Pnrr: Bonafè, con ritardi stop a risorse, da Ue alert all’Italia
Dichiarazione di Simona Bonafe’, capogruppo Pd commissione Affari Costituzionali
Dichiarazione di Simona Bonafe’, capogruppo Pd commissione Affari Costituzionali
“Condivido le raccomandazioni della Commissione UE sui tempi del Pnrr e spero che il governo italiano le faccia proprie finendo definitivamente il balletto di incertezze, ritardi, dichiarazioni e smentite a cui stiamo assistendo da mesi in un clima di grande confusione. Il ministro Fitto ha annunciato che relazionerà al Parlamento la prossima settimana. Un confronto che chiediamo da settimane e che, comunque, arriva d’obbligo con la relazione semestrale dei progetti.
“Votiamo a favore della mozione perché si tratta di un impegno che viene da lontano, dal supporto che abbiamo dato anche nella scorsa legislatura all’iniziativa portata avanti dal presidente Draghi e dalla ministra Cartabia. Iniziativa che per la prima volta è riuscita a far cambiare dopo decenni, e non era scontato, la posizione della Francia rispetto alle richieste italiane. Il rifiuto dell’estradizione dei terroristi non è una decisione politica del governo francese, infatti, che anzi ha dimostrato chiarezza nelle proprie intenzioni, ma giudiziaria e che si fonda su più motivi.
Oggi è la giornata internazionale contro l’#omobilesbotransfobia.
L'Italia, dove la destra oscurantista ha affossato il #DdlZan, rimane l'unico Paese fondatore dell'Ue a non avere una legge contro queste discriminazioni.
Non ci arrendiamo, il nostro impegno continua.
#IDAHOBIT
Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.
Tweet di Alessandro Zan, deputato Pd
Oggi Fratelli d’Italia e Lega al Parlamento Europeo non hanno votato l’adesione dell’UE alla Convenzione d’Istanbul. Meloni e Salvini non sostengono il più importante atto internazionale contro la violenza sulle donne. Il motivo? La fantomatica ideologia gender. Siamo al delirio
“Ascoltiamo gli studenti che protestano per il diritto alla casa, in difficoltà per aumento affitti e precariato dilagante. Servono risposte immediate. A partire dal #PNRR grazie ai 960mln € per nuovi alloggi universitari. Governo, meno chiacchiere su fondi UE, più concretezza”. Lo scrive su twitter il deputato del Pd, Enzo Amendola.
“Una giornata che ci permette di ricordare il percorso fatto fino ad oggi, grazie al quale poter immaginare un’Europa ancora più unita e solidale. La festa della Ue infatti è di una straordinaria importanza e lo è ancor di più in questo momento storico, dopo una drammatica pandemia e con una guerra ai nostri confini causata dall'inaccettabile aggressione russa dell'Ucraina. I risultati raggiunti finora nella tutela dei diritti e delle libertà fondamentali ci devono far riflettere sulle sfide che ancora ci attendono nei prossimi anni.
Sarebbe un grave errore cambiare il nome del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo. Errore doppio. L’alternativa alle destre si costruisce con uno spirito inclusivo, puntando ad estendere il campo dei progressisti e riformisti non tornando dietro nella storia e nelle identità. Inoltre il Pd nasce come sintesi di culture diverse e quindi non si identifica con l’esclusiva tradizione socialista. Noi non sosterremo una proposta che guarda al passato e non al futuro.
Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd.
“Un’Europa che sostiene la crescita ha bisogno della riforma del Patto di stabilità. Svolta necessaria per l’integrazione europea. Forte supporto alla proposta di accordo presentata da Paolo Gentiloni: regole più flessibili, equilibrate e utili per favorire gli investimenti”. Lo scrive su Twitter il capogruppo del Pd in commissione Esteri della Camera Enzo Amendola.
"Una buona notizia dal Parlamento europeo a tutela dei prodotti enogastronomici di qualità. Con voto unanime la Commissione Agricoltura ha adottato una relazione sulla Riforma delle norme per la registrazione e la protezione delle indicazioni geografiche per una serie di prodotti sui quali il nostro Paese vanta una consolidata tradizione ed un quarto del fatturo complessivo della cosiddetta Dop Economy.