stata la presidente Meloni? Lei ministro Nordio ha gravi responsabilità giuridiche e politiche, ma con il solito vittimismo si limita ad attaccare la Corte penale internazionale". Lo ha detto in Aula la Segretaria del Pd Elly Schlein, in merito alla mozione di sfiducia contro il ministro della Giustizia.
La difesa d'ufficio di un torturatore libico ha rappresentato una delle pagine più vergognose per il nostro Parlamento. I fatti sono incontrovertibili e, per quante omissioni e falsità il governo abbia messo in campo, sono molto chiari: contravvenendo a una esplicita richiesta d'arresto da parte della Corte penale internazionale, e a causa della mancata risposta del ministro alle sollecitazioni del procuratore generale, l'arresto non è stato convalidato e Almasri non solo è stato scarcerato ma addirittura riportato a Tripoli con tutti gli onori, libero di continuare a uccidere, torturare, stuprare.
Come può il ministro Nordio rimanere ancora al suo posto dopo quanto è successo e dopo aver mentito al Paese?
Dov'è la presidente del Consiglio? Perché fugge? Perché resta nell’ombra e non si assume le sue responsabilità?
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MELONI SUBALTERNA A TRUMP, DOV’È FINITO IL PATRIOTTISMO DELLA PREMIER?
Il punto con Lia Quartapelle
Le parole del presidente Trump che definisce gli europei 'parassiti' sono di una gravità inaudita. Ancora più grave, però, è stato prima il silenzio del governo italiano e poi la presa di posizione di Giorgia Meloni che invece di difendere l’Italia e l’Europa, ha scelto di schierarsi con l’amministrazione USA. Dove è finito il patriottismo della presidente Meloni? Perché chi si definisce sovranista assume una posizione subalterna agli interessi americani in contrasto con la sua promessa di difendere i nostri interessi nazionali?
Non mi aspettavo scuse da Trump il cui disprezzo per l'Europa è noto, ma mi sarei aspettata che almeno il governo italiano facesse sentire la propria voce. Invece nessuna richiesta di chiarimenti. Un atteggiamento che conferma l'imbarazzante subalternità della destra italiana nei confronti di chi, anche se alleato, non esita a umiliare l'Italia.
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PER I LAVORATORI CON MALATTIE INVALIDANTI PIÙ DIRITTI E PIÙ TUTELE ANCHE GRAZIE A PROPOSTA PD
Congedo fino a 24 mesi
Approvata all’unanimità alla Camera la proposta di legge, in quota opposizione, che introduce importanti disposizioni per la tutela del posto di lavoro e per i permessi retribuiti in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche, anche rare.
La proposta, fortemente voluta dal Partito Democratico, porta la prima firma dell’onorevole Debora Serracchiani, ed è il risultato di un paziente lavoro di concertazione tra tutte le forze politiche, che hanno trovato un accordo su un testo condiviso.
Per questi lavoratori sia nel settore pubblico che in quello privato, sarà possibile richiedere un congedo, continuativo o frazionato, fino a un massimo di 24 mesi. Inoltre, i lavoratori avranno il diritto di accedere con priorità allo smart working. Tra le novità introdotte, c’è anche l’aggiunta di ulteriori dieci ore annue di permesso retribuito per visite, esami e cure mediche.
Rimane l’insoddisfazione per il fatto che il periodo di comporto non preveda la retribuzione e che tale periodo non sia considerato come anzianità di servizio ai fini pensionistici, ma è comunque un passo avanti fondamentale verso una società più giusta e solidale.
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GIUSTO POTENZIARE CONTROLLI SANITARI PER IL GIUBILEO MA GOVERNO IN RITARDO
Provvedimento pasticciato a Giubileo già iniziato
È giusto potenziare l’attività di sorveglianza, i controlli igienico-sanitari e le misure di profilassi in occasione del Giubileo. Si tratta di un’attenzione doverosa e necessaria per garantire la sicurezza dei pellegrini e del nostro Paese.
Tuttavia, non possiamo ignorare le numerose lacune presenti nel provvedimento del governo. In primo luogo, si tratta di un provvedimento tardivo e pasticciato, che evidenzia la sua incapacità di programmazione.
Continuare ad agire sempre in emergenza non è la soluzione: arrivare alla votazione di questo provvedimento a Giubileo già iniziato dimostra chiaramente l’inefficacia dell'azione messa in campo dal governo Meloni.
