25/02/2025 - 15:30

“La decisione della Rai di procedere con la vendita di Palazzo Labia, storico simbolo dell’informazione e della cultura veneziana, è inaccettabile e rappresenta un ulteriore passo verso lo svuotamento della nostra città di presidi culturali fondamentali. Lo spostamento della redazione a Mestre significherebbe privare Venezia di un punto di riferimento giornalistico di primaria importanza e sradicare un’istituzione che per decenni ha raccontato il nostro territorio”.

Lo dichiara Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico.

“Già un anno fa - aggiunge - il ministero della Cultura, per voce dell’allora ministro Gennaro Sangiuliano, si era detto pronto a esercitare il diritto di prelazione per acquisire l’immobile e destinarlo a funzioni museali. Ora chiederò al governo di confermare questa volontà e di agire rapidamente affinché Palazzo Labia rimanga patrimonio pubblico e culturale. Venezia non può permettersi di perdere un luogo di tale valore storico e artistico, né di vedere ulteriormente impoverita la propria presenza istituzionale. La Rai non può ragionare solo in termini di bilancio, ignorando il valore storico e culturale di Palazzo Labia. Se davvero vuole vendere - conclude - il governo deve farsi avanti e acquisire questo gioiello per restituirlo alla collettività”.

La deputata dem si unisce alle proteste di sindacati e lavoratori Rai, che da mesi denunciano il rischio di una svendita, ed annuncia la presentazione di un’interrogazione per chiedere chiarimenti urgenti all’esecutivo e sollecitare il ministero della Cultura a intervenire prima che la cessione diventi definitiva.

25/02/2025 - 15:05

Ho depositato oggi un'interrogazione rivolta al Ministro della Difesa e al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per fare chiarezza sulla preoccupante situazione relativa alla salute mentale del personale della Guardia Costiera italiana. Come emerge dall'inchiesta "Ombre sul mare" di Spotlight e dalle indagini giornalistiche del Domani, vi è un grave e diffuso disagio psicologico tra gli equipaggi della Guardia Costiera, con un incremento allarmante di episodi suicidari. Purtroppo, questo fenomeno resta invisibile a causa delle gerarchie militari e di un clima interno caratterizzato da pressioni e timori di ritorsioni. I dati parlano chiaro: gli accessi ai servizi psicologici interni alla Guardia Costiera si sono drasticamente ridotti dal 2017 ad oggi, passando da 6582 a soli 1965 nel 2023. Un calo che testimonia la totale inadeguatezza del supporto psicologico offerto, spesso saltuario, e limitato a mere verifiche dell'idoneità fisica e psicologica, anziché alla tutela reale e continua della salute mentale. Non possiamo accettare che chi svolge il delicato compito di soccorso in mare venga abbandonato a sé stesso, sotto pressione da politiche che spesso mettono al primo posto funzioni di polizia rispetto al salvataggio di vite umane. La tutela psicologica dei nostri militari non può essere occasionale o interna: serve un intervento sistematico, strutturale ed esterno al corpo militare, per prevenire episodi di discriminazione, abusi e mobbing. Mi rivolgo al Governo perché intervenga con urgenza e responsabilità. Anche la salute mentale del personale della Guardia Costiera deve essere una priorità, così come la salvaguardia della vita umana in mare, compito primario e irrinunciabile.

19/02/2025 - 14:50

Esprimo la mia totale solidarietà a Elly Schlein per le inaccettabili e gravi dichiarazioni provenienti da esponenti della Gioventù meloniana. Questi attacchi personali, intrisi di sessismo e violenza verbale, sono un'offesa non solo alla persona coinvolta, ma all'intero dibattito democratico del nostro Paese.

La conflittualità politica è fondamentale in una democrazia sana; tuttavia, essa deve sempre mantenersi nel rispetto reciproco e mai scadere in insulti o minacce personali. Questi episodi rappresentano un pericoloso segnale di arretramento. Invito tutte le forze politiche, in primis la Presidente Meloni, a prendere le distanze da simili comportamenti e a promuovere un confronto basato su idee e proposte, anziché su attacchi personali. Solo attraverso il rispetto e il dialogo costruttivo possiamo rafforzare la nostra democrazia e garantire un futuro migliore per tutti.

