Criminalita. Pellicani, in Veneto Commissione Antimafia per accendere faro sul radicamento delle mafie
Dichiarazione on. Nicola Pellicani, deputato Pd e componente della Commissione Antimafia
Dichiarazione on. Nicola Pellicani, deputato Pd e componente della Commissione Antimafia
"I chiari rilievi del presidente dell’Anac sul decreto cosiddetto sblocca cantieri confermano i giudizi critici espressi non solo dal Pd ma da tutti gli operatori e dai magistrati antimafia. Ormai siamo alla vera e propria bocciatura. Cantone ha messo in guardia dai rischi della deregulation prodotti dalla sospensione di corpose parti del Codice degli Appalti e non ha mancato di elencare i pericoli di corruzione insiti, ad esempio, nelle misure previste per la procedura semplificata di aggiudicazione degli appalti.
"Ho assicurato il nostro pieno sostegno nella battaglia che dalle organizzazioni sindacali alle imprese, dai magistrati antimafia all’Anac si sta conducendo contro un decreto pessimo, inutile e pericoloso che stiamo contrastando con forza in Parlamento. Questo provvedimento non solo non accelera un bel niente ma introduce norme che fanno arretrare sul terreno della trasparenza e della correttezza delle procedure e della tutela della salute e dei diritti dei lavoratori".
"Oggi la Federazione Nazionale della Stampa ha testimoniato vicinanza e appoggio a Floriana Bulfon giornalista di Repubblica ed Espresso, fatta oggetto di minacce per il suo lavoro di inchiesta sulla criminalità romana e sui gruppi e i clan che operano nella Capitale, a partire dai Casamonica”. Lo dichiara il deputato Pd Walter Verini, coordinatore del Comitato dell'Antimafia che si occupa delle minacce mafiose ai giornalisti e delle penetrazioni dei poteri criminali nel mondo dell'informazione, in un messaggio inviato alla Fnsi.
“Ho sperato che non fosse una notizia vera e invece lo è: È successo che nella modifica introdotta oggi dalla maggioranza, gialloverde ma ormai anche nera, al codice antimafia, sia stata inserita una nuova soglia di impresentabilità per i candidati; cioè chiunque abbia accumulato pene per complessivi quattro anni di condanna non è candidabile alle elezioni. Una stretta che riguarda pene anche minori, se sommate tra loro.
“È vergognoso come questo governo e questa maggioranza demoliscano tutte le norme antimafia approvate nella scorsa legislatura. Oggi hanno continuato abbattendo la legge che colpisce il voto di scambio politico-mafioso. Una legge che funzionava, promossa e condivisa da tutto il mondo che lotta contro le mafie, per introdurre un pasticcio che non passerà il vaglio Costituzionale, perché equipara pene a reati diversi (416 bis, delitto di associazione a delinquere di stampo mafioso e 416 ter, voto di scambio politico-mafioso).
“Un’altra inchiesta della Dia che conferma il radicamento della camorra nel veneziano e nel Nordest. I sette arresti della Direzione Investigativa Antimafia di Trieste ai danni di alcuni esponenti del clan dei Casalesi dimostrano ancora una volta, se ce n’era bisogno, che la ‘malavita finanziaria’ è in continua espansione. La mafia, come è stato ormai dimostrato da decine di inchieste, non è un problema solo del Sud, ma sempre più anche del Nord. Un fenomeno diffuso tra Veneto e Friuli Venezia Giulia fin dagli anni ’80, che non può essere ancora sottovalutato.
“Sarà un compito molto impegnativo che mi appresto a svolgere con grande entusiasmo, consapevole che si dovranno affrontare temi molto delicati in una stagione di grande fragilità per la nostra democrazia in cui le mafie, la criminalità organizzata, rappresentano un pericolo sempre più serio per il Paese. La mafia è sempre più un problema di carattere globale, che riguarda tutto il mondo e nel nostro Paese non solamente il meridione, ma sempre di più anche il Nord Italia, come dimostrano le relazioni della Direzione Investigativa Antimafia.
“Abbiamo vinto la battaglia per l'introduzione nel #DlGenova dei controlli #antimafia sulla ricostruzione. C'è chi urla #honestà e chi l'#onestà la pratica davvero. Noi le battaglie contro la #corruzione le portiamo sino in fondo”
Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, commentando le modifiche al Decreto intervenute in Commissione
“Il M5S ha sempre contestato il valore degli ordini del giorno giudicandoli come del tutto inefficaci. Ora leggiamo che il Ministro Toninelli propone egli stesso dal Governo un ordine del giorno per impegnare se stesso a garantire la normativa antimafia. Proprio mentre in commissione sul decreto Genova il Governo esprimeva parere contrario ad emendamenti funzionali a contrastare le infiltrazioni mafiose nell’opera di demolizione del vecchio ponte e di costruzione del nuovo. Siamo di fronte ad una dissociazione scandalosa.