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GIORNATA NAZIONALE PER LA PREVENZIONE VETERINARIA
Sia l’occasione per migliorare il settore e non solo celebrazione
È stata istituita la Giornata per la prevenzione veterinaria. Forse andrebbe fatta una riflessione sull’utilità e il significato di istituire continuamente Giornate per. È sicuramente un richiamo alla comunità in cui viviamo di essere più attenti e sensibili a tante cose. Ma poi serve intervenire a livello normativo sulle criticità del settore. Altrimenti rischia di essere solo un esercizio di retorica.
In Italia abbiamo più di 33.000 veterinari. 4400 circa fanno parte del servizio sanitario nazionale. Ma abbiamo anche solo 1.200 veterinari che si occupano delle 350.000 aziende zootecniche presenti nel nostro Paese.
L’augurio è che questa Giornata possa trasformarsi nell'occasione per fare il punto sugli aspetti da migliorare, come ad esempio regolamentare l'organizzazione del Servizio sanitario nazionale per quanto riguarda la veterinaria, superando un'interpretazione regionalistica dei 21 sistemi sanitari con cui è organizzato il nostro Paese, intervenendo anche sulle difficoltà sociali nell'affrontare determinati costi non sempre sufficientemente supportati dal servizio pubblico.
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PFAS SONO UNA MINACCIA AMBIENTALE E SANITARIA
Presentata mozione Pd, governo si attivi
Il problema dei Pfas (sostanze perfluoroalchiliche) rappresenta un’emergenza ambientale e sanitaria che non possiamo più permetterci di sottovalutare. Le nostre comunità sono esposte a una minaccia grave e concreta, con conseguenze devastanti sulla salute pubblica e sull’integrità dell’ambiente. È imperativo agire con urgenza e determinazione.
Per questo abbiamo presentato una mozione sul problema della contaminazione da composti da perfluoroalchilici.
La principale preoccupazione è la loro persistenza nell’ambiente: i Pfas si accumulano nel suolo, nelle acque e negli organismi viventi, contaminando l’intera catena alimentare. Studi scientifici evidenziano una correlazione allarmante tra l’esposizione a queste sostanze e gravi problemi di salute, tra cui danni al sistema immunitario, disturbi dello sviluppo nei bambini, malattie cardiovascolari e un aumento del rischio di tumori ai reni, ai testicoli, alla tiroide e al fegato.
Il governo deve adottare misure più restrittive e intervenire con decisione per proteggere la salute dei cittadini e l’ambiente. Chi si oppone a queste misure si assume una grave responsabilità nei confronti delle generazioni future.
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IL FISCO TARGATO GOVERNO MELONI È UN CAOS INCOMPRENSIBILE
Necessaria una riforma più equa
La riforma fiscale fatta a tappe e toppe del governo Meloni ha creato un sistema incomprensibile e iniquo in cui si mescolano detrazioni e bonus con un esito casuale sulle tasse da pagare.
Intanto le aliquote marginali effettive che ci dicono di quanto cresce l'imposta al crescere del reddito diventano 7, con livelli fino al 56%, alla faccia della semplificazione! E poi acconti gonfiati, contribuenti gabbati sono altri esiti di questo modo di legiferare. E aggiungiamo che tutti i redditi fuori dell'IRPEF, come quelli di capitale, di lavoro autonomo nel forfettario, da affitti, non pagano un euro di addizionale a regioni e comuni.
I giovani con bassi redditi e (falsa) partita Iva pagano più dei dipendenti. Un sistema così è intollerabile. È ora di una riforma fiscale vera che affermi un principio di equità fondamentale: a pari reddito si paghi la stessa imposta.
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RIMUOVERE AUTO ABBANDONATE DALLE STRADE
Primo passo per colmare vuoto normativo
I veicoli abbandonati nelle nostre strade sono veri e propri monumenti al degrado che ricordano ogni giorno a tutte e a tutti noi l'incuria in cui versano troppe aree delle nostre città, soprattutto nelle periferie e nelle aree interne.
Creare gli strumenti normativi per rimuoverli è una grande urgenza politica per la quale come Partito democratico, già alla fine della scorsa legislatura, avevamo depositato la nostra proposta, che abbiamo ripresentato all’inizio di questa, sempre con l’obiettivo di colmare l’attuale vuoto normativo e semplificare al più presto la cancellazione dai registri pubblici dei veicoli abbandonati e fuori uso sottoposti a fermo amministrativo per favorirne nei tempi più rapidi la rottamazione.