Così la deputata del Pd Rachele Scarpa.

 

13/02/2025 - 15:11

"Il governo Meloni colpisce ancora una volta gli enti locali, imponendo tagli pesantissimi che si tradurranno in minori servizi per i cittadini. Con il decreto approvato ieri in Stato-Città, Comuni e Province subiranno un contributo forzoso di 1 miliardo e 740 milioni di euro nei prossimi cinque anni. Si tratta di una scelta scellerata che mette in ginocchio le amministrazioni locali, già alle prese con difficoltà economiche e con la crescente domanda di servizi essenziali." Lo dichiara Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico, commentando il provvedimento del governo che impone nuovi tagli alle risorse destinate agli enti locali.

"Secondo i dati ufficiali - prosegue Scarpa - ai Comuni verranno sottratti ben 1 miliardo e 350 milioni di euro, mentre Province e Città metropolitane vedranno un taglio di 150 milioni di euro. È un attacco diretto a chi ogni giorno lavora per garantire servizi fondamentali come trasporti, scuole, assistenza sociale e manutenzione delle infrastrutture. Ancora una volta la destra dimostra di non avere alcun rispetto per i territori e per i bisogni dei cittadini. I tagli alla spesa corrente non sono numeri su un bilancio: significano letteralmente meno servizi per i cittadini. Tagliare la spesa corrente vuol dire scuole con meno manutenzione e meno risorse per il sostegno agli studenti, meno corse di autobus, meno assistenza per anziani e disabili, strade meno sicure e meno interventi per la sicurezza del territorio. Il governo Meloni sta condannando le amministrazioni locali a dover scegliere quale servizio essenziale sacrificare. È inaccettabile il silenzio di tanti amministratori locali del centrodestra, che dovrebbero farsi sentire con forza contro questi tagli che penalizzano direttamente i cittadini che amministrano. L'impatto di questi tagli sarà drammatico anche per i comuni delle province di Treviso, Venezia e Belluno. I numeri parlano chiaro: i Comuni della Provincia di Belluno perderanno complessivamente oltre 5,8 milioni di euro in cinque anni, con un aumento progressivo fino a 1,97 milioni nel 2029. I Comuni della Provincia di Treviso subiranno un taglio totale di oltre 15,8 milioni di euro, con 5,47 milioni sottratti solo nel 2029. I Comuni della Città Metropolitana di Venezia saranno tra quelli complessivamente più penalizzati, con una riduzione di oltre 33,9 milioni di euro, arrivando a 10,74 milioni nel 2029. Un esempio ancora più evidente dell'impatto di questi tagli lo si vede relativamente ai capoluoghi di queste province: il Comune di Belluno perderà complessivamente 905.000 euro, passando da 90.187 euro nel 2025 a 305.251 euro nel 2029. Comune di Treviso subirà tagli per un totale di 2,44 milioni di euro, con 828.251 euro nel 2029. Il Comune di Venezia sarà tra i più penalizzati, con una riduzione di oltre 19,3 milioni di euro, passando da 1,93 milioni nel 2025 a 6,53 milioni nel 2029. Anche gli enti provinciali e la Città Metropolitana subiranno tagli pesanti: la Provincia di Belluno avrà una riduzione di 712.036 euro tra il 2025 e il 2029. La Provincia di Treviso subirà un taglio di quasi due milioni e mezzo di euro (2.495.760 complessivi per i cinque anni 2025/29). La Città Metropolitana di Venezia sarà costretta a rinunciare a più di tre milioni di euro (3.007.459 euro 2025/2029). Queste cifre si tradurranno inevitabilmente in meno risorse per i servizi essenziali delle comunità locali. I cittadini vedranno ridotte le corse degli autobus, i fondi per le mense scolastiche e il sostegno per i più fragili. I Comuni si troveranno costretti a tagliare la manutenzione di strade e ponti, lasciando i territori ancora più esposti a situazioni di emergenza. Questi tagli non sono scelte tecniche: sono decisioni politiche che danneggiano il tessuto sociale del nostro Paese. Mentre il governo di Giorgia Meloni vara condoni fiscali per gli evasori e fa regali ai grandi gruppi economici, a pagare il prezzo più alto sono le comunità locali, costrette a ridurre servizi essenziali per far quadrare i conti. Questa politica di tagli indiscriminati è inaccettabile e rischia di compromettere la qualità della vita di milioni di persone. Come Partito Democratico ci opporremo con forza a questa ennesima ingiustizia e continueremo a batterci per garantire agli enti locali le risorse necessarie a svolgere il loro ruolo in favore dei cittadini. Non permetteremo che il governo scarichi sulle amministrazioni comunali il peso delle proprie scelte sbagliate", conclude Scarpa.

