Ue-Usa: Piero De Luca, Meloni vassalla di Trump e portavoce dell’America first contro l'UE

  • 28/03/2025

“Meloni tra USA e Europa ha scelto di essere vassalla di Trump e con l’intervista al Financial Times ha gettato definitivamente la maschera, sostenendo apertamente le posizioni sconcertanti di questa amministrazione americana e condividendo le parole agghiaccianti pronunciate da Vance contro l’Europa e i suoi valori fondativi di democrazia e libertà. Prendiamo atto che per la premier gli interessi americani vengono prima di quelli italiani ed è legittimo definire i cittadini europei dei parassiti.

Ue: Amendola, paradossale che paladina nazione si schieri con chi vuole bastonare export italiano

  • 28/03/2025

"A proposito di dazi, è paradossale che la paladina dell’interesse della nazione si allei con chi vuole bastonare l’export italiano. Il vero infantilismo è negare la realtà, l’Italia con questa posizione è nella terra di nessuno tra UE e USA". Lo scrive su X il deputato Enzo Amendola, capogruppo Pd in commissione Esteri.

 

Usa: Quartapelle, Meloni subalterna a Trump, dov’è finito il patriottismo della premier?

  • 28/03/2025

"Le parole del presidente Trump, riportate da un'inchiesta giornalistica, in cui definisce gli europei 'parassiti' sono di una gravità inaudita. Ancora più grave, però, è stato prima il silenzio del governo italiano e poi la presa di posizione di Giorgia Meloni che invece di difendere l’Italia e l’Europa, ha scelto di schierarsi con l’amministrazione USA attribuendo colpe alla classe dirigente europea. Dove è finito il patriottismo della presidente Meloni?

Dazi: Pagano, Meloni ha la sindrome di Stoccolma, immobilismo mette in pericolo Made in italy

  • 28/03/2025

“Mentre la Commissione Europea si prepara a reagire contro i dazi imposti da Trump, la presidente del Consiglio italiano invita alla calma e frena ogni iniziativa di difesa dell’economia europea. Giorgia Meloni sembra prigioniera di una sindrome di Stoccolma politica, incapace di distinguere tra chi attacca e chi si difende.

Dazi: Vaccari, situazione grave, Meloni non è all’altezza

  • 28/03/2025

L’atteggiamento di Meloni non è all’altezza della gravità della situazione innescata da Trump e rivendicare, come ha fatto in Parlamento, l’equidistanza tra il presidente Usa e l’Europa attesta che la presidente del consiglio ha più a cuore il rapporto con l’alleato sovranista rispetto agli interessi del paese. Sui dazi finora non abbiamo ascoltato nessuna presa significativa di distanza, forse preoccupata di non rompere definitivamente con Salvini e la Lega. L’Italia della destra guarda con fastidio a una Unione europea forte e unita.

Dazi: Peluffo, rischi su export da 67 miliardi, Urso esca da ambiguità

  • 27/03/2025

“È sempre più urgente che l'ambiguo ed evanescente ministro Urso venga in Aula a riferire sui rischi, sempre più concreti, che lo scontro commerciale tra Usa e Europa porterà al nostro Made in Italy. Le eccellenze italiane, che rappresentano un export pari a 67 miliardi, rischiano il tracollo e la posizione ondivaga e remissiva del governo non è un buon segnale per tutelare il Made in Italy dai dazi. Sono necessarie azioni concrete, l'inerzia dell'esecutivo fa molto male all'economia italiana”.

Moda: Bonafè, l'evanescente Urso venga in Aula per tutelare il settore dai dazi

  • 27/03/2025

“La moda è da sempre un'eccellenza del Made in Italy. Lo sanno tutti tranne l'evanescente e inadeguato ministro Urso che resta inerme davanti al perdurare della crisi di uno dei volani del sistema produttivo italiano. La preoccupazione è ancora maggiore se, oltre alla mancanza di azioni concrete per proteggere e dare nuova linfa alla moda italiana, a breve l'intero comparto potrebbe essere esposto all'imposizione dei dazi in arrivo dagli Stati Uniti.

Dazi: Vaccari, Meloni balbetta, Ue rialzi testa

  • 27/03/2025

“Tanto tuonò che piovve. Dazi del 25% su tutte le auto importate. Trump mantiene le promesse: colpire i parassiti europei. Dal 2 aprile toccherà a legname, farmacia, prodotti enogastronomici. Molte aziende italiane pagheranno un caro prezzo, con il rischio di crisi irreversibili. Ci vuole ben altro che la diplomazia annunciata dalla Meloni che non riesce nemmeno a pronunciare una frase di condanna verso l'alleato Trump. È l'Europa unita che deve reagire con immediatezza ma Meloni non può alzare la voce, è fermata dal suo vice Salvini che vede nel  Tycoon un faro luminare.

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