Questa settimana in Parlamento, con il contributo di tutte le forze politiche, è stato fatto un primo passo, con l’approvazione alla Camera della proposta di legge sulla cancellazione dai pubblici registri dei veicoli fuori uso.
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RISCHIAMO DI PERDERE I SOLDI DEL PNRR, MELONI RIFERISCA IN PARLAMENTO
Governo nasconde verità ai cittadini?
I dati presentati dalla Corte dei Conti confermano l’urgenza di un’operazione verità sugli investimenti del PNRR e sul rispetto della loro realizzazione, sia in termini di spesa che di tempistiche.
Finora il governo ha agito nella totale mancanza di trasparenza, con ministri che hanno sempre negato i ritardi, smentiti ora in modo eclatante dalla relazione della Corte.
Meloni venga a riferire al più presto in Parlamento. Non è accettabile che il governo continui a nascondere la realtà ai cittadini e alle istituzioni. Il PNRR doveva rappresentare una svolta storica per il Paese, ma la sua attuazione è stata gestita con superficialità e opacità. E i dati confermano purtroppo i ritardi nell'attuazione che rischia di far saltare investimenti fondamentali in sanità, istruzione, politiche sociali, infrastrutture.
È in Parlamento che deve essere fatta chiarezza su questo fallimento. La Presidente del Consiglio non può più sottrarsi al confronto: riferisca subito sullo stato reale del Piano e spieghi perché il governo continua a rallentare il Piano e immagina proroghe invece di garantire investimenti concreti e tempestivi per il futuro dell’Italia.
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LA SITUAZIONE A GAZA CONTINUA A ESSERE DRAMMATICA
Fermare il massacro
Il Pd continua a sensibilizzare il Parlamento e il governo sulla drammatica situazione di Gaza. Meloni e l'esecutivo rompano il silenzio e l'inerzia che gettano vergogna e colpa sul nostro Paese.
È l'ora di riconoscere lo Stato di Palestina e mettere in campo azioni politiche per fermare il massacro. Nella nebbia di silenzio e di rassegnazione che avvolge da un anno e mezzo l'Occidente democratico, sembra che abbiamo bisogno di azioni individuali da assumere a simbolo.
Non basta la storia di Hamdan Ballal, regista premio Oscar, aggredito in casa sua da coloni israeliani e poi arrestato dall'Idf in ambulanza dove stava ricevendo soccorso. Non basta raccontare la violenza sistematica e crescente dei coloni in Cisgiordania che, con oltre 900 check point, rendono impossibile la vita dei palestinesi. Non bastano le storie dei 208 giornalisti uccisi e del medico Abu Safiya, rimasto fino all'ultimo a soccorrere i pazienti che non si potevano muovere nell'ospedale che stava venendo evacuato. Non bastano gli oltre 15 mila bambini uccisi e tutti quelli che si porteranno il dolore per il resto della loro vita. Il massacro deve avere fine.
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ACCADE ALLA CAMERA
A cura del Gruppo Parlamentare del Partito democratico.
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LA MINISTRA DELLA PRECARIETÀ NON CHIARISCE SULLA SUA LAUREA
La ministra Calderone continua a non rispondere alle domande sul suo percorso universitario, non spiega come si sia laureata all'Università Link, non dà risposte alle domande sulle tasse pagate, né sulla validità del titolo di studio triennale. Preferisce fare quello che le fa più comodo, ossia la vittima
È arrivata, invece, la risposta ufficiale del Ministero dell'Università che conferma come, al momento del conseguimento della laurea triennale della ministra Calderone, l'Università Link non era riconosciuta in Italia e quindi i titoli della ministra non risultano nell'anagrafe degli studenti del Ministero dell'istruzione: Calderone non ha dunque conseguito nessun diploma triennale valido.
Marina Elvira Calderone non passerà alla storia per essere la prima ministra laureata la domenica, bensì per essere la ministra della precarietà. In pochi mesi è riuscita a liberalizzare i contratti a termine, ad allargare i voucher, ad eliminare il tetto del lavoro somministrato e soprattutto a negare il salario minimo legale.
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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA
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Ordinamento Forze armate Da lunedì 31 marzo esame e votazioni sulle misure in materia di ordinamento e organizzazione delle Forze di Polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
Obesità Da luned 31 marzo esame e votazioni sulle disposizioni per la prevenzione e la cura dell'obesità.
Mozioni All'esame dell'Aula anche le seguenti mozioni: European Media Freedom Act; promozione maratone e partecipazione di atleti stranieri.
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