 

10/02/2025 - 16:06

"Le notizie emerse sull'aggressione ai danni di uno studente da parte di due militanti di Azione Studentesca, organizzazione giovanile legata Fratelli d'Italia, sono gravissime, e quel che è peggio è che non si tratta di un episodio isolato, ma l'ennesima conferma di un clima di violenza che trova copertura e complicità nei vertici di chi oggi governa il Paese”. Lo dichiara la deputata del Partito Democratico Rachele Scarpa, commentando l'aggressione subita da uno studente a Vicenza nella mattina del 7 febbraio, davanti alla sua scuola, il Liceo Pigafetta, colpito con calci e pugni da due esponenti di Azione Studentesca.

"Non possiamo restare in silenzio di fronte a queste aggressioni che mirano a intimidire e reprimere il dissenso. È inaccettabile che chi si ispira a valori democratici e antifascisti debba subire attacchi violenti da parte di gruppi che si richiamano esplicitamente a un'ideologia di sopraffazione. Ancora più inquietante è il legame evidente tra questi gruppi e il partito di governo, un legame che impone una presa di responsabilità chiara e inequivocabile da parte della Presidente del Consiglio e dei suoi ministri. Questo episodio non può essere derubricato a un semplice fatto di cronaca. È il sintomo di un problema più ampio e strutturale: la presenza di organizzazioni che alimentano l'odio e la violenza nella nostra società. Per questo porterò il caso in Parlamento, chiedendo al Governo di chiarire la propria posizione e di condannare senza ambiguità questi atti squadristi. La democrazia non si difende con il silenzio, ma con una condanna netta e azioni concrete.

Faccio arrivare tutto il mio supporto e sostegno a chi parteciperà oggi alla manifestazione a Vicenza. La vostra voce è fondamentale per difendere la libertà e i diritti di tutti. Sono con voi”.

 

10/02/2025 - 15:44

I dati sull’isolamento sociale giovanile pubblicati oggi sul Sole 24 Ore dimostrano come questo problema stia diventando sempre più grave, con un aumento significativo delle richieste di supporto psicologico. Questi numeri sono un campanello d'allarme che non possiamo permetterci di ignorare. La pandemia ha amplificato malesseri preesistenti, portando a un'esplosione di disturbi psicologici tra i giovani. È fondamentale che le istituzioni si impegnino a finanziare adeguatamente i servizi di assistenza psicologica, accelerando con la discussione sullo psicologo di base e con l'implementazione della psicologia scolastica, come approvato in legge di Bilancio".

Così la deputata democratica Rachele Scarpa, responsabile Giovani e salute del Pd.
"Dobbiamo agire ora - ha aggiunto - abbiamo aspettato già troppo. Garantire il benessere psicologico delle persone non è solo una questione di efficienza sociale, perché prevenire è anche molto più economico che curare, ma un dovere etico e umano. La salute mentale è un diritto fondamentale, e ogni individuo deve avere accesso alle cure e al supporto di cui ha bisogno per vivere con dignità e serenità".

04/02/2025 - 13:22

Sarebbe bello poter discutere seriamente di educazione sessuale nelle scuole, ma invece ci tocca leggere una lettera in cui il sindaco di San Donà di Piave, Alberto Teso, ci spiega la sessualità con una metafora sui pistoni e i cilindri. Il problema, però, è che qui non siamo in un’officina meccanica: stiamo parlando dell’educazione dei ragazzi e delle ragazze, di un tema delicatissimo che va affrontato con rigore, rispetto e trasparenza.

E invece di rispondere nel merito, il sindaco cerca di confondere le acque, spostando il discorso su grandi questioni morali, evitando accuratamente le domande più scomode:

Con quale criterio è stato scelto Teen Star? Non viene chiarito.

Quali verifiche sono state fatte sulla qualità dei formatori? Silenzio.

Perché le famiglie che hanno chiesto spiegazioni non ricevono risposta? Nessuna parola su questo.

Teen Star, nel frattempo, continua a negare i materiali e i contenuti effettivi dei suoi corsi, rifiutando di essere trasparente su ciò che viene effettivamente insegnato ai ragazzi. Se questo è il metodo con cui si intende educare alla responsabilità e al rispetto, non c’è da stare tranquilli.

L’educazione sessuale non può essere un veicolo di messaggi ideologici, né tantomeno essere lasciata nelle mani di chi si rifiuta di rendere conto delle proprie attività. Le scuole devono fornire informazioni corrette, scientificamente fondate e rispettose delle scelte di ogni persona.

 TPiù che dilettarsi in metafore sui motori, il sindaco Teso farebbe meglio a rispondere alle domande reali delle famiglie e della comunità.

31/01/2025 - 20:19

“Per la terza volta, il governo ha trasferito migranti in Albania senza rispettare le norme, e per la terza volta questi dovranno essere rimpatriati. Il cosiddetto ‘modello Albania’ si conferma un fallimento totale: una violazione dei diritti umani che spreca milioni di euro degli italiani solo per alimentare la propaganda ideologica della destra. Tornano tutti in Italia. Di nuovo.”

“Appena due giorni fa ho potuto parlare con uno di loro. Ho trovato una persona spaventata e disorientata, che si commuoveva ricordando la detenzione e le violenze subite in Libia, che mi chiedeva: ‘ma è vero che forse andrò in Italia?’ Oggi, è avendo in testa quel ragazzo, non troppo più grande di me, che accolgo con sollievo la decisione della Corte d’Appello di sospendere il trattenimento delle 43 persone portate a Gjader, in attesa della pronuncia della Corte Europea di Giustizia sui paesi sicuri. Ma anche con sdegno.”

“Sdegno per la deportazione che hanno subito queste persone, tra cui quattro minori e due vulnerabili. Sdegno per i soldi dei contribuenti buttati. Un’operazione disumana, inutile e costosissima, orchestrata solo per alimentare la propaganda del governo.”

29/01/2025 - 19:21

"Oggi abbiamo parlato con le vittime del sistema criminale di traffico di esseri umani in Libia: persone rapite dalla polizia libica e consegnate ai trafficanti, dopo essere arrivate nel Paese con la speranza di lavorarvi. Il loro viaggio si è trasformato in un incubo di estorsioni e torture: riscatti da migliaia di euro imposti alle famiglie, tariffe differenziate per nazionalità e la minaccia costante di violenze". Così in una nota i deputati democratici Rachele Scarpa, Toni Ricciardi e Nadia Romeo, in missione in Albania.
"Mentre noi ascoltiamo le storie di chi ha subito queste atrocità – sottolineano i parlamentari del PD – Meloni non si degna neanche di venire in Parlamento a spiegare perché il suo governo ha liberato il carnefice di questo sistema di violenze".
"Inoltre – aggiungono Scarpa, Ricciardi e Romeo – il governo continua a sostenere che il nuovo centro in Albania abbia un effetto deterrente. Ma nessuna delle persone con cui abbiamo parlato ne conosceva l’esistenza, né tantomeno ha influito sulla loro decisione di partire. L’idea che questi centri fuori dall’Italia servano a fermare i flussi migratori è solo una grande menzogna della propaganda di governo. E a pochi mesi dall’inaugurazione, i gravi limiti dei lavori fatti in fretta e furia sono già evidenti: appalti diretti e secretati hanno portato a strutture precarie e materiali scadenti, con uno spreco enorme di denaro pubblico per un progetto inefficace e crudele. Invece di evocare complotti, il governo spieghi perché ha scelto di liberare i carnefici invece di proteggere le vittime".

28/01/2025 - 18:09

“Mi trovo all'esterno dell'hotspot di Shengjin in Albania, dove si stanno concludendo le operazioni di identificazione e di screening medico delle 49 persone migranti sbarcate qui questa mattina e deportate in occasione di questa terza operazione ‘Albania’. Continuano a essere tanti i problemi proprio a livello sistemico di tutto questo impianto, del protocollo Italia-Albania. In particolare, questa volta riscontriamo un problema in più nella fase di pre-screenning, quella che avviene sulla nave, quando si sceglie chi può o non può andare in Albania, perché mancava l’Oim, l'Agenzia collegata alle Nazioni Unite che, con competenze specifiche, si deve occupare proprio di capire questo. Le visite mediche per scegliere chi fosse idoneo le ha fatte il personale medico della Marina Militare”. Lo dice la deputata dem Rachele Scarpa, in un video girato fuori l’hotspot di Shengjin.

“Siamo qui – ha concluso Scarpa - come deputati del Partito Democratico, perché crediamo che sia importante garantire una presenza fisica costante per tutto il tempo che sarà necessario. Vogliamo lanciare di nuovo un messaggio di critica profonda a tutta questa idea di esternalizzazione delle frontiere che, non solo non funziona perché non incide sui flussi, ma costa 9 volte quello che costa l'accoglienza e che porta solo sofferenza e stress aggiuntivo a persone che già hanno alle spalle dei viaggi di migrazione dolorosi e probabilmente anche i centri di tortura in Libia”.

28/01/2025 - 14:04

“Le scuole devono essere luoghi sicuri e inclusivi, dove ogni attività educativa rispetti rigorosi criteri scientifici e pedagogici. Per questo, insieme alla consigliera regionale Francesca Zottis, abbiamo deciso di intervenire sul caso Teen Star, un’associazione i cui corsi di educazione affettiva e sessuale hanno sollevato preoccupazioni in molte comunità scolastiche, da San Donà di Piave a Caorle fino a Torino. Abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare e una regionale per chiedere trasparenza e maggiore controllo su queste attività educative”. Lo dichiarano in una nota congiunta la deputata Rachele Scarpa e la consigliera regionale Francesca Zottis, entrambe del Partito Democratico.
“Le proteste di genitori, insegnanti e opinione pubblica dimostrano quanto sia necessario garantire che i corsi proposti nelle scuole da associazioni esterne rispettino i principi di inclusività, scientificità e tutela dei minori. È inaccettabile che temi così delicati siano trattati in modo approssimativo o non conforme agli standard educativi. È nostro dovere vigilare affinché le scuole siano luoghi di crescita e rispetto, e non di divisione o disagio,” prosegue Scarpa.
Le interrogazioni, presentate in Parlamento e nel Consiglio regionale del Veneto, chiedono al Governo e alla Giunta regionale di verificare le modalità di accreditamento e monitoraggio di associazioni come Teen Star e di assicurare che le attività educative extrascolastiche rispettino i diritti dei minori e i principi costituzionali di pari opportunità.

“Questo è un impegno che riguarda tutte le istituzioni, a ogni livello,” concludono Scarpa e Zottis.

 

28/01/2025 - 12:38

"Oggi torno in Albania per la terza volta, e come me ci saranno anche rappresentanti del Tavolo Asilo e Immigrazione, giornalisti e esponenti politici di altri partiti. Torno anche io a Shëngjin e Gjadër per monitorare il rispetto delle procedure e verificare le condizioni materiali di trattenimento delle 49 persone che sono state portate lì dalla nave della Marina Italiana Cassiopea". Così la deputata dem Rachele Scarpa in una nota.

"Il Governo - continua la parlamentare del Pd - sta sperimentando il modello albanese con fini propagandistici, elevando lo scontro con la magistratura e proseguendo le operazioni senza attendere la pronuncia della Corte di Giustizia europea. Ci sono tante cose da attenzionare, a cominciare dal capire come e da chi sia stata realizzata la valutazione delle vulnerabilità, elemento su cui sono emerse gravi criticità. Il trasferimento coatto verso l’Albania rappresenta un grave attacco ai principi fondamentali del diritto e della democrazia. Questo approccio non solo mette a rischio la tutela giuridica e la dignità di chi è costretto a subire queste scelte, ma rappresenta anche un pericoloso precedente".

"Non contenti del fallimento dimostrato dalle deportazioni in Albania di ottobre e novembre, il governo ora ci riprova. Questo ennesimo tentativo è in aperta contraddizione con la legislazione europea. Cosa potrà fare l’autorità giudiziaria competente, se non applicare la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 4 ottobre scorso che dice che i Paesi che non sono completamente sicuri per tutte le categorie di persone non sono sicuri? Questo il governo non l’ha chiarito e non l’ha chiarito al Parlamento italiano, ma non l’ha chiarito soprattutto ai milioni di italiani che hanno pagato le tasse per finanziare con quasi un miliardo di euro la costruzione di un centro di permanenza e rimpatri in Albania, dove probabilmente anche questa volta verranno portate delle persone non pienamente consapevoli di quello che sta succedendo e che dovranno essere verosimilmente riportate in Italia poco dopo. Chissà cosa si inventeranno questa volta quando saranno costretti a riportarli tutti e 49 in Italia, pur di non ammettere di aver solo sprecato soldi", conclude Scarpa.

22/01/2025 - 12:46

Una vicenda surreale e inquietante scuote il rispetto delle norme internazionali e dei diritti umani: il generale libico Najeem Osema Almasri Habish, accusato di torture, violenze sessuali e traffico di esseri umani, viene arrestato a Torino e, nel giro di 24 ore, rimesso in libertà. Non solo: Almasri, su cui grava un mandato di arresto della Corte Penale Internazionale, viene immediatamente rimpatriato, sottraendolo a ogni possibilità di giustizia. Siamo davanti all’ennesima dimostrazione di un governo forte con i deboli e servile con i forti. Almasri non è un criminale qualsiasi, ma un perno del sistema di gestione dei flussi migratori della Libia, un sistema che il governo italiano sostiene con i nostri soldi e che produce sistematiche violazioni dei diritti umani. La liberazione di questo criminale serve a tenere in piedi la macchina di propaganda del governo: raccontano di aver rallentato i flussi, mentre si girano dall’altra parte davanti a chi quei flussi li alimenta.

Quando si tratta di difendere i diritti umani e rispettare la giustizia internazionale, il governo si dimostra pericolosamente negligente. Meloni e il suo esecutivo preferiscono chiudere entrambi gli occhi sulle violazioni dei diritti umani pur di sostenere una politica fallimentare e disumana. Chi ha deciso di rimandare in libertà Almasri? Come è possibile che un criminale ricercato dalla Corte Penale Internazionale sia stato rilasciato con tanta facilità? Questo governo deve assumersi la responsabilità politica di coprire un pericoloso trafficante. Giorgia Meloni deve riferire immediatamente in Parlamento. L’Italia non può essere complice di chi calpesta i diritti umani e ostacola la giustizia internazionale. Questa battaglia riguarda la dignità del nostro Paese e il rispetto dei Trattati a cui aderiamo.

21/01/2025 - 18:32

Scarpa: governo taglia e non interviene sull’emergenza carceraria

“Il Partito Democratico si asterrà sul "Decreto Giustizia", un provvedimento che, nonostante il titolo ambizioso, offre risposte del tutto insufficienti alle criticità del sistema giudiziario”. Lo ha dichiarato, intervenendo in Aula alla Camera, la deputata democratica Rachele Scarpa, componente della Commissione Giustizia di Montecitorio.
“Abbiamo sostenuto alcuni interventi migliorativi – ha aggiunto la democratica – ma le nostre proposte per colmare le gravi lacune sono state respinte da una maggioranza che continua a ignorare le opposizioni. È necessario affrontare con urgenza questioni cruciali come il rafforzamento della giustizia penale e civile, con investimenti in risorse e strumenti adeguati, compresa l’applicazione del processo telematico penale, che finora ha mostrato evidenti limiti. Occorre inoltre intervenire per potenziare e stabilizzare la magistratura onoraria, migliorare il funzionamento dell’ufficio del processo e garantire un supporto concreto alle vittime di mafia, usura, estorsione e crimini domestici”.
“Un capitolo fondamentale – ha proseguito Scarpa - riguarda le carceri, dove la situazione è drammatica: 63mila detenuti a fronte di 51mila posti disponibili, con 83 suicidi nel 2024 e già 8 nel 2025. Le condizioni di detenzione sono disumane, l’autolesionismo è ormai quotidianità, con un sovraffollamento medio del 130%, che in alcune strutture, come a San Vittore, raggiunge picchi del 220%. Una vera e propria emergenza umanitaria. Nonostante ciò, il governo ha tagliato oltre 500 milioni di euro alla giustizia nell’ultima manovra di bilancio, penalizzando l’edilizia carceraria, la giustizia minorile e penale, oltre ai servizi di reinserimento. Questi tagli aggraveranno una situazione già critica, minando il rispetto dei diritti costituzionalmente garantiti”.
“Chiediamo investimenti concreti per affrontare il sovraffollamento carcerario, sostenere il personale penitenziario e potenziare le misure alternative. La rieducazione è il fine della pena, non l'umiliazione. Senza dignità, il sistema continuerà a produrre dolore, recidiva e ingiustizia”, ha aggiunto Scarpa.
“Il Partito Democratico continuerà a battersi per una giustizia equa e rispettosa dei diritti umani, contestando l’azione del governo, che fino ad ora si è limitato ad aumentare le pene e introdurre nuovi reati nel codice penale. Misure che non migliorano il sistema giudiziario, ma servono esclusivamente alla propaganda governativa” ha concluso.

15/01/2025 - 17:37

Oggi la deputata del Pd Rachele Scarpa ha partecipato alla conferenza stampa organizzata dall’associazione "A Buon Diritto" per la presentazione del rapporto annuale sullo stato di 17 diritti fondamentali in Italia. Il rapporto, ormai punto di riferimento per l'analisi e la riflessione sul tema dei diritti, ha fornito dati significativi su diverse aree critiche, tra cui le condizioni delle persone migranti. Nel suo intervento, Rachele Scarpa ha posto l'accento sulle gravi violazioni dei diritti umani nei Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR), sottolineando come queste strutture rappresentino una ferita aperta per il nostro Paese. "I dati presentati oggi confermano che i CPR sono luoghi di sofferenza e privazione che troppo spesso calpestano la dignità umana", ha dichiarato Scarpa. "Le politiche migratorie del Governo attuale si stanno dimostrando fallimentari e disumane, incapaci di garantire un approccio equo e rispettoso dei diritti fondamentali. Oltre a questo non sono efficaci né nel gestire i flussi migratori, né tantomeno nel favorire l'integrazione, cosa auspicabile in un contesto di profondo inverno demografico come quello che sta vivendo il nostro Paese". Scarpa ha poi ricordato che il Partito Democratico continuerà a battersi per un cambio di paradigma nelle politiche migratorie, promuovendo soluzioni basate sull'accoglienza, l'inclusione e il rispetto dei diritti umani. "Non possiamo permettere che i diritti delle persone migranti vengano sacrificati sull'altare della propaganda politica. Questa battaglia riguarda la civiltà stessa del nostro Paese." In conclusione, la deputata ha ribadito l'impegno del Partito Democratico per una visione intersezionale dei diritti, che tenga conto delle molteplici dimensioni di vulnerabilità e discriminazione. "Con sguardo intersezionale, continueremo a fare dei diritti una battaglia di civiltà in tutte le sedi, confermando il Partito Democratico in prima linea per costruire un'Italia più giusta e inclusiva